379. nessuna guerra mondiale per la Siria.

solo il 9% degli americani è favorevole ad un intervento in Siria, il 60% è contrario, il 31% è la palude dei non so non mi ricordo.

Obama aveva dichiarato pochi giorni fa che sarebbe intervenuto solo su mandato dell’Onu: posizione sensata, che equivale a dire che gli  USA non sarebbero intervenuti.

* * *

non ci sono dubbi che centinaia di uomini, donne e bambini inermi sono stati ammazzati nei giorni scorsi in un quartiere controllato dai ribelli; e ci sono pochi dubbi che sono stati uccisi col gas; comunque ce lo diranno gli ispettori ONU a breve.

ma secondo voi cambia qualcosa come sono stati uccisi?

vogliamo scandalizzarci per i morti col gas e restare indifferenti a quelli ammazzati in mille altri modi? vogliamo bombardare Damasco dal cielo per punire chi (ma chi?) l’ha intossicata col gas, aggiungendo vittime a vittime? ma per favore!

l’accusa al regime di Assad di avere usato armi chimiche contro la popolazione civile per chi ha visto cospargere di napalm per anni i contadini vietnamiti da parte dell’esercito americano è grottesca.

l’accusa ricorda troppo da vicino quella a Saddam del 2003: le armi di distruzione di massa, allora teorizzate, ora sarebbero all’opera.

* * *

l’unica cosa certa è che qualcuno sta giocando laggiù con la vita di migliaia di persone ridotte a merce di scambio e di propaganda: l’assassinio di 1.300 civili non ha nessuna utilità militare, ma solo propagandistica.

e siccome è utile da questo punto di vista ai nemici di Assad e non certo a lui, questo solleva dei dubbi pesanti su chi siano i veri autori del massacro; e se sono i ribelli, come la ragionevolezza propende a far credere, allora la vera natura di questi ribelli è oggi davvero mostruosa, e qualcosa di inaccettabile si è sovrapposto alle prime proteste pacifiche e di massa contro Assad.

insomma, l’unico fatto accertato sono i massacri che hanno insanguinato quel paese meraviglioso e ferito a morte la sua popolazione: qualcosa che ha superato le dimensioni iniziali di una protesta di popolo contro un regime che, a quanto ho potuto vedere nel mio viaggio laggiù nell’estate del 2003, era già allora ampiamente screditato ed inviso alla popolazione: ma non fino al punto di volere migliaia di morti per liberarsene.

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il regime di Assad è sanguinario e disgustoso, avrebbe meritato di essere abbattuto come è avvenuto per quello di Gheddafi, ma il punto di discrimine fra una guerra di aggressione e una azione di polizia internazionale è il mandato dell’ONU e il mandato dell’ONU per la Siria non ci sarà.

e non solo perché Russia e Cina non appoggerebbero questa azione, cosa che può piacere oppure no, essere vista come espressione di una Realpolitik, ma che rappresenta un ostacolo insuperabile, visto il potere di veto di cui dispongono.

ma una guerra ONU è assolutamente impossibile per un motivo ancora e molto più ragionevole.

noi non sappiamo chi ha usato quei gas, se gas sono stati usati: che bisogno aveva di farlo l’esercito di Assad che sta vincendo la guerra? non è più ragionevole pensare che questa, come appena ipotizzato, sia stata la mossa disperata dei ribelli che stanno perdendo e sperano di provocare l’intervento occidentale? e forse hanno concordato questa mossa con alcuni mandanti occidentali, come l’Inghilterra?

in ogni caso non si inizia una guerra che potrebbe diventare mondiale per semplici supposizioni.

* * *

e a minore ragione si può farlo se si è un presidente democratico (per quanto il democratico Clinton abbia pure voluto la guerra in Serbia…) e perfino premio nobel per la pace…

Obama è sotto tiro, e lo sa; quando Kennedy rifiutò di allargare la guerra del Vietnam fu liquidato; e seguì, pochi mesi dopo, la bufala dell’attacco vietnamita alla flotta americana nel Tonchino, costruita ad arte come una seconda Pearl Harbour, e l’inizio dell’inutile invio dell’esercito americano di terra.

oggi contro Obama si usano metodi meno cruenti e si cerca di montare qualche scandalo per metterlo sotto impeachment: ma il suo vice sarebbe meglio di lui? qui non c’è un vicepresidente paranoico di nome Johnson pronto a prendere il posto del presidente che ha liquidato…

quindi Obama potrebbe resistere alla pressione: è soprattutto un problema di coraggio personale, anche se Barack non pare un cuor di leone…

deve soltanto far accettare all’establishement americano che la guerra condotta contro la Siria (e a difesa indiretta di Israele) sta finendo persa…

