Brescia cocainomane e l’Italia che si prepara a votare. – 608

11 dicembre 2012 martedì  21:06

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un articolo sulla pagina bresciana del Corriere di oggi, di Bendinelli, solleva domande inquietanti sulla realtà del nostro paese, o almeno della mia città. 

26mila euro che vengono «sniffati» ogni ora in qualche angolo della provincia. Fanno 625 mila euro al giorno, 230 milioni di euro all’anno. Stime prudenti.

ma di chi? probabilmente di qualche ente pubblico, Questura o Asl.

al Centro clinico cocainomani dell’Asl di Brescia dichiarano:

Nel 2011 le persone che nel territorio bresciano si sono rivolte al sistema dei servizi per le tossicodipendenze perché cocainomani sono state 1.290, il 37% del totale dei soggetti.

siamo a un po’ più dell’1 per mille.

ma ” i pazienti che si rivolgono ai servizi sono solo una piccola parte delle persone che fanno uso di droghe”.

* * *

se due etti di cocaina tagliata venduti al dettaglio rendono 20.000 euro, significa che ogni grammo viene a costare 100 euro.

e allora, se si vendono 230 milioni di euro l’anno, almeno, significa che si vendono 2 milioni e 300mila grammi di cocaina su una popolazione di circa un milione di abitanti.

trovo con google che una dose media sniffata è di 50-100 mg, cioè in un grammo ci starebbero da 20 a 10 dosi; per chi si è abituato si arriva però fino a sniffate di mezzo grammo.

2 milioni e 300mila grammi l’anno in provincia di Brescia farebbero dunque un consumo da un massimo di 46 milioni di dosi a un minimo di 4 milioni e mezzo.

su un milione di abitanti si oscillerebbe da 46 dosi a testa in media l’anno (calcolando anche le vecchiette e i bambini) ad un minimo di circa 5.

se chi consuma la coca sniffa solo una volta la settimana, dovremmo pensare nell’ipotesi massima di sopra che praticamente tutti i bresciani sniffano una volta la settimana, nell’ipotesi minima che sniffa almeno un bresciano ogni 10.

* * *

sono cifre gigantesche, la spesa calcolata per la cocaina è pari all’intero bilancio dell’Ente Provincia.

a Brescia si spende per la cocaina quanto si spende per la manutenzione delle strade e delle scuole!

però questa è una tassa di cui nessuno si lamenta.

* * *

ovviamente se una percentuale così alta della popolazione si droga (anche se non so quanto alta esattamente), ha poco senso pensare di scrivere un blog per i pochi che non lo fanno o non lo fanno ancora.

ma questa non è certo l’osservazione più importante sul tema.

mi incuriosiscono piuttosto i commenti e quel che se ne può ricavare, alla fine della lettura paziente e rassegnata …

chi è interessato solo alla conclusione, li salti pure. 

* * *

11.12|12:06 ambroeus

Tutti soldi che grazie al proibizionismo e alla legge fini giovanardi finiscono nelle casse della mafia

curioso l’antiproibizionismo in nome della lotta alla mafia.

11.12|12:06 alexbr

vecchia idea sempre buona… costa meno liberarsi di certa gente. avanti i benpensanti ora. saluti.

carino questo qui sopra, che ce l’ha con i benpensanti: e, proponendo senza dirlo la soppressione fisica dei drogati, non sospetta neppure che una volta si sarebbe detto che il benpensante è lui.

