il Consiglio dei Ministri del 25 luglio e il mistero del premier mancante. 297

venerdì 17 giugno 2011 22:54

al Consiglio dei Ministri del pomeriggio del 25 luglio Berlusconi non si presentò: non era una cosa strana, era già avvenuta varie volte, in particolare dal momento in cui, dopo l’annuale raduno di Pontida, la Lega aveva posto come condizione per restare al governo il ritiro dalla guerra di Libia e, dopo una breve e convulsa trattativa, aveva fatto dimettere i propri ministri dal governo, passando all’appoggio esterno.

la stentatissima maggioranza di 3 voti raccolta da Berlusconi alla Camera nella votazione di fiducia del 22 giugno aveva avuto la sola chiara motivazione di garantire ai parlamentari le ferie, ed era chiaro che a settembre si sarebbe formato un nuovo governo, anche se nessuno poteva ancora dire quale.

Berlusconi sapeva di essere politicamente finito e si era assentato già da un paio di Consigli dei Ministri poco significativi, come del resto aveva già fatto in passato altre volte quando l’urgenza del bunga bunga aveva prevalso sulla voglia di governare.

aveva dunque firmato la solita delega al fido Gianni Letta e al Consiglio dei Ministri non si era proprio presentato.

solo che Gianni Letta non aveva potuto presiedere il Consiglio per la banale ragione che era stato arrestato la mattina, su mandato della Procura di Napoli in seguito allo scandalo della P4, senza potere trovare alcuna tutela per via del fatto che non era parlamentare: un vezzo, da parte di uno che si riteneva intoccabile, ma che gli era costato caro.

ed era apparso di cattivo asupicio convocare il Consiglio dei Ministri a Regina Coeli, per consentirgli di presiederlo comunque, considerando che quella appariva la meta più prossima della maggior parte dei suoi componenti.

a nome di tutti il Ministro Tremonti aveva proposto di telefonare urgentemente a Berlusconi, nonostante lo sparuto ministro Brunetta avesse provato ad eccepire sostenendo che i precari che lavoravano a Telecom erano la feccia della società; ma la chiamata, alla fine formalmente approvata, si era scontrata con un fermo educato diniego della segreteria di Palazzo Grazioli: “il Presidente non desidera essere disturbato”, e la mesta assemblea si era sciolta senza nulla poter decidere, date le circostanze.

* * *

i giornali dell’opposizione antiberlusconiana finta (Repubblica) e del finto imparzialismo (Corriere) il giorno dopo intinsero il pane sia sull’arresto di Letta, sia sul Consiglio non svolto, ma non riuscirono ad uscire in tempo con la notizia più clamorosa che lentamente prese ad attraversare le agenzie e le redazioni nel corso della mattinata del 26 luglio.

Berlusconi quel giorno era atteso in Tribunale per il processo Mills, aveva preannunciato che ci sarebbe andato, ma non si era fatto poi vedere neppure lì; ma evidente era stato l’imbarazzo di Ghedini e degli altri suoi legali, che erano parsi colti di sorpresa.

ma anche i loro appelli telefonici erano caduti nel vuoto come già quelli del giorno precedente: un inflessibile diniego di passare il capo al telefono continuava ad essere opposto anche ai suoi legali, le chiamate sul cellulare personale ricevevano l’unica risposta standard “L’utente non è disponibile, si prega di richiamare più tardi”, e, con scorno della difesa, Berlusconi fu dichiarato contumace.

la convinzione di tutti era che il capo, preda della sua irrefrenabile compulsione sessuale, fosse rinchiuso in qualcuna delle sue ville circondato dalla solita congrega di puttane significativamente travestite da infermiere e da agenti di polizia: ma in quale esattamente?

* * *

Berlusconi continuò a latitare anche il giorno successivo, in cui urgeva assolutamente una convocazione straordinaria del Consiglio dei Ministri perché scadeva il termine per la presentazione di un decreto attuativo del federalismo fiscale, già rifinito da tempo, che era appunto quello per cui vi era stata la convocazione del 25 luglio.

privo del vicepresidente, incarcerato, così come del Presidente, oramai, più che contumace, latitante, il governo era assolutamente impossibilitato ad agire.

si aggiunga che Bossi, inferocito, annunciò alla stampa che a questo punto la Lega ritirava anche l’appoggio esterno al governo e avrebbe votato la sfiducia alla prossima occasione.

intervenne a questo punto telefonicamente il Presidente della Repubblica, ma tutta la sua autorevolezza riuscì soltanto a farsi consegnare la notizia che a Palazzo Grazioli nessuno sapeva dove fosse esattamente Berlusconi, erano tre giorni che nessuno lo aveva più visto.

sgomento, con un brivido che gli arricciava la pelle, il presidente Napolitano decise di tenere per il momento nascosta la sconvolgente notizia e si attivò discretamente con i servizi segreti: dove cavolo era finito il capo del governo? occorreva dare una risposta entro poche ore.

* * *

l’ultima volta che Berlusconi era stato visto da qualcuno era la sera del 25 luglio nella piscina della sua villa in Costa Smeralda, dove aveva festeggiato l’anniversario della caduta di Mussolini appunto con un bunga bunga acquatico, poi si era ritirato nella camera col lettone di Putin con due coppie di veline discinte, che aveva intrattenuto per un paio d’ore, rimandandole poi in mezzo alla festa.

a chi, pratico dei riti presidenziali, aveva chiesto stupito come mai l’intrattenimento nella vana ricerca di raggiungere l’impossibile orgasmo non si fosse prolungato per tutta la notte, le quattro veline aveano risposto che, vai a capire perché, sembravano esaurite le scorte del viagra, tanto che l’inossidabile membro del capo si era afflosciato.

la notizia della fine del perenne stato di erezione in cui viveva da alcuni anni il Capo del Governo apparve ai presenti un pessimo auspicio e tutti erano rientrati rapidamente alle proprie sedi, con la sensazione cupa che fosse veramente finita un’epoca.

e nessuno quindi era più presente nella villa l’indomani, quando la servitù non fu chiamata dall’augusta camera da letto presidenziale e solo verso sera comiciò a preoccuparsi, penetrandovi alla fine col batticuore e trovandola col lettone ancora disfatto, ma vuota.

