22 aprile 2012 domenica 23:20
.
quanti voti ha preso la capra alle elezioni in Francia? non lo sappiamo ancora; anzi nessuno dei miei lettori sa ancora chi sia la capra (il mistero sarà svelato alla fine del post); eppure potrebbe essere qui la chiave di volta delle elezioni francesi.
* * *
le elezioni presidenziali in Francia sono decisive per il futuro dell’Europa, perché solo una vittoria dell’unico candidato possibile in alternativa a Sarkozy, Hollande, può far sperare che fra 15 giorni cominci una pressione che riesca a modificare la politica economica della Merkel e della Germania.
la Merkel lo sa così bene che ha fatto campagna elettorale smaccata per il presidente francese, col quale, ad esempio, ha annunciato una stretta sulla libera circolazione in Europa, dopo le elezioni francesi, per provare ad aiutarlo a portare via qualche voto alla destra razzista della Le Pen.
da un Sarkozy sconfitto potrebbe venire dunque una ulteriore sconfitta per la Merkel, dopo le ultime, interne: è una gara contro il tempo, perché l’autunno dell’anno prossimo potrebbe essere troppo tardi per cambiare la politica economica europea, oggi dettata dall’asse franco-tedesco, e per vincere le resistenza occorre che questo asse sia concorde e non diviso al suo interno.
* * *
chi infatti continua a invocare da Monti la politica dello sviluppo finge di ignorare, o peggio forse ignora davvero, che la politica economica dell’Europa non la fissa l’Italia, ma la Germania, chi è forte e non chi è debole.
così chi accusa Monti di essere schiavo delle banche, fa finta di ignorare – e non c’è altra ipotesi possibile perché questa cosa la sanno anche i sassi – che se ti metti nelle mani degli strozzini, cioè della finanza internazionale, saranno loro i padroni della tua vita.
ma la colpa di questo stato di cose è di chi ha fatto i debiti, non dell’amministratore che cerca di pagarli: allora bisogna protestare e lanciare altre grida, ma era difficile, vero?, remare controcorrente.
quanto è più facile e bello cercare una facile popolarità adesso, ripetendo le cose un poco senza senso che tutti ripetono, e prendersi la responsabilità di contribuire con questo, nel proprio piccolo, a disfare il paese anche dall’opposizione, dato che questo è il momento in cui servirebbe invece il massimo di coesione nazionale.
* * *
e allora, intanto che aspettiamo che si smetta di litigare in Italia su cose un poco senza senso, come sono andate queste elezioni in Francia, a giudicare dagli exit poll?
mica benissimo, mi pare… Sarkozy ha fatto una spettacolare rimonta rispetto ai sondaggi ed è arrivato a un soffio da Hollande, il 26,1% rispetto al 28,8%, annullando la metà dello svantaggio delle ultime rilevazioni.
aggiungete che una parte degli elettori di destra agli exit poll tendono a nascondere il proprio voto, perché si vergognano loro stessi di avere votato per inconfessabili motivi, e il risultato finale di domattina potrebbe essere ancora leggermente migliore per il Presidente alleato della Merkel.
* * *
i sondaggi danno comunque Hollande vincente al secondo turno; ma chi si fida dei sondaggi?
la Le Pen ha preso il 18,5% dei voti, secondo gli exit poll; consideriamo pure gli elettori di estrema destra orgogliosi del loro voto e quindi leggermente sopravvalutati; resta il fatto che la destra francese, se potessimo sommare questi due schieramenti, sarebbe al 44,6%.
e Hollande? diciamo pure che, se al suo 28,8% non altissimo (molto meno di quanto prese Veltroni nel 2008) si aggiungono i voti di estrema sinistra di Melenchon, l’11,7%, un risultato molto positivo, e quelli dei verdi, il 2,3%, si arriva al 42,8%.
solo aggiungendo l’1,2% di Poutou e lo 0,6% della Arthaud, due liste diversamente operaiste, si arriverebbe a pareggiare esattamente i voti della destra.
restano fuori i centristi, col loro scarso 8,8%, ma non si sentiranno più vicini a Sarkozy che alla sinistra?
quanto agli agli altri candidati, Dupont-Aignan, col suo 1,8% è sostenitore di una linea anti-euro, per il ritorno al franco, come in Italia sostiene Barnard, oppure Grillo; Cheminade è cospirazionista, ma ha lo 0,2% dei voti; non credo che questi elettori siano interessati a votare Hollande.
comunque, secondo gli eterni sondaggi succederà questo: i centristi si divideranno, con assoluto centrismo, un terzo per Sarkozy (meno che la volta precedente), un terzo per Hollande e un terzo astenuti: fate come se non ci fossero neppure.
quanto ai lepenisti, Les électeurs de Marine Le Pen voteraient à 60 % pour Nicolas Sarkozy, 18 % pour François Hollande et 22 % s’abstiendraient, selon cette étude. Ces proportions sont similaires au report de voix de 2007.
ma negli ultimi giorni solo il 43% degli elettori lepenisti sembra disposto a votare Sarkozy e solo il 12% Hollande, il 43% prevede di astenersi.
