dall’effetto serra interplanetario alla glaciazione economica: bufala o realtà? 198

18 aprile 2012 mercoledì   19:45

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lo sappiamo, o almeno crediamo di saperlo, dal 2007, o almeno io lo so, come dimostra la seconda parte di questo post:  Marte, Giove, Saturno, Plutone e Tritone, luna ghiacciata di Nettuno, come la Terra, si stanno surriscaldando!

ma poi ce lo dimentichiamo: abbiamo la crisi finanziaria occidentale e globale, sembra più importante del riscaldamento globale del pianeta, o addirittura dell’intero sistema solare, poi!

eppure, la domenica, giorno libero da altri pensieri, si presta a fare il punto (il post, iniziato di domenica, ha poi richiesto altri tempi ancora, complici anche tre giorni senza connessione internet).

prima di tutto coi dati di fatto, direi; chi vuole solo le interpretazioni salti pure al paragrafo successivo.

* * *

comincio da wikipedia, che usa costantemente il sospettissimo condizionale, che ho corretto perché non capisco che senso abbia:

Evoluzione delle temperature degli altri pianeti del Sistema solare

Di recente è stato osservato che tutti i pianeti del sistema solare starebbero subendo un aumento della temperatura.

I telescopi spaziali attraverso i sensori termici constatano un aumento della temperatura per il pianeta Giove di 10 °C come temperatura media.

Su Marte l’aumento della temperatura è indicato anche dalla forte diminuzione delle calotte polari (che sono molto più fredde di quelle terrestri, contengono anidride carbonica ghiacciata)

Anche nei pianeti più lontani come Urano, Nettuno e Plutone si constatano aumenti di temperatura.

Fattori estranei alla Terra sembrerebbero quindi influenzare l’aumento della temperatura nel sistema solare, ma è ancora poco chiaro se si tratti dell’influenza del Sole (che come detto ha variato poco la sua attività ed è molto lontano dai pianeti coinvolti), delle variazioni di quantità della polvere interstellare (che filtra i raggi solari) o siano dovute ad altri fattori ancora sconosciuti.

esistono infatti ancora prove definitive per queste teorie, anche in considerazione della relativa novità degli studi.

ma queste non sono affatto teorie: sono, o dovrebbero essere, dati di fatto, misurazioni, le teorie vengono dopo, e qui sta il bello!

iniziamo dunque dai dati di fatto ricavabili da questo post del 2007: Il sistema solare si sta scaldando di  Luca Savorani

Uno studio condotto sulle calotte di ghiaccio di Marte pare indicare che il pianeta rosso è attualmente coinvolto in un fenomeno di riscaldamento su vasta scala.

Su Giove, il pianeta gigante gassoso per eccellenza, in seguito ad un rapido e intenso riscaldamento di alcune regioni del pianeta, si sta osservando un abnorme sviluppo della Giovane Macchia Rossa e alla genesi di un altro spettacolare vortice che di recente ha attirato l’attenzione degli astronomi.

Su Saturno, il Pianeta degli anelli, la sonda Cassini ha fotografato in prossimità del Polo Sud un enorme e insolito uragano, con venti a oltre 550 chilometri orari e un diametro di circa 8000 chilometri, cioè più della distanza che separa Roma e Pechino, mentre il muro di nubi che ruota attorno all’occhio del ciclone si innalza all’interno dell’atmosfera fino a oltre 70 chilometri di quota.

Dal 1989 Tritone, il satellite naturale maggiore di Nettuno, sta attraversando un periodo di riscaldamento globale”, conferma l’astronomo James Elliot, del Massachusetts Institute of Technology: “in termini di percentuale, l’aumento di temperatura è molto elevato”.

Ma il surriscaldamento interessa anche la periferia del Sistema Solare, infatti recenti studi condotti dalla NASA confermano che la sottile atmosfera di Plutone si sta riscaldando a livello globale anche se il pianeta si trova nella zona più distante dal Sole sulla sua lunga orbita dalla forma eccentrica.

