286. Trotskij è d’accordo?

“Francesco Cossiga picconava per amore”

omelia funebre dell’arcivescovo di Sassari

Leone Trotskij, ucciso con una picconata da un sicario di Stalin

* * *

Trotskij fu ucciso 70 anni fa esatti, il 20 agosto 1940.

per una strana coincidenza questo post serve anche al ricordo di un grande.

7 risposte a “286. Trotskij è d’accordo?

  1. “picconato per amore”, nel suo caso ha un significato straordinario….
    vogliamo essere un pò blasfemi? (ma si può essere blasfemi quando non si crede in dio?) allora paragoniamolo alla canzone di De Gregori “condannato a morte”, che secondo me parla chiaramente di Gesù, dove dice “condannato a morte per la vita”. o, forse ancora meglio, a “Buffalo bill” dove canta “il cacciatore uccide quasi sempre per amore”….

    • nel caso di Stalin e neppure di Cossiga la definizione però proprio non funziona…

      per tua fortuna sei troppo giovane per ricordare lo spettacolo immondo di uno squilibrato (Cossiga) come presidente della repubblica, che si presentava in televisione tutte le sere a insultare direttamente e personalmente dal teleschermo le persone che al momento gli rompevano i marroni.

      il berlusconismo ha avuto le fondamenta messe da Craxi e le mura perimetrali costruite da Cossiga; arrivò Berlusconi e ci fece solo lo spazio interno per le cene eleganti, i burlesque e le mignotte.

      ciao… . 🙂

        • sì va be’, ma se Cossiga picconava per amore, e dunque anche Stalin, allora anche Trotskij si faceva picconare per amore?

          troppo amore nel mondo, direi 🙂

            • ehi, qui c’è il rischio di aprire un’altra discussione sterminata.

              identificare la teoria politica di Gandhi della non violenza con l’idea cristiana del sacrificio consapevole del leader (che trova qualche addentellato, pare, nella riflessione religiosa ebraica del I sec. a.C. documentata dai rotoli del Mar Morto), significa secondo me cadere in un pesante fraintendimento.

              la non violenza ha radici nel pensiero hindù, cristianizzarla significa fraintenderla; la non violenza non è una teoria del sacrificio, ma una teoria della vittoria politica fondata sull’autocontrollo emotivo e psicologico.

              la morte tragica di Gandhi è un incidente, rientra nelle possibilità della sfida non violenta, ma non è un sacrificio consapevole per uno scopo morale.

              solo i cristiani hanno un Dio che sacrifica consapevolmente la sua vita per il bene degli altri, e a guardarla freddamente si tratta di una dottrina religiosa piuttosto strana che non può essere trasferita facilmente in altre culture.

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