mcc43. Gaza: un inno alla dietrologia non documentata.

sabato 17 aprile 2011  19:09

mcc43:

Vittorio Arrigoni e Gaza sono in questi giorni oggetto di illazioni mediatiche, perciò decido di completare con un ultimo tsunami di dubbi fondati un mio commento del 22 febbraio al post  43. mcc43, Tunisia, apripista delle ribellioni arabe. #comments, fermo da tempo, ma che ogni tanto ricompare.

(Evidentemente ha qualcosa che si aggancia bene ai motori di ricerca, sarà il doppio 43, che negli esagrammi I Ching simboleggia la decisione?

L’ho riletto, è un inno al “non facciamo fregare dalle verità preconfezionate”.

Certo bisogna deciderlo).

Mentre tutti guardavano altrove, non dimenticavo Gaza;

“Tre palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano perché passavano troppo vicino alla barriera di sicurezza di Erez, nord della striscia di Gaza.

Migliaia di palestinesi sono in piazza per chiedere un dialogo fra Hamas e Al Fatah.”

Lo si sa che il dialogo era effettivamente cominciato?

E che si vociferava che all’Assemblea Generale dell’Onu in settembre sarebbe potuto avvenire il riconoscimento dello stato Palestinese?

Per chi tutto questo non voleva era urgente sparigliare il gioco.

I nostri media provinciali parlano solo di Vittorio: ucciso a Gaza, governata da Hamas, come se fosse un caso isolato.

Il 4 aprile, dieci giorni prima, cinque colpi di pistola da due incappucciati freddano Juliano Mer-Khamis, carismatico regista, fondatore e anima del Jenin Freedom Theater, figlio di una israeliana e di un palestinese cristiano, uno che si dichiarava “Sono 100% israeliano e 100% palestinese”.

Una sfida vivente al settarismo, che operava nel campo profughi di Jenin.

Si noti bene: nella West Bank controllata da Al Fatha.

le notizie fornite da wikipedia sono però diverse:

È stato assassinato a Jenin, il 4 aprile 2011, colpito alla testa da colpi di arma da fuoco sparatigli da un uomo mascherato [e non due, altrove si parla di “militanti” al plurale, ma la cosa non è rilevante].

Il Jerusalem Post ha in seguito riportato che l’Autorità Nazionale Palestinese ha arrestato un militante di Hamas considerato implicato nell’omicidio. –

Un morto di qui, uno di là, una manciata di sospetti, qualche “salafinto” ed è caos, mentre l’International Solidarity Movement ISM, cui aderiva Vittorio, prepara per maggio la Freedom Flotilla con gli aiuti verso Gaza.

Non piacciono molto ai governi queste teste calde umanitarie, si ricorderanno spero le recenti dichiarazioni di Berlusconi e come la volta scorsa Israele ebbe uno scatto di nervi e di bombe.

Screditare i palestinesi che “ammazzano quelli che li aiutano” è un affare , intanto si instilla l’idea che Gaza non è più controllata da Hamas ma da Al Qaida, un’idea che sarà causa di gravissime conseguenze, se lo si vuol capire.

Cellule impazzite o qualcuno ben organizzato.

Si scelga la versione che più aggrada.

Ma se si vuol sapere quali saranno i grandi titoli del giorno dopo, consiglio alla vigilia di andare in visita alla fonte: DEBKAfile, Political Analysis, Espionage, Terrorism, Security http: www.debka.com

Non inganni il .com! E’ un organismo governativo israeliano, che può permettersi il lusso di essere divertente e definirsi ”We start where the Media stop”.

Ma non si pensi che il popolo israeliano sia più plagiabile di quello italiano, ci sono tante di quelle voci non allineate, il quotidiano Haaretz, e voci dissenzienti, critiche e informate, che la morte di Vittorio e di Juliano serve anche screditare loro.