* * *

l’autore si spinge anche ad una spiegazione.

Secondo ricercatori dell’Università della California è in atto da diversi anni un riscaldamento che interessa tutto il Sistema Solare dovuto ad un aumento dell’attività solare.

Nel corso dell’ultimo secolo invece l’attività del Sole è andata progressivamente crescendo e ha così contribuito all’aumento delle temperature sulla Terra.

E mai negli ultimi 1150 anni il Sole ha emesso tanta energia come ai giorni nostri.

In particolare ricercatori dell’Earth Institute della Columbia University americana, analizzando i dati raccolti da 6 diversi esperimenti con satelliti di NASA, NOAA ed ESA, hanno recentemente evidenziato un aumento dell’ordine di circa 0,05 per cento per decennio, a partire dal 1978, della TSI, sigla che corrisponde alla Total Solar Irradiance, ovvero l’energia elettromagnetica che la Terra riceve dal Sole su tutte le lunghezze d’onda.

la spiegazione del riscaldamento globale interplanetario starebbe dunque in questo lieve incremento dell’attività solare.

ora è ben vero che la tendenza naturale del solo come stella gialla è quella ad un progressivo aumento di attività e di irradiazione che lo porterà alla fine ad esplodere si prevede fra 5 miliardi di anni, per poi diventare una nana rossa molto meno calda.

ma stiamo parlando di processi astronomici su una scala complessiva presumibile di 10 miliardi di anni di ciclo di vita globale di cui la nostra stella è a metà, e naturalmente la vita sulla terra sarà estinta molto tempo prima, dato che basterà un significativo e costante e anche lieve aumento di irradiazione del Sole a cancellarla.

quindi questa tendenza generale non può dare spiegazione del riscaldamento recente del sistema solare.

è troppo recente, è troppo lieve, non spiega l’innalzamento delle temperature su pianeti lontanissimi come Plutone, per i quali l’incremento di temperatura del Sole può avere la stessa influenza che potrebbe avere sulla Terra l’aumento di temperatura di Giove.

a meno che non vi sia qualche realtà intermedia planetaria  che trasmette a sua volta il calore ai pianeti (particelle elettromagnetiche scagliate dal Sole stesso? polveri? plasma? che altro?), per cui il riscaldamento avviene non per semplice irradiazione, ma per vero e proprio bombardamento di particelle.

aggiungiamo che dopo tanti eccessi di attività da alcuni anni, viceversa, l’attività solare è entrata in una fase di improvviso e forte rallentamento.

se l’aumento delle temperature planetarie fosse dovuto al Sole, dovremmo nelle prossime misurazioni cominciare a vedere una riduzione di temperature altrettanto rapida.

* * *

in ogni caso c’è chi nega l’aumento dell’attività solare negli ultimi tempi e la fa rientrare nella categoria della fuffologia:

e su questa base nega anche che vi sia davvero un riscaldamento globale del sistema solare, ma parla di osservazioni separate di fenomeni locali, alcuni non confermati (le misurazioni della temperatura di Plutone sinora compiute sarebbero in tutto due!).

“Si ritiene che ciò che spinge il cambiamento climatico su Marte sono variazioni orbitali”, ha dichiarato Jeffrey Plaut, uno scienziato del progetto per la missione della NASA Mars Odyssey. “La Terra passa anche attraverso le variazioni orbitali simili a quella di Marte.”

Sulla base delle stime attuali, anche se un minimo di Maunder dovesse verificarsi, potrebbe risultare in una diminuzione della temperatura media di circa 2 gradi Fahrenheit.

Questo non sarebbe ancora sufficiente a contrastare il riscaldamento tra il 2 a 12 gradi Fahrenheit dai gas a effetto serra entro il 2100, come previsto dalle ultime Panel Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC).