* * *
quel che fa pensare dunque che alla fine Sarkozy possa perdere è la sua antipatia, e l’idea che una quota importante di lepenisti si rifiuterà comunque di votarlo.
ma a suo favore giocheranno senza dubbio i poteri forti e la paura che il giorno dopo l’elezione di un socialista la Francia possa trovarsi esposta agli attacchi della finanza internazionale.
è a questo punto che entra in gioco la capra, il candidato fantasma di queste elezioni.
* * *
secondo la legge elettorale francese, un elettore può rifiutare la scheda statale e introdurne una sua nell’urna, con un candidato non ufficiale.
e Dieudonné, un comico che è la versione francese di Grillo, ha lanciato un movimento per votare con questo sistema Biquette, la capra, ha fatto comizi in tutta la Francia per lei, creato un sito internet e una pagina Facebook; del resto il suo inventore prese l’1,3% alle elezioni del parlamento del 2009.
ecco i manifesti elettorali: la capra c’è.

la lista si chiama Rien, niente; il suo motto è Beee; il suo inno ufficiale “allons, biquettes de la patrie”.
«Siamo stufi delle promesse dei politici, una mafia alla testa delle nostre istituzioni.
Se devi votare una capra, vota per una capra vera»
se Caligola fece senatore il suo cavallo, perché un popolo intero non dovrebbe votare una capra, rispetto alle tante che entrano alle Camere senza neppure che si sappia che lo sono?
il movimento puntava ad una astensione del 30%, ma la partecipazione al voto sembra invece sia stata abbastanza alta, anche se mancano ancora i dati ufficiali: solo Parigi è stata sensibile al richiamo della capra, dato che ha votato meno del 60% dei parigini.
ora una astensione alta potrebbe tentare effettivamente come modello i seguaci della Le Pen e diventare un esempio irresistibile per loro, dato il noto istinto delle capre a farsi gregge.
è vero: la vittoria di Hollande e il destino dell’Europa dipendono da quanto sono capre gli elettori della Le Pen.
* * *
come volevasi dimostrare: mentre ho scritto il post, Sarkozy è salito al 26,9% e Hollande è sceso al 28%.
* * *
postilla 23 aprile:
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
Immigrazione e cattocomunisti…:principio elementare della fisica…”ad ogni azione ne corrisponde una eguale e contraria”…….imparato al catechismo…”la strada per l’inferno e’ lastricata di buone intenzioni”…!!
suppongo che questo oscuro oracolo, più che commento :), si riferisca al risultato della Le Pen, e cerchi di spiegarlo…
però, Edoardo, il cattocomunismo non è una formuletta o un mantra che puoi applicare in ogni situazione: dove lo vedi il cattocomunismo in Francia, che è anzi la capitale del laicismo?
una volta accertata la necessità economica dell’immigrazione (in questo modello di sviluppo), l’accoglienza umana degli immigrati è un principio di umanità universale e da Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, mica della religione cattolica!
ma non credo che nessun argomento riuscirà ad intaccare questa tua troppo rigida convinzione (eufemismo, da parte mia…).
altro appunto di un mio commento al blog di redpoz, per un approfondimento tecnico di alcuni aspetti…
bortocal on 23/04/2012 alle 15:27 said:
ci siamo dati allo stesso tema, vedo, tra ieri ed oggi, e senza grandi differenze di interpretazione (a parte il mio riferimento al non voto nichilista organizzato), e neppure con i tuoi commentatori…
ti segnalo però nel mio post le indicazioni di alcuni sondaggi (fonte Le Monde) sulla distribuzione dei voti dei centristi e dei nazionalisti.
il culo di sacco di Sarkozy è che per recuperare i secondi (che sono di più) dovrà accentuare i toni razzisti che ha già introdotto nella capoagna elettorale e solleticare la Francia provinciale e profonda; ma facendo così perderà i voti centristi, e invece avrebbe bisogno di buone quote degli uni e degli altri per vincere…
questo potrebbe rendere ottimistica la previsione della sua sconfitta, ma io resto prudente, dato che la vera campagna elettorale la faranno i mercati, e hanno già cominciato.