* * *

questo riferirono al Presidente della Repubblica i servizi, aggiungendo che peraltro nessuno aveva visto Berlusconi uscire da Villa Smeralda e che neppure risultava usato l’aereo presidenziale; solo un elicottero si era levato in volo nella notte verso la Corsica, ma pareva da escludersi una sortita del Capo del Governo in territorio straniero al di fuori di ogni protocollo.

Giorgio Napolitano ebbe abbastanza immaginazione per pensare, a differenza dei generali dei servizi segreti, che non potevano essere state questioni protocollari ad arginare una eventuale sortita berlusconiana in Francia all’insaputa sdi Sarkozy, e volle sapere di più: ma l’elicottero era atterrato, adducendo problemi tecnici, in una zona boscosa del centro dell’isola, fermandosi per pochi minuti e riprendendo il volo, dopo avere informato le autorità locali via radio di avere risolto i propri problemi.

nessuno poteva dire chi vi fosse ai comandi né tantomeno se a bordo, come passeggero vivente, vi fosse Silvio Berlusconi, oppure qualche killer che lo avesse liquidato e fatto sparire il cadavere.

le ricerche segretamente condotte con la collaborazione di Sarkozy non dettero alcun esito, neppure si riuscì a localizzare il luogo esatto dell’atterraggio.

Silvio era sparito nel nulla corso peggio delle gemelline della cronaca.

* * *

il Presidente della Repubblica cominciò a rendersi conto nelle ore successive di essere di fronte ad un problema assolutamente irrisolvibile dal punto di vista costituzionale e privo di qualunque precedente storico.

il Consiglio dei Ministri aveva perso il suo Presidente, e quindi non poteva riunirsi, neppure per dare le dimissioni.

non poteva neppure presentarsi alle Camere per un nuovo voto di sfiducia (dopo quello della settimana prima?), lui non poteva convocare al Quirinale il capo del governo per consultazioni, in poche parole Berlusconi non esisteva più, ma continuava a governare (o a non governare) come aveva fatto negli ultimi mesi e non c’era modo di far decadere il suo governo, dato che nessuno dei padri costituenti aveva previsto che il Capo del Governo si rendesse semplicemente uccel di bosco.

del resto neppure una dichiarazione di morte presunta del cittadino Silvio Berlusconi poteva essere pronunciata, oltre che per la mancanza di tempi anche per la assoluta mancanza di indizi che potessero dare una qualche certezza in merito.

si aggiunga che Il Giornale era uscito giusto quella mattina accusando “il Presidente comunista” di avere ripetuto le malefatte del suo nonno presunto Vittorio Emanuele III, facendo arrestare anche Berlusconi il 25 luglio, e trasferire clandestinamente in qualche carcere individuato “dai giudici brigatisti”.

* * *

il Presidente della Repubblica convocò quindi i Presidenti di Camera e Senato per consultazioni sul da farsi.

Fini si presentò; Schifani no: mancavano notizie anche di lui dalla sera prima: dopo una cena in un ristorante del Pantheon aveva dichiarato di volere tornare a casa a piedi, allontanando la scorta; ma a casa nessuno si era preoccupato di non vederlo arrivare, perché aveva lasciato detto che avrebbe dormito fuori, e anche le sue tracce si erano perse tra le suggestive strade del centro storico di Roma dove, semplicemente, da un certo momento in poi nessuno lo aveva visto più.

inutile chiedere di nuovo ai servizi segreti: questa volta non avevano potuto aggiungere un solo dettaglio a quel che ho riportato qua.

incerto, il Presidente si chiese come poteva andare a finire questa storia assurda, considerando peraltro che i leghisti per il momento, in attessa del nuovo voto di fiducia, continuavano a votare per i provvedimenti del governo ancora in cantiere, e tutti i berluscones continuavano a lavorare (si fa per dire) un giorno la settimana in Parlamento e ad esercitare il diritto di decidere tutto della loro risicatissima maggioranza, ridottasi oramai alla Camera a 2 voti, pur se il principale beneficiario della loro obbiediente presenza aveva assunto più chiaramente del solito le caratteristiche di un miraggio.

* * *

alla fine il Presidente decise di non fare nulla di particolare nei riguardi del governo: che Berlusconi non fosse in grado di fare più nulla, dato che si era dissolto, a pensarci bene, non era poi così grave e non cambiava di molto lo stato delle cose rispetto alle ultime settimane.

avrebbe sciolto il Parlamento; il governo sarebbe rimasto in carica per gli affari correnti, anche senza Presidente del Consiglio, e le nuove elezioni nel giro di un paio di mesi avrebbero risolto il problema del premier mancante.

“che cretino! ma per sciogliere il parlamento devo consultare il Presidente del Senato… – si disse Napolitano – ecco perché è sparito anche lui, per tagliare la strada anche a questa soluzione!”

ancora un momento di riflessione, poi l’amara constatazione finale:

“cavolo, questo ci ha fregato tutti ancora una volta: non potremo mai avere un altro Presidente del Consiglio!

che genio: lui resta primo ministro a vita senza neppure degnarsi di farci sapere se è vivo o morto!”

* * *

sullo sfondo intanto la televisione accesa nello studio del Presidente Napolitano trasmetteva la telecronaca di una manifestazione del Partito delle Libertá, e dallo scherno arrivavano le note dell’inno ufficiale:

Meno male che Silvio c’è.

52 risposte a “il Consiglio dei Ministri del 25 luglio e il mistero del premier mancante. 297

  1. Questa tua “fiction” narrativa è da applauso.
    L’ho letta tutta d’un fiato come se fosse un appassionante pagina di Storia vera, e la trovo molto verosimile.
    Hai una gran bella fantasia, mi sono divertito.

    …io nel mio piccolo mi ero divertito (durante il mio ultimo viaggio a Roma nell’ottobre 2008) ad annunciare, come fanno i cronisti parlamentari, le dimissioni del premier:

    Sto ancora aspettando che questa fantasia diventi realtà. Mi sa che vinci tu.