* * *

da anni attendevo esattamente che qualcuno pubblicasse un grafico come quello che ho inserito qui sopra, ma quanto è attendibile?

nel grafico la linea sottile indica le variazioni della irradiazione solare che la Terra riceve dal Sole, con le oscillazioni legate ai cicli solari undecennali: modestissime nella loro portata complessiva, nell’ultimo secolo: parliamo di valori complessivi inferiori all’1 per mille.

soprattutto non si vede traccia dell'”aumento dell’ordine di circa 0,05 per cento per decennio, a partire dal 1978″ della Total Solar Irradiance, ovvero l’energia elettromagnetica che la Terra riceve dal Sole su tutte le lunghezze d’onda, dichiarata dall’articolo precedente.

dove sta la verità? un profano che cerca di capire rimane sconcertato.

non si sfugge all’impressione sgradevole che queste ricerche possano essere pilotate dai vistosi interessi in campo attorno al tema del ricaldamento globale, per cui formarsi una opinione fondata appare una impresa disperata.

perché, se i climatologi che sottolinenao l’effetto pericolosi dei gas serra sono sospettabili di essere al servizio dei produttori di energie rinnovabili, gli astronomi che denunciano un riscaldamento in corso globale potrebbero avere le loro ricerche finanziate dalle industrie petrolifere che vogliono indurci a continuare a bruciare idrocarburi e a spargere gas nell’atmosfera, facendoci pensare che la cosa sarà priva di conseguenze.

* * *

cercando di fare una sintesi di queste diverse informazioni sulla base del grafico, certo è comunque possibile notare un aumento costante della irradiazione solare dal 1880 (mancano misurazioni precedenti) al 1960, e poi il mantenimento dei livelli della irradiazione per quarant’anni a valori simili, cioè molto alti nel periodo, nei momenti di maggiore attività solare, con una tendenza ad un lieve abbassamento dell’irradiazione nei momenti del ciclo con attività minore.

ma quello che colpisce molto è l’improvviso cambiamento di quadro a partire dall’inizio del nuovo millennio: dalla fine del ciclo solare precedente all’attuale, l’irradiazione solare tende a diminuire fortemente e soprattutto non dà cenno finora della ciclicità undecennale che prevede di norma una sua ripresa a metà di questo ciclo, ma anzi in corrispondenza del massimo terorico del ciclo vede un ulteriore abbassamento della irradiazione.

l’irradiazione attuale si colloca oramai al di sotto di quella di 130 anni fa e, siano vere oppure bufaline le misurazioni delle temperature sugli altri pianeti del nostro sistema solare,  certamente sta aprendo una nuova fase climatica interplanetaria, collegata alla sparizione delle macchie solari attualmente in corso, come 400 anni fa.

* * *

a fronte di questo andamento, è molto probabile effettivamente che siamo entrati in una miniglaciazione simile a quella del Seicento, anche se qualcuno comunque nega sia collegabile alla sparizione delle macchie solari.

ma, considerando l’andamento ciclico delle glaciazioni e dei periodi interglaciali dell’ultimo milione di anni, l’ipotesi di una glaciazione vera e propria è ancora più probabile.

e come interagirà una glaciazione grande o piccola con la crisi economica globale e con la crisi alimentare già in corso nei paesi del terzo mondo?

20 risposte a “dall’effetto serra interplanetario alla glaciazione economica: bufala o realtà? 198

  1. francamente quando sento dire da parte di eminenti politici,economisti e professoroni: “bisogna che ripartano i consumi”…”sono crollati i consumi”…”bisogna consumare di piu'”.penso che tutto il sistema sia malato dalla radice.un sistema malato che abbiamo esportato in tutto il mondo.
    diceva con orgoglio un altro di quei sapientoni che la cina entro il 2020 avra un parco auto di tott decine di milioni…..ed incoscentemente lo diceva con palese soddisfazione.
    quando vedo foto aeree della terra,paesi,citta’ metropoli mi sembrano orribili pustole di una malattia infettiva.
    piu’ che in libri di scienza,teologia o filosofia la piu’ corretta definizione di genere umano l’ho udita nel film MATRIX……………………”ovunque vi insediate distruggete quel territorio e poi vi spostate per distruggerne un altro….proprio come i virus”

