26 gennaio 2013 sabato 14:14
.
l’opinione pubblica in questo paese non esiste.
le classifiche internazionali sulla libertà di stampa ci vedono preceduti dalla Bosnia e dalla Guyana e seguiti dalla Repubblica Centrafricana e da altri stati africani.
nessuno penserà, immagino, che le notizie sullo scandalo del Monte dei Paschi di Siena dimostrino il contrario.
si tratta di campagne di stampa pilotate e controllatissime, mica di autentico spirito giornalistico, altrimenti i giornali si sarebbero svegliati qualche mese fa quando la Banca fu ricapitalizzata con la cifra enorme di 3,9 miliardi si euro, anziché lasciarla colare a picco preoccupandosi solo di salvare di piccoli depositanti.
il Monte dei Paschi di Siena, data la collocazione geografica della sede centrale, gravita in un’area politica Partito Democratico, e in questo momento serve a una furiosa campagna di stampa finale per impedirgli di andare al governo.
la libertà di informazione non c’entra nulla e nessun giornalista finge neppure di agire in suo nome.
* * *
da subito i media sono apparsi filoberlusconiani, perfino quelli che non ti aspetteresti, come Repubblica: Debenedetti voleva un Blair di casa nostra, cioè un Renzi, che facesse, sotto copertura del Partito Democratico, quello che volevano i padroni reali dello stato; visto che non ci sono riusciti, anche per l’inconsistenza del personaggio, ora eccoli a cercare di correre ai ripari.
forse è per questo che Monti si è incattivito e ha prospettato un’alleanza con i berlusconiani senza Berlusconi, dopo che Bersani ha onestamente e correttamente detto che non si sogna affatto di scaricare Vendola dopo le elezioni.
come già fece coerentemente ed infelicemente Prodi a suo tempo, confermando fino alla fine, contro il trasformismo, lo schieramento che aveva vinto le elezioni per un soffio, dato che ogni altra scelta sarebbe semplicemente tradimento dei propri elettori, chiamati a votare in un modo, per essere gabbati subito dopo.
* * *
il Partito Democratico non è un partito che faccia una politica di sinistra, non fa neppure una politica troppo democratica, per dirla tutta; è debole e inconsistente quasi su ogni aspetto, è appena poco meno peggio degli altri quanto a corruzione, ha una qualità di personale politico interno in genere deplorevole e fossilizzata sotto forma di piccole cricche locali; Bersani non è un trascinatore di folle e ha una saggezza da trattoria di campagna emiliana.
ma si può sempre votare Vendola, se si vuole mandare un messaggio più di sinistra (anche se su Vendola ho delle riserve personali enormi, che del resto ho già documentato sul blog): sono voti che confluiranno nel paniere dell’alleanza democratica, comunque.
* * *
ma la borghesia italiana è ancora la peggiore del mondo, come diceva Pasolini, ed è di gran lunga peggiore del Partito Democratico che pure ne fa parte: la sua lotta è una difesa miope e particolaristica dei propri privilegi, è una battaglia contro una patrimoniale progressiva…
la borghesia italiana non è una classe sociale con una funzione e una visione del mondo, è solo una cricca allargata di individui che fanno i loro interessi particolari, indifferenti a tutto il resto per forma mentis, e capaci di procurarsi danni collettivi enormi per vantaggi individuali miserabili.
la borghesia italiana è antiberlusconiana tanto quanto è anche antibersaniana, e ride di Berlusconi nei salotti, ne fa strazio di barzellette, ma poi non le importa se l’uomo è un idiota politicamente parlando, le basta che faccia qualche suo interesse qua e là.
e Berlusconi è lo specchio di questa mentalità, sta dentro questo patto scellerato come la mano nel guanto: sa come sollecitare l’appoggio.
per questo anche l’argine debole e poco consistente rappresentato dal Partito Democratico rispetto agli appetiti della borghesia italiana appare un obiettivo militare da demolire in fretta, e chiunque concorre alla causa, per qualunque motivo lo faccia, viene valorizzato sui media.
va bene Ingroia con la sua armata Brancaleone di oppositori duri e puri che fanno il gioco del nemico principale attaccando l’alleato potenziale debole; va bene Monti, nonostante i supporti politici da prima repubblica, se si mette ad attaccare il Partito Democratico anche lui frontalmente; va persino bene Beppe Grillo, ma senza esagerare, se anche lui toglie voti al Partito Democratico.