    • ehi, e me lo fai sapere così, di avere un canale You Tube anche tu?

      sai che sarebbe un’idea, quella di trasformare il raccontino in un videoracconto? magari ci provo, ma solo al prinmo week end.

      meno male che almeno una persona al mondo ha letto il raccontino; mi sono divertito un sacco a scriverlo, ed è giusto che qualcuno si diverta altrettanto a leggerlo, non mi pare venuto male.

      lo spunto è banale, se vuoi, ma è la costruzione degli sviluppi che viene su come un castello di carte che è stata divertente.

      c’è però un errore di fondo, che rende il tentativo fragile: il fatto che ho dato troppo peso alla Lega; secondo me Bossi il Berlusconi se l’è proprio comprato, con tanto di atto notarile, su cui i giudici dovrebbero buttare un’occhiata, e quindi c’è niente da aspettarsi da quella parte, e la base leghista non ha altro da fare che cambiare partito.

      molti torneranno a quella sinistra da cui erano spudoratamente partiti, e dunque tra poco ce li ritroveremo tra noi, mentre gente simile dovrebbe semplicemente snmettere di occuparsi di politica e accontentarsi di zappare i campi o di sgobbare alla catena.

      ciao, e grazie!

  2. Per fortuna che in passato hai fatto anche profezie sbagliate, altrimenti dopo questa avrei creduto che tu fossi veramente dotato di preveggenza!!! Rileggere oggi il tuo articolo del 17 Giugno riguardante il 25 Luglio, e confrontarlo con quello del Corriere della Sera vero del 15 Luglio riguardante il 15 Luglio!!!

    Bortocal 17 Giugno per 25 Luglio

    Al Consiglio dei Ministri del pomeriggio del 25 luglio Berlusconi non si presentò… A nome di tutti il Ministro Tremonti aveva proposto di telefonare urgentemente a Berlusconi, nonostante lo sparuto ministro Brunetta avesse provato ad eccepire sostenendo che i precari che lavoravano a Telecom erano la feccia della società; ma la chiamata, alla fine formalmente approvata, si era scontrata con un fermo educato diniego della segreteria di Palazzo Grazioli: “il Presidente non desidera essere disturbato”… La convinzione di tutti era che il capo, preda della sua irrefrenabile compulsione sessuale, fosse rinchiuso in qualcuna delle sue ville circondato dalla solita congrega di puttane significativamente travestite da infermiere e da agenti di polizia: ma in quale esattamente? … Intervenne a questo punto telefonicamente il Presidente della Repubblica, ma tutta la sua autorevolezza riuscì soltanto a farsi consegnare la notizia che a Palazzo Grazioli nessuno sapeva dove fosse esattamente Berlusconi, erano tre giorni che nessuno lo aveva più visto.

    Corriere della Sera 15 Luglio per 15 Luglio

    Una sedia vuota al Senato (non era mai mancato per la fiducia), un viaggio ufficiale a Belgrado annullato per la terza volta e all’ultimo istante («un grande classico», sorridono persino a Palazzo Chigi), il funerale dell’alpino disertato, la conferenza stampa saltata, la visita al Milan rimasta sulla carta. E l’elenco è lungo, potrebbe continuare…

    Da sette giorni il Cavaliere non compare in pubblico: gli appuntamenti della sua agenda vengono comunicati e poi cancellati in modo sempre più frequente. Ci sono più agende, quella personale, un’altra istituzionale, e non sempre collimano, creando inconvenienti di non poco conto anche fra i suoi uffici.

    Anche gli uomini vicini, persino i ministri, cominciano a chiedere notizie: al telefono quasi non parla, rifiuta le chiamate. Chiuso in casa per alcuni è depresso, per altri è terrorizzato dal «nuovo» incubo dei mercati (nuovo rispetto a quelli politici e giudiziari), per altri non ha capito ancora dove veramente tira il vento, intravede manine straniere nei guai italiani, e dunque preferisce restare blindato, per altri ancora infine è sereno, di buon umore, lavora e incontra gente in privato.

    Sullo spirito reale e sugli intendimenti del capo del governo pochi veramente si sono fatti un’idea. Per i suoi stessi uffici il silenzio ha la marca della responsabilità, tace per non turbare i mercati e influenzare momento politico delicatissimo, assicurano. Ma è anche una versione che riaccredita ciclicamente un’ansia strisciante, a Palazzo Chigi: meno parla e meglio è, la tesi poco lusinghiera e confidenziale.

    E così ricomincia la caccia vorticosa di tutti sul vero umore del presidente del Consiglio: se per alcuni è smarrito, spiazzato dalle uscite di Bossi (anche se lui stesso ripete che «sin che c’è Bossi al mio fianco non c’è spazio per nessuna crisi…»), per altri c’è molta irritazione per l’interventismo di Napolitano (con il quale «ormai da un anno ho perso qualsiasi potere contrattuale», confessava pochi giorni fa, all’inizio del mutismo), per altri è certamente pure indiavolato e voglioso di respingere il rischio di un governo tecnico con la sfida per «un nuovo 14 dicembre: e mi sfiducino se ci riescono», parole sue assicurano. In tanto silenzio pubblico, le uniche parole che nessuno può smentire solo quelle di un’intervista di parecchi giorni fa, in cui sembra annusare un pericolo incombente per le sorti del governo. Usando parole che di certo non incoraggiano il clima da «coesione sociale» che il Quirinale ieri evocava e in qualche modo anche prometteva per i prossimi giorni.

    Appare come nelle precedenti settimane anche il tono di un bilancio, che fa premio sulla voglia di un progetto, se non quello di resistere. Mentre denuncia il golpe lo stesso Berlusconi sembra suggerire uno dei motivi per cui vive da giorni blindato nelle sue case, prima in Sardegna, poi ad Arcore, infine a Palazzo Grazioli, mentre altri attori politici, da Tremonti al capo dello Stato, gestiscono una situazione emergenziale apparendo al suo posto sulla scena.

    (Fine citazione Corriere della Sera)
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    L’unica cosa su cui hai sbagliato è che Bosi avrebbe ritirato i suoi ministri dal governo. Hai sovraestimato l’intelligenza di Bossi HAHAHAHA Credevi di fare una parodia, e invece almeno su Bossi sei risultato più moderato della realtà!!!

