lunedì 28 marzo 2011 18:10

fino a che non calerà la censura completa, continuo a ricercare le notizie sulla situazione dell’incidente nucleare di Fukushima.
ieri ho ripreso le notizie che tutta la stampa internazionale dava su un tasso di radiazioni a Fukushima pari a 10 milioni di volte il normale.
ma oggi…
afo:
guarda… sembra che i giapponesi della Tepco abbiano sbagliato a scrivere 2 zeri in più.
In realtà il dato reale pare sia 100.000 volte, che è già di tutto rispetto.
ho letto sul Corriere anche io poco fa!
quindi si torna alle misure che davo l’altroieri, in anteprima in Italia: 187-fukushima-a-100-000
salvo che già sulla stampa tedesca oggi si legge che comunque questa misura potrebbe essere già stata superata.
questa smentita della Tepco mi sembra quindi un fenomenale scoop contro il nucleare.
le possibilità sono due: o qualcuno ieri ha detto la verità e oggi gli è stato imposto di smentirsi e di smentirla.
oppure gli ingegneri nucleari che gestiscono i reattori di Fushima non sanno distinguere fra un metro e un centimetro, e questo dice da solo in che mani siamo e quanto possiamo fidarci degli scienziati che ci garantiscono che il nucleare è innocuo.
ma anche nel caso che i politici giapponesi abbiano imposto alla Tepco di smentire un dato in realtà vero, questo conferma che non possiamo fidarci di quel che dicono né i politici né i tecnici al loro servizio.
* * *
colgo l’occasione per completare oggi qui con le notizie che ho promesso di dare ieri, e che poi invece ho trascurato nel tentativo di farmi una passeggiata rilassante.
Scienziato nucleare
Che conseguenze a lungo termine ha una catastrofe nucleare?
Se si dovesse effettivamente arrivare alla catastrofe nucleare finale, le conseguenze sono appena prevedibili: l’esperto nucleare Helmut Hirsch, consigliere scientifico austriaco per la sicurezza nucleare, chiarisce i rischi.
Che cosa succede dopo un super incidente nell’impianto atomico giapponese di Fukushima?.Una nuvola radioattiva non è tutto: si rischia anche la radioattività nel terreno e radiazioni per l’eternità.
Helmut Hirsch: Il rischio maggiore è che si formi una nuvola radioattiva e che questa nuvola su muova in direzione della regione di Tokio e dei suoi 35 milioni di abitanti; una simile megalopoli non è evacuabile..La storia dell’energia atomica è accompagnata da guasti senza numero; alcuni sono stati particolarmente drammatici..Domanda: Quanto tempo occorre dopo un incidente atomico grave prima che una nuvola radioattiva non emetta più radioattività?.Hirsch: Difficile dirlo: certamente vi è un rilascio di radiazioni per un tempo piuttosto lungo..Domanda: Quanto è pericoloso?.Hirsch: Il rischio è a lungo termine, il pericolo è che la radioattività penetri nel terreno..Domanda: E allora anche per Fukushima rimane solo un sarcofago di sicurezza come per Chernobyl?.
Hirsch: Prima di tutto occorrerà una costruzione di emergenza, come a Chernobyl; solo piú tardi si può costruire una socrastruttura, un sarcofago, per rinchiudere le radiazioni; ma versomilmente non si potrà andare lì per molto tempo; dopo la parziale fusione del nocciolo ad Harrisburg nel 1979 ci sono voluti molti anni prima che i tecnici potessero rientrare negli edifici; e questo incidente era molto più sotto controllo di quello del Giappone di oggi.
Domanda: E quanto a lungo potrà ancora irradiare Fukushima probabilmente?Hirsch: La produzione di calore in un reattore consegue al 93% da una reazione a catena, che si può interrompere; il 7% del calore proviene dal fatto che ci sono sostanze radioattive nel nucleo e che esse reagiscono: gli elementi Cesio e Stronzio hanno ad esempio tempi di dimezzamento di 30 anni; essi decadono quindi in un periodo di 300 anni; ma il Plutonio ha un tempo di dimezzamento di 24.000 anni: questo elemento rilascia radiazioni per una mezza eternità.