11.12|12:06 MilanItaly

blablabla. Articolo banale, cose risapute da decenni, mentre le vere soluzioni al problema non vengono trovate, quando basterebbe regolamentare il mercato per tenerlo sotto controllo, ma si sa, troppi interessi verrebbero toccati a livello mondiale e allora niente, continuiamo a pagare poveri poliziotti costretti a rincorrere negretti con 3 palline in bocca e lasciamo ignoti personaggi importare quintali di droga, quelli nessuno li tocca, quasi mai, il traffico di droga e’ una delle industrie piu’ grandi e produttive del mondo, si fanno le guerre nei territori di produzione per averne il controllo, e nessuno mai riuscira’ a regolamentarne la diffusione e l’uso, non conviene ai grandi signori degli alti livelli di tutti i campi, persino alle banche dei paradisi fiscali che ne custodiscono i proventi stratosferici e esentasse, dopotutto c’e’ da dire che fin dagli albori dell’uomo si fa uso di sostanze, quindi se fa parte della natura umana perche’ non venderle regolarmente in farmacia e sotto controllo medico, quanti danni in meno, quanti soldi risparmiati in tutti i settori, medico, sicurezza, forze dell’ordine, e quanti soldi lo stato incasserebbe dalle tasse ovviamente altissime su queste sostanze, quanti…

tempo perso lo so, nessuno tocchera’ mai i signori della guerra e del traffico, nemmeno i politici o il papa, troppi soldi e troppo potenti sono questi signori e le banche che li aiutano, saluti.

11.12|13:18 MilanItaly

Sara’ una coincidenza ma in quest’articolo uscito oggi c’e’ la risposta chiara al problema droga e come combatterla… saluti

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-la-droga-e-la-lotta-alla-droga-hanno-lo-stesso-problema-costano-troppo-47929.htm

altra presa di posizione a favore della liberalizzazione della sostanza in nome del risparmio economico; altre considerazioni non entrano nella valutazione.

11.12|12:06 francesco0301

MA? Complimenti, foraggiate i delinquenti e le mafie a scapito della vostra salute. Un motivo più che valido per smettere.

e questa che abbiamo letto è l’obiezione alla tesi precedente.

segue replica:

11.12|12:06 NoOne777

Tassateli, no ?.. invece di far finta che la droga non esista e lasciando i proventi alla criminalità organizzata.

questo invece equipara la cocaina al caffé:

11.12|12:06 Lettore-1286151

caffeina e cocaina: due facce della stessa medaglia. solo che una è vietata l’altra no (e non lo dico per interesse di parte, non faccio uso di cocaina!). Ma più in generale, vietare è sempre sbagliato. Come suggeriva uno studio dell’ONU la soluzione per le droghe è legalizzare! Prima di tutti perché sono già libere (vedi articolo sopra), in secondo luogo perché legalizzando sono più controllate e si possono tutelare i minori, in terzo luogo perché così si darebbe un duro colpo alla criminalità organizzata, aumenterebbe il pil e l’occupazione. STESSO DISCORSO PER CANNABIS E PROSTITUZIONE!!! altrimenti vietiamo anche l’alcool, le sigarette, i superalcolici, la caffeina, i cibi grassi, ecc…

e si merita questa risposta:

11.12|13:18 cuthbert1978

Lettore-1286151, se credi che una sniffata equivalga a una tazza di caffè… forse sei parte del problema.

con replica:

11.12|13:18 Lettore-1286151

solo che una è vietata l’altra no (e non lo dico per interesse di parte, non faccio uso di cocaina!). Ma più in generale, vietare è sempre sbagliato. Come suggeriva uno studio dell’ONU la soluzione per le droghe è legalizzare! Prima di tutti perchè sono già libere (vedi articolo sopra), in secondo luogo perchè legalizzando sono più controllate e si possono tutelare i minori, in terzo luogo perchè così si darebbe un duro colpo alla criminalità organizzata, aumenterebbe il pil e l’occupazione. STESSO DISCORSO PER CANNABIS E PROSTITUZIONE!!! altrimenti vietiamo anche l’acool, le sigarette, i superalcolici, la caffeina, i cibi grassi, ecc…

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11.12|16:25 Lettore-1286151

una tazza di caffè non è uguale ad una sniffata, ma un energy drink sì! Tutto dipende dalle dosi…

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11.12|16:25 Lettore-1286151

una sniffata non è uguale ad una tazza di caffè, ma una sniffata e un energy drink sì! Non faccia facile demagogia, non parta da posizione “normali” e preconcette per la società, ma metta in discussione tutto, vedrà che molte cose che sono scontate in realtà non lo sono

quest’altro sposta il discorso sul piano dell’economia nazionale: se Renzi risolve i problemi economici dell’Italia tassando i 90 miliardi l’anno di spesa per il gioco d’azzardo, perché non tassare anche la cocaina?