Un regalo a chi avrà letto 🙂

* * *

pubblico questo post per il suo indubbio interesse e per la sua ricca informazione, pur se a tratti sembrerebbe imprecisa, oltre che per la condivisione della sua ispirazione di fondo, cioè della volontà di tenere viva l’attenzione sulla inaccettabile condizione del popolo palestinese.

ribadisco però tutto il mio dissenso ed anche il mio disagio sulla battuta “salafinto” per indicare gli omicidi salafiti autentici, a quanto se ne sa, di Vittorio Arrigoni oltre che il complottismo che attraversa tutto il post.

questi atteggiamenti li ho già visti negli anni Settanta, quando c’era qualche tetragono che ribadiva, con immutabile convinzione, che le Brigate Rosse erano fatte da fascisti.

sono posizioni dannose che ostacolano processi di riflessione autentica.

ovviamente non ho nulla in contrario invece a perseguire con attenzione e rigore l’ipotesi che questi due salafiti, oggi considerati “scheggia impazzita” anche dai loro, siano stati abilmente manovrati dall’esterno, esattamente come le Brigate Rosse: ma occorrerà raccogliere ragionevoli indizi prima di affermarlo come ipotesi ragionevole e fondata e non come semplice traccia di lavoro.

tuttavia significa pure qualcosa ed esige pure una qualche riflessione il fatto che nel magma della protesta islamista allignino ideologie fanatiche di questo tipo.

e rifiuto con un certo sdegno personale l’idea che dirlo, come sto facendo, significa farsi servo del nemico.

credevo che le vicende degli ultimi decenni avessero insegnato qualcosa almeno a chi mi è coetaneo.

e non credo che un fascista sia migliore per il fatto di essere anche islamista, oppure palestinese.

* * *

sulla Stampa una corrispondente locale, Francesca Paci, dà proprio oggi una versione a mio parere più attendibile di quella che abbiamo letto qui sopra:

Qualcosa è cambiato negli ultimi mesi a Gaza, a prescindere dalla percezione di stranieri sia pur abituali come me.

Un rapporto dell’International Crisis Group (mi scuso con chi non legge l’inglese, ma è interessante) rivela la crescita dei gruppi estremisti, in particolare i salafiti, in opposizione ad Hamas, al potere dal 2007.

Rimproverano ad Hamas di essere troppo “accondiscendente” con Israele e troppo timida nell’applicazione della sharia, la sharia, la legge islamica.

Nel 2009 sfidarono frontalmente Hamas lanciando l’emirato islamico di Rafah ma furono repressi e arrestati dalle forze di sicurezza.

L’omicidio di Arrigoni, oltre ad essere un crimine orrendo, è uno schiaffo ad Hamas che ha sempre rivendicato la propria capacità di contro sul territorio: su questo a Gaza nessuno a dubbi.

Non sappiamo ancora esattamente chi abbia ucciso Arrigoni, ma il video del suo sequestro porta la firma di uno dei gruppi salafiti attivi attualmente a Gaza e a condurre Hamas nel covo dei rapitori è stato un “pentito” salafita.

Che pena.

L’odio distrugge senza pietà.

Ma non intacca il ricordo d’amore di chi ha apprezzato la scelta di Arrigoni di vivere a Gaza con passione e fiducia.

Come Juliano Mer-Khamis a Jenin.

e ora mi aspetto che mi si risponda che l’International Crisis Group fa capo a Brzezinski…

9 risposte a “mcc43. Gaza: un inno alla dietrologia non documentata.

    • il fatto che tu la pensi come Giulietto Chiesa, o meglio Giulietto Chiesa la pensi come te, non cambia di una virgola il mio dissenso da queste tesi; sapevo anche prima che sei in buona compagnia, ma non riconosco alcun principio di autorità che stia al di sopra del mio pensiero: vale per la Chiesa, figurati se non vale anche per Giulietto Chiesa.

      dissenso che riguarda la tesi specifica del DIRETTO coinvolgimento di Israele, attraverso qualche agente segreto, FINO A CHE non emergerà, a parte il legittimo sospetto, almeno UN elemento concreto che lo supporti: questo è un atto di doveroso rispetto della verità che non può essere strattonata alle proprie esigenze di tipo religioso e spacciata per certezza quando è solo un’ipotesi.

      ma il dissenso riguarda anche, e non da oggi, il respiro generale di quello che qui viene detto: nel discorso di Giulietto Chiesa, che è un grido di allarme da condividere al 90%, c’è un punto in cui a mio parere si viene meno al dovere della verità e si fa, in tutta buonafede anche rispettabile, demagogia un po’ squallida.