* * *
siccome la politica è l’arte del possibile, la proposta politica di Ingroia, di Grillo, persino di Monti, non hanno alcun senso fuori da un calcolo attento dei risultati possibili.
perché se uno di questi tre attori, Ingroia, Monti o Grillo prende più voti del previsto o se peggio ne prendono tutti e tre, allora la maggioranza ce l’avrà di nuovo Berlusconi.
non oso immaginare con quali conseguenze: io l’ho scritto invano a dicembre: bisognava che la crisi tornasse al Parlamento, bisognava che l’incarico di formare il nuovo governo fosse ridato a Berlusconi, bisognava stanarlo con la prova provata della inconsistenza delle sue trovate da piazzista.
e invece siano stati riportati a votare in fretta e furia.
non mi lamenterò della mancanza di democrazia, perché votare in Italia, con questa legge elettorale, per le elezioni nazionali non è comunque democratico.
quindi, sciolgo tutte le riserve e gli ormeggi: chi vota a sinistra si tappi il naso, voti Democratico senza neppure esserlo né diventarlo, perché non c’è altra strada POSSIBILE per impedire la rovina completa del paese che verrebbe realizzata dal ritorno della cricca berlusconiana al timone.
fa schifo? è vero; è poco meno di niente? verissimo.
ma non andiamo (non andate) a votare per dimostrare quanto siete perfetti e puri, andate per scegliere, e qualunque altra scelta nell’ambito del possibile è peggio di Vendola-Bersani, secondo me.
* * *
e sul Monte dei Paschi di Siena, è tutto vero quel che dicono e però non c’è nulla che non si sapesse già, chi voleva.
ma non ascoltate l’uso propagandistico del problema, perché di tutti quelli che strillano e fanno gli indignati, il più sano ci ha la rogna.
è quel che volevo provare a dire qui, questa doveva essere solo una breve premessa, ma devo essermi fatto prendere la mano dall’indignazione: lo dico meglio al prossimo post, che sarà dedicato alla rogna più rogna di tutte, cioè alle Fondazioni bancarie.
Condivido quanto dici, ma il consiglio si applica anche a te? E allora è meglio non astenersi, no? A me l’astensionismo tenta molto, ma alla fine credo di non dover dimostrare, come appunto dici, di “essere perfetta e pura”…
a parte il mio problema pratico personale di dovere andare a votare in Germania, dove risiedo ancora legalmente, io in questo post vorrei sommessamente dire che chi vuol dare qualche testimonianza morale semplicemente non vota, se si rende conto che il suo voto ha un effetto pratico opposto all’esempio di moralità che si vorrebbe dare.
i puri e duri non vanno a votare perché qualunque voto danno è comunque un compromesso e sarà data a qualche persona che ha i suoi scheletri sull’armadio.
e allora, perso per perso, il voto lo dai dove può servire a qualcosa, non dove fa solo danno…
quindi son d’accordo con te, completamente.
ovviamente sono un pò più ottimista di te sulle qualità del PD e sulle sue possibilità di governare come si deve il nostro paese, ma concordo con le tue conclusioni: nella peggiore delle ipotesi, si voti PD turandosi il naso.
non è il genere di campagna elettorale che mi auspicavo, ma se fosse necessario mi accontenterei…..
sono stato iscritto due volte al Partito Democratico e ogni volta per un anno solo.
l’ultima volta mi sono iscritto al Partito Democratico della città tedesca dove vivevo, non troppi anni fa, per ritrovarmi a sorpresa in compagnia del farabutto mafioso più schifoso che ci fosse tra gli italiani di quel Land; e se non fosse stato condannato per violenza sessuale contro una paziente, ce lo saremmo ritrovati anche in Parlamento, come rappresentante dei Democratici della Germania, aveva l’elezione in tasca; ma ci sono voluti tre anni per escluderlo dalle liste: cercò poi di passare con Berlusconi, ma non lo vollero neppure loro.
credimi, redpoz: non parlo a vanvera.
