non ho ancora parlato delle mie impressioni sulla Germania nei 10 giorni passati ad agosto né sull’andamento della campagna elettorale che vedrà le votazioni il prossimo mese e la presumibile vittoria della Merkel sullo scialbissimo Steinbrueck socialdemocratico, ma anche l’apertura possibile di una fase di instabilità politica.
sul punto di tornarci, provo a rimediare.
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la Germania mi è apparsa, per la prima volta, un paese in crisi profonda di identità, e la cosa è stata una sorpresa per me, anche se forse, più che parlare complessivamente di un confronto Germania Italia, farei meglio a restringere il campo ad una comparazione fra Sud Ovest tedesco (il Baden-Wuerttemberg svevo), per non dire addirittura soltanto la città di Stuttgart, e Lombardia, o forse addirittura Lombardia orientale.
nella città di Stuttgart la crisi economica, molto meno significativa in termini reali che da noi, a quanto si legge, ha delle manifestazioni molto più evidenti nella vita sociale: le vere e proprie scene degli emarginati che mentalmente colleghiamo alla crisi degli anni Trenta, che si raccolgono in bande in punti particolari del grande parco urbano degli ex- giardini reali (lungo chilometri), con gente dai trent’anni in su che si ubriaca per la noia e gruppi di ventenni punk che probabilmente si fanno di altro, e poveracci che frugano nei cestini della spazzatura, le ho viste in queste dimensioni soltanto lì.
accanto vive e prospera una società benestante, felice, gioiosa, che si distende sui prati o passeggia per la grande Koenigstrasse e i suoi negozi senza essere stata toccata apparentemente da nessuna riduzione di reddito.
la sequenza disperante di negozi chiusi con i cartelli affittasi o vendesi che caratterizza di Brescia il centro e non solo lì non c’è; quindi, a rifletterci, si ha l’impressione che la vistosa crescita degli emarginati abbia a che fare piuttosto con altri fenomeni che la crisi.
e infatti, osservando meglio, ci si rende conto che questa massa di sbandati è formata quasi esclusivamente di immigrati, prevalentemente dell’Europa dell’Est, ma anche africani, che stanno mettendo in crisi il modello ordinato e razionale della politica tedesca di assimilazione, sinora ben riuscita: in quanto parlano prevalentemente la loro lingua (cosa che finora avevo osservato raramente negli immigrati in Germania, abituati ad esprimersi in tedesco) e palesemente rifiutano il sistema di valori tedeschi di ordine, disciplina, ragionevolezza, gentilezza.
ecco quindi che il collegamento mentale, che a me risulta ovvio, fra aumento dell’emarginazione e crisi economica potrebbe rivelarsi ingannevole: occorre fare un’altra ipotesi certamente paradossale: forse la diffusione dell’emarginazione dipende da COME la Germania sta riuscendo ad evitare la crisi.
da un lato questi emarginati stranieri che stanno aumentando nella società tedesca sono infatti probabilmente attirati qui dai forti vantaggi dello stato sociale tedesco ai quali riescono in qualche modo ad appoggiarsi; dall’altro lato i documenti visivi della crisi lì non sono i cartelli Vendesi dei negozi, ma quelli con le offerte dei minijobs a 400 euro al mese.
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questa prima osservazione vale anche come introduzione all’andamento della campagna elettorale, che è condotta in maniera ovviamente tedesca, cioè dal punto di vista italiano molto sotto traccia, asettica, razionale.
vorrei fare un esempio soltanto, prendendolo da un articolo del Welt am Sonntag di domenica 20 agosto, dedicato appunto alla campagna elettorale.
si tratta appunto di un pacato confronto, sotto forma di tabella, delle proposte di politica fiscale dei vari partiti politici; ve le riassumo, perché sono piuttosto interessanti, secondo me.
la coalizione merkeliana tra Liberali e CDU prevede una riduzione delle tasse per tutti, che va da un risparmio di 66 euro l’anno per chi guadagna fino a 30.000 euro l’anno, ad uno di 546 e di 542, rispettivamente, per chi guadagna più di 500.000 euro o più di un milione.
