17 gennaio 2013 giovedì 20:40
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maria:
Da qualche parte abbiamo sempre torto.
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bortocal:
forse sei perfino riduttiva… oppure troppo ottimista, fai tu.
da quasi tutte le parti abbiamo quasi sempre torto.
solo a volte c’è da qualche parte uno spiraglio che sembra poterci dare ragione.
ma è solo quel particolare e perfino irripetibile punto di vista…
gran cosa se succede che non sia proprio solamente il nostro personale, che nessuno può nemmeno capire.
un pò come vedere la pagliuzza nell’occhio altrui piuttosto che la trave nel proprio: il torto altrui -cioè la propria ragione- appare sempre molto più grande….
originale la tua reinvenzione della parabola di Jeshu, rivolta in verità contro i detentori delle verità ufficiali.
però credo proprio che il primo passo da fare sia il rompere l’incantesimo della contrapposizione malvagia secondo la quale il torto altrui è la propria ragione.
non è detto: c’è un famoso aneddoto di Manzoni che ascolta due che litigano, e prima sente le ragioni del primo e gli dice che ha ragione lui, poi quelle del secondo e anche a lui dice che ha ragione; e un bambino che è lì presente, protesta e dice che è impossibile che abbiano ragione tutti e due, e imperturbabile quello dice al bambino che ha ragione anche lui; poi però, ma il Manzoni non spiega come, riesce a dimostrare di avere davvero avuto sempre ragione, anche quando si contraddiceva.
ma questo credo che non sia un apologo per legali… 😉
ok, l’opposizione è effettivamente forzata.
d’altronde neanche il proprio torto è necessariamente la ragione altrui.
affare fatto, accetto l’integrazione, anzi la giudico necessaria… 🙂
Bortocal, altro che riduttiva e ottimista.
A me non basta provare di aver ragione, devo dimostrare che sono gli altri ad avere torto 🙂
Alcune volte mi spingo a nemmeno provare di aver ragione per non ipotizzare la possibilita’ di avere torto.
Non solo. Come Don Abbondio so trovare sempre qualche torto “a chi , messosi a sostener le sue ragioni contro un potente, rimaneva col capo rotto”.
Ma il lavoro ha le sue ragioni che la ragione conosce 🙂
bene, rispetto al predicozzo che ho appena fatto a redpoz, tu direi che sei di là della soglia che identifica le mie ragioni col torto dell’altro e sei consapevole che le cose non sono affatto tanto semplici.
il tuo apporto originale alla discussione sta in questa osservazione: che rischia di avere torto chi prova a farsi dare ragione; chi non lo fa, rimane indenne dal pericolo.
e questo potrebbe essere anche un buon insegnamento, per esempio rispetto al blog: chi scrive rischia di avere torto, chi non lo fa no.
però non avere torto non basta per avere ragione.
ma a questo punto dell’aggrovigliamento del discorso, se penso che qualcuno fa della lotta tra i torti e le ragioni il suo lavoro, mi vengono i brividi! 🙂
Anche a me vengono i brividi e alcune volte non passano neanche con sciarpa e cappotto 🙂
di che brividi potrà mai parlare una siciliana, rispetto ai brividi padani oppure tedeschi?? 🙂
Dei brividi dell’ingiustizia che i siciliani conoscono bene 🙂
ho sempre ammirato dei siciliani la capacità, almeno in alcuni, di farsi venire, per l’ingiustizia, quei brividi che i lombardi si fanno venire solo per il freddo, e ora ce n’è poco anche di quello… 😦
L’ha ripubblicato su cor-pus-zero.