    • sulla cosmogonia, caro edoardo, ci intendiamo molto meglio che sulla Palestina…

      cominceremo ad uscire dalla crisi economica nella quale siamo, quando sentendo politici e sindacalisti che pretendono il rilancio sello sviluppo (senza saper mai dire come si fa, peraltro) ci si metterà a sghignazzare.

      tutti i blog presunti di sinistra che conitnuano ad agitare questi temi, non si rendono conto di essere totalmente succubi del consumismo capitalistico.

      cominceremo ad uscire dalla crisi economica quando qualcuno comincerà a spiegarci come vivere più felici consumando di meno.

  2. non vorrei che tu cominciassi ad apprezzare la ricerca spaziale 😀 … ad ogni modo è probabile che, come spesso accade, le ricerche siano falsate pur di favorire certi interessi. Mi sembra comunque molto azzardato affermare che gli altri pianeti subiscano aumenti o diminuzioni di temperatura… dopotutto li abbiamo visitati solo da pochissimo.

    allo stesso tempo è incredibile come gli ambientalisti possano creare diagrammi di andamento della temperatura terrestre sulla base di misure effettuate a loro avviso con una precisione assoluta.
    Ora non so secondo quali tecniche sia stato realizzato il diagramma della radiazione solare… ovviamente spero almeno non confrontando misure effettuate a distanza di “epoche tecnologiche”. Fossero furbi potrei anche capire per via indiretta tramite l’analisi di qualche elemento chimico.
    Anche per quel che riguarda “ambientalismo” ci sono forti interessi in gioco…

    Sappiamo che il Sistema Solare ruota e oscilla intorno al centro della Galassia. Pare che il Sole stia per compiere il suo 18 anno galattico (o magari l’ha già fatto). Stimando 4,6 miliardi la sua età anagrafica e in 240 milioni di anni circa il tempo necessario per compiere una rivoluzione completa intorno al centro Galattico. Metti che ora da maggiorenne voglia fare divertirsi un po’ 😀

    Non so come il cambiamento climatico possa andare d’accordo con la crisi. Di fatto però Monti ci ha detto che dal prossimo anno torniamo a crescere. Si vede che vuole fare il comico 😆 … forse sarebbe il caso di smetterla con tanta ipocrisia… o forse facciamo arrabbiare i mercati?

    • pensi che questa sia ricerca spaziale? solo nel senso che alcuni telescopi sono stati messi in orbita.

      a parte questo caso, per raccogliere dati sulle temperature dei pianeti non occorre necessariamente esplorarli…

      le misure dell’irradiazione solare non sono frutto del lavoro degli “ambientalisti”, ma degli scienziati in genere, ed effettivamente avremmo il diritto di sapere da chiunque diffonde i risultat di queste misurazioni come sono state raccolte: le tue osservazioni sono molto giuste su questo punto.

      beh, se vediamo la crisi economica come un semplice effetti di situazioni finanziarie, andamento del clima e crisi hanno relativamente poco a che fare tra loro.

      ma se riteniamo viceversa che la crisi finanziaria sia l’espressione di una crisi economica reale, cioè che la speculazione finanziaria va in crisi quando gli operatori economici hanno cominciato a rendersi conto che non sarà possibile una ulteriore crescita della riproduzione che copra i crediti che hanno concsso, allora la correlazione è invece strettissima.

      la crisi economica a questo punto potrebbe essere la crisi climatica sotto altri punti di osservazione.

      • non c’è bisogno di esplorarli… però i dati raccolti esplorandoli sono più precisi 😉
        spesso chi fa queste misure ha interessi dietro. Poi anche tra gli scienziati vi sono tanti ambientalisti. Ovviamente non metto in dubbio quello che ci viene detto… però sarebbe sempre utile sapere come quei dati sono stati raccolti, dopotutto non tanto tempo fa ci avevano anche detto che i neutrini sono superluminari.

        non credo che il clima centri con la crisi economica. Sarei portato a considerare invece la nuova tecnologia in campo informativo come “causa”. In un’epoca in cui anche un secondo in più può decidere il successo/fallimento di un certo investimento è stato da pazzi deregolamentare i mercati.
        Forse la questione energetica, con 6 miliardi di persone che iniziano a chiedere il “diritto di consumare” come noi Occidentali, potrebbe starci.

