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La rivoluzione è cominciata !!!
THOUGHTS FOR THE POST-2008 WORLD
perché vivere la vita se basta sognarla? - QUESTO BLOG PUO` NUOCERE GRAVEMENTE ALLA SALUTE DEI FANATICI DI QUALUNQUE TIPO. SE RITIENI DI POTER ESSERE OFFESO DALLA CRITICA APERTA AD OGNI TIPO DI POTERE, DI RELIGIONE O DI IDEOLOGIA DOGMATICA ASTIENITI DAL LEGGERLO, ma rispetta la liberta` di chi invece non ne ha paura, lasciando che se lo legga in pace, e se hai un Dio, vai sereno con lui, fratello.
Rieccomi!
Trovo contraddittorio il laicismo militante che condanna la scelta svizzera ed allo stesso tempo combatte il crocifisso. O forse laico e anticlericale sono diventati sinonimi?
Ciao e non ti arrabbiare!
e perché dovrei arrabbiarmi per un commento tanto garbato?
nel mio post ho scelto un punto di vista laterale sulla questione: non condanno affatto la scelta svizzera, come potrei? ho solo fatto dell’ironia sul modo in cui la stampa italiana ha dato la notizia, confrontandolo con quello della stampa tedesca.
del resto l’Europa decadente è in preda alle sue paure, non ha più fiducia in se stessa e nei veri valori della sua storia (forse anche con ragione) e non si può che guardarla agonizzare sperando che per qualche miracolo si riprenda.
in modo paradossale ho solo voluto dire che, se i cristiani vogliono impedire ai musulmani i loro simboli, non potranno impedire ai musulmani di cercare di impedire i loro (scusa il bisticcio).
e quindi, considerando che fra mezzo secolo, continuando così le cose, i musulmani potrebbero essere in maggioranza in Europa, che facciamo?
o precipitiamo in una guerra civile permanente oppure ce ne freghiamo dei simboli religiosi e li cancelliamo tutti dai luoghi pubblici lasciandoli solo nei luoghi di culto – a ciascuno il suo – , come del resto stanno facendo le società più avanzate come la Germania in cui vivo, rendendosi conto che è l’unioco modo per realizzare una pace sociale ed interreligiosa di tipo europeo.
quindi chi fa questi referendum lavora per uno stato laico: a noi “laicisti”, per non dire addirittura “laici”, basta stare seduti ed aspettare, con qualche commento sarcastico.
(e adesso spero che non ti sia arrabbiato tu).
mmm… si forse sono diventati sinonimi.
Probabilmente i tanto vituperati valori dai quali per decenni ci si è voluti “liberare” ad ogni costo hanno lasciato un vuoto e l’Europa si ritrova ad essere soltanto quello che è, un insieme di stati.
E’ diventata oggi un problema la mancanza di valori per “l’Europa decadente”?
Io contesto solamente il laicismo di maniera che in nome dell’aconfessionalità è disposto a negare tutto.
Un saluto!
il punto cruciale e’ la mancanza di valori, su questo hai ragione tu.
ma il laicismo e’ forse una mancanza di valori?
personalmente credo proprio di no: i valori del laicismo sono uno sviluppo di certi valori cristiani e attraversano profondamente la storia europea da Arnaldo da Brescia all’illuminismo.
contro questi valori la chiesa cattolica conduce una campagna serrata definendoli mancanza di valori, per fare regredire l’Europa al 1600.
purtoppo questa campagna, nella quale si distingue un certo signor Ratzinger, e’ riuscita a fare presa non solo sull’opinione pubblica generica, ma perfino fra gli addetti ai lavori – vedi la autodefinizione di portatori di “pensiero debole”.
ma sostenere, ad esempio, che tutte le religioni devono essere ammesse in uno stato con pari dignita’ – a parte quelle che si pongono in opposizione con valori umani universali (perche’ ce ne sono!) – non e’ affatto una mancanza di valori, ma e’ fare riferimento ad un valore, quello della tolleranza religiosa, che affonda le sue radici nella parabola del buon samaritano per esempio (o meglio nel modo in cui questa parabola e’ stata interpretata cancellandone il significato storico originario).
dal mio punto di vista la tolleranza religiosa e’ un valore piu’ ricco dell’intolleranza religiosa e della fanatica convinzione che la propria fede sia l’unica valida.
certo, per sostenere questo non mi appello a principi trascendenti, ma ad una osservazione empirica a luce di ragione (come comincio’ a fare ad esempio Voltaire).
ma questo mancato ancoraggio di certi valori a un principio trascendente, cioe’ a quella estrapolazione del proprio Io che chiamiamo Dio, non significa affatto non avere valori.
insomma e’ proprio possibile avere dei valori senza credere in Dio, al contrario di quello che sostiene la Chiesa, solo che questi valori sono piu’ disponibili a farsi mettere in discussione e a relativizzarsi alla luce dell’esperienza.
e questo e’ un di piu’, non un di meno.