    • sai che ti dico? è la stessa identica cosa che ho pensato anche io leggendolo, ma non avevo il coraggio di dirlo.

      per fortuna sei arrivato a dirlo tu, che rischi molto meno facendolo.

      è vero che ho sbagliato molte previsioni, e tuttavia ti ricordo che fra le previsioni di un tempo e quelle di oggi ci sta l’apertura del terzo occhio sulla fronte che mi ha fatto una santona indiana su un monte sacro a dicembre: da allora molte piccole cose inutili in effetti le indovino casualmente!

      eh eh, ma qui tutto il resto è pieno di errori!

      • Eh ma chi lo avrebbe mai pensato che il terzo occhio indù potesse essere usato come finestra sulla politica berlusconiana!!! Questa forse perfino Krishna ne sarebbe rimasto stupito. E’ proprio vero che le vie del signore sono infinite!!!

        • le vie dei 333 milioni di Signori sono infinite, vorrai dire…

          in ogni caso, anche qui il terzo occhio si è applicato a qualche dettaglio inutile: credi che cambierebbe qualcosa di importante in Italia con la scomparsa di Berlusconi?

          • Infatti è proprio quello che cercavo di spiegare ai Francesi oggi. Cercavo di spiegargli che il problema è più profondo, che Berlusconi è solo l’aspetto più eclatante. Mah!

              • No, Monsieur Sarkozy sembra molto stimato, anche se sicuramente non considerato come il miglior politico della Francia di questi anni: esattamente come per Berlusconi, ma da rovescio, è l’intero dibattito che in Francia pur con tutti i problemi sembra un livello di maturità inimmaginabile in Italia. Dibattono su come sarà la Francia fra 30 anni e su cosa bisogna fare adesso per progettare il futuro!!!

                  • I Francesi lo chiamano: o Monsieur Sarkozy, oppure Sarko. L’unica cosa su cui forse un candidato socialista potrebbe far meglio nella prossima presidenza, sarebbe la famosa legge sulla eutanasia. A parte quello, tutto più o meno a norma. Gli sconquassi vengono dalla paura di fallimento della intera eurozona, e non solo dal punto di vista monetario. C’è stato il dibattito sulla identità nazionale, sulla laicità, contro almeno certe forme di Islam. Appare sempre più chiaro che la Francia non ha bisogno della Unione Europea, la quale se fallisse a questo punto non cambierebbe comunque nulla perché di fatto è già fallita e è solo la forma che rimane in piedi per il momento. Si sa che ci sarà l’invecchiamento della popolazione, si pensa a far venire giovani dal resto del mondo ma che siano i migliori cervelli anziché i peggiori, la cosiddetta immigrazione di qualità, i poli tecnologici. Parigi è già fin troppo congestionata, bisogna sviluppare i centri universitari e scientifici dei capoluoghi di regione (le campagne comunque no). Ci sono gli scienziati che discutono, uomini politici di destra, di centro e di sinistra. Di errori ne vengono comunque commessi, ma almeno ci si prova.

                    • a questo punto ne farei davvero il post che ti avevo chiesto, solo che da un#oretta il blog non mi riconosce più come il suo ledittimo proprietario; forse qualche usurpatore ha preso il suo posto.

                      ti chiedo un favore enorme (che mi hai già fatto una volta): salveresti una copia di questo blog su CD? sono inquieto.

                      poi vengo a prenderlo appena vado in ferie.

    • grazie! la cosa non è più così urgente dal momento che ho visto che il mio blog esiste ancora; con un ulteriore enigma: accessi alla mia home page a centinaia.

      credo che piuttosto lo stia controllando la CIA! o la polizia postale, sob!

      • Io comunque son già riuscito a salvare tutte le pagine: solo, non i commenti e tutte le volte che dice “clicca qui per leggere questo post”, ma è già meglio che niente.

        • ho pensato che è piùcorretto da parte mia chiederti di nuovo di spiegamri come si fa a salvare un blog.

          ieri ho provato e sono finito su un sito che non dava da nessuna parte.

          oggi comunque si è rotto il pc e sonon in un internet café…

          • Beh ma io ci ho messo quaranta minuti a salvare le pagine, è chiaro che se vuoi salvare anche i commenti e i “clicca qui” diventa molto più lungo. Su ogni pagina ho fatto “salva con nome” e quando dice “salva come” ho scelto mht, ritengo che sia il migliore. Su blogs.it c’era anche un modo per salvare l’intero blog in un unico file, ma non le foto, ma su wordpress non lo so. Soprattutto se tu non hai l’accesso come proprietario. Ma se mi dici che si è rotto il computer, forse era colpa del computer e allora da un altro computer il blog funziona? Incredibile comunque quanto spesso ti si rompa il computer 🙂 🙂 🙂 comunque non devo ridere su questo perché a me si è rotto una volta sola negli ultimi 6 anni ma se rido ancora del tuo adesso di sicuro mi si rompe di nuovo anche il mio!!!

            • beh, a me la possibilità di salvare in mht non la dà, ma forse prima devo installare il programma.

              e salvare i file in formato pagina web uno ad uno è un bello stress, tanto più che dovrei farlo anche per i blog su blogs.it dato che da quando non sono più “pro” non posso usufruire del servizio del salvataggio in pdf che peraltro a mio parere era pessimo. – parlo ovviamente di slavare solo i files che non avevi già salvato tu.

              ma se io salvo un post come pagina web, secondo te, è leggibile anche se il sito internet dovesse sparire, per esempio perché decido di cancellare il blog?

              ti faccio tutte queste domande perché grazie alla provvidenziale rottura del pc questa volta col blog ho proprio chiuso e nelle prossime settimane voglio dedicarmi semplicamente alla riorganizzazione dei materiali prodotti, magari poi pubblico qualcosa almeno on-line.

              e ancora non ti scrivo usando il mio pc, che sto ancora aspettando.

              • Va beh che tu col blog abbia chiuso in modo davvero definitivo non ci voglio credere, primo perché lo hai detto tante volte e poi per fortuna hai sempre cambiato idea, secondo perché come dico per fortuna, perché se tu non cambiavi idea era proprio un peccato!