11.12|12:06 Foscolo

Quindi se Brescia spende da sola 230 milioni l’anno ( l’Italia ha più di 100 Province ), per curare i cocainomani di tutta Italia, lo Stato spende oltre 23 miliardi l’anno. A questo punto sarebbe il caso di studiare a fondo il problema. Organizzando una Task Force di centomila agenti, costo 4 miliardi l’anno,si potrebbero ottenere risultati più efficienti nella lotta al contrabbando delle droghe, che abbasserebbero notevolmente i costi sanitari e nello stesso tempo si darebbe un posto di lavoro a 100.000 persone in piu’.

in questa economia fantasiosa, un agente di polizia dal costo di 40.000 euro l’anno ridurrebbe i costi sanitari: quelli per la cura di 1.300 tossicodipendenti da coca?

11.12|12:06 unavox

LASCIATELI AL LORO DESTINO…

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11.12|12:06 coala_2

Perché prestare soccorso medico a chi si droga? Come per i fumatori, perché dare assistenza a chi volontariamente sa di farsi del male?

PER STA GENTE, ALTRI NORMALI CITTADINI RESTANO DIMENTICATI… BASTA buonismo stupido!
replica:

11.12|13:18 rdirossoPer lo stesso motivo per cui lo diamo a chi fa un incidente e non aveva la cintura, per chi si prende l’epatite perché ha mangiato cozze, per chi si rompe la gamba per essere andato in bicicletta: glie lo diamo perché hanno bisogno di soccorso medico.

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11.12|14:27 Lettore_733951
La sanità pubblica dovrebbe curare gratuitamente solo chi evita le malattie. Gli altri paghino di tasca loro, i soldi li hanno, visto quanti ne spendono per le droghe. Inoltre lo Stato dovrebbe togliere il terreno sotto i piedi del narcotraffico legalizzando e distribuendo direttamente e sotto stretto controllo le droghe, e con i proventi pagare le spese sociali dei tossicodipendenti. A prima vista sembra di parlare di Stato spacciatore, invece è una tesi presa in considerazione anche da un recente Rapporto dell’ONU sulle droghe che afferma che il proibizionismo ha fallito.

replica:

11.12|16:25 Lettore-1286151

giusto, quindi coloro che mangiano troppo, coloro che bevono troppi caffè, coloro che fanno poco sport, gli alcolisti, ecc… NON DEVONO ESSERE CURATI!!! basta saperlo e basta che le regole valgano per tutti…

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11.12|12:10 fp2012
Ma gli italiani non erano alla fame per colpa di Monti? Pero’ i soldi per la droga, le prostitute, i SUV, il gioco d’azzardo e gli IPhone li trovano sempre.

replica:

11.12|14:27 gibuizza

No, lo erano per colpa di Berlusconi e allora zitti??? Abbandonate i cocainomani! Lasciate i “signori” cocainomani al loro destino, sono maggiorenni e vaccinati e sapevano quello che facevano e mettete a posto le scuole. Chi ve l’ha detto di buttare i soldi per recuperare persone che volutamente e coscientemente vogliono drogarsi? Che vadano in malora oppure si curino con i loro soldi.

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11.12|12:33 malta1

Maledette droghe!! La droga è il peggiore dei mali della nostra società. E’ un abisso che genera abisso. Bisogna che i giovani, anzi i bambini vengano educati all’igiene mentale: il rischio è alto!

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11.12|12:33 Lettore_2219958

continuo a non capire perché lo stato debba usare i miei soldi per assistere chi vuole smettere di drogarsi, di fumare, di bere, di giocare ai video poker… lasciamo libertà a madre natura di utilizzare la selezione naturale per migliorare la nostra specie!!

