428. Assange e la prima guerra mondiale virtuale.

l’arresto di Assange ha dato ufficialmente inizio alla prima guerra mondiale virtuale. combattuta dagli hacker degli opposti eserciti su internet.

strana guerra, che inizia col capo dell’esercito nemico che si consegna ai suoi avversari, tanto la guerra virtuale può continuare anche contro di lui.

e che prosegue con gli hacker che bloccano Pay-Pal, colpevole di avere tagliato i fondi all’organizzazione di Assange.

la prima guerra mondiale virtuale non comporta spargimento di sangue ma solo blocco di siti internet.

ne mancano ancora non solo gli storici, ma i cronisti, ma per quel che ne vede è certamente divertente, e non comporta perdita di vite umane, motivo per il quale attira come un videogioco.

se la guerra si farà più dura, le conseguenze potrebbero essere devastanti, ma per ora non si vede.

l’arresto di Assange si rivela un successo di Pirro: crescono i suoi sostenitori, quindi crescono anche le sue armate virtuali: facendosi prendere prigioniero sembra che Assange stia ponendo le premesse per vincere la guerra.

* * *

afo:

E’ appena iniziata la terza guerra mondiale… e non poteva che essere virtuale.

In realtà già un po’ di tempo fa la guerra tra hacker del governo Cinese e Google aveva già fatto pensare che una possibile guerra tra bande di hacker era estremamente probabile.

E’ una guerra strana… guerra tra anonimi. Il fatto che Assange si sia consegnato non ha fatto altro che rafforzare l’”armata Jedi” come ha definita Wikileaks i suoi “hacker”. Forse alludevano un po’ alle Guerre Stellari dove loro sono “i buoni”.

Sta di fatto che uno dopo l’altro server di istituti finanziari, server di governi saltano per ore prima di essere ripristinati. (immagino che i cinesi abbiano aderito all’armata dei Jedi, visto che già avevano attaccato Google)

Fa ridere questa guerra tra bande di hacker… però potrebbe portare ad un crollo economico nel futuro.

Impressionante il fatto che Facebook, che ritenevo estremamente fragile, sia riuscito a respingere i tentativi di violazione della pagina di Wikileaks (poteva fare altrimenti… Facebook il primo a violare la privacy della persone)

Staremo a vedere chi vincerà.

* * *

Michele Lecchi:

La Terza è quella in corso fra Imperialismo e Al Kaeda, la quarta e’ quella tra hakers…

Stavo pensando a come il Cinema avesse previsto questa cosa… Stavo pensando al film intitolato “War Games”, in cui un brufoloso adolescente di Seattle, amante dei computer, si intrufolava nei codici segreti delle testate nucleari e ne facesse partire qualcuna, per gioco, in direzione URSS.

Era un film dei primi Anni Ottanta, mentre noi italiani ancora speravamo di avere in casa un Commodore64 o un Amiga2000…

* * *

veramente, nell’ortodossia bortocaliana, la terza guerra mondiale, quella non riconosciuta come tale, è già finita da un pezzo: 185-il-colpo-di-stato-del-22-novembre-e-la-terza-guerra-mondiale

vogliamo considerare quella con Al Kaida la quarta? si potrebbe dubitarne, non essendo guerra fra stati, ma lotta al terrorismo, guerra contro un nemico invisibile istituzionalmente che non ha terra, salvo le sue caverne ai confini montuosi col Pakistan; mondiale tuttavia certamente per l’estensione interplanetaria di questa disgragata guerriglia.

certo, se sono arrivato a definire quella contro Assange la prima guerra mondiale informatica, allora non posso tirarmi più indietro, e anche quella contro AL Kaida lo è.

e allora Assange è il nemico da vincere nella quinta guerra mondiale.

solo che a questo punto si coglie una tendenza a combattere le guerre mondiali su territori sempre più ristretti e con perdite umane sempre minori. ma con una risonanza ed una estensione mondiale sempre più ampia, sino al paradosso di quest’ultima, combattuta contro un uomo solo,c he si è già arreso, iniziandola in realtà con questo suo stesso gesto.

col che si coglierebbe anche una tendenza generale alla ritualizzazione e formalizzazione della guerra mondiale stessa: con grande vantaggio per le vittime, naturalmente, prima di tutto… ;)

10 risposte a “428. Assange e la prima guerra mondiale virtuale.

  1. esattamente la stessa cosa che pensavo anch’io. E’ appena iniziata la terza guerra mondiale… e non poteva che essere virtuale :D.

    In realtà già un po’ di tempo fa la guerra tra hacker del governo Cinese e Google aveva già fatto pensare che una possibile guerra tra bande di hacker era estremamente probabile.

    E’ una guerra strana… guerra tra anonimi. Il fatto che Assange si sia consegnato non ha fatto altro che rafforzare l'”armata Jedi” come ha definita Wikileaks i suoi “hacker”. Forse alludevano un po’ alle Guerre Stellari dove loro sono i buoni 😎

    Sta di fatto che uno dopo l’altro server di istituti finanziari, server di governi saltano per ore prima di essere ripristinati. (immagino che i cinesi abbiano aderito all’armata dei Jedi 😀 visto che già avevano attaccato Google)

    Fa ridere questa guerra tra bande di hacker… però potrebbe portare ad un crollo economico nel futuro (almeno questa è la mia opinione)

    Impressionante il fatto che Facebook, che ritenevo estremamente fragile, sia riuscito a respingere i tentativi di violazione della pagina di Wikileaks (poteva fare altrimenti… Facebook il primo a violare la privacy della persone 🙄 )

    Staremo a vedere chi vincerà :mrgreen:

  2. La Terza è quella in corso fra Imperialismo e Al Kaeda, la quarta e’ qulla tra Hakers…

    Stavo pensando a come il Cinema avesse previsto questa cosa…
    Stavo pensando al film intitolato “War Games”, in cui un brufoloso adolescente di Seattle, amante dei computer, si intrufolava nei codici segreti delle testate nucleari e ne facesse partire qualcuna, per gioco, in direzione URSS. Era un film dei primi Anni Ottanta, mentre noi italiani ancora speravamo di avere in casa un Commodore64 o un Amiga2000….

    • veramente, nell’ortodossia bortocaliana, la terza guerra mondiale, quella non riconosciuta come tale, è già finita da un pezzo: https://bortocal.wordpress.com/2009/11/23/185-il-colpo-di-stato-del-22-novembre-e-la-terza-guerra-mondiale/

      vogliamo considerare quella con Al Kaida la quarta? si potrebbe dubitarne, non essendo guerra fra stati, ma lotta al terrorismo, guerra contro un nemico invisibile istituzionalmente che non ha terra, salvo le sue caverne ai confini montuosi col Pakistan; mondiale tuttavia certamente per l’estensione interplanetaria di questa disgragata guerriglia.

      certo, se sono arrivato a definire quella contro Assange la prima guerra mondiale informatica, allora non posso tirarmi più indietro, e anche quella contro AL Kaida lo è.

      e allora Assange è il nemico da vincere nella quinta guerra mondiale.

      solo che a questo punto si coglie una tendenza a combattere le guerre mondiali su territori sempre più ristretti e con perdite umane sempre minori. ma con una risonanza ed una estensione mondiale sempre più ampia, sino al paradosso di quest’ultima, combattuta contro un uomo solo,c he si è già arreso, iniziandola in realtà con questo suo stesso gesto.

      col che si coglierebbe una tendenza generale alla ritualizzazione e formalizzazione della guerra mondiale stessa: con grnade vantaggio per le vittime, naturalmente.

      😉

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