                Comunque: se tu salvi come pagina web, la risposta è assolutamente sì è leggibile anche se il sito internet dovesse sparire. Poi, salvare in mht se tu hai Internet Explorer, una qualsiasi versione, devi fare cosi’: file, salva con nome, a questo punto vedi due strisce bianche. Quella sopra è dove scrivi il nome che vuoi dare al file che stai creando sul tuo disco fisso, quella sotto si intitola salva come, poi c’è una scritta e a destra della scritta c’è una freccia in giù. Se clicchi quella freccia in giù, un menù a tendina scenderà e vedrai quattro possibilità, una dele 4 è archivio file unico mht.

                Comunque posso anche farlo io, intanto che guardo la televisione per non annoiarmi, sarà soprattutto un problema di fatica delle dita ma posso farcela!!!

                In cambio comincio a chiederti un primo favore in cambio: vai su youtube e scrivi “Richard Benson”, poi dei circa 1’000 video che vengono fuori come risultato veditene almeno uno per intero, non importa quale. E poi mi dici le tue impressioni. Impagabile! In cambio di questo prometto di dedicare alcune ore nelle prossime settimane a salvare i file in mht!!!!!

                • caro Luca,

                  grazie dell’informazione sul salvataggio delle pagine web: il dubbio mi era nato vedendo quanto poco spazio occupa un file in questa versione.

                  ora che lo so farò io nei prossimi giorni di ferie passati a casa.

                  sul mio nuovo benessere mentale senza post quotidiani non mi dilungo: ho alla fine scoperto che il blog è incompatibile col vivere in Italia, dato che qui posso raccontare i miei post invece di scriverli, con tutti i vantaggi che vengono dal fatto che una volta raccontati spariscono dalla faccia della terra e non lasciano traccia.

                  ahh ahh, bella scoperta la mia attuale che il blog più bello è quello che non c’è e che viene soltanto raccontato a voce.

                  comunque su borforismi ho citato poco fa (dal blog di rozmilla) una frase di Saramago che dice già tutto quello che sento in questo periodo.

                  ho visto i video di quel Benson che recita a fare il matto: vedo che ha un successo clamoroso in questa parte! grazie di avermelo fatto conoscere!

                  io ci provo, ma mica sono all’altezza!

                  ciao!

                  • Bene bene, in bocca al lupo in ogni caso anche se spero comunque che tu riprendo anche il Blog scritto perché al contrario è importante che lascino traccia!!!

                    Ebbene ho forse finalmente trovato uno che recita a fare il matto ma che non essendo in politica né nella religione non fa del male a nessuno e fa veramente solo ridere.

                    • eh eh: lasciare traccia…

                      e se tornassimo ad Epicuro? una delle leggi della sua morale era il “vivi nascosto”, vivi cioè senza lasciare traccia.

                      ciao.

                    • per qualche stranio motivo devo replicare qui anche all’altro commento!

                      hai fatto bene a precisarlo: ad una prima lettura perfino io pensavo che stessi parlando di me! 😉

    • l’enigma consiste nel fatto che non riesco ad entrare affatto con Chrome, che non visualizza assolutamente la pagina e dice anzi che è stata spostata.

      con Modzilla invece ci entro come ospite, poi posso posso postare un commento, dopo essermi qualificato come commentatore come il bortocal proprietario del blog.

      a questo punto mi riconosce come proprietario (o almeno così faceva un’ora fa, adsso vediamo”`!)

      comunque, stressante, la cosa…

  3. Contraddizione! Se Epicuro avesse fatto anche lui quello che diceva agli altri di fare, non avrebbe lasciato traccia e oggi non staremmo a discutere di quello che lui diceva!!!

    • sempre acuto, però Epicuro quella massima l’eveva scritta nella lettera ad un amico: sono stati gli altri a dargli tutta quella risonanza (forse: sto cercando di salvargli la faccia…).

      certo che più di ogni altro tu dovresti capire come mai in certi momenti scrivere sul bog sembra una cosa assolutamente idiota – e tieni anche conto che io non sono ancora arrivato a cancellarlo del tutto come hai fatto tu e non una volta sola, più fortunato nel tuo suicidio come autore di Virgilio e di Kafka che avevano ordinato agli eredi di distruggere le looro opere senza essere stati ascoltati neppure un po’!

      • E’ vero! Ma ad ogni cancellazione e resurrezione i miei Blog ne sono usciti purificati. Su questo ho ancora una mentalità da ventesimo secolo. Tu invece sei già nel ventunesimo, sai già che non si puo’ cancellare una cosa già scritta, si puo’ solo scriverne altre 9 che dicano il contrario per rettificarla. Dunque, se avevi scritto delle cose nei tuoi blog precedenti oggi superate dagli avvenimenti, mentre li salvi te ne accorgerai e a quel punto dovresti sentire il bisogno di scrivere nuovi post per raddrizzare la barra tra i tempestuosi flutti dell’oceano virtuale. Scusa ma oggi mi sento particolarmente in forma e quindi mi carico anche di più del solito!!!

        • sentirti caricato non puì che farmi piacere; spero che le ferie, trascorse per ora nell’ozio più assoluto e persino senza viaggi, facciano lo stesso effetto anche a me.

          bella la storia del blog purificato!

          non so se il mio atteggiamento al riguardo sia del futuro (come troppo gentilmente suiggerisci tu) oppure del passato oppure semplicemente della mia visione della vita.

          coloro che impiegano le loro energie a cancellare i prorpri errori e a darsi un’immagine perfettina suscitano qualcosa che sta a metà in me fra la compassione e il disgusto.

          non è cancellando le tracce dekl proprio vissuto come fanno i gatti che si può davvero maturare nella vita, ma il riconoscimento degli errori compiuti è l’unico atteggiamento che può conferire loro una sorta di grandezza e un’ombra di significato.

          la vita stessa è una sequela di errori: se non avessi fatto l’errore consapevole di sposarmi non avrei tre figli meravigliosi, se non avessi fatto l’errore di essere onesto sarei rimasto altri due anni in Germania a godermi unio stipendio da mezzo deputato, se non avessi fatto l’errore del blog non avrei capito il problema del blog.

          non è sui singoli post che devo fare autocritica: qua e là qualcosa di sbagliato si trova, ovviamente, ma mi pare ben poca cosa rispetto alla massa di ciò che è scritto.

          l’errore di fondo è stato di non capire che cosa era il blog in Italia: un fatto ricreativo, di divertimento, che non poteva essere utilizzato per provare a stimolare la crescita di una coscienza sociale non specialistica, almeno di piccolo gruppo.

          il blog non sfugge alla sua natura narcisistica, e alla sua origine dal narcisismo moderno, di cui ho scritto qualcosa stamattina a rozmilla.