        • ahha ahha, “poi anche tra gli scienziati vi sono tanti ambientalisti”: ne parli come se fossero dei delinquenti, oppure necessariamente dei bugiardi.

          “sarebbe sempre utile sapere come quei dati sono stati raccolti”: già, è un modo appunto di verificare quello che ci viene detto, una operazione che sarebbe necessario fare ogni volta, ma che non è possibile fare sempre.

          la nostra crisi è iniziata come finanziaria, questo è evidente, e sta proseguendo soprattutto come tale; ma questa potrebbe essere una deformazione ottica dei paesi ricchi; in realtà nei paesi poveri del terzo mondo è cominciata come crisi inflazionistica alimentare delle classi povere, che paradossalmente non ha affatto impedito la continuazione delle sviluppo delle minoranze emergenti (più che di paesi emergenti dovremmo parlare infatti di minoranze emergenti…).

          certamente la crisi è nata nel momento in cui è apparsa insostenibile ed irrecuperabile la massa dei debiti accumulati per sostenere lo sviluppo drogato che costituisce la sfondo suicidario della nostra vita economica; è possibile che questo abbia avuto a che fare con l’inizio della crisi alimentare?

          è solo una domanda che mi pongo, non ho gli strumenti per rispondere: però diversi segnali hanno chiarito bene che le risorse sono un bene limitato e che lo sviluppo illimitato in questo contesto è un paradosso logico ed economico insostenibile.

          nel momento in cui il mercato ha cominciato a capirlo, ecco che le ricevute dei crediti concessi, cioè tutti gli strumenti finanziari, hanno cominciato ad apparire, e quindi anche ad essere, carta straccia.

          • ambientalisti?… forse ho sbagliato a usarlo per indicare gli ambientalisti estremisti. Peraltro io stesso sono un ambientalista. Allo stesso tempo però cerco sempre di rimanere “razionale”.

            la crisi alimentare c’è stata… però se non sbaglio aveva toccato il picco nel 2010-2011 a crisi già bene avviata. Detto questo in Occidente abbiamo continuato a vedere cibo sprecato esattamente come prima. Una volta avevo visto un documentario in cui agricoltori siciliani distruggevano i propri raccolti pur di non vendere a prezzi troppo bassi e dover pagare le tasse allo stato . La finanza è malata… me ne sono accorto quando il mio prof di economia mi ha detto che non importa cosa un azienda produca, basta che i numeri siano in equilibrio 🙄 . Un po’ quello che fa lo stato italiano con l’azienda “Italia”… basta che i numeri siano in equilibrio.

            che le risorse fossero limitate doveva accorgersene anche la tua generazione (ovviamente non mi riferisco a te… ma nel complesso). Era ovvio sin dall’inizio che l’economia dell’infinito era destinata al fallimento… eppure nessuno dei vecchietti che guida il mondo “se n’è accorto”… forse perché allo stesso tempo ne traeva beneficio?… non lo so…

            • no, no: la crisi alimentare ha preceduto quella finanziaria. leggi qua: http://bertolauro.blogs.it/2008/04/20/295-86-viva-la-patata-4068622/

              la mia generazione se ne doveva accorgere, certo; ma che cosa ti fa pensare che io sia rappresentativo della mia generazione? 😉

              conosco un solo uomo politico che pose questi temi, dopo la crisi petrolifera del 1973 e “I imiti dello sviluppo”, il lbro del MIT che segnò la morte del marxismo come prospettiva ideologica valida e pose le basi dei movimenti ambientalisti: fu Luigi Berlinguer con la sua parola d’ordine dell’austerità; ma Berlinguer venne sconfitto da Craxi e morì giovane su un palco, durante un comizio.

              quanto agli ambientalisti si rinchiusero in una sorta di movimento della nostaglia del buon tempo andato…

              e in Italia poi hanno contato meno di niente.

