[Pabloz, La simpatica favoletta della teocrazia in Tibet]

28 aprile 2012 sabato 18:10

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grafemi

Nel 1998, il Dipartimento di Stato americano stilò la classifica dei trenta gruppi più violenti ed estremisti del mondo: più della metà di questi si fondavano su basi religiose, e nello specifico si trattava di Musulmani, Ebrei e Buddisti.

La favoletta che vuole che i buddisti siano creature mansuete, perché così chiede la loro religione, è uno dei luoghi comuni più vecchi e usurati dell’Occidente, che tende a dimenticare come anche il Cristianesimo, giusto per fare un esempio, è stato alla base di violenze che hanno insanguinato mezzo mondo per almeno otto secoli. Ma solo per parlare degli ultimi vent’anni, i buddisti hanno combattuto ferocissime guerre contro altre religioni, o contro popolazione non schierata, in Thailandia, Burma, Corea, Giappone, India, Sri Lanka. Fanno eccezione i buddisti del Tibet?

La convinzione comune è che il Tibet fu, fino alla caduta del 1959 per mano della Cina, un regno basato sulla bontà…

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4 risposte a “[Pabloz, La simpatica favoletta della teocrazia in Tibet]

  1. Sarà anche vero…Però è anche vero che i cinesi hanno trasformato Lhasa in un shopping mall di stampo capitalista e snaturato completamente la bellezza di una città “spirituale” come Lhasa (ho visto recentemente un documentario sul Tibet di Michael Palin e ricordo il Tibet che ho visitato negli anni 90…mi ha colpito la voglia di cinesizzare il Tibet a tutti i costi…l’estrema voglia di snaturalizzarlo e violentarlo…eppure ho notato che città come Gyantse o Shigatse erano nel documentario meno cinesizzate )..I cinesi nel passato hanno distrutto templi buddhisti (come Ganden) e negli anni 2000 hanno osato costruire i nuovi templi basati sul denaro, togliendo pian piano ciò che era prettamente tibetano….Non so chi abbia fatto danni peggiori…se i cinesi (che vogliono difendere una certa cinesità) o i buddhisti ortodossi (che vogliono difendere una certa tibetanità)…certo i buddhisti ortodossi erano immersi in una monarchia assoluta feudale di stampo teocratico fino all’invasione dei cinesi..certo i cinesi hanno costruito la religione fondata sull’ateismo e sul capitale…Vedo solo molta follia da entrambe le parti….la follia di pazzi che vogliono diffondere un dogma basato sul Nulla…forse la paura di entrambi di aprirsi al Barbaro che poi c’è in ognuno di noi…una voglia quasi di preservare l’Antico e la totale paura per il Nuovo o il Diverso

    P.S: E dire poi che il vero buddhismo poi si vede di più in paesi periferici come la Birmania o il Bhutan (che sono tutto meno che democratici)…boh non lo so perchè ma mi mette più pace la pagoda Schwegadon che un tempio buddhista in Tibet….ok che i templi della Birmania sono più vicino agli stupa tipo quello di Bodnath in Nepal…sulla base di quelli che si vedono nel sudasiatico (tipo indonesia o cambogia)…quelli del bhutan, gli zhong sono similari ai monasteri del Tibet (chiusi come le chiese occidentali: come se ci fosse sempre qualcosa da proteggere e non da violare…rappresentazione poi della mentalità di un popolo…ed anche del clima del luogo)….boh sarà quel loro puntare verso il cielo che mi emoziona….quel loro essere non circondati da mura e quel loro tendere verso il cielo…cmq la Schwegadon è un capolavoro…anche Ganden è bellissimo…dicono che siano belli anche i templi buddhisti della Corea del Nord…cmq è interessante vedere le analogie tra la tipologia del luogo di culto a seconda del clima e della regione…e la diversa forma di religiosità tra paesi nordici e paesi meridionali

    • mi inserisco al volo su questo commento, per la sua parte finale, prima di tutto per fare un poco di promozione dei miei trascuratissimi montaggio video su You Tube, dove sto illustrando il mio viaggio in Myanmar di febbraio-marzo, e in particolare questo sulla straordinaria pagoda Shwedagon di Yangon http://www.youtube.com/watch?v=tqLa6xVT0J8

      però mica male, e decisamente più breve, neppure questo montaggio sulla meno conosciuta Pagoda Sule, sempre a Yangon http://www.youtube.com/watch?v=wzb63rpCCow

      nei post dedicati a quel viaggio ho fatto anche io i miei conti col buddismo locale, sostenendo una tesi un poco originale, come spesso mi capita,che risulta già dal titolo: https://bortocal.wordpress.com/2012/03/18/128-myanmar-una-dittarura-monacale-my-myanmar-21/ ; altri video seguiranno a breve.

      ma la mia esperienza col buddismo dello Sri Lanka, che condivide con quello birmano la lettura più rigorista di questa religione, è stata di gran lunga peggiore: lì il legame fra monachesimo buddista, dittatura e persecuzione delle minoranze dissidenti è strettissimo, e i monaci appaiono una casta privilegiata che potrebbe ricordare i nostri politici italiani per arroganza, solo che dissanguano un popolo ben più povero.

      ciò nulla toglie alla straordinaria bellezza di quei templi e di quella religione, per come la vive quel popolo; però nel buddismo, filosofia straordinaria, c’è anche una componente popolare francamente superstiziosa, alimentata dai monaci lì come dai nostri preti qui fino a che hanno potuto: http://www.youtube.com/watch?v=EFveYoogV20

  2. Pingback: le notizie che ho già dato. 22 giugno 2012. « Cor-pus·

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