poi ben vengano le speranze di gioventù, non sarò certo io a disprezzarle, anche se, per quanto riguarda le mie (Magri, Pintor e Rossanda), i miei modelli sono stati degli ingenui e ci hanno trascinato sulle strade dei sogni, ma almeno non hanno mai avuto corrotti fra loro, anche se a volte personaggi ai confini della correttezza li ho visti profilarsi anche vicino a loro.
guarda, non è certo un problema crederti.
magari uno spiacere, ma questo è diverso.
io ho la fortuna di appartenere ad un circolo piccolo, di un paese piccolo e composto da gente onesta.
ma ho visto io stesso certi “giochini” più o meno limpidi passando ad un livello superiore. e capisco che non si possa essere totalmente immacolati, ma certo non accetto criminali.
come ho scritto anni fa, un partito è composto da persone, con tutti i loro difetti. e quelle persone sono gli stessi anticorpi che il partito ha contro ogni malaffare.
per fortuna in genere nel PD questi anticorpi sono abbastanza reattivi, ma basta poco per smollarsi.
da una parte capisco il ribrezzo, dall’altra insisto ancora sulla necessità di non lasciar campo libero.
non so quale sia la soluzione migliore…
mi accorgo adesso che ho trascurato delle esperienze personali ancora peggiori, fatte in Italia anni fa, che veramente toccano delle corde molto dolorose e quindi preferisco perfino dimenticarle.
e naturalmente anche io credo a te senza riserve.
però osservo che alla fine non deve essere un caso se questa struttura, pensa un po’, riproduce esattamente quel che succede nella Chiesa cattolica, dove esiste una base spesso onesta e generosa e via via che sali le gerarchie formali e informali affondi sempre di più nell’ipocrisia e nella vera e propria corruzione, con poche eccezioni a questi livelli.
io di solito non mi tiro indietro dalle battaglie, però con gli anni sono diventato piuttosto individualista, e lo dico anche come autocritica, ma preferisco combattere da solo e magari rompermi la testa, che combattere con altri a alla fine ritrovarmi tradito.
non sto facendo proselitisimo, ovviamente, perché l’individualismo ti mette in condizione di non farne, è solo un confronto di opinioni.
d’altra la logica “politica”, cioè di compromesso deteriore per la ricerca del potere, che guida la vita di tutti i partiti senza troppe distinzioni, l’ho conosciuta troppo bene: è sbagliata in se stessa, non è la mia logica.
qualche mese fa mi sono iscritto a Greenpeace, e al momento in cui andrò in pensione credo che destinerò una parte delle mie energie ad associazioni di questo tipo; per ora il mio lavoro è già anche una forma di impegno sociale molto forte.
probabilmente riproduce la realtà di qualsiasi struttura gerarchica….
hai mai sentito di un impiegato di basso livello della ENRON rubare?
diciamo meglio che chi sta in fondo alla scala gerarchica può rubare ben poco.
la differenza non sta tanto nelle propensioni (per quanto…), ma soprattutto nelle dimensioni del rubabile.
certo, oltre che nella libertà (intesa come assenza di controlli stringenti)
giusta precisazione.
è a questo che serve la Casa delle Libertà o il Popolo della Libertà… 😦
Mi piace
mi sembra che questa dichiarazione d’amore vada a redpoz, vero? non si capisce mai bene con l’organizzazione dei commenti di wordpress… 😉
Sì, era per redpoz. Ma a te ne avevo già fatte prima, non ti puoi lamentare 🙂
ok 🙂
mai stato geloso. del resto…
ho sempre preferito così, per evitarmi il fastidio di essere ricambiato con la stessa moneta:) 🙂 🙂
bhè, grazie!