SPD, verdi e di Linke prevedono invece un incremento della tassazione per i ceti più ricchi.
chi guadagna 1.000.000 di euro l’anno dovrebbe pagare, oltre alla tassa attuale sul reddito di 418.478 euro (comunque più bassa decisamente di quelle italiane), altri 43.500 euro per i verdi, 46.000 per la SPD, 91.000 circa per la sinistra.
e via dicendo: senza seguire nei dettagli la tabella, per la SPD scendendo al reddito di 125.000 euro l’anno (considerato evidentemente un reddito medio) non vi sarebbe più incremento di tasse e da quel reddito in giù le tasse resterebbero invariate); i Verdi prevedono invece per questa fascia ancora un incremento di tasse di 316 euro l’anno e il suo punto di svolta è al reddito di 100.000 euro l’anno, però con sgravi progressivi anche se modesti al di sotto di questo livello: – 75 euro di tesse l’anno per chi guadagna 100.000 euro, -87 euro per chi ne guadagna 30.000; per la Linke incrementi di tasse consistenti e crescenti sono previsti per chi guadagna da 60.000 euro di tasse in su (+ 676 euro all’anno per questa fascia) e detrazioni molto significative, fra i 636 e e i 676 euro per chi guadagna 40.000 euro l’anno o 30.000.
è evidente che una grande stampa che informa in questa maniera documentata gli elettori contribuisce ad una campagna elettorale consapevole.
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li orientamenti dell’opinione pubblica tedesca sono molto più difficili da interpretare, perché silenziosi, non gridati nelle piazze dai Grillo o Bossi di turno.
non mancano neppure lì, ovviamente, le notizie bomba (anche se sempre meno gridate nelle piazze) che vogliono influenzare gli elettori: quella di due settimane fa era la scoperta che uno dei parenti in Europa Orientale di Steinbrueck, il candidato socialdemocratico, che lui si recava a visitare spesso prima della caduta della cortina di ferro, era un agente della STASI, la polizia segreta della DDR; il che permette al giornale filopadronale di lanciare il titolo gridato: Quanto era vicino Steinbrueck alla STASI?
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ma secondo me, proprio in correlazione a fenomeni come questi, è in atto un silenzioso scivolamento a destra: anche in Germania emerge, solo in forma quasi subdola, una nuova destra, euroscettica (con qualche ragione in più dell’euroscetticismo italiano), che non ha nulla del cupo folklore neonazista, quindi con l’estrema destra classica: Alternative fuer Deutschland (e non occorre neppure tradurre…).
questa esiste ed è significativa, ma in altre regioni tedesche, soprattutto quelle dell’ex-Germania Orientale per una sorprendente continuità valoriale tra nazismo e repubbliche popolari, che avevo riscontrato quanto avevo visitato quel regime proprio al momento del suo crollo nel novembre 1989.
per la prima volta ho visto a Stoccarda una manifestazione anti-islamica (che non era visibilmente nazista): un gruppetto di borghesi perbene, come possono essere considerati perbene quelli che da noi amano la Fallaci, si era raccolto: sette otto persone, attorno ad un banchetto, che distribuiva silenti invocazioni di aiuto sotto forma di volantini.
attorno a loro stavano una trentina di giovani che avremmo definito dei centri sociali, se on fossero stati altrettanto tranquilli, e in mezzo una polizia giovane e serena che teneva separati semplicemente i due gruppi, senza che in apparenza ce ne fosse alcun bisogno.
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secondo alcuni sondaggi, potrebbe essere questa corrente, una versione tranquilla del grillo-leghismo nostrano, la vera sorpresa del nuovo Parlamento tedesco il mese prossimo, se riuscirà a superare la soglia del 5%; per ora i sondaggi ufficiali lo negano.
quelli che si diffondono per condizionare gli elettori prima del voto, almeno; ma pare esistano anche sondaggi segreti che la danno per fatta e prevedono un parlamento instabile anche lì, come effetto dell’affermazione di una corrente che chiede la fine dell’integrazione europea, la chiusura della Germania in se stessa e l’espulsione degli immigrati che rischiano di destabilizzarla.
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ma le tendenze per ora dominanti restano molto diverse.
a pag. 4 leggo un’intervista al capo della CSU Seehofer che lancia un grido di allarme: il titolo è “La gioventù d’Europa sta arrivando…”
ecco dove può trovare sponda il nuovo antieuropeismo tedesco, mi dico: negli eterni reazionari cattolici bavaresi.
e invece leggo e trovo un discorso straordinariamente e sorprendentemente pacato:
“Abbiamo troppo poch giovani in Germania, in alcuni paesi europei invece domina una disoccupazione giovanile di oltre il 50%. (…) Dovremmo formare questi giovani, allargare il campo delle loro conoscenze e darli una possibilità qui da noi. Questo sarebbe nel reciproco interesse”.
