4 risposte a “177. il crocifisso di Gheddafi.

  1. E’ buffo.. è come se qui su wordpress ci fosse un’altra aria – più rarefatta, più serena. Concilia la lettura. Qui, ci si sceglie.
    Letto tutto. So che riprende molte tue idee espresse altrove, ma qui, come ho detto, assumono un aspetto diverso – più chiare, forse.
    Bellissimo post.
    A presto!

  2. sei un lettore stimolante, pabloz.

    e hai ragione sull’aria più distesa che regna qui, che rende ogni discorso più sereno.

    non sono sicuro che questo sia un bel post, è ripetitivo rispetto ad idee già dette, ma ha il vantaggio di ancorarle alla attualità e quindi di renderne più chiara la funzione antifanatismo e di sostegno a ogni ragionevole scetticismo sul tema.

    è stato scritto in fretta e ripulito pochi minuti fa; inoltre ero scontentissimo del suo taglio grafico che ieri non ero riuscito a modificare.

    grazie dell’apprezzamento, comunque.

    sì, qui continuerò a scrivere – come vedo stai facendo anche tu sul tuo http://grafemi.wordpress.com

    in fondo era come dicevo, se ti ricordi: difficile scrivere bene con un pazzo che urla fuori della porta.

    • Bellissima l’immagine del pazzo che grida davanti la porta! 😉 Sull’argomento, ci torno magari via mail – credo di essere arrivato ad una visione “solipsistica” (e quindi, a modo suo, confortante) del mondo del blog: le cose esistono solo se io le guardo. Basta non andare più su un blog per cancellarne – ai fini della nostra vita – l’esistenza. Ho fatto così con i blog che mi facevano stare male. Tengo quelli buoni, quelli che vale la pena leggere. E mantengo, se posso, le relazioni che per me hanno valore. Non succede così anche nella vita? A vent’anni si gira in compagnie di venti, trenta persone. Pare incredibile quanta gente interessante possa esistere. Poi si inizia a guardare meglio, si sceglie. Si creano le amicizie. La compagnia si sgretola, e per un po’ tutti dicono “ma che peccato, ma come mai”. Si organizzano pizze-revival. Oppure un fine settimana da qualche parte, tutti insieme. Al sabato pomeriggio metà della gente si è ritirata in camera sua; l’altra metà farà le valigie prima di cena.
      Quelli che rimangono, sono quelli felici.

      Buona notte, caro Bortocal!

      • buona notte a te.

        sto pensando cose simili in questi giorni: al blog come strumento per aiutarsi a vivere bene, a migliorare la propria vita e le proprie relazioni, ad analizzarsi e a correggersi, a capirsi e a capire gli altri.

        dobbiamo semplicemente cercare di farlo, chi crede in queste ipotesi: e per il resto, leggerci e commentarci come stiamo facendo.

        sì, forse wordpress è un blog meno adolescienziale per chi nel blog è già cresciuto un po’ e comincia a selezionare la compagnia.

non accontentarti di leggere e scuotere la testa, lascia un commento, se ti va :-)

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