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11.12|13:18 iciap – cioè “le chiappe”, in dialetto bresciano

230 milioni evasi. E quel gran genio di Monti dichiara guerra agli evasori. Ma che cominci da questi seminatori di morte!

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11.12|13:18 visto da fuori 2012

Questo è l’altro lato di un paese che non cresce e che non offre prospettive. Persino nelle province più ricche di italia (e del mondo), la gente frustrata e depressa è persa e finisce col farsi del male da sola. Anziché spendere €625k/giorno in droga, piuttosto andate a studiare e a lavorare all’estero. Il resto del mondo (fuori dall’europa) è frizzante e pieno di vitalità.

11.12|13:18 newmonitor

DROGHE DIVENUTE POPOLARI CON LA RIVOLUZIONE SESSUALE DEL ’68. E volute dalla sinistra per motivi di “libertà” ma al sevizio della ideologia comunista, mentre erano già usate a destra dai “ricchi” (come Agnelli). Un capitale oggi enorme che sfugge al fisco e che va ad arricchire la malavita e certi Paesi che ne sfruttano le risorse. Fino a quando l’uso della droga verrà consentito ai singoli e “ridicolmente” vietato ai distributori, ci sarà una ulteriore dispersione di risorse nel settore sanitario e nella qualità di vita delle generazioni future.

replica:
11.12|14:27 ambroeus
La cocaina e il ’68. Quando non si sa più cosa inventarsi si tira fuori il ’68. Bisogna lavorare sempre di più e si guadagna sempre di meno. La gente cerca rifugio, nell’alcool come nella cocaina e nel gioco d’azzardo. Per contrastare il fenomeno ci vuole la fine del proibizionismo e un cultura della riduzione del danno. Cultura che è stata fatta saltare per favorire gli introiti della mafia. è notizia di oggi della condanna della Banca hsbc per avere ripulito soldi sporchi. Qui non stiamo parlando di qualche studente su di giri. Ma di di milioni e milioni di euro.11.12|16:25 ambroeus

Legalizzazione unica soluzione. Gli unici a non volerla sono partiti e mafiosi.

altra replica:

11.12|14:27 Carlo BigLEGALIZZARE TUTTE LE DROGHE. Facciamolo…vedrete che 1/3 dei problemi dell’Italia sarà risolto. E’ da idioti continuare a insistere a spendere miliardi nella lotta alla droga. Senza contare i costi in vite umane. Si dimezza il fatturato della criminalità, si potrebbero incamerare miliardi di tasse senza continuare a mungere i soliti poveri cristi e avremmo migliaia di poliziotti, carabinieri e finanzieri che potrebbero dedicarsi alle attività illegali che davvero meritano di essere combattute.

ehm eh, spero che il concetto sia chiaro… 🙂

11.12|14:27 drake52

non voglio pagare per… i cocainomani, i tabagisti e simili le spese sanitarie. la sussidiarietà vale per le sfortune naturali non per quelle procurate. vale per quando succede l’incidente non per quando uno le cose se le cerca. per me i cocainomani e simili potrebbero andarsene definitivamente senza problemi. tanto siamo troppi.

replica:

11.12|16:25 Lettore-1286151

pensa la stessa cosa per gli alcolisti, per chi mangia troppo, per chi fa poco sport, ecc…?!?

11.12|14:27 artmis

Chi deve porre rimedio? Viene spontanea la domanda’ noi curiamo i cocainomani gente debole di carattere, che non sa affrontare i problemi, sono dei viziati, ma chi ci guadagna dietro tutto questo mercato di droga? Cosa fa lo Stato? dove sono le leggi dure su questo problema, tipo la confisca dei beni patrimoniali ai cocainomani e ai loro familiari ? e agli spacciatori e mercanti di morte i lavori forzati nelle miniere abbandonate ? Ce la raccontino giusta i nostri politici, i primi che devono sottoporsi ai test anti droga. Finirà la storia? verrà il castigamatti? a mettere ordine in questo paese Italia.

