Giornata della Memoria della cosa giusta e Giornata dell’Alzheimer. – 46

27 gennaio 2013 domenica 12:03

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il migliore contributo alla Giornata della memoria lo hanno dato gli elettori israeliani che hanno appena tolto la maggioranza alla destra e, consegnando un parlamento con 60 voti per la destra e 60 voti per il centro-sinistra, hanno costretto l’oltranzista Netanyahu a trattare almeno con loro.

un atto di saggezza che non può che fare piacere ai veri amici del popolo ebraico, che non sono quelli che gli danno ragione anche quando ha torto e si macchia di colpe gravi.

senza enfatizzare questo risultato, si tratta di un piccolo, ma significativo passo nella direzione giusta.

e di un segnale che anche in Israele, qualche giorno prima della Memoria ci si è ricordati di fare la cosa giusta, o almeno una cosa meno ingiusta.

* * *

riapro il post, perché mi è toccato ascoltare anche questo:

E’ difficile adesso rimettersi nei panni di chi decise allora.

Certamente il governo di allora, per il timore che la potenza tedesca si concretizzasse in una vittoria generale, preferì essere alleato alla Germani di Hitler piuttosto che contrapporvisi.

E dentro questa alleanza vi fu l’imposizione della lotta e dello sterminio contro gli ebrei.

Quindi il fatto delle leggi razziali è la peggiore colpa di un leader, Mussolini, che per tanti altri versi, invece, aveva fatto bene.

per la serie: La Giornata mondiale dell’Alzheimer.

* * *

se io insegnassi ancora e questo fosse il brano di un tema di un mio alunno di 15 anni, gli farei le seguenti osservazioni:

1. Perché parli di immedesimazione con Mussolini (“rimettersi nei panni”)? nessuno te lo ha chiesto.

2.  “per il timore che la potenza tedesca si concretizzasse in una vittoria generale”: frase contorta e confusa: bastava dire “per il timore di una vittoria generale della potenza tedesca”

3. Dire che Mussolini si alleò a Hitler per il timore di una sua vittoria generale è una incoerenza logica molto grave: infatti, dal momento che quella alleanza fu stipulata, Mussolini doveva augurarsela con tutte le sue forze, quella vittoria, e non temerla.

Le motivazione dell’alleanza fra i due regimi va dunque ricercata altrove.

4. “l’imposizione della lotta e dello sterminio contro gli ebrei”: frase grammaticalmente sbagliata: vi può essere lotta contro gli ebrei, ma non “sterminio contro gli ebrei”: vi può essere solo sterminio DEGLI ebrei.

5. perché non hai ricordato lo sterminio degli oppositori politici e di altre minoranze?

6. “Quindi il fatto delle leggi razziali è la peggiore colpa”: la frase non funziona, come al punto 3; bastava scrivere: “Quindi le leggi razziali sono la peggiore colpa”.

7. il “Quindi” non è giustificato logicamente: la frase introdotta dal quindi non è affatto la conseguenza logica della precedente; anzi, semmai sorge il dubbio che sia in antitesi con quanto detto prima: se in qualche modo era  giustificata l’alleanza con la Germania, allora erano giustificate anche le leggi razziali.

8. In ogni caso l’affermazione è assurda, perché, oggettivamente, le leggi razziali non sono la colpa peggiore del fascismo, la colpa peggiore è la partecipazione attiva all’olocausto, che direttamente non era previsto dalle leggi razziali.

caotico nella struttura logica, improprio nell’espressione, mal documentato.

il mio voto sarebbe stato 3.

però stiamo parlando non di un adolescente in formazione, ma di un vecchio in declino, e quindi possiamo dargli anche 2.

😦

* * *

per favore toglietecelo dai piedi a qualunque costo: quest’uomo non può rappresentare l’Italia!

18 risposte a “Giornata della Memoria della cosa giusta e Giornata dell’Alzheimer. – 46

  1. Vero, verissimo.
    Il prossimo passo invece, e non lo dico con tono di polemica, è comprendere e far comprendere che il giorno della memoria non è solo shoah.