che non sono poi così stupidi, red: sento ovunque discorsi che economicamente mi risultano inconsistenti: rilanciare lo sviluppo significa rilanciare l’inflazione (scelta che una volta veniva considerata antisociale) e svalutare i titoli di stato in mano ai creditori: mi sembra normale che questi non la vedano bene e cerchino di svendere i loro titoli prima che si deprezzino più pesantemente.
questo anche senza essere dei veri e propri speculatori.
a proposito del quale posso rimandarti a questo post? (ma non lo faccio per autopromuovermi, sia chiaro): https://bortocal.wordpress.com/2012/01/05/9-la-colpa-degli-speculatori-e-la-caccia-alluntore/
Visto che mi chiami direttamente in causa, prendo la palla al balzo e ti rispondo qui: le analisi sono sostanzialmente concordi, ma io ho qualche dubbio in più sul “cul de sac de Sarkò”…
Che sia antipatico e che l’antipatia sarà la sua rovina, è vero. Ma non sono così convinto che resterà fregato dalla scelta fra Bayrou e la Le Pen. Perchè questa scelta ha due soluzioni altrettanto semplici
– gli elettori di Bayrou potrebbero facilmente farsi spaventare (son centristi…) dal supporto di Melenchon a Hollande e virare su Sarkò
– gli elettori della Le Pen sono meno “ideologici” di 5 anni fa: quasi il 20% implica una larga parte di elettori non così radicali rispetto alla linea del FN, quindi credo voteranno Sarkozy.
quindi non vedo particolari difficoltà nella campagna per il secondo turno: la paura è il sentimento che l’ha fatto vincere anche 5 anni fa e la cavalcherà ancora.
Insomma, nel complesso temo Sarkozy abbia maggiori margini di crescita…
In realtà le tue statistiche in proposito mi confortano: qualche voto di Le Pen lo recupererà anche Hollande (addirittura quelle più recenti sono più favorevoli). Considera poi che sono UMP e FN tendono a concentrare i voti nella stessa zona, insomma: i margini di crescita sarebbero forse ridotti rispetto a quanto pensassi.
oh, red, grazie di rispondermi qui, ma mi sono segnato il mio commento solo per qualche improbabile futura rielaborazione sul tema.
anche io considero molto incerta la vittoria di Hollande e il fatto che non abbia accettato il confronto televisivo mi pare un segno di debolezza, e in ogni caso di scarso rispetto per l’elettorato (lo scrivevamo quando lo faceva Berlusconi, non vedo perché il giudizio dovrebbe cambiare per Hollande).
però le mie considerazioni tendevano a spiegare i sondaggi attuali (che comunque non sono i voti finali).
per paradosso sono portato a pensare che, sorprendentemente, potrebbe essere proprio Melanchon a portare a Hollande i voti che mancano, se i voti alla Le Pen sono stati voti di incazzati e di protesta.
ma questo potrebbe essere il cul de sac di Hollande, come dici tu: guadagnare voti a destra, per poi perderne al centro.
in realtà i centristi potrebbero confluire su Hollande per un calcolo più sottile, per bruciarlo, fargli fare un paio d’anni come Prodi sei anni fa e poi pensare di prendere il suo posto.
ma non è più tempo di manovre politiche audaci.
alla fine decideranno i mercati, e in ogni caso c’è il rischio che il banco salti prima del secondo turno…
Alcuni giorni fa, quando ho letto che i mercati “non avrebbero gradito” l’elezione di Hollande, sono rimasto di sasso. Che spadroneggiassero già lo sapevo, ma ora lo scrivono addirittura nero su bianco, in c… alla gente? Non è un pò troppo?
http://allegriadinubifragi.wordpress.com/
non capisco la meraviglia tua e di altri.
spero che tu abbia letto il post, e anche meditato come merita questo passaggio:
“questa cosa la sanno anche i sassi: che se ti metti nelle mani degli strozzini, cioè della finanza internazionale, saranno loro i padroni della tua vita”.
non bisognava indebitarsi fino a questo punto, piuttosto; ora è ovvio che siamo nelle mani di chi ci ha prestato l’equivalente di quel he il paese produce in 15 mesi.
lucidità, per favore, ragazzi.
