se l’amore fa giacomo giacomo a Seul – My roundtheworld n. 62 – 543.

dei due ragazzi spagnoli con cui anche condivido la camerata dell’ostello very chip di Tokyo il leader e`, chiaramente, Giacomo – detto e pronunciato proprio cosi`, ma non chiedetemi perche`, ho solo capito che c’e` anche un ramo uruguaiano nella sua famiglia, ma non dovrebbe spostare i termini dei discorso – ; il cui amico e` minuto, ha uno strano riso nervoso, parla poco e solo quando Giacomo l’esuberante tira il fiato per un po’.

insomma, ieri sera stavo ancora scrivendo il mio post, approfittando dell’assenza di Carlos, che sopporta a fatica il ticchettio dei tasti – ma secondo Giacomo e` soltanto un ubriacone che torna a casa sbornzo ogni giorno verso mattina e poi vegeta fino alla sera dopo quando esce per ubriacarsi di nuovo – e loro due sono rientrati, e Giacomo che e` un tipo gagliardo, avventuroso e creativo, mi ha raccontato del loro itinerario di viaggio questa volta: Hong Kong, Seul, Tokyo, Taipeh, Bangkok e…

io gli avevo raccontato il mio, che fa sempre impressione, ma meno ad un tipo come lui che di viaggi simili ne ha gia` fatti un paio, e mi da` delle dritte su come spendere poco per i biglietti aerei…

ma soprattutto Giacomo ha voglia di raccontare la sua incredibile storia d’amore, e siccome assomiglia moltissimo alla trama di un film di Almodovar, come rileviamo entrambi, credo che mi limitero` a raccontarla in questo post – che sto scrivendo dall’aeroporto di Narita di Tokyo, grazie al wi-fi libero, mentre aspetto col mio solito ampio anticipo l’aereo, per la Nuova Zelanda.

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sette anni fa Giacomo ha conosciuto una ragazza coreana che lavorava temporaneamente in Spagna: lui si e` innamorato, lei anche, e per qualche mese hanno vissuto la loro storia; poi lei e` dovuta rientrare e lui le ha promesso che, giusto il tempo di finire di laurearsi (fisioterapia), e poi l’avrebbe raggiunta in Corea, per svolgere il suo lavoro li`.

ma poi i tempi si sono allungati e in conclusione Giacomo a laurearsi non e` riuscito; gli mancano soltanto tre esami, ma senza quel titolo che cosa andava a fare a Seul?

cosi` ha cominciato questa sua vita piuttosto errabonda: perche` ancora non vi ho detto che i viaggi intorno al mondo Giacome li fa anche inseguendo un lavoro dietro l’altro in paesi diversi: ha lavorato su navi da crociera, in Australia a fare il mandriano, in un ristorante a cucinare; a volte capita che lo prendano per la sua personalita` debordante, ma che da` fiducia: ti prendo perche` mi sembri una buona persona, gli ha detto uno una volta, e lui ha risposto con semplicita` e modestia: giuro di si`.

sono lavori e viaggi che durano qualche mese, ma gli permettono di racimolare dei risparmi, che poi a sua volta impiega per altri viaggi che possono essere piu` disinteressati, come questo, che durera`, anzi, che doveva durare, quattro mesi.

come avete notato, questo viaggio prevedeva anche una tappa a Seul, ma solo quattro giorni, e chissa` come, forse una specie di tributo alla memoria.

perche` la sua ragazza non solo lo ha lasciato sei anni fa, visto che non era stato di parola, ma – Giacomo lo ha saputo dalla sua pagina Facebook, leggendo gli auguri degli amici – ha nel frattempo ceduto alle pressioni della famiglia, contrarissima alla sua relazione con un europeo, e si e` sposata un ricco coreano, come volevano i genitori, o meglio si e` lasciata sposare da lui.

anche Giacomo intanto ha avuto le sue storie, e` chiaro.

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arrivato a Seul, Giacomo tuttavia non ha resistito e le ha mandato un messaggio su Facebook, dicendole dov’era e che gli sarebbe piaciuto rivederla, anzi lui scrive se puo` incontrarLI, intendendo anche il marito.

dopo due giorni di silenzio, ecco arriva una risposta: si`, ho voglia anche io di rivederti sette anni dopo, e gli fissa un appuntamento.

lei arriva con la sorella, lui ha con se` il suo amico di viaggio; ma ecco che loro due si ritrovano uguali, pieni dello stesso amore, con la stessa identica sensazione di essere nati l’uno per l’altra, e hanno voglia di stare soli per parlarsi.

non c’e` da faticare molto, perche` anche l’amico e la sorella si piacciono; non dico che sia nato il secondo grande amore shakespeariano, ma insomma se ne stanno volentieri da soli anche loro due.

e cosi Giacomo viene a sapere che e` un mese che la sua ragazza ha avviato le pratiche di divorzio, dopo avere scoperto che il marito – bruttissimo, oltretutto, commenta il bel Giacomo – la tradisce sistematicamente con una serie di donne diverse.

il suo racconto e’ molto piu` complesso di cosi`, tanto che i quarti d’ora passano in questa storia affascinante, ma non sono sicuro che voi lettori abbiate la mia stessa curiosita` e pazienza, e dunque mi tengo all’essenziale.

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storia a lieto fine, allora?

no, troppo facile, perche` adesso lei piange e dice di non essere piu` degna di lui e che non vuole rovinare la sua vita, dato che nella logica coreana una donna divorziata e` una donna a meta` e nessun altro puo` volerla.

ed inoltre restera` da superare l’opposizione irriducibile e razzista dei genitori di lei, che pure dovrebbero starsene zitti, ci pare, dopo avere rovinato la vita della figlia con i loro pregiudizi.

e` per questo che Giacomo ha deciso con lei che, appena finiranno le pratiche del divorzio, lei lo raggiunga in Spagna, dando un addio anche alla famiglia – tra noi commentiamo che razza di bravo padre sono io che non farei mai storie simili ai miei figli… :).

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ma non basta, e l’amico in silenzio conferma con la testa: quei testardi dovranno rassegnarsi che a perdere la testa per un europeo non e` una figlia sola, ma due, perche` anche la sorella vuole raggiungere l’amico in Spagna.

che risate ci facciamo a pensare alla faccia dei due coreani, e io aggiungo tra me qualche riferimento all’amor che omnia vincit, per provare a nobilitare questa chiusa un poco balorda, ma la sostanza e` che mi sta scappando da ridere anche adesso che la scrivo.

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e` per farsi queste risate che si viaggia? anche, suppongo.