          è un luogo per complimentosi insinceri e, fatte salve occasionali splendide eccezioni, per rapporti sociali falsi; è un luogo, in particolare, dove non si può dire la verità ad un popolo che vive nela menzogna fin dall’epoca in cui l’arte del Rinasimento cominciò a idealizzare le immagini dei tiranni e a rappresentare una perfezione che serviva a nascondere l’immondizia morale delle corti e dei cortigiani.

          per gli italiani il particolare individuale e nella fattispecie il prestigio personale viene prima di qualunque altro valore; di’ a un blogger che ha detto una cazzata in un post o in un commento e ti farai un nemico per la vita in più, oltre che la fama di attaccabrighe: neppure si concepisce in questo paese l’attaccamento alla verità che dovrebbe portare ad apprezzare le critiche come cosa preziosa per la propria crescita-

          l’errore di fondo che ho fatto, caro Luca, sai quale è stato`di non studiarmi meglio un’altra lingua e di non scrivere il mio blog in tedesco.

          secondo me tu che sai il francese ben dovresti provare a passare en France: credo che avresti di là il successo che il tuo spirito estroso ti merita: vivere in Italia è per me una autentica sofferenza che spero di interrompere al più presto e la prima vittima del mio ritorno in questo paese disgraziato è stata la voglia di scrivere ai sordi per l’accorgermi che parlavo da solo.

          questo spiega definitivamente, credo, perché il mio blog è nato in Germania, sulla base di una visione idealizzata dell’Italia, e perché in Italia è morto.

          però diciamo anche che tutto questo potrebbe essere un modo per raccontarmela su a scopo consolatorio e per non pren dere attom che ho scritto per anni un blog che non ha trovato lettori in numero significativo e che ha perso per strada anche quelli che aveva trovato.

          forse la spiegazione più semplice è ancora un’altra: che sto subendo un abbassamento della vista tale che scrivere mi sta diventando così difficile da togliere concentrazione al pensiero.

          ma no! scriverei anche sol sangue se ne valesse la pena! ma di scrivere solo per farmi bello, no, non ho nessuna voglia!

          • Ma tutti questi difetti dell’Italia tu eri appunto li’ per lottarci contro! Poi finché qualcuno vive in Italia il problema esiste, anche se io vivo in Francia ma che in Nigeria lapidano le donne violentate devo dirlo comunque c’è anche chi non ha i mezzi o l’energia mentale per scappare all’estero.

            Su di me io di lavoro faccio il contabile, mi è stato insegnato che quando ci si accorge di un errore bisogna primo dirlo immediatamente, anche se doloroso, secondo correggerlo, e terzo cambiare qualcosa nella procedura per rendere più difficile rifare quello stesso errore la volta dopo.

            Il male nel mondo è inspiegabile, ma associo il concetto di male il concetto di tempo, il mio ottimismo è che nel futuro il male sparirà e che anche il male passato sarà cancellato. Tutto il male deve sparire, anche quello passato deve essere dimenticato, anzi il passato deve essere cambiato e allora tutto il male che c’era stato si rivelerà come una illusione. Maya. Non pretendo che anche tu abbia la stessa concezione di tutto questo, ma in questo momento la mia è cosi’.

            • beh, il bello delle visioni personali del mondo è che ognuno ha la sua, appunto, e da tempo mi sono abituato a pensare che sono come delle specie di escrescenze, oppure chiamale pure piume se vuoi, di cui ciascuno si fa bello sostanzialmente davanti a se stesso e secondariamente, potendo, anche agli altri.

              quindi neppure pretendo che tu condivida la mia, molto diversa dalla tua: è solo per dire che, viste così, le visioni del mondo sono un fatto sopratutto estetico, come i palchi delle corna dei cervi, basta che nond iventi troppo antieconomico portarle in giro, e la tua è graziosa e credo anche leggera, tutto qua.

              certo che il mio blog era nato per lottare contro quella cosa antiestetica che si chiama Italia di oggi, paragoniamolo pure a una specie di balsamo anticellulite.

              però un conto è conbattere e un conto è sbattere la testa contro il muro da soli.

              ti ricordi ol famoso gigio25 di blogs.it? l’Italia vera è quella gente lì, sono loro che governano, e il meglio del meglio è tagliare la corda: non vedo perché si debba rischiare serenità personale e persino i propri averi restando in un paese in cui la violenza è il metodo comune di stabilire rapporti tra le persone fra loro e tra le persone e quella mafia di disonesti e violenti aggregati che chiamiamo stato.

              aggiungi (sempre cercando motivi razionali per non scrivere un blog) che ho appena letto un interessante articolo su un quotidiano tedesco on-line che prevede la sparizione di internet entro vent’anni per motivi di sicurezza… (questa credo che ti piacerà).

              a questo punto stavo per cliccare invio, ma sento che dovrei entrare nel merito delle tue considerazioni, non mi riconosco più a non farlo.

              e allora ti dico che l’idea di collegare il male al tempo per rimediare alla sua inspiegabilità è geniale, però è una distrazione non collegarvi anche il bene, sul quale il male agisce alla stessa maniera e con gli stessi effetti: “Tutto il bene deve sparire, anche quello passato deve essere dimenticato, anzi il passato deve essere cambiato e allora tutto il bene che c’era stato si rivelerà come una illusione”.

              questo, fra l’altro, è proprio ciò che si sta realuizzando senza che nessuno se ne voglia accorgere e con fastidio verso chi cerca di richiamare l’attenzione sul disastro.

              aggiungo un’ultima cosa feroce: che tutti si affannano a parlare dell’inspiegabilità del male, ma basta poco ad accorgersi che la cosa veramente inspiegabile al mondo è il bene.

              che infatti non esiste, ma è soltanto la variante soggettiva del male, cioè il nome a quel tanto di male che ciascuno personalmente produce in proprio..