* * *

ma anche l’atteggiamento degli alleati conta.

che Cameron strepiti e l’Inghilterra conservatrice voglia la guerra non stupisce, è più dubbio che la vogliano gli inglesi.

ma quello che colpisce al cuore è l’atteggiamento guerrafondaio di Hollande, che pure è un presidente di sinistra.

evidentemente il richiamo neocoloniale per Francia e Inghilterra è la voce della foresta ed è pesino più forte degli schieramenti politici…

ma se le dichiarazioni di questi personaggi fanno strillare i titoli dei giornali, ci sono altre posizioni che contano, anche di più, pur se sono più silenziose: Germania e Italia hanno passati coloniali molto più deboli; così la Germania è incerta, e per l’Italia è una vera consolazione leggere quel che dichiara il ministro degli Esteri Boninol’Italia parteciperà ad un’azione in Siria solo se l’approverà l’Onu.

* * *

semplicemente perfetto: del resto ogni altro atteggiamento sarebbe incostituzionale.

se ne fosse ricordato D’Alema nel 1999, non avrebbe fornito il supporto logistico per la guerra americana contro la Serbia di un altro presidente democratico, Clinton.

contro una guerra lanciata dagli americani senza neppure il supporto dell’intera NATO e soprattutto senza mandato dell’Onu qualunque azione di protesta diventerebbe legittima, perché ci troveremmo di fronte ad una violazione della legalità internazionale.

e, se l’Italia, smentendo la Bonino, dovesse parteciparci, ci troveremmo di fronte al tradimento dell’art. 11 della nostra costituzione.

4 risposte a “379. nessuna guerra mondiale per la Siria.

  1. La penso esattamente come te (forse con meno chiarezza).
    La Russia pare escludere una risposta diretta, ma considerando il suo appoggio al regime, direi che un intervento non ufficiale è impossibile da escludere.
    Come al solito, i giochi delle superpotenze e gli assetti politici si decidono sulla popolazione, e da un lato mi fa rabbia leggere posizioni che difendono o il regime o l’occidente.
    Possibile che nessuno legga e si distanzi a favore dei cittadini?
    Possibile che nessuno dica: non sto né con Assad e né con l’America?

    • ciao, ella.

      ti ringrazio per la chiarezza che mi attribuisci, anche se non me ne riconosco molta, personalmente, su questa e altre prossime questioni….

      condivido il tuo disgusto per i potenti che fanno i loro giochi di potere sulla pelle degli innocenti ammazzati.

      è un po’ poco, lo so…

      io sono contro Assad, per quello che ho visto e ascoltato allora, e non credo che i 10 anni passati abbiano di certo migliorato la sua immagine; credo di dover essere a questo punto anche contro i ribelli, perchè nessuna dittatura ordinaria giustifica una guerra civile così costosa, sono contro gli USA e i loro sanguinosi annaspamenti alla ricerca di una potenza assoluta perduta.

      in questo momento mi conforta sapere che siamo su una posizione corretta: spero che duri, e intanto credo che dovremmo appoggiarla…

  2. ricordo Colin Powell con la fialetta all’ONU, la solita storia, bisogna armare e poi bombardare, produrre armi senza consumarle non avrebbe senso in questo mondo di nobel per la pace…

    • oramai la follia domina il mondo come in nessun’altra epoca della storia: sembra che se ne sia definitivamente impadronita e che lo tenga saldamente in suo potere.

      in Siria stiamo ripetendo, trent’anni dopo e senza che la storia ci abbia insegnato nulla, gli errori compiuti in Afghanistan negli anni Ottanta: ci siamo alleati ai TALEBANI locali contro governi locali vagamente laici, che non sono sufficientemente succubi dei nostri interessi.

      ci vuole una guerra per liberarsi di loro, e poi ci vorrà un’altra guerra dei Trent’anni per liberarsi degli islamisti…

      può darsi che questa follia abbia un nome solo: interesse dell’industria bellica.

      ai fabbricanti di armi che cosa importa che le guerre siano assurde?

      meglio! se dobbiamo fare una guerra appenane abbiamo finita un’altra, per liberarci degli effetti che abbiamo prodotto, i fabbricanti di armi non potrebbero essere più contenti di così e gli affari non potrebbero andargli meglio…

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