* * *
e qui ecco la sintesi di un articolo di ieri:
Sono soltanto le leggi della fisica che decidono sullo sviluppo della catastrofe nel reattore.
Nel 1979 nell’incidente di Harrisburg si giunse pure ad una fusione del nocciolo, che d’altra parte per fortuna rimase confinata nell’interno dell’edificio del reattore.
La domanda decisiva è piuttosto: quanta radioattività viene rilasciata da un reattore avariato nella biosfera?
E qui nel caso di Fukushima si può chiaramente stabilire che in tempo limitato nell’ambiente sono penetrate e penetrano tuttora sostanze radioattive.
La scala di gravità degli incidenti nucleari, INES, International Nuclear Event Scale, venne fissata agli inizi degli anni 90 e va da 0 a 7: serve ad un orientamento di massima per la valutazione della gravitá degli incidenti, può essere assimilata alla scala Richter per i terremoti..Oramai è stato raggiunto il livello più alto, sono state rilasciate quantità di radioattivitá così elevate che la catastrofe attuale nell’impianto nucleare di Fukushima supera ogni paragone, ed il rilascio prosegue” (Heinz Smital, fisico nucleare ed esperto di Greenpeace)..Fukushima oramai da giorni rappresenta un super-incidente atomico distruttivo, nel quale al momento non si riesce a prevedere quando la liberazione di sostanze radioattive cesserà..La preoccupazione maggiore consiste nel reattore n. 3, perché qui come materiale nucleare non stanno solo gli isotopi di Uranio, ma anche quelli di Plutonio..In questo caso le sostanze radioattive rilasciate nell’ambiente non sono solo rappresentante dai già noti Cesio 137, Iodio 131 e Stronzio 90, ma anche dal Plutonio 239..Il Plutonio è particolarmente perivoloso perché è un forte produttore di raggi Alfa, che possono danneggiare molto a fondo le cellule del corpo umano e inoltre è estremamente velenoso..Una regione contaminata con Plutonio sarebbe inabitabile per un tempo di cui non si vede la fine: uno scenario da incubo..Negli annunci dal Giappone sinora si è parlato di una contaminazione con Iodio 131 e Cesio 137; ma negli sviluppi non ancora noti meglio dell’incidente di Fukushima non deve essere stato liberato anche Plutonio?.Da un lato il Plutonio, metallo pesante, non si diffonde così “a piede leggero” come lo Iodio 131, che è un gas; d’altra parte rilevare le tracce di Plutonio 239 con un contatore è molto più difficile che quelli di Iodio 131..Lo Iodio 131 attraverso la emissione di un elettrone decade in un nucleo derivato, che emette una forte radazione Gamma. che viene registrata da un contatore; il Plutonio 239 decade in un tempo molto più lungo che lo Iodio 131 ed emette una radiazione Gamma molto leggera..la persistenza biologica nelle ossa dura fino a 100 anni e nel fegato circa 30 anni; il Plutonio respirato è ancora molto più pericoloso di quello che penetra nell’intestino e poi nel sangue attraverso l’alimentazione; già un milionesimo di gtrammo di Plutonio, inspirato, può causare il cancro ai polmoni..Non solo dal punto di vista dei processi che si stanno svolgendo nei nuclei dei reattori, ma anche per la diffusione degli elementi radioattivi nella biosfera, in questi giorni vale il principio “destino e speranza”..Nei giorni passati e secondo le previsioni dei metereologi anche nei prossimi il vento trasporterà le sostanze radioattive emesse dai reattori di Fukushima sull’Oceano Pacifico..Si può solo sperare che non si arrivi ad un cambiamento della situazione metereologica, che faccia ricadere maggiori quantitá di radioattività, presumibilmente anche sotto la forma del Plutonio 239, nell’area densamente abitata di Tokio..Il gioco dell’alternanza delle direzionid el vento e le precipitazioni locali della pioggia porta in ogni caso che a terra precipita una parte molto irregolare della radioattivitá, come avvenne anche nel caso di Chernobyl..In questa situazione zone di sicurezza larga 20 o anche 30 km sono solamente costruzioni geometriche astratte in grado di portare un aiuto concreto molto limitato.
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