              (mmm, mi hai fatto scrivere tanti di quei borforismi stamattina che quasi quasi riapro il blog, ma solo per questo…, eh eh)

                • beh, è un bel po’ che l’ho fatto! http://www.blog.de/user/zitrone48/

                  anche lì il blog è andato in crisi: il mio principale amico di blog tedesco, che si chiamava caramellino e amava l’Italia ha chiuso da diverso tempo e non ci siamo più sentiti.

                  lo usavo da ultimo soprattutto per pubblicare foto e pubblicizzare i video per via delle difficoltà linguistiche: questi aforismi ad esempio non riuscirei a renderli con tutte le sfumature necvessarie in tedesco.

                  purtroppo sono condannato all’italiano.

                  poi l’ho abbandonato, anche perché avevo finito lo spazio, e temo persino di essermi dimenticato la password di quel blog.

                  adesso provo a rientrarci, se vedi un nuovo post in data di ogggi vuol dire che l’ho ricostruita dalla memoria, altrimenti va bene così.

                  (grazie dei complimenti!)

                  • L’ho visto!!! C’era un nuovo Sri Lanka con la data di oggi!!!

                    Hai ragione che in tedesco è più difficile. Per me col francese è più facile: dire “chiunque abbia un punto di vista anche vagamente diverso dal mio è un PUZZONE” mi viene con la stessa facilità che “quiconque oserait avoir un point de vue encore légèrement différent que le mien serait un SALOPARD”. In Russo ci devo già pensare un attimo in più: “Iesi adin cheloviek dumaiet daje minimalna razlicna ot minia, on kazak”, che parola per parola viene “Se un uomo pensa anche minimamente diversamente da me, lui cosacco”. In tedesco invece potrei dire al massimo: “Ich bin super” e già non so se ho sbagliato qualche declinazione.

                    • la frase tedesca è perfetta; pensa che io non saprei proprio come dire “puzzone” in tedesco, e tradurrei così, ma perdendomi molti dettagli: wer nicht identisch wie ich denkt, ist eine Scheiße.
                      ti lascio al traduttore automatico, che non potrà sbagliare, tanto la frase è semplice.

                      naturalmente ti accorgi subito che l’italiano sfuma tutti i concetti per essere vago e il tedesco va diritto allo scopo, non credo che la semplificazione sia tutta frutto della mia competenza parziale.

                      c’è già un nuovo video in data di oggi, e altri due di prosecuzione sono in gestazione.

                      per caso ho scoperto poco fa che il mio canale You Tube marcia su una media di 60-70 contatti al giorno, concentrati quasi tutti su alcuni video di tempo fa: non credevo proprio; io stavo a guardare come crescevano gli ultimi e credevo che non se li guardasse praticamente nessuno, e invece, guarda un po’…

    • beh c’è molta più soddisfazione a guardare crescere i contatti sulla propria attivitá creativa che a guardare il conto in banca.

      del resto sono decisamente oltre i tuoi risultati, raggiunti (se posso dirlo) in modo alquanto degradante (da te, perché io sono stato parco e giudizioso, ma senza asctismi), nonostante i residui mutui da pagare, e inoltre ho cresciuto tre figli e a ciascuno ho messo a disposizione la casa gratis: allora in questo vedo il senso di quel che ho realizzato economicamente, altrimenti che senso avrebbe avuto?

      ma tanto so già che prima o poi tu regalerai tutti i tuoi averi nel frattempo diventati immensi a qualche cricca religiosa che ti nominerà santo e benefattore! 🙂

      • Il discorso è questo. Il fatto di avere 228’000 non mi riempie di nessun particolare orgoglio, e neanche il fatto di mangiare pane e acqua per un mese. E’ la combinazione delle due cose a riempirmi di orgoglio!!! So che POTREI mangiare normalmente e tuttavia non lo faccio. Questo è per me una dimostrazione di forza di volontà, di “carattere” HAHAHAHA

        • non vorrei diventare il tuo psicanalista on line, ma questo argomento non regge e ha tutta l’aria di una pseudo-giustificazione che ti dai.

          ho già discusso a lungo con altri su questo blog tempo fa sui limiti autoconsolatorii dell’autopersuasione del libero arbitrio (ben poco sostenibile come concetto scientifico).

          comunque hai una facilissima prova sperimentale a disposizione per veirificare sei veramente il tuo comportamento è la prova di una volontá libera e forte oppure una banale manifestazione di avarizia (ho avuto un paio di zii che si comportavano come te, e per tua informazione uno è morto che era ridotto quasi in miseria, comunque): dall’alto dei tuoi 228,000 euro perchè non fai un’altra prova di fermezza e non vai per un mese intero tutte le sere al ristorante a mangiarti un menù di 30 euro a sera?

          solo quando lo avrai fatto e non ti sentirai attaccato alla semplice idea da un panico rivestito di argomentazioni razionali e sensate per non farlo, potrai ripetere l’argomento di qui sopra; altrimenti il tuo comportamento sarà dimostrato semplicemente come un agire compulsivo che si maschera a se stesso.

          (se dovesse serivirti, per questi consigli ho pronta una parcella, eh eh 😉 )

          • Bella questa! Tuttavia, lo ho già fatto a suo tempo. Nel 2011 fra tutto ho speso sui 15’000 euro, poi a partire dal segnale all’ora stabilita di colpo ho smesso. Entrambe le cose le avevo programmate. E anche adesso ho programmato di stare a pane e acqua solo per un mese, poi continuare a risparmiare ma più moderatamente fino a fine gennaio e poi ricominciare a fare lo spendaccione da febbraio, per alcuni mesi (in questo caso non ho ancora deciso fino a quale data). Quindi ho ragione!!! E da marzo a giugno 2011 ero anche andato una volta al mese per un totale di 4 volte da uno Psichiatra a 130 euro all’ora, poi ho smesso perché non avevamo più nulla di nuovo da aggiungere. Per il momento, eh, ho sempre il suo indirizzo.

