28 gennaio 2013 lunedì 18:41
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la tecnica di propaganda elettorale di Berlusconi è sempre la stessa e noi da vent’anni ci caschiamo come gonzi.
e questa volta è più chiara del solito e ben calcolata.
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Berlusconi va, senza essere invitato, alla cerimonia ufficiale della Giornata della Memoria, ben deciso a fare scoppiare un caso e si siede nel posto riservato a Monti: fatti più in là.
in qualunque paese normale sarebbe fatto accomodare fuori dalla porta, o almeno spedito negli ultimi posti liberi in fondo.
invece lui troneggia e ha già lanciato il messaggio subliminale che non è un vecchietto rincoglionito che politicamente conta poco o niente, come era fino a 30 giorni fa, ma che è ancora l’onnipotente Berlusconi a cui tutti si devono inchinare.
subito dopo spara una serie di balle storiche in un italiano da quarta elementare, ben consapevole di suscitare un caso di spessore internazionale.
infine, soddisfatto e beato, si addormenta come un bambino.
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perché insomma è veramente grossa dire addirittura che l’inventore mondiale del fascismo – già, all’Italia il triste primato – ha fatto del bene prima delle leggi razziali, che naturalmente sono colpa della Germania, perché gli vennero imposte da Hitler (balla su balla).
l’Italia è smemorata e non ricorda le 2.000 condanne a morte di patrioti della minoranza slava in Istria, ops: della Venezia Giulia, lo sterminio di metà della popolazione libica in lager che anticiparono quelli hitleriani, l’omicidio degli avversari politici, l’aggressione alla pacifica Etiopia e la guerra combattuta con i gas, le stragi di massa dei monaci copti in quel paese, e poi le feroci rappresaglie contro i partigiani, a fianco dei nazisti.
tutto cancellato dallo smemorello che conosce solo una storia da bar.
e però queste stupidaggini qualche voto fascista in più magari glielo portano…
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ma adesso, come da copione, ha le televisioni per sé, per dire che è tutta una montatura della sinistra che lo perseguita, che lui è stato chiarissimo, e via dicendo: il canovaccio di questa commedia dell’arte è ventennale.
il pubblico cui punta lui, l’unico che può votarlo, è quello che ci crede.
ma intanto che gli chiedono dei suoi giudizi sul fascismo, lui ha le sue televisioni a disposizione per parlare anche d’altro, in barba alla par condicio, e anche qui il copione è sempre quello: la riduzione delle tasse.
abbassamenti strepitosi, nulli sì per chi guadagna meno di 15.000 euro l’anno, ma via via crescenti per chi guadagna di più, con un abbattimento selvaggio delle imposte per i redditi più alti, che pagherebbero solo il 33%, al grido: i ricchi e i milionari sempre più ricchi, gli altri si arrangino.
la diminuzione delle tasse la promette da vent’anni, ha avuto per tre volte maggioranze sempre più schiaccianti in parlamento per farlo: non riesco ad immaginare che qualcuno possa credergli ancora, ma probabilmente sono molti che, senza credergli, sperano comunque di portarsi a casa qualcosa, votando lui: il senso civico di questo paese è come la polvere da nascondere sotto il tappeto di cui parla Bersani.
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l’ultimo atto della sceneggiata è la discesa in campo dei vassalli.
oggi ne prendo uno a caso, Brunetta:
«Credo che Berlusconi abbia detto quello che la maggioranza degli italiani pensano su Benito Mussolini.
Credo che gli italiani si riconoscano nelle parole di Berlusconi in questo senso: premettendo che è stata una dittatura, che ha negato le libertà va detto che il fascismo ha prodotto welfare senza democrazia, esattamente come avvenuto in Unione sovietica».
lascio perdere il welfare del fascismo e quello dell’Unione Sovietica, quello del confino e dei gulag, perché sono barzellette, e mi concentro sul resto, all’inizio.
la frase di Brunetta ci lascia solo due possibilità:
1. è vera, e allora noi dobbiamo vergognarci di essere italiani, se la pensano sui Mussolini come Berlusconi e lui.
2. la frase è falsa e allora qualcuno deve vergognarsi per Berlusconi e La Russa, un paio di bifolchi storici e di venditori di fumo.
naturalmente noi preferiamo la seconda ipotesi, anche se non abbiamo alcuna voglia di vergognarci per conto d’altri.
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del resto, contrariamente a quel che dice Brunetta (ma intanto il messaggio passa lo stesso), Berlusconi la maggioranza dei voti alle elezioni non l’ha mai avuta e ci ha sempre governato soltanto per via delle legge elettorale scellerata che lui stesso ha fatto approvare.
non abbiamo avuto e non avremo in questi anni solo le leggi ad personam: abbiamo avuto anche un parlamento ad personam.
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bene, e con questo ho dato il mio contributo alla campagna elettorale di Berlusconi anche io… 😦
😦 vien da piangere
ma dai, o incazziamoci o almeno ridiamo, ce ne sono già abbastanza di magagne… 😉
intanto, un sondaggio di SWG pubblicato su La7 ieri sera (mi sfugge il nome del programma…) diceva che il 75% degli elettori PDL non sono d’accordo con le parole di berlusconi sul fascimo e solo un 20% lo so.
speriamo sia vero, però la cosa non consola più di tanto.
perché lo votano, allora, se non sono d’accordo proprio su un giudizio tanto importante?
mah, secondo il sondaggista il messaggio era appunto per consolidare quel 20%.
il restante 75% ha ovviamente ha lo stomaco buono….
aspetta, c’è un piccolo refuso nel primo commento alla fine che mi impedisce di capire completamente.
il 75% non è d’accordo (ma lo vota lo stesso), il 20% risponde…(non) lo so?
e il 5% è d’accordo?
ma allora Berlusconi è un coglione!
no, è “lo sono”. (il 20% è d’accordo)
solo il 5%, infatti, ha risposto “non so”.
scrivendo di fretta mi son perso l’ultima sillaba
ok, il 75% non è d’accordo, il 20% sì e il 5% non sa
e Berlusconi voleva consolidare, o forse espandere quel 20%.
sono d’accordo: lui ha un 75% di elettorato che lo vota a dispetto di Dio e dei santi, qualunque cosa dica o faccia e un 20% che invece lo vota solo se è abbastanza fascista.
ha la paura di perdersene qualcuno alla destra estrema: mossa calcolata, come dicevo.
però stupida lo stesso, perché i fascisti che non votano Berlusconi sono quelli che dicono proprio che i nazisti facevano bene a sterminare quelli che hanno sterminato, a cominciare da ebrei, comunisti, zingari ed omosessuali.
e non te li tiri dietro tanto facilmente, anche se Berlusconi gli conviene, perché gli assicura almeno l’impunità.
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