Ehm…ti capisco, so cosa vuol dire:-) Ma forse ormai dovremmo rassegnarci ai limiti della natura umana:-) Una dose moderata di gelosia è fisiologica.
hai usato due aggettivi perfetti: moderata e fisiologica.
mi ricordo una scenata a teatro della mia ex moglie – io ero seduto esattamente dietro il mio capo che si godeva la scena con la testa rigida davanti verso il palcoscenico – perché parlavo con la moglie di un mio amico.
peraltro ora siamo tutti e due felicemente divorziati, anzi, che dico?, tutti e quattro. 🙂
la solita critica alla borghesia.
in fin dei conti il borghese e’ uno che lavora.
spesso lavora in proprio e’ anche un professionista od un artigiano od un impiegato statale.
e’ ovvio che questa gente guardi al proprio interesse e cerchino di tutelarlo a tutti i costi.
pretendere che questa classe sociale rinunci a quanto guadagnato in nome di una non meglio definita solidarieta’ transclassista prima di essete utopistico e’ profondamente stupido..!
il comunismo..:dottrina che sul piano formale ed ideologico e’ paragonabile alla predicazione di cristo (checche’ ne dicano quelle faine degli alti gerarchi cattolici)…
e’ fallita miseramente perche’ non ha considerato l’impatto con gli egoismi,le ambizioni e le possibilita’ del singolo.
ha voluto fare un ammasso di cervelli le cui conseguenze le possiamo vedere nella nostra societa,a lungo e tuttora influenzata dagli intellettuali sinistrorsi….dove la meritocrazia e’ di fatto SCOMPARSA.
veramente la mia è una critica non alla borghesia in generale, ma alla borghesia italiana.
di cui peraltro faccio parte a pieno titolo e ne sono del tutto consapevole.
niente in contrario contro il borghese che lavora, sono un borghese stakanovista anche io: ma in Italia ce n’è un’ampia fetta che non lavora, ma intrallazza (a meno che tu non lo consideri un lavoro), e in tutto il mondo c’è un’ampia parte della borghesia che non lavora, ma specula (e la speculazione per me è solo una variante dell’intrallazzo e non è affatto un lavoro: per lavoro intendo ciò che ha un’utilità sociale, non ciò che è un danno per la società: queste forme di attività le metto più volentieri nella categoria del crimine).
tutti guardiamo ai nostri interessi, mica è questo il problema: il problema è se siamo capaci culturalmente di individuarli o se abbiamo una cultura poco evoluta che identifica l’interesse di cui siamo portatori col vantaggio individuale immediato; ma questa è miopia, oppure chiamala pure stupidità, visto che ci tieni: migliorare il proprio benessere ponendo le premesse per la distruzione del pianeta in trent’anni non è fare i propri interessi.
è stupido non capire che il benessere della borghesia nasce dalla coesione sociale e che la società si mantiene col contributo di tutti, in proporzione a quel che ciascuno può dare, come dice la costituzione: stupidi sono coloro che non ci arrivano, travolti da una visione miope dei loro interessi: tra i quali stupidi vedo che ti aggreghi volentieri e senza vergogna di farti riconsocere tu che dai dello stupido ad altri.
nessuno immagina che i ricchi offrano cristianamente per il prossimo quel che per loro è superfluo; ci sono le leggi per obbligarli; se poi non funziona la via democratica, rimane sempre aperta la via sanguinosa delle rivoluzioni, la storia conosce anche queste e secondo me non è saggio sfidarla.
il comunismo con tutto questo non c’entra un cazzo, questo è soltanto l’abc della democrazia e non del comunismo, e sta scritto anche nella nostra Costituzione.
tra molte parentesi, da Gramsci a Stakhanov il comunismo ha sempre mirato a riconoscere e premiare i meriti individuali: quella di attribuire l’egualitarismo clientelare contro il merito alla tradizione comunista è un’altra delle bufale che accetti acriticamente; ma già si sa che se ti senti toccato nel portafoglio, tu diventi di bocca buona.
e com’è che invece io (come qualcun altro) che avrei tutto da perdere individualmente parlando e nell’immediato, dalla diffusione di queste idee, cerco invece di farle affermare? siamo masochisti o semplicemente un poco più lungimiranti?
ma, il bello sarà vedere come si evolvono le cose: lo spettacolo promette di essere molto divertente.
non sono neppure sicuro che la meritocrazia sia del tutto scomparsa: io ad esempio mi sono fatto strada solo con le mie gambe: ma coloro che strepitano di più contro la scomparsa della meritocrazia sono quelli che, se cominciasse ad essere applicata, verrebbero mandati a pulire i cessi.
L’ha ripubblicato su cor-pus-zero.