e quindi tu mi accusi, tra le righe, di portare acqua al mulino della fede? 🙂
ma quale?
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se dovessi appoggiare qualche religione, sarebbe l’induismo.
il cristianesimo adora il dio creatore e quello redentore, che mantiene in vita: sono, a grandi linee due aspetti che rendono la Trinità cristiana vicina ai tre vertici della Trimurti indù: abbiamo Brahma, abbiamo Bishnu.
ma a noi manca Shiva, il dio della distruzione.
la negazione nel cristianesimo è stata infatti delegata al diavolo e maledetta: Belzebù, Satana o il raziocinante Mefistofele, tutte incarnazioni del Papé Satan, Papé Satan aleppe.
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di qui lo squilibrio trasmesso dall’ebraismo e dal cristianesimo alla cultura occidentale.
si adora chi crea, si adora chi mantiene la vita col suo amore, ma non si accetta di morire, si pretende l’immortalità.
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a guardar bene, al fondo del cristianesimo ci sta l’effetto serra.
prendete la premessa ebraica che l’uomo è il padrone della natura e che l’ordine datogli da Dio è quello di moltiplicarsi senza limiti.
aggiungete che la distruzione è vista come un effetto del male e avrete necessariamente l’idea dello sviluppo infinito.
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l’induismo è la religione della vita e del suo equilibrio, dove è positivo tanto il dio che crea che quello che distrugge.
il cristianesimo è una religione suicida del potere e dello sviluppo infinito, perché adora soltanto l’espansione di una vita soltanto immaginaria che si pretende libera dalla morte.
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spero di avere rimediato almeno in parte… 😉
bella sovrapposizione!
Pienamente d’accordo sull’ Induismo. Shiva è una delle divinità indiane più complesse, raccoglie in sé una serie di aspetti spesso in mutua contraddizione. Egli è insieme il distruttore e il restauratore, il primo degli asceti e il simbolo della sfrenata sensualità, è un benevolo pastore di anime e un pericoloso tentatore….Shiva, secondo me, rappresenta l’universo nelle sue molteplici sfaccettature, perché è così la vita, l’esistenza. Si, mi piace e lo sento più vicino, decisamente.
Ciao, sempre interessante leggerti.
un abbraccio
Pan
in effetti mi do da fare, forse anche troppo, per scrivere delle cose interessanti e quindi non banali.
ma forse dovrei piuttosto cercare di dare un centro preciso ai miei pensieri e occuparmi di qualche campo limitato dove possa far bene.
vedi, ad esempio, tu su Shiva sai certamente più di me… 😉