              • vedo che sei sempre un passo davanti agli altri? (ti ho raccontato la storia delle mine?… forse si 😆 )

                effettivamente non rappresenti molto la tua generazione… quella che ci dice che bisogna rilanciare i consumi e tornare alla crescita. Tecnicamente stai andando controcorrente… cosa che a volte può premiare di più.

                io ritengo che siano ambientalisti coloro che riescono a instaurare con la natura un rapporto basato sull’equilibrio. Consumare non è un male assoluto… a patto ripagare la natura rendendoci a nostra volta utili.
                Non so come sia andato lo sviluppo della mentalità ambientalista in passato… però ho imparato che in Italia (ma anche in altre parti) le cose non seguono quasi mai la logica comune… quindi alla fine non sono nemmeno tanto sorpreso 😀

                • se dici che andare controcorrente può essere premiante, mi faresti saper il premio dov’é? 🙂

                  consumare non è certo il male assoluto, altrimenti la morte sarebbe il bene perfetto, però consumare senza criterio e fino a farsi male, anche se non è il male assoluto, un poco ci somiglia, no?

                  la storia delle mine non me la ricordo; quando puoi, racconta.

                  • tecnicamente chi prende l’iniziativa deve aspettarsi anche una più grande responsabilità. Camminare davanti agli altri in un campo minato è di grande responsabilità. Non tanto perché rischi di saltare per l’aria… ma perché magari dietro nella folla che ti segue sono in molti a sperare nel tuo successo.

                    (la storia delle mine te l’avevo raccontata in una discussione sulla Grecia… con un senso leggermente diverso devo dire)

                    il premio?… direi che bisogna andare oltre gli interessi personali. Andare controcorrente può essere faticoso, rischioso… però se camminando sul campo minato guarderai la folla dietro di te… potresti trovare “Il premio”.

                    • e se ti dicessi che la folla dietro di me, che aspetta di vedermi saltare su una mina, oltretutto, la sento più come una punizione che come un premio? 🙂

                      noo, il premio non può essere questo! dovrebbe essere semmai quello di salvare qualcuno dal saltare sulle mine (ma non a prezzo della propria vita, altrimenti il sacrificio non avrebbe senso…)

                    • sotto sotto… volevo farti arrivare da un altra parte. Nella folla dietro di te ci sono anche i tuoi nipotini 😀 … perché la folla sono le generazioni future. Sono disorientate… e avrebbero bisogno di qualcuno che indichi loro una possibile scelta per il futuro (anche se forse nessuno se lo merita).

                      ora non so se ne vale veramente la pena. Sarai tu a deciderlo…

  3. Ronchey in un libro di qualche anno fa aveva giustamente espresso sgomento e stupore per quanto poco venga considerato il problema della pletora demografica.
    i sacerdoti professionisti di alto grado dalla loro Versailles romana,hanno cinicamente ma solennemente decretato che la terra puo’ sostenere anche 10 miliardi di esseri umani, poi tanto per mitigare il fatto di aver completamente glissato sulla qualita’ della vita di questi 10 miliardi di sardine in scatola hanno tuonato contro l’ingiusta distribuzione dei beni….!!!
    che babbei….!! senza volerlo hanno bestemiato perche’ la piu’ ingiusta distribuzione di un bene primario, l’ACQUA,e’ proprio opera del creatore.

    per i politici, specie quelli nostrani abituati a navigare a vista, il problema non li sfiora neppure.

    anni fa’ una nube nera che si estendeva per 5000 km dall’india all’australia soscito’ parecchi timori….. ma….. dopo attento esame fu riscontrato essere composta da emissioni e cenere, provenienti dall’india e portate dai venti in alta quota.

    da notare che oltre alla distruzione del pianeta l’eccesso di esseri umani determina anche sfruttamento in base alla nota legge della domanda e dell’offerta. inoltre le tensioni sociali cresceranno per lo spostamento di enormi masse di disperati in cerca di una vita migliore.
    da ultimo il bene primario l’acqua, come molti prevedono dopo il petrolio, sara’ causa di guerre cruente.