      è dove si dice che la catastrofe mondiale che incombe e sta cominciando a realizzarsi sotto i nostri occhi che non la capiscono è frutto della crisi dei poteri.

      se non si vede che è crisi dell’umanità tutta intera e che i poteri agiscono ed hanno agito su mandato della specie e dei suoi desideri e bisogni, si falsifica la realtà, si fa la politica comoda del capro espiatorio, proponendosi come leader di un riscatto opaco, e si propala una ideologia consolatoria che è parte stessa del male che analizza, ma non sa riconoscersi come tale.

      da questo punto di vista, purtroppo, anche lo slogan “restare umani” è ambiguo, ma questo esigerebbe un intero post che non ho voglia di scrivere.

      mi basta questo commento per sottolineare che non intendo minimamente intrupparmi nel pacifismo acritico e fideista, una ideologia ovviamente migliore dell’ottuso conformismo che la ignora, ma che rimane sbagliata secondo il mio modo di vedere, anche se produce degli eroi meravigliosi come Vittorio Arrigoni.

      non essere conformisti significa soprattutto non esserlo verso la propria parte e riconoscere gli elementi dell’errore anche in noi stessi.

      • L’ostinazione di MCC mi fa tanto tanto tanto, pensare alla mia di molto tempo fa. Ovviamente molto meglio supportata. Ma animata dalla stessa passione. Stacci dentro Mauro, perche’ c’è tanta voglia di condivisione e c’è soprattutto un istinto che urla intenti comuni. Se non fosse per il tuo modo di darti torto proprio sul piu’ bello… e cosi’ di dare torto anche a chi la pensa con le stesse sfumature di colori, oppure con cromatismi diversi ma stessi disegni, esattamente come te.

        Cercare l’errore sempre e ad ogni costo diventa questo si un terribile errore se l’errore invece non c’è.

        Forse dovresti accontentarti di un piccolo sano ed elegante distacco. Una tiepida passione anzichè un fuoco.

        Restiamo Umani. Vale anche per questo…

        Un caro saluto a te ed a Mcc

        • carissima,
          grazie prima di tutto dell’affetto con cui ci segui e della finezza con cui cogli il centro del problema: troppo fuoco di passione fra le due parti.
          se non stimassi mcc, non mi prenderei certo briga di dare ai suoi commenti l’evidenza di un post, e lo faccio anche quando sono profondamente sbagliati, come questo, perché comunque da lei c’è sempre da imparare, anche restando in disaccordo.

          qui non è che si cerchi il pelo nell’uovo; il fatto che i salafiti che hanno rapito, torturato e ucciso Vittorio siano veri oppure “salafinti”, come dice mcc43 e in altro simile modo Giulietto Chiesa, è semplicemente la questione centrale di questa situazione, e chi scrive un blog ha il dovere di non diffondere notizie false solo per non mettere in crisi un’amicizia (che poi non dovrebbe farsi mettere in crisi per questo…).

          in queste ore la Striscia di Gaza vede una acuta crisi politica e uno scontro aperto fra Hamas e i salafiti; tutto quello che sta succedendo sarebbe semplicemente incomprensibile adottando il punto di vista e l’interpretazione che lei ha proposto.

          ma io come ho fatto a indovinare per tempo quel che lei non ha percepito? è solo questione del terzo occhio apertomi sulla fronte a dicembre dalla santona indiana del Martuval Malai? 😉

          no, c’è un dettaglio, terribile, che è rivelatore (per me, che so che il diavolo si nasconde nei dettagli): che Vittorio purtroppo è stato atrocemente torturato prima di essere strangolato; e questo non si addice a dei killer professionisti, ma solo a dei fanatici invasati che agiscono in nome di un credo religioso.