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11.12|14:27 emme90
hm. questione mal posta. Legalizziamo le droghe e tassiamole, così invece che un costo saranno un ENORME fonte di entrate fiscali.

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11.12|14:27 Lettore_2220146
Free Drugs. meglio toglierla dalle mani delle mafie e legalizzarle tutte. Più controllo e più sicurezza. Ma si sa che lo stato è colluso con le grandi organizzazioni criminali e hanno paura di farle arrabbiare.

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11.12|16:25 Turko75
Legalizzandole i costi sociali non si abbattono anzi… Ma come si fa a dire di legalizzare le droghe? Già ora sono un costo sociale abnorme, se le legalizziamo il costo sociale presumibilmente sarà anche più alto. Piuttosto, dopo una certa soglia chi viene effettivamente schedato come consumatore di tali sostanze non deve avere più diritto a prestazioni sanitarie gratuite. A un certo punto, servono anche decisioni drastiche.

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11.12|16:25 il_sudista
Le tasse del sud… che vanno al Nord vengono usata in cocacola… Per una volta puntate il dito contro voi stessi cari lombardi..

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11.12|16:25 Lettore_5329
Verifica fiscale per chi viene trovato in possesso di droghe….Visto che non li si possono arrestare (ma perché non affibbiare che so, 60 giorni di domiciliari a chi viene trovato in possesso di droga per “uso personale”? O almeno la sospensione della patente visto che sono un rischio?), perché non fare scattare un verifica fiscale in automatico per chi viene trovato in possesso di droga? Dopotutto se ha soldi da buttare via vediamo se almeno se li è guadagnati onestamente. In certe aree sarebbe un deterrente notevole….

11.12|16:25 AGENTE 000

Paghino loro le cure. Drogati ubriaconi tabagisti obesi, tutti menefreghisti sulla loro salute, e allora si paghino le spese di tasca propria per il rimessaggio.

* * *

questa è l’Italia che si prepara a votare: non vi sembra che sarà una roulette russa?

8 risposte a “Brescia cocainomane e l’Italia che si prepara a votare. – 608

  1. bhè, liberalizzare almeno in parte il consumo delle droghe leggere potrebbe essere un’idea. personalmente, ragionerei anche sulle shot room, se questo può servire a ridurre infezioni e magari predisporre un percorso di disintossicazione.
    sulla coca, mi troverai sempre e comunque contrario.
    se non altro, per ragioni ideologiche: la coca è diventata tanto celebre e socialmente accettata perchè droga “di chi ha successo”. che ipocrisia.

    sul mercato della coca ci sono alcuni dati interessanti, per esempio il coinvolgimento di aerei CIA o dichiarazioni di ex militari britannici sul non distruggere le raffinerie (Andy McNab). insomma, si sa che qualcosa sotto c’è….
    fra l’altro, ancora qualche anno fa il responsabile dell’agenzia ONU per la lotta alle droghe era un italiano. i suoi rapporti annuali contenevano una marea di cazzate (in sintesi, dati del tutto irrealistici).

    curioso che i commenti si alternino sulle responsabilità dello Stato e le “scelte di vita”, come se i cocainomani fossero disadattati che vogliono farsi del male e non a) il “top” o b) larghissima parte della popolazione.