Forse non mi sono spiegato. Non ho detto di essere meravigliato dalla frase, anzi ho detto che è da tempo che siamo in questa situazione e, non cadendo dalle nuvole, non mi giungeva per nulla nuova. Ho detto invece che mi sembra incredibile che lo si scriva e dica impunemente, come fosse la cosa più naturale, senza che nessuno o quasi si renda conto dell’orribile realtà che c’è dietro a tale affermazione. So benissimo che siamo indebitati e via dicendo, ma, sai com’è, a 29 anni non è bello vedere la propria libertà sempre più definita dalla finanza, il proprio futuro idem e un debito astronomico di cui io ho goduto piuttosto poco. E allora ti incazzi un pò.
capisco il tuo stato d’animo, e capisco che non è bello sentirsi presi per il collo, e neppure sapere che ciascuno di noi ha un debito pubblico di quasi 40.000 euro a testa (e fai conto quanti sono gli interessi che ci paghiamo su).
insisterò sino alla nausea che è questo che rovina il paese, nel momento in cui non ci rimane altra scelta che cercare di rassicurare i mercati affinché continuino a prestarci i soldi che ci servono per pagare pensioni e stipendi pubblici.
in Grecia è andata molto peggio, e i prossimi della lista siamo noi…
invece che parlare tanto di rilanciare lo sviluppo senza dire come, faremmo meglio a pensare a un prestito forzoso “di guerra” per abbattere in maniera sostanziale il debito e toglierci davvero dai guai smettendo di dipendere dalla finanza mondiale e facendo da soli.
ma a parte Amato nessuno ne parla, e il Partito Democratico non ha una proposta di politica economica.
Ok, ma a chi si potrebbe chiedere un prestito così oneroso, senza tra l’altro finire nella stessa spirale di strozzinaggio dei finanzieri?
un debito forzoso non si chiede, si impone per legge.
nel 1992 l’Italia stava per fallire la prima volta (anche se aveva la sua moneta sovrana: a dimostrazione di quanto siano stupide le teorie di chi vede nell’euro la causa dei nostri mali, quando è stato solo l’euro viceversa che ha tenuto bassi gli interessi del nostro debito pubblico): per impedirlo Amato prelevò in una notte lo 0,6 % dei depositi bancari, a fondo perduto: me lo ricordo bene, perché avevo fatto un mutuo due giorni prima, e mi ritrovai con quasi un milione di lire in meno…
ora, per ottenere qualche risultato, si potrebbe prelevare di più, ma assegnare in cambio titoli di stato quinquennali ad un tasso sostanzialmente simbolico, che sarebbero fra l’altro scambiabili e commerciabili fra i cittadini con effetti deflattivi minori.
considerando che il nostro debito pubblico è di quasi 2.000 miliardi di euro, un prelievo di 120 miliardi potrebbe sembrare poco, ma ci toglierebbe dalla necessità di cercare questi soldi in prestito sul mercato internazionale per alcuni mesi e sarebbe una media di 2.000 euro a cittadino, una media sopportabile, a mio parere, considerando che chi ha di più pagherebbe di più, naturalmente; siccome i depositi bancari italiani sono pari a circa 800 milioni di euro, si tratterebbe di prelevare in questo modo circa il 7%: 700 euro ogni 10.000 di deposito.
tollerabile, se vi è una ragionevole prospettiva di riaverli indietro, direi.
ok. Grazie mille per l’esauriente spiegazione. Penso che sarebbe davvero dura far capire ciò al cittadino medio. Per non parlare del cittadino ricco… Come poi dici tu, sarebbe comunque sopportabile “se” (sottolineiamo se) ci fosse una prospettiva di riaverli indietro….. questo mi lascia un pò perplesso…
certo che sarebbe dura: Amato è rimasto lo spauracchio degli italiani per un paio di decenni.
per essere sincero, la promessa di restituzione vale quel che vale, o meglio vale come avvenne la restituzione dei buoni infruttiferi di guerra, potrebbe essere come allora con una moneta svalutata forse a un millesimo del suo valore.
ma quelli che propongono di uscire dall’euro per svalutare non propongono in fondo la stessa cosa, solo a carico di chi ha comperato i titoli di stato in buona fede per assicurarsi un rendimento e non la perdita del capitale?
insomma, questa proposta della destra e di certa ultrasinistra è molto peggiore e anche più disonesta.