    • la sottovaltazione del problema demografico in italia nasce da diversi fattori, oltre che da un generale ateggiamento di leggerezza e superficialità, che è tipico della nostra cultura, in fondo superstiiziosa e attendista.

      il primo sta indubbiamente nel fatto che la Chiesa cattolica è contraria al controllo delle nascite, indifferente ad ogni logica: 10 miliardi di persone sposta il problema solo più in là di qualche decennio.

      andare contro questa logica significa quindi inimicarsela e cercare rogne, e tagliarsi le gambe nell’ambiente scientifico ed accademico.

      ma significava anche scontrarsi con l’ambiente accademico marxista e con la tradizione del marxismo, nuova religione laica (dopo quella della Dea Ragione) nata e morta nel secolo scorso: Marx promettendo la realizzazione del paradiso in terra (“a ciascuno secondo i suoi bisogni”) prescindeva del tutto dalla platea dei beneficiandi e si riallacciava direttamente al messianismo ebraico e al carattere originario della predicazione di Jeshu, ben rappresentato dal miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci e dal carattere della sua predicazione testimoniato da un frammento rimastoci di Papia, il primo storico del cristianesimo.

      inoltre concorre a questo che particolarmente in Italia, ma un po’ in tutto l’Occidente affluente, il problema è già stato risolto, dato che per dinamica biologica naturale la popolazione è addirittura in calo.

      questo è un trionfo perfetto del cattolicesimo e fa del nostro paese un modello ideale per il futuro: infatti, quanto più il controllo delle nascite viene vietato dai pulpiti, tanto più è assolto nei confessionali, e nessun paese pratica con tanto entusiasmo il controllo delle nascite quanto il nostro che lo proibisce moralmente: l’essenza della morale cattolica non è infatti l’obiettivo impossibile di non peccare, bensì l’imperativo morale di confessare ad un prete i propri peccati.

      aggiungo un postilla polemica, ma so bene che non riuscirò a cambiare il tuo modo di pensare, perché ciascuno di noi ha dei valori ai quali crede ciecamente: naturalmente in un Occidente in calo demografico l’immigrazione è assolutamente necessaria; d’altra parte per quale altro motivo la sopportiamo? il multiculturalismo non è un fatto naturale, anzi contrasta con i nostri schemi di funzinamento mentale spontaneo, può essere capito e accettato solo ad un livello di riflessione più astratta.

      una economia della decrescita realizzata a livello globale renderebbe l’emigrazione un fatto particolare di alcuni,come è sempre stato, e non un fenomeno di massa come è oggi;ma questo significherebbe realizzare anche nel Terzo Mondo una società affluente come la nostra; e qui il gatto si morde la coda.

      ma l’ho già detto in un commento ad afo e non mi ripeto.

  4. @ afo

    hai sottovalutato la mia capaictà di svicolare, aiutato dal terzo occhio indiano? 🙂

    non avevo pensato che nella folla dietro di me ci potessero essere anche i miei nipotini: probabilmente quando saranno in grado di leggere un blog, fra vent’anni, i blog non esisteranno più, ed io neppure…

    quanto alle generazioni future disorientate, prego, sono qui a dispozione, non mi importa neppure se se lo meritano o no, non chiedo di meglio che di trasmettere la mia eventuale saggezza a chi decidesse di farne qualche conto.

    ma ci sono diversi problemi, ad esempio quello generazionale: i linguaggi si trasformano, i modi di comunicare anche, e ad esempio ho sempre più forte la sensazione che, rispetto ad un ragazzo di oggi di sedici anni, io sono una specie di alieno che cerca di dirgli qualcosa in una lingua straniera che lui non conosce.

    è questo, fra il resto, che fa dubitare del senso dello sforzo…

non accontentarti di leggere e scuotere la testa, lascia un commento, se ti va :-)

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