    • la tua precisazione è molto opportuna: ho letto poco fa un post, ma non ricordo di quale blog, che dà le cifre dell’olocausto: non c’era solo la stella gialla degli ebrei, c’erano stelle di altri sei colori.

      nei campi di sterminio tedeschi ho visto precisa memoria di questo; in Italia facciamo ancora fatica a ricordarci dello sterminio di zingari o di omosessuali, perché si tratta di categorie ancora discriminate e viste con ostilità.

  2. Posto qui il commento che ho scritto sul mio blog oggi:

    Ok, oggi è il giorno della memoria? Allora, oltre a ricordarci dei 6 milioni di Ebrei morti, ricordiamoci anche dei 7 milioni di contadini ucraini lasciati morire nella carestia, degli 1.4 milioni di Armeni ottomani, degli 1.8 milioni di Cambogiani, di quel milioncino di abitanti del Rwanda uccisi in un centinaio di giorni, dei 180 mila Curdi uccisi da Saddam, dei Pellerossa e dei DICIANNOVE MILIONI DI INDIOS che noi “civilizzati” ci portiamo sul groppone…ed infine non dimentichiamo i palestenesi, i siriani….

    • hai totalmente ragione, marta.

      dovremmo avere la memoria dell’elefante per ricordare tutti i genocidi compiuti nella storia.

      tu conosci il genocidio del Congo perpetrato dai colonialisti belgi alla fine dell’Ottocento? io l’ho scoperto per caso: 10 milioni di persone, pare…

      per non parlare degli italiani che sterminarono la metà della popolazione libica tra gli anni Venti e Trenta.

      del resto i primi genocidi della storia furono proprio i Romani, e il primo olocausto ebraico il loro.

      però vedi, la differenza fra Italia e Germania sta nel fatto che noi, come bambini piccoli, per bocca di Berlusconi diamo la colpa della partecipazione italiana allo sterminio degli ebrei ai tedeschi, e i tedeschi invece, per voce della Merkel, se ne assumono la responsabilità.

      quando ero in Germani quasi ogni sera la televisione trasmetteva qualche documentario sul nazismo, a perenne monito.

      noi siamo un popolo sventato.

      • Non sapevo del genocidio del Congo 😦
        …e comunque gli italiani non sono certamente esenti da questo tipo di uccisioni…

        Una terribile pagina della nostra storia l’ho saputa in età adulta e non certo dalla scuola.
        Le foibe.
        Tanto poco se ne parla e tante terribili furono.
        L’animo umano in quanto a cattiveria non ha nazionalità. Per un motivo o per un altro non guarda in faccia nessuno per il suo tornaconto. Che ci sia costretto o meno.

        Siamo un popolo che nasconde, che mente. Siamo un popolo che non insegna il rispetto ai proprio figli.
        Ne è prova il fatto che chi eleggiamo sono uomini della peggior specie in fatto di serietà e di etica.

        Non nutro molte speranze. Anzi nessuna ad esser sincera.
        Come italiana non mi sento di puntare il dito…a quanto pare un pò tutti i popoli non danno il meglio di se in certe occasioni.

        • Scusa … vogliamo per caso dimenticare le bombe atomiche?
          Cambia il metodo ma…il risultato in termini di vittime, anche nel tempo….mi sembra che sia notevole!

          Sembra che le vittime in occidente, nel cuore dell’europa siano più pesanti che altrove. Non saprei spiegartene la ragione..

          Gli americani, ad esempio, non dovrebbero vergognarsi che ancora oggi vanno ad uccidere lontano da casa loro per il profitto?….

          • la storia umana è quella che potrebbe avere inventato una scimmia crudele, come infatti siamo, ma una scimmia che si trova anche a maneggiare aggeggi di una potenza inaudita, che sa non neppure ben valutare.

            la storia sembra peraltro una prosecuzione della lotta per la vita dei branchi nelle savane.