ma siccome non sappiamo ancora se questa è una crisi finanziaria classica da eccessi speculativi, come tendono a farci credere, oppure l’inizio della catastrofe finale dell’umanità sotto il peso della sovrappolazione e dell’eccesso di consumi come dubito io e forse qualche altro, sinceramente è una promessa come tante altre, che poi, se il debitore fallisce, non potrà essere rispettata.
ma se l’alternativa sarà quella di fallire subito, il tentativo andrà comunque fatto…
al di la del mediterraneo dall’egitto al marocco ci sono circa 200 milioni di giovani arabi che non sanno cosa fare.
al di qua dello stesso mare,poco piu’ di 200 km. c’e’ quella las vegas tanto reclamizzata dalle televisioni europpe che ricevono tramite parabla e no.
affermi….giustamente che…”l’accoglienza degli immigrati e’ un principio di umanita’ universale ecc.”……li accogliamo tutti e come diceva quella donna eccezionale che era Oriana Fallaci formiamo l’eurabia..???
a parte che dietro il nordafrica c’e’ l’africa con il suo miliardo di persone in rapido sviluppo demografico.sempre che non ci sia nel frattempo un forte esodo di cinesi (altri 3 o 400 milioni)
vallo a dire alle classi di italiani meno agiate, dillo a quelli che hanno la delizia di vivere in condomini multietnici di quartieri multietnici
.per la gente dai $$$$$ valori $$$$$ non negoziabili la puzza diventa aroma,il chiasso suono,comportamenti fastidiosi e’ folclore,tutto,visto da lontano si ammanta di esotismo……che bello parlare di multiculturalita fra una coppa di champagne e l’altra’….!!
P.S. nel mio commento precedente pensavo proprio alla situazione italiana
beh, pensavi alla situazione italiana, ma il post è sulla Francia! vorrei commenti più specifici.
a proposito, sono decisamente infastidito dai tuoi commenti razzisti, e ti prego di non mandarmi più altre tue considerazioni su questo argomento; sono stufo di queste boiate.
mi limito a dire che vivo, per mia scelta, in un quartiere multietnico (155 etnie differenti in un raggio di 500 metri da casa mia), in una casa abitata da senegalesi in due appartamenti, da una coppia brasiliana, e da un musicista italiano spiantato; per precisare, due di questi appartamenti a questa gente li ho affittati io.
per tua norma e regola i profumi delle cucine di altri popoli sono profumi e non puzze; fa più casino il musicista italiano con la tromba che gli africani, che lasciano in pace i loro tamburi, e che ogni tanto mi invitano a mangiare il loro squisito cuscus.
se l’ignoranza impedisce a qualcuno di vivere bene in una realtà aperta è solo colpa sua.
e di questo argomento basta, per favore: non intendo che il mio blog diventi neppure minimamente strumento di diffusione di simili idiozie.
grazie.
quanto agli immigrati, non siamo obbligati a prenderli, a meno che non fuggano da regimi dittatoriali e non siano messi da questi in pericolo di vita: lo dice la Costituzione e lo dicono le convenzioni internazionali, quelle che valgono per i paesi e per le persone civili.
e infatti, quanto agli altri, ci sono i flussi, e stai tranquillo che, dato che il paese sta finendo di sfasciarsi, non ne arriveranno più: sarà bellissimo dopo, senza il profumo del cuscus…
l’uomo al servizio dell’ideale…e senza alcuna verifica pragmatica……peggio della bomba atomica…!!!
i cretini al servizio dei loro stupidi pregiudizi, peggio ancora della bomba atomica!
incapaci perfino di vedere le verifiche messe sotto il loro naso se non si combinano con la loro pancia!
l’arroganza dell’integraliasmo ideologico e’ assolutamente disgustosa….!
condivido perfettamente: non cè peggiore integralismo ideologico del razzismo.
UNA SERATA DI ORDINARIA FOLLIA
un anniversario importante…con la mia compagna decidiamo di concederci una cena in un buon ristorante..da casa nostra a piazza san babila abbiamo subito solo 3 agguati semaforici,lo stile e’ il medesimo ti appoggiano un panno sporco sul parabrezza pulito con richiesta di danaro..ad uno che mi ha,senza autorizzazione “pulito”il vetro do’ un euro,tono risentito in un incomprensibile linguaggio….probabilmente pretendeva di piu’.
dal parcheggio al ristorante tutta una sequela di questuanti,quello che semplicemente vuole dei soldi,il ragazzo nero che ti vuole vendere un libro,due zingare ci abbordano con un cartello su cui e’ scritto aiutatemi pericolosamente appoggiato sopra la borsetta della mia compagna…!!!
