Etiopia: morte di Menes, un dittatore. – 414

21 agosto martedì   07:33

.

i dittatori amici miei sono un po’ meno dittatori degli altri.

per esempio, il primo ministro dell’Etiopia, Meles Zenawi, morto oggi a 57 anni di una non meglio specificata infezione, curata all’estero.

eliminato dalla scena della storia da una malattia, dunque, non da una rivoluzione democratica e neppure da una guerra, nonostante ne avesse condotta più d’una (Eritrea 1998, e negli ultimi anni Somalia).

anche se aveva studiato alla scuola italiana di Addis Ababa e oggi viene ricordato con commenti tra reticenti e commossi sulla nostra svergognata stampa di regime, era un dittatore sanguinario e ripugnante, non meno di Gheddafi e di Assad, contro i quali, se vogliamo, giustamente, leggiamo quasi ogni giorno editoriali densi di indignazione, ma terribilmente di parte.

ma su di lui gli Stati Uniti hanno investito negli anni milioni di dollari, dunque Menes era democratico per definizione; come i maiali del libro di Orwell, era più uguale degli altri.

dedico queste righe ai 36 studenti dell’università di Addis uccisi dalla polizia nel giugno 2005, tre giorni prima che io arrivassi in quel paese, perché protestavano pacificamente contro i brogli elettorali massicci con cui Menes si era assicurato una fasulla rielezione che l’Occidente pretendeva che fosse democratica.

e ai deputati eletti dell’opposizione etiope, rapiti e uccisi in quei giorni e nelle settimane seguenti dalle impunite squadre della morte, che garantivano il suo regime nel paese quarto al mondo nella statistica della povertà.

dedico queste righe ad Addis Ababa, sventurata capitale, dove madri senza più disperazione morivano di fame nelle strade, coi loro figli che erano incapaci di nutrire, già avvolte da sole nei cellofane dei sacchi neri della spazzatura dove avrebbero concluso la loro esistenza.

e ai funzionari ONU, mandati per combattere la miseria dilagante, che soggiornavano negli hotel di proprietà degli sceicchi arabi a 500 dollari a notte.

(“ho visto cose che voi mortali”…, ma basta VOLERE essere informati, a volte…)

7 risposte a “Etiopia: morte di Menes, un dittatore. – 414

  1. Sull`Eritrea non mi pronuncio (anche perchè la storia di conflitti fra i due Stati è lunga), ma l`intervento in Somalia era quasi giustificato e positivo per gli standard internazionali….

    Per il resto, sottoscrivo tutto: Meles era salito al potere dopo una lunga guerra con la dittatura del Dergue -che certo in Etiopia non rimpiangono- e

    • ufff… il commento è partito da solo, concludo:
      e quasi automaticamante, per santità infusa, è stato celebrato come campione democratico.
      O, piuttosto, come “riconquista” di quella parte d`Africa alle geopolitiche occidentali e capitaliste.

      Gli effetti della sua democrazia e dei suoi piani di sviluppo li abbiamo sotto gli occhi…

        • bhè, qualcuno più scaltro di noi potrebbe risponderti che
          a) l`Etiopia è andata in Somalia a fare il lavoro che l`Occidente non voleva più fare…
          b) gli USA ora hanno basi per i droni in Etiopia…
          insomma, qualche guadagno c`è stato!

          ma certamente concordo con te nel dire che, al netto di tutto, è un bilancio in perdita

          • sì, ma come vedi sono tutte mosse di corto respiro, come di qualcuno che ha l’acqua alla gola e si dibatte in modo convulso.

            su una media distanza che cosa resterò di tutto questo in Etiopia se non la solida coscienza che l’Ocidente ha sostenuto un dittatore che affamava il suo popolo?

            e che futuro potranno avere su queste basi le relazioni fra l’Etiopia e il modo occidentale?

non accontentarti di leggere e scuotere la testa, lascia un commento, se ti va :-)