          – quanto alle dispute con te, credo che tu oggi sia più disposta ad ammettere che avevo ragione, allora: purtroppo stavo attaccando una tua qualche fede, come oggi logoro alla base quella dell’amica mcc.
          per costruire la ricerca della verità si devono distruggere le false sicurezze e questo fa male; a volte ci si chiede se ne vale la pena e si tirano volentieri i remi in barca.
          poi, alla lunga, lasciare via libera a imborglioni truffatori e abusatori vari della credulità pubblica diventa psicologicamente insostenibile, e si ritorna, per quanto pochi siano coloro disposti ad ascoltare effettivamente delle parole dolorose e vere.

        • @ Firdis credo che quando la comunità europea, facendone una giusta, ha istituito la figura del mediatore civile avesse in mente qualcuno come te 🙂

          Tra me dico che la tua calma e la tua grazia nell’esprimerti sono un motivo di ammirazione che si aggiunge alla stima che ho sempre avuto. Ciao.

          • eh eh Mcc… la mia calma… apparente, cara.
            ma che peccato rompere questa immagine fantastica che avevi di me!!

            no, sono troppo onesta…
            in realta’ rispetto a qualche tempo fa sono un po’ cambiata e devo dire anche parecchio meno burrascosa. ma, mcc, ci sono stati periodi in cui per determinati motivi ardevo dall’ira. e anche la grazia lasciava a desiderare se chi avevo davanti non la meritava.
            L’eta’ mi ha molto addomesticata, pensa che stamattina ho litigato con due vicini di casa che si lamentavano perche’ portavo il mio cane senza guinzaglio e lei, la mia lucy, aveva spaventato i loro due gatti che loro invece tenevano a guinzaglio. alla fine quando io ho risposto che forse avevano perso il senso della realta’ e che stavano parlando di cani e gatti e non di cani e bambini, lei mi ha dato della scema. e io dopo averle fatto notare che la scema ero io ma i gatti al gunzaglio li portava lei, le ho detto arrivederci e grazie.
            Ma ti garantisco che solo due anni fa sarebbe andata a finire molto diversamente…e ancora adesso non riesco a contenermi in ogni circostanza. qui nel blog e con il fatto che si ha tempo di riflettere, è molto diverso.

            No No Mcc, senza falsa modestia, la calma e la grazia sono -invece- proprio tue opere d’arte. 🙂
            Comunque… grazie!

  1. Il tuo dissenso in quanto responsabile del blog è cominciato molto presto, nel primo commento, avanti che io condividessi le informazioni che faticosamente mi procuro .

    Al mio precedente commento hai risposto concentrandoti su Chiesa, non sulle affermazioni di Vittorio. Mi rimane l’impressione che tu non abbia letto il link a guerilla.

    Riassumo:
    la pagina linkata inizia con “Caro Giulietto” perché Chiesa si era fatto interprete presso il ministro Frattini dell’appello dei volontari ISM, (((puoi vedere qui
    http://www.giuliettochiesa.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=1414:corrispondenza-fra-vittorio-arrigoni-e-giulietto-chiesa&Itemid=8&tmpl=component&print=1 ))

    delle ragioni che Vittorio esponeva con queste parole:

    “” Le reiterate e costanti minacce di morte rivolte a me e ai miei compagni dell’International Solidarity Movement se non destassero reale preoccupazione, le avremmo considerate trofei. Evidentemente a chi olia gli ingranaggi della macchina della morte israeliana dà estremamente fastidio chi da questa parte si impegna così estenuamente per la pace e i diritti umani “”

    Questo scambio fra di loro rende la posizione attuale di Chiesa: informata, coerente, doverosa e sofferta. A qualsiasi frase si riferisca l’aggettivo squallido che hai usato, lo trovo in questo periodo almeno inopportuno. Sensazione mia-

    Come tengo conto delle parole di Vittorio, lo stesso faccio con quelle di Juliano che in una intervista a una tv qualche anno prima aveva detto di aspettarsi un colpo di pallottola da quegli integralisti che vedevano in lui, regista e attore, un corruttore della morale. Ma è morto mentre metteva in scena la Fattoria degli animali in versione palestinese .
    Cito la BBC “So for example, there is an “intifada” rather than a revolution. And the pigs don’t just learn to walk, they also learn Hebrew as well.”