finalmente raggiungiamo il ristorante,ma inizia un nuovo incubo:i venditori di rose…….primo abbordaggio “compra una rosa”…”la ringrazio non mi serve” “”allora io la regalo tua signora”..”va bene la compro”..gli do 2 euri corretto su sua richiesta a 3..almeno penso il prossimo vedra’ la rosa e ci lascera’ in pace.Niente di tutto questo neanche 10 minuti dopo sono distratto da un flash.ci hanno fatto una foto con la polaroid e vuole 5 euri…”scusi ma io non l’ho richiesta2…”allora dai 3 euri”…francamente infastidito compro anche la foto e mi prendo anche il rimprovero della mia compagna.
passa neanche mezzora ed ecco che ci viene offerta un altra rosa….”guardi che l’ho gia comprata”…”allora dai 2 euri per mangiare”…questa volta non cedo e dopo 10 minuti di insistenze se ne va’…..!
guardo il desser con soddisfazione…finalmente ce ne andiamo….!
il proprietario da me interrogato mi ha detto che non puo’ impedirgli l’ingresso perche’ ha paura di ritorsioni.
la serata e’ bella..decidiamo di fare due passi in centro…..5 minuti e’ ci abborda un omone nero che ci vuole vendere un libro…..ci insegue per 300 metri formulando nuove richieste…..fortunatamente c’e’ l’entrata di un metr’,ci infiliamo dentro e facciamo in treno i 200 metri che ci separano dalla macchina.
una serata veramente indimenticabile….!
ti confesso senza polemica questa volta e in amicizia, dato che la tua è la testimonianza sincera di un disagio, che mi pare che ci sia qualcosa di patologico in questo tuo modo di vivere queste esperienze, o forse è mancanza di abitudine?
ti puliscono i vetri al semaforo??? suvvia, quando mai c’è stata una sola aggressione per questo? i pericoli veri vengono dagli automobilisti italiani: io una volta sono stato speronato a lungo in autostrada con un mio amico da un’auto impazzita con quattro giovinastri a bordo, e quando mi sono fermato in una piazzola disperato a riprendere fiato hanno fermato venti metri più avanti per provare ad aggredirmi a piedi, e sono scesi con una mazza.
di questuanti pullulano le strade anche qui, sorrido, a volte do, ma quasi mai: del resto oramai ci conosciamo…
le rose ai ristoranti? mai presa una se non voglio, dove sta il problema?
e un paio di volte un libro dal senegalese di turno l’ho comprato: uno era un libro di favole per il mio nipotino, l’altro un resoconto di viaggio così brutto che mi ha fatto apprezzare da me stesso i miei… 🙂
con tutto, niente di tutto questo in Germania succede, e credo neppure in Giappone, dove sei vissuto a lungo, e forse per questo fai fatica a riabituarti; l’Italia è un paese che fa paura fisicamente anche a me ogni volta che ci torno, ma non per gli immigrati, che sono la nostra caricatura, per gli italiani, direi…
una rosa,un libro anche una scatola di cerotti si possono comperare una volta senza problema.
il problema e’ l’estrema ripetitivita’ di queste richieste e loro fastidiosa insistenza del questuante.
la prossima volta abbiamo deciso di andare al ristorante a lugano…..75 km. di autostrada ma e’ l’unico modo per ottenere una cosa che in italia ormai e’ una chimera…:poter passeggiare e ,mangiare indisturbati e senza la prudenza,specie la sera di guardarsi le spalle.
effettivamente gli immigrati si adeguano agli indigeni,anzi sono i nostri isotopi.
ammetto che la ripetitività dei comportamenti – che non sono in alcun caso pericolosi – possa dare un lieve fastidio.
come la ripetitività dei lamenti a riguardo, del resto.
che poi si debbano fare 76 km per andare al ristorante a Lugano per non vedersi offrire una rosa mi sembra decisamente fuori dalle righe!
e io allora che cosa dovrei fare per non sentirmi ripetere ad infinutum questa tua tiritera? chiudere il blog?
c’e’ poco da esporre…alla fine,mi complimento per le controargomentazioni degne di un bellarmino,hai sempre ragione tu.
passo e chiudo altrimenti subentra il tedio
altroparagone imbarazzante, pare che il Ballarmino avesse l’arte di far redere che veva ragione anche quano aveva torto…
nonostante le apparenze io mi ritengo specialista piuttosto dell’arte di far credere che ho torto anche quando ho ragine,..;), ciao.
L’ha ripubblicato su cor-pus-zero.