domenica 20 marzo 2011 10:49
tardi, ma non troppo tardi.
quasi per fortuna, si direbbe.
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1911 – 2011.
appena finito di festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia siamo passati a festeggiare i primi 100 anni della prima guerra di Libia.
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guerra lampo?
pessima citazione.
le guerre lampo esistono solo nelle fantasie di chi le comincia.
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si era già visto uno stato che usa i carri armati contro la propria popolazione che protesta?
Cina, Tien An Men, 1986.
ma almeno durò una notte sola.
Gheddafi ha trasformato una protesta in una guerra civile.
Repubblica di Salò, 1945?
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quel che fece l’Italia nella prima guerra di Libia fu semplicemente atroce: fu in quella guerra che l’Italia inventò il bombardamento dei civili.
la seconda guerra di Libia servirà a rimediare alla prima?
difficile pensarlo.
i civili pagano sempre comunque il prezzo delle guerre moderne.
a cominciare proprio da Tripoli 1911.
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il 65% dei tedeschi a favore dell’intervento occidentale.
ma solo il 35% a favore di un intervento diretto dell’esercito tedesco.
favorevoli all’intervento degli altri.
anche loro.
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sotto osservazione i depositi di gas di Gheddafi a Sirte, la sua città natale.
preoccupazioni che possa usarli contro i civili.
solamente libici?
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Gheddafi chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza.
speriamo che gli serva per chiedere la tregua che non ha voluto rispettare.
ma è tardi, in questo caso troppo tardi.
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Odifreddi su Repubblica parla di voltafaccia all’italiana contro Gheddafi.
francamente mi dà fastidio: avrei preferito che parlasse di voltafaccia alla berlusconiana.
a nessun italiano Gheddafi è mai piaciuto.
è stato Berlusconi a importare dalla Libia, assieme, le tende beduine e il bunga bunga.
lui era l’amico di Gheddafi, non gli italiani.
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articolo 11 della Costituzione.
per chi lo citerà a sproposito ricordo la sua seconda parte.
L’Italia (…) consente (…) alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni”.
la partecipazione ad una azione decisa dall’Onu non è anticostituzionale.
lo fu la guerra di Serbia, decisa da D’Alema e iniziativa della sola Nato, non approvata dall’Onu per il veto russo.
la partecipazione dell’Italia è invece in questo caso un gesto di responsabilità internazionale.
giusto o sbagliato che poi si voglia dirlo.
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fino a quando si può accettare in un paese in guerra, perché questa è la situazione dell’Italia in questo momento, che un ministro della Repubblica, Bossi, parli contro il proprio paese?
che cosa si aspetta a buttare Bossi fuori dal governo?
e a buttare Bersani che voleva allearsi con Bossi ancora ieri fuori dal Partito Democratico.
buttiamo Bossi fuori dal governo, e poi questo governo vergognoso che non ha saputo bene che cosa fare neppure questa volta e si trova in guerra come per sbaglio, cadrà da solo.
sei una fonte inesauribile di interessanti note ed approfondimenti
meglio leggere te che gli opinionisti à la page…
grazie
N.
commosso, grazie.
i libici credo siano un pò incazzati per la decisone dell’intervento militare intrapresa dai paesi ONU, giustamente e, anch’io lo sarei…una pioggia di bombe in testa chi la gradirebbe?
la politica italiana e forse anche estera e innominabile. E’ l’innominato dei promessi sposi la politica.
si dovrebbe pensare ad una costituzione europea (se non mondiale) che consideri veramente i diritti -doveri delgi uomini e che consideri la debolezza “politica” sociale dei paesi in cui intervenire.
un pensiero alternativo rivoluzionario.
Considero Bossi un innominabile (ormai da tempo), non plaudo i suoi interventi “brillanti” ma non considero neanche brillante l’iniziativa politica intrapresa da Berlusconi e company….
e non considero brillanti nenche i libici che dopo tanti anni si svegliano e decidono di fare la “rivoluzione” e senza mezzi e senza “teste” soprattutto mi pare che abbiano eccelso e intuito e capito cosa fare del proprio destino…
dire costituzionale o incostituzionale è solo come dire in inglese, politically correct, che ci può anche stare…poichè a me occidentale serve il petrolio e il gas del libico fesso che però sta diventando sempre meno fesso e vuole la sua parte…e quindi politically correct non c’entra minimamente con l’onore di appartenere ad una civiltà di uomini coscenziosi che si prodigano per un bene comune e universale nel senso del pari-godimento delle risorse che sono poche finiranno non sono per tutti…ragionamento dispersivo questo mio…
alla fine questo Gheddafi sarà destituito? e quali intemediari con cui trattare per accarrarsi un parte significativa per garantirci il nostro “importantissimo” benessere?
accaparrarsi una parte significativa di risorse…(quello che volevo scrivere)
“civiltà di uomini coscenziosi che si prodigano per un bene comune e universale nel senso del pari-godimento delle risorse che sono poche finiranno non sono per tutti”.
no, ho capito benissimo.
con questo la guerra di Libia non c’entra niente, naturalmente, o forse soltanto perché si finge che quella civiltà ci sia.
d’altra parte solo gli ipocriti vogliono, oltre al petrolio libico, anche la coscienza tranquilla.
L’ha ripubblicato su cor-pus-zero.