    • osservazioni sparse di getto, che aprono diversi campi di riflessione.

      premetto, per sputtanarmi un po’, che non so che cosa siano le shot room: immagino che siano ambulatori dove si somministra l’eroina in forma medica e controllata.

      la liberalizzazione dell’hashish mi sembra inevitabile, anche se sussiste ancora qualche dubbio sulla sua potenziale dannosità sulle cellule germinali, ma non credo possa essere più elevata di quella dell’alcool, una delle droghe peggiori, e tuttavia perfettamente legale, almeno in occidente.

      dai commenti si sollevano dubbi di tipo etico, ma in realtà ispirati all’egoismo economico, sulla assistenza medica ai devianti.

      dovremmo riconoscere di essere tutti dipendenti da qualche cosa, chi si fa di sostanze, chi dipende dal sesso compulsivo o peggio da una persona sola e dall’amore per lei ;), chi dal fumo, chi dal successo, perché cumannari è megghiu ca futtiri.

      quindi diffido di questi moralisti della domenica che vorrebbero esaltare il loro perfezionismo solitamente ipocrita; però il chiedere qualche forma più forte di partecipazione alle spese per le cure mediche a chi cade in qualche dipendenza o malattia per trasgressioni scelte liberamente potrebbe avere un valore più altamente dissuasivo di altre misure.

      altra giustificazione non la trovo, non credendo al libero arbitrio…

      credo tuttavia che non dovremmo farci prendere da alcun principio ideologico, ma ragionare serenamente sulle misure che possono ridurre il danno e sui modi più efficaci di ridurre questi consumi.

      e per finire, butto lì una domanda fortemente provocatoria: quanti, che vanno cercando i motivi della crisi e del calo della produttività italiana, sono disposti ad accettare come ipotesi possibile che esse dipendano dalla forte diffusione del consumo di sostanze?

      • hai ben compreso le shot room.

        non credo tuttavia che i costi delle cure avrebbero un effetto dissuasivo: entrare nella dipendenza (sino ad aver bisogno di cure) non è qualcosa che si fa razionalmente, quindi non sia attribuirebbe importanza a queste conseguenze.
        si inizia “per gioco” (virgolettato), si finisce in un ciclo nel quale non si ha altro pensiero: se un eroinomane potesse immaginare razionalmente il pericolo di overdose, il problema probabilmente manco sorgerebbe.

        molto interessante la tua provocazione, ma credo andrebbe precisata.
        perchè il calo della produttività di cui si parla è in genere quello del lavoro (ergo: operai e piccoli artigiani). francamente, non credo che in catena di montaggio FIAT giri coca… ma magari mi sbaglio.

        • credo che in un paese in cui è cocainomane una parte importante della classe dirigente il calo di produttività sia inevitabile: esso dipende infatti dall’organizzazione, mica dall’impegno del singolo; anzi, da un certo punto di vista l’operaio che si è fatto di coca potrebbe essere la forza lavoro perfetta perché sente poco la fatica.

          condivido le tue osservazioni critiche sulla mia precedente considerazione, presentata peraltro in modo molto incerto e più che altro che provare a smontarla, come tu hai fatto benissimo.

          oggi peraltro sul tema è uscito un altro articolo sull’edizione bresciana del Corriere, nel quale si poteva leggere che l’analisi degli scarichi rivela che è cocainomane l’1% della popolazione bresciana.

          qualcosa mi pare che strida in queste valutazioni: comunque l’1% della popolazione (estendendo il dato dalla città alla provincia) farebbe 10.000 persone circa (a non considerare i consumatori occasionali).

          10.000 persone al centro di un traffico di 230 milioni di coca l’anno?

          ad attribuire loro anche soltanto 100 milioni di questa spesa, vuol dire che ci sono 10.000 cocainomani che spendono 10.000 euro di coca l’anno, cioè quasi 1.000 euro per la coca al mese.

          sniffate da mezzo grammo costano 50 euro l’una: con 20 sniffate di questa portata al mese arriveremmo alla cifra.

          una potente patrimoniale mi sembrerebbe il metodo migliore per combattere la loro tossicodipendenza, in effetti.

          scusa però la battuta un po’ troppo veterocomunista,

          • infatti i muratori usano abbastanza di frequente coca di pessima qualità…

            sarcasticamente geniale la tua idea di lotta alla droga. però, allora, perchè non legalizzarla?

non accontentarti di leggere e scuotere la testa, lascia un commento, se ti va :-)

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