        • puntare il dito contro noi stessi, e non contro gli altri, è l’unica cosa buona che possiamo fare.

          e, contrariamente a quel che molti pensano, è un atto rispetto, di responsabilità e di amore verso se stessi.,

  3. francamente quella frase di presentazione ad ogni tuo post…:”prossimo alla cittadinanza tedesca”…mi lascia perplesso.
    certo e’ una societa’ disciplinata e rispettosa dell’ordine costituito ed a volte piacerebbe anche a me farne parte…..ma…vedendo,in questi giorni,una pletora di filmati sull’olocausto e ricollegandoli ai racconti di mio padre,combattente in Russia dove non le ss ma l’esercito tedesco ne ha combinati di tutti i colori…….mi chiedo perche tu desideri incorniciare l’ultimo periodo della tua vita in un passaporto tedesco.

    questo non e’ una critica verso tue decisioni private ed assolutamente legittime ma solo una mia curiosita’ visto che ci tieni a divulgare questo accadimento.

    sicuramente mettere un passaporto fra te e le mafie ed il malcostume nazionali,sarebbe una scelta condivisibile ma attenzione perche’ ogni medaglia a sempre il suo rovescio.

    • ma, edoardo, sei sicuro di avere messo il commento in coda al post giusto?

      per una volta che proprio non l’ho fatto!

      oppure volevi sottolineare sarcasticamente proprio questo?

      non preoccuparti, ho già rimediato nella risposta a tramedipensieri 🙂

      cresciuto in Alto Adige – Sued Tirol, credo di avere una mentalità più tedesca che italiana, e la nostalgia della mia infanzia mi riporta volentieri in luoghi che me la possono ricordare facilmente.

      la Germania è TUTT’ALTRO CHE LA PERFEZIONE, E LA MIA è UNA SCELTA SOLO PRIVATA, NON PRIVA CERTO DEI SUOI LATI DIFFICILI.

  4. ASSOLUTAMENTE NESSUNA SOTTOLINEATURA SARCASTICA. era solo innocente e distaccata curiosita’…!!!
    anche il Giappone e’ una societa’ disciplinata,rispettosa delle leggi e con un sentimento religioso verso il lavoro ma francamente dopo averci vissuto tanto tempo non mi va proprio di abbracciare definitivamente quella cultura…..

    • la differenza culturale tra Germania e Italia è certamente molto inferiore che quella tra Italia e Giappone, in particolare per chi, come me, è già cresciuto in un contesto biculturale e bilingue.

      poi i tedeschi lavorano meno di noi, con molta più calma e ordine, senza affanno: per loro io ero un workalchoolic… 😉

      aggiungi che da ogni parte, anche da quegli estremisti di sinistra che a parole più ne dovrebbero essere alieni, in Italia si è diffuso un razzismo antitedesco, che dichiararsi amici di quel popolo oggi è poco meno che dichiararsi amici degli ebrei sotto il nazismo negli anni Trenta.

      e quindi figurati se io posso tirarmi indietro!

      e infine, io non lascerei del tutto l’Italia, dove ho figli e nipoti, e sarei a 10 ore di treno o un’ora di volo da casa.

      prendendo la cittadinanza tedesca semplicemente tornerei ad essere bi-culturale, come mi sono formato.

      però posso anche dire che è molto più difficile essere tedesco in Italia, che italiano in Germania, oggi, dove un italiano colto e benestante (voglio porre queste limitazioni) è accolto con simpatia e anche con una evidente ammirazione per la sua fantasia e creatività, che a loro purtroppo manca del tutto.

      ma in Italia l’intelligenza ti fa perseguitare e ti fa vivere male!

      e spero di non essermi dimenticato nient’altro!

  5. francamente non so cosa dire e non voglio sprecare parole inutili.
    sono perplesso ma emotivamente distante perche’ ogni vita e’ un mondo a se con una evoluzione un tragitto ed un finale proprio.

    • repetita iuvant: l’amore per la libertà non ti porta solo a fuggire dalla cortina di ferro, ma anche dalla cortina mafiosa.

      l’Italia è un paese invivibile.

      oggi mia figlia, neoassunta da tre giorni, ha saputo di essere stata convocata dal Direttore Generale perché, prima di firmarlo, ha voluto leggere il suo contratto di lavoro, e questo è apparso un atto di insubordinazione!

  6. Pingback: la giornata della memoria del mio blog e non solo – 46 – Cor-pus 2020·

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