fotografia, pane e viaggio della mente. – 330

4 luglio 2012 mercoledì 06:41

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questo post è un piccolo omaggio alla mia nuova macchina fotografica, o meglio alla emozione che ieri mi ha regalato.

il furto della vecchia camera, che avevo vissuto come una pesante ferita a me stesso, si è rivelato portatore di un significato inatteso e positivo: un piccolo danno economico, che però mi ha messo a contatto con uno strumento nuovo.

e con la sensazione inedita di avere a disposizione non più solamente un mezzo per registrare una emozione, o anche solamente un’informazione, ma una possibilità di vedere superiore a quella naturale.

in fondo la definizione dell’immagine non è cresciuta che meno della metà dello strumento precedente, eppure questo salto in apparenza piccolo ora fa in modo che l’occhio delle camera, unito alla potenza del teleobiettivo, mi faccia vedere attraverso lo schermo nitidissimo anche quello che non posso vedere ad occhio nudo.

fotografare con un obiettivo così potente diventa un’altra cosa: diventa esplorare prima che fissare, ricercare prima di confermare.

il fotografo è meno sicuro di se stesso e di quel che vede, sa che ha a disposizione mille altri modi di vedere per lui sconosciuti e tutti da scoprire.

come un neofita incerto ho passato un paio d’ore in un piccolo borgo sconosciuto, spingendo i miei occhi ai confini del veduto, e ho scoperto il piacere dell’immagine buttando il cuore oltre l’orizzonte del vissuto.

se fino ad oggi la fotografia era una compagna dei miei viaggi, oggi è diventata essa stessa un viaggio.

un viaggio come quello che sta fra queste due fotografie, congiunte da una storia misteriosa, che solo la mente riesce a scoprire, creando un legame che era solo latente nello spaziotempo che le congiunge.

fotografia, che fino ad oggi eri un contorno dei miei racconti, oggi sei diventata  più potente delle parole.

13 risposte a “fotografia, pane e viaggio della mente. – 330

  1. Splendido post, Mauro.
    Dirò (banalmente) che non tutti i mali vengono per nuocere … non so se conosci la storiella cinese del signor Sai che perse il suo cavallo …. eccetera 🙂

    • grazie dell’apprezzamento, milena.

      però la storia del signor Sai non la conosco, e mi piacerebbe che fossi tu a raccontarmela, piuttosto che wikipedia… 🙂

  2. Pingback: 330. « bortografia·

  3. … una possibilità di vedere superiore a quella naturale….Concordo pienamente.
    Aaron Siskind, grande fotografo del secolo scorso, diceva che ” nel mondo vediamo solo ciò che abbiamo imparato a credere che il mondo contenga. Siamo stati condizionati ad “aspettarci” di vedere [….] come fotografi però, dobbiamo imparare a vedere senza preconcetti…..e’ questa lo scopo della fotografia”
    Belle le tue foto!
    Un saluto a te.

    • un saluto e un grazie a te.

      la macchina fotografica ha smesso, per me e per molti, di essere un semplice oggetto ed è diventata un modo di vivere alternativo.

      le foto del tuo blog sono tue?

      indipendentemente da questo, è un blog molto bello; se appartengono al blog anche le foto, allora è un blog decisamente fuori dal comune.

      • Solo qualche foto è mia, purtroppo, ma apprezzo moltissimo le immagini che vogliono raccontare quello che è intorno a noi, quelle che ci fanno vedere ciò che spesso un occhio distratto non coglie. Le foto, poi, ci dicono tanto anche su chi le scatta, svelano i gusti, le intenzioni, la percezione del reale….
        Ti ringrazio per i complimenti, che ricambio. Passerò con piacere da qui.
        Un saluto a te.

        • non sono riuscito a trovare se in qualche modo evidenzi le foto che sono tue.

          le foto che facciamo parlano di noi senza che noi lo sappiamo, e quindi dicono certamente la verità-

          non giudicarmi troppo vanitoso se ti do i link a due blog di fotografia che ho curato:

          il primo è stato un bellissimo, ma purtroppo breve esperimento di blog fotografico di gruppo:
          http://bortografia.blogs.it/

          il secondo è un blog parallelo a questo che ho da tempo interrotto, e che da ultimo pubblicava foto di amici di blog, per una specie di silenzio fotografico che mi aveva colpito, non tanto dal punto di vista del fotografare (che è continuato) quanto da quello dell’esibizione delle fotografie al pubblico:
          http://bortografia.wordpress.com/

          ora che mi sono abbonato seguirò anche le tue foto sul tuo blog.

          ciao.

          • Grazie dei link, ho dato una sbirciatina, ma tu sei bravissimo!!!
            Io non so fotografare, leggo molto sulla fotografia, ho una camerina da pochi soldi che mi segue ovunque: ma niente di più. In compenso leggo abbastanza di fotografia: Man Ray. Barthes, Dear jeoff….mi piace l’aspetto letterario che c’è dietro ad ogni scatto. Amo molto il bianco e nero e tutta la fotografia artistica del secolo scorso.
            Posso rubarti qualche foto per il mio desktop?
            A presto.

            • se usi delle foto mie, ne sono solo lusingato.

              grazie dei complimenti, però devo ammettere che invece ho smesso col secondo blog fotografico perché ero piuttosto insoddisfatto dei miei ultimi risultati; come vedrai fino a due anni fa avevo viaggiato moltissimo, e questo aveva portato ad una vera miniera di foto, belle non per merito mio, ma delle situazioni; e non mi sentivo più all’altezza.

              quindi, ho preferito smettere.

              ed anche la divagazione su http://www.panoramio.com/user/5256642 non aveva risolto questa crisi di fiducia in me stesso.

  4. Davvero risulta difficile capire, guardando quelle meraviglie, perchè hai perso fiducia in te.D’altra parte, succede, ogni tanto, di avvertire un po’ di stanchezza di quello che si fa, è nel conto. Non devo suggerirtelo io che, a volte, basta cambiare il punto di osservazione per vederci più chiaro! e questo vale in tutti i sensi, credimi.
    Buona serata a te.

    • forse era proprio la sensazione che mi fosse difficile fare cose ancora così convincenti, anche per me,

      e in effetti la voglia mi sta tornando proprio sotto lo stimolo della macchina nuova e delle sue possibilità tecniche così migliori…

      d’altra parte la tua osservazione sul cambiamento dei punti di vista nel suo valore generale dà un aiuto: a volte il punto di vista diverso, che non riusciamo a trovare da soli, ci viene dato dallo sguardo di un’altra persona…

non accontentarti di leggere e scuotere la testa, lascia un commento, se ti va :-)

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