    Oggi si dice: gli arresti per la morte di Vittorio ci sono stati, in realtà tutto è in corso e sono diffuse le foto di tre sospettati, il “pentito” è sconfessato dal leader dell’organizzazione cui dice di appartenere.
    Su Juliano si era detto che vi sono stati degli arresti, ma ecco qui notizia fresca da un quotidiano di Gerusalemme : Published today (updated) 19/04/2011 22:31
    RAMALLAH (Ma’an) — The killer of Israeli-Palestinian theater director Juliano Mer-Khamis has not been found, Palestinian Authority security officials said Tuesday.

    Questi crimini rischiano di trasformarsi in misteri irrisolti. Se per Juliano, di nazionalità palestinese, non è possibile farlo, per Vittorio si deve esercitare una pressione sul nostro governo e tenere viva l’attenzione internazionale.

    Manifesto la mia amicizia trattenendomi dal sottoporre i tuoi commenti al trattamento sarcastico che riservi ai miei. Mi limito a raccogliere una sfida:
    “e ora mi aspetto che mi si risponda che l’International Crisis Group fa capo a Brzezinski…”

    Fondata da Soros, ma entrambi sono qualificati come Board Member. Sapevi già tutto, è nel nostro dialogo che hai riassunto nel post 193, abbandonarsi alla corrente insuperabile del dubbio.

    • certamente, il mio dissenso è cominciato subito, ed è stato espresso esattamente in questi termini:
      “pubblico questo bel commento di mcc43 anche se non ne condivido le conclusioni: a volte accettare che ci sono nemici dei nostri nemici che sono anche nostri nemici è troppo complicato.
      ma il mondo non si divide fra buoni e cattivi, ma solo fra infinite sfumature di cattiveria”.

      era una presa di distanza soft da qualcosa che veniva data ancora come ipotesi (anche se a mio avviso sforzata).

      nel post successivo questa ipotesi forzata veniva presentata come certezza, e il mio dissenso è diventato più netto.

      invece che raccogliere il mio invito a valutare meglio le notizie ti sei incaponita nell’ansia di avere ragione a tutti i costi, ma purtroppo i fatti ti stanno dando torto.

      Vittorio aveva tutte le ragioni per temere degli israelinai, ma questo non basta ad impedire che sia stato ucciso da palestinesi fanatici; e se devo tacere questo fatto per non danneggiare (secondo te) la causa palestinese, non ci sto, anche perché per me la causa dell’umanità è più ampia di quella palestinese, e mi interessa prima quella che questa, e in particolare mi interessa una riflessione sui delitti della fede e del fanatismo religioso, che è un male universale, e come tale lo considero, senza avere per questo nessuna propensione a criminalizzare in particolare l’islam.

      comincerò a condividere le ipotesi dietrologiche quando le risposte alla giusta domanda sulla individuazione dei colpevoli verranno meno, o quando all’opinione pubblica saranno presentati dei colpevoli senza indizi credibili.

      ma a questo punto dubito che tu abbia letto i giornali di oggi, oppure dovrai sostenere che anche Hamas che fa le retate di quelli che per te erano “salafinti” fa parte del grande complotto sionista guidato dall’antisemita Brzezinski, e scusami la battuta che giudicherai sarcastica, e riprende quella del commento precedente, non risultata chiara: sappiamo bene entrambi chi è Brzezinski, forse tu anche meglio di me.

      cara mcc, il mondo è più complicato della nostra mente e soprattutto delle nostre convinzioni: lasciarsi andare al dubbio, anziché alle certezze che abbiamo già, aiuta a costruire l’unica certezza che ci è concessa come esseri umani: quella di un dubbio ben temperato.

      restare umani, per prima cosa, potrebbe significare, a mio parere, rinunciare alle certezze precostituite.

      ringrazio dell’amicizia e tengo che tu sappia che è ricambiata e arricchita dalla stima, anche quando dissentiamo.

non accontentarti di leggere e scuotere la testa, lascia un commento, se ti va :-)