            • pensi davvero di cavartela così a buon mercato? non ti ricordi che Popper diceva che la psicoanalisi (come ikl marxismo) non è falsificabile, il che equivale a dire che lo spicanalista ha sempre ragione?

              il quadro che descrivi non dimostra forse in maniera inequivocabile che tu non riesci a gestire il rapporto col denaro in modo semplice e spontanedo, ma devi sempre farteme una ossessione e tenerlo sotto controllo?

              di nuovo non sei riuscitro a dimostrare che tu puoi vivere, grazie a tutti ai tuoi soldi e alla mancanza di persone che dipensono da te, senza badarci, ma che loro incombono su di te e condizionano non soltanto la tua vita, perché questa è cosa banale e succede ovviamente a tutti, ma l’intimo della tua psiche, momento per momento.

              no, non riuscirai mai a vivere come Lele Mora, tu! 🙂

              (parlo di queste cose perché in piccolo condivido i sintomi, in particolare l’insanabile differenza da Lele Mora… 🙂 ).

              quanto alla tariffa, visto che io sono disinteressato, dico, potrei fare 10 euro a commento terapeutico mirato, che ne dici?

              dopotutto un esame dipsicologia all’Università lo feci anche io, e col maggiore allievo allora vieente di Freud! e prssi ovviamente trenta e lode…

              • Invece è proprio cosi’. Ho fatto il Lele Mora per alcuni mesi, ora faccio lo Scooge per alcuni mesi, e continuo ad alternare. Ma lo sai perché? Perché mi piacciono gli estremi! Seguire una linea di spesa mediana per tutto l’anno sarebbe troppo noioso, fare cose estreme in un senso e nell’altro, alternate, mi gasa. La mia passione per gli estremi trova esempi anche nella mia affezione per il Patriarca Moisèi, Mobutu, Richard Benson…

                Quanto alla tua mossa, come vedi arriva al momento sbagliato. Qualche mese fa avrei accettato e ho accettato 130 euro a seduta, adesso non ne accetto neanche 10. Riprova fra 6 mesi e sarai più fortunato HAHAHA

                Comunque sia il mio rapporto con il denaro è importante, lo confermo, primo perché è un numero e i numeri sono forti, secondo perché di professione faccio il contabile ma come dico sempre il contabile non è solo una professione, è un modo di essere. Arrivo la mattina in ufficio e comincio sempre con la stessa frase: “Sono pronto a contabilizzare anche l’universo”. E lo penso veramente! Un altro estremo.

                • eh no, la differenza di fondo tra Lele Mora e te (per non dir delle altre, ad esempio che tu non fai il pappone… 😉 è che Lele Mora, quando fa il Lele Mora, mica pensa “adesso faccio il Lele Mora, poi fra tre mesi mi faccio un po’ di canonicismo a pane ed acqua…” 🙂

                  quanto alla mossa nel momento sbagliato, io resto in lista per la prossima fase dilapidatoria, ricordatelo… 🙂

                  ehi, non vorrei rientrare anche io nella compagnia del Patriarca Moisèi, Mobutu, Richard Benson, comincio a preoccuparmi per la mia salute mentale… 🙂

                  ciao

                  • Hahahaha Hai ragione. Vedi io economicamente sono come un pendolo. Quanto a te, in effetti è strano che io apprezzi moltissimo il tuo blog nonostante tu abbia una personalità sensibilmente diversa da quella di quasi tutti gli altri miei “idoli”. Come si spiega? Non lo so, questa ci devo pensare!!!

                    • purtroppo per me non c’è altra risposta possibile rispetto al gruppo nel quale mi hai inserito, che io effettivamente condivido senza saperlo qualche tratto comportamentale con questa strana compagnia.

                      mi verrebbe da dire la crudeltà, ma Richard Benson non è certamente crudele, è solo un iincazzoso ridicolo, e questo potrebbe stare bene anche per me, ma non per gli altri due.

                      quanto al patriarca Moisei, certamente è un disonesnto simulatore, ma qui non mi ritorverei.

                      potrebbe essere lo sfrenato egocentrismo, che si manifesta in forme tanto diverse? ecco un’ipotesi…

                      ma in questo caso dovrebbe piacerti anche Berlusconi… 😉

                    • Ero arrivato allo stesso punto: mi dicevo, la cosa che tutti e 4 hanno in comune è di essere convintissimi di qualcosa. Ma anche Maurizio Lupi è convintissimo di qualcosa, ma per carità! Allora ho pensato, forse è che siete tutti e quattro convintissimi di qualcosa, ma in più questa qualcosa è controcorèènte. Potrebbe essere una prima risposta, che non mi convince del tutto, devo pensarci ancora. Comunque, a oggi, Richard Benson è al primo posto, tu al secondo. Mobutu è nella lista solo con la clausola: “quando si presentava in pubblico” perché in privato, uccideva, e questo piccolo aspetto della sua personalità non è che mi abbia mai suscitato grandissimi entusiasmi. Il Patriarca Moisèi lo ho eliminato completamente pero’ ho trovato un nuovo Patriarca quasi uguale, Nicholas III di Oakland, California, che ci si presenta come successore degli zar di Russia e che si premura di precisarci che lui è per uno stile di direzione assolutamente leggero e rispettoso delle libertà di tutti (me lo immagino proprio).
                      Quindi attualmente la lista è la seguente

                      1) Richard Benson
                      2) Bortocal
                      3) Nicolas III di Oakland, Californiia
                      4) Mobutu nella sua immagine pubblica

                      Modestamente, eh!

  4. sembra che abbiamo esaurito anche quiesta volta il ciclo delle 10 repliche consentite dalle attuali impostazioni del mio blog (quelle standard ammettono addirittura solo tre repliche im tutto, e chi insiste di più lo considerano un troll!).
    comunque rispondo qui sopra – e spero che tu scopra da solo il commento – che non capisco in che cosa consista la tua modestia.

    la mia piuttosto! che accetto senza batrtere ciglio di stare solo al secondo posto in questa bizzarra classifica! 🙂

non accontentarti di leggere e scuotere la testa, lascia un commento, se ti va :-)

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