tra i pregiudizi che colpiscono gli scrittori c’è quello che, se chi scrive sa esprimere bene dei sentimenti e rivelarne delle pieghe segrete, è perché li prova più intensamente del normale.
è vero piuttosto il contrario, in alcuni casi.
probabilmente chi si butta addosso ad una donna travolto da un istinto cieco o chi massacra la moglie in un raptus non saprebbe descrivere i processi mentali vissuti in queste esperienze, dato che sono rimasti ampiamente incoscienti nella loro brutale irrazionalità.
sono i sentimenti vissuti in maniera meno violenta, invece, che si lasciano analizzare e portare alla coscienza razionale meglio.
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particolarmente dannoso è il pregiudizio dello scrittore ipersensibile quando è lo scrittore stesso a crederci.
L’ha ripubblicato su cor-pus-zeroe ha commentato:
wordpress mercoledì 11 agosto 2010 – 20:55