THOUGHTS FOR THE POST-2008 WORLD
perché vivere la vita se basta sognarla? - QUESTO BLOG PUO` NUOCERE GRAVEMENTE ALLA SALUTE DEI FANATICI DI QUALUNQUE TIPO. SE RITIENI DI POTER ESSERE OFFESO DALLA CRITICA APERTA AD OGNI TIPO DI POTERE, DI RELIGIONE O DI IDEOLOGIA DOGMATICA ASTIENITI DAL LEGGERLO, ma rispetta la liberta` di chi invece non ne ha paura, lasciando che se lo legga in pace, e se hai un Dio, vai sereno con lui, fratello.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
razingher diciassettenne e’ stato a forza infilato come servente in una batteria contraerea…..
grass era nelle SS (i fanatici del teschietto) che fino a prova contraria e’ un corpo volontario.
scrissi l’1 dicembre 2006:
“non è giusto rinfacciare al giovane Ratzinger di avere fatto quello che tutti i suoi coetanei facevano, salvo due o tre, che finirono fucilati”.
però se quell’uomo comune diventa il rappresentante di Cristo in terra (secondo chi ci crede) quella mancanza di coraggio stride parecchio, anche se poi nelle sue memorie lui racconta di essere scappato e di avere rischiato la fucilazione.
però era molto giovane: aveva tra i 16 e i 18 anni.
anche Grass era molto giovane: aveva tra i 16 e i 18 anni anche lui, è nato lo stesso anno di Ratzinger, ma è di sei mesi più giovane.
la mia frase “il suo lontanissimo e giovanile passato nazista lo legittima a dare giudizi morali meno di quanto non legittimi il papa che è nella sua stessa condizione?” mi sembra sostanzialmente corretta: mi sono accontentato di un giudizio globale, riportando discussioni altrui.
giusto per dire e ribadire che differenziare le posizioni di questi due sedicenni mi pare un poco forzato e strumentale.
a 16 o 18 anni determinate scelte indicano chiaramente l’indole.guarda il nostro premio nobel dario fo.
ma certo! Fo è nato nel 1926, ha un anno di più, o qualche mese, di Ratzinger e di Grass, e però non fa il papa.
considerato dagli inglesi in un recente sondaggio il settimo fra i 100 geni viventi.
ma non in Italia, evidentemente.
conti di trovare qualche altro ultraottantenne da collocare nella lista nera? 🙂
wikipedia:
“Fo parlò di una “momentanea e forzata presenza nella sezione addestramento della contraerea dell’aeronautica” dichiarando: “Io repubblichino? Non l’ho mai negato. Sono nato nel ’26. Nel ’43 avevo 17 anni. Fin a quando ho potuto ho fatto il renitente. Poi è arrivato il bando di morte. O mi presentavo o fuggivo in Svizzera”[2] e spiegando di essersi arruolato volontario per non destare sospetti sull’attività antifascista del padre.
Un sergente maggiore istruttore dei paracadutisti fascisti, Carlo Maria Milani, durante un processo asserì che Dario Fo militò con la RSI e “l’allievo paracadutista Fo era con me durante il rastrellamento della Val Cannobina per la riconquista dell’Ossola, e il suo compito era portare delle bombe”.
se teniamo buona l’autobiografia del papa, teniamo buone anche quelle di Grass e di Fo? oppure c’è una differenza?
Sottotitolo “quel che deve venir detto”.
Post sulle informazioni collaterali di un avvenimento significativo: tutte queste informazioni aiutano (aiuterebbero) a comprendere la poesia di Grass?
Forse, se la poesia almeno la si fosse letta… cosa che, a contrario, i più hanno omesso di fare.
Così parliamo sempre del fumo e mai dell’arrosto: l’arrosto è che Grass ha usato una forma d’arte di cui è maestro per uno scopo politico (legittimo, aggiungo io, ma è superfluo): ha probabilmente usato toni scomodi, ma questo è un privilegio dell’arte e non possiamo certo negarlo a lui.
Ha detto cose scomode, è vero. Ma son false? Io non lo trovo affatto.
Se la gente leggesse la sua poesia e dopo facesse delle analisi sul contesto, apprezzerei molto questo sforzo di comprensione. Ma parlare di cose vaghe solo per il gusto di riempirsi la bocca è semplicemente stupido.
Anzi, doppiamente stupido: perchè si parla a vanvera e perchè di parla di cose senza senso (vedi l’antisemitismo di Grass, di cui non v’è traccia nella poesia, ma basta rinvangare un pò il passato per montare un caso)
ho tradotto il titolo mantenendo la costruzione tedesca per dare una patina letteraria; del resto anche Grass usa il werden, e molti giornali tedeschi lo sostituiscono col sein, segno che oramai anche il werden è sentito come antiquato e letterario.
condivido tutto: fornire le infomazioni collaterali e non quelle centrali è proprio un fornire il fumo senza l’arrosto.
anzi il fumus, e il fumus persecutionis in questo caso…
il sottotitolo era per un collegamento ipertestuale fra il post “di contesto” e quello sulla poesia stessa.
una sorta di doppia citazione….
ah, carino, adesso che ho capito…
L’ha ripubblicato su cor-pus-zero.