dov’è finita, mio dio, la ringhiosa e reazionaria CSU bavarese di qualche decennio fa?
subito dopo un altro articolo racconta di un esperimento della BBC che ha mandato una famiglia a Norimberga, per studiare i problemi del suo inserimento nella società tedesca e “scoprire il segreto del successo teutonico”: titolo squillante: “Come abbiamo imparato ad amare i tedeschi”.
poco più in là, in controtendenza rispetto al canto delle cicale filo-Letta che assorda e ipnotizza l’Italia senza alcun fondamento, facendo diventare senso comune anche della sinistra il messaggi berlusconiano della crisi che non c’è, un pensoso e documentato articolo avverte: la crisi dell’euro non è affatto finita, anzi i rischi nell’Unione monetaria stanno crescendo.
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insomma: quel che sta succedendo in Germania sottotraccia non è facilmente interpretabile e sarà più chiaro a settembre.
però una cosa funziona ancora bene e conferma la solidità di questa società: la competenza e la ricerca scientifica: allego soltanto il link di un articolo che annuncia le nuove straordinarie possibilità energetiche aperte da una importante scoperta realizzata in un centro di ricerca tedesco: la fotosintesi artificiale:
ma l’argomento è così interessante di suo che direi piuttosto di dedicarvi al più presto un nuovo post…
Benvenuto nella realtà del fallimento della cieca fede nel materialismo e nell’uomo che salva sé stesso.
Tempo fa discutevamo in modo diametralmente opposto.
Stai vedendo il fallimento del capitalismo, il comunismo lo aveva preceduto.
Tutto l’occidente è nelle stesse condizioni, parlare di Italia o di Germania è limitante.
L’era dell’illuminismo sta cadendo sotto il suo peso . Le teorie eugenetiche e darwiniane non potevano portare che all’imputridimento, ed eccoci qua….
Non cercate soluzioni per questo brodo in disfacimento, perdereste solo tempo ed energie.
L’uomo e la famiglia devono divenire il vero centro della società. Solo l’amore in tutte le sue forme può salvare l’umanità.
Stai guardando lo sbriciolamento di un impero, lo avevo spiegato ad un professore un paio di anni fa, lui non se ne era ancora reso conto.
Pensare ad ampio respiro ad una umanità fondata sulla vera condivisione e sulla famiglia e i valori predicati da Gesù Cristo è la sola salvezza. .E non solo da oggi, lo si voglia ammettere o no.
Puoi non vedere la misericordia di Dio, non significa però che non piova anche su di te. 😉
Puoi darmi ancora dell’ingenua, nulla potrebbe rendermi più felice 🙂
http://it.wikipedia.org/wiki/Distributismo
bentornata, leila; te ne eri andata un poco irritata da alcune critiche ricevute, ed ecco comunque rieccoti qui, che è sempre un piacere (ed io comunque non arei saputo dove trovarti…).
non mi pare di avere mai difeso il capitalismo, ma anzi di avere preannunciato varie volte la crisi in cui vera e in cui rischia di trascinare tutto il pianeta; anche sulla crisi del comunismo come sistema politico sociale non mi sento scavalcato…
ciò su cui ci differenziamo, pare, sono le analisi e le interpretazioni.
ora, tu affermi che questa è la conseguenza delle idee dell’illuminismo che “sta cadendo sotto il suo peso” e delle “teorie eugenetiche e darwiniane”.
dici niente…
però su sapresti dimostrare che, eliminando dalla vita degli uomini la libertà, la solidarietà (traduco così “fraternité”) e l’eguaglianza le cose andrebbero meglio?
sapresti provare almeno a dimostrarlo?
Non me ne sono andata irritata, non con te almeno, il non riuscire a spiegare era il mio cruccio.(venivo a trovarti ogni tanto, in punta di piedi, leggevo zitta zitta)
Non che adesso me a cavi meglio eh…?!? però mi cruccio meno, spero che comunque qualcosa arrivi agli altri.
Tornando a noi
Cosa ti fa credere che nella famiglia non ci sia libertà ,solidarietà ed eguaglianza?
Tu cosa credi succederebbe se si sostituisse nella società la semplice educazione formale con l’amore?
Dio è Amore ed è in ognuno di noi, questo ci distingue dagli animali. Far brillare davvero quella scintilla è la cosa più grande che possiamo fare.
Dire che gli altri siamo noi è un concetto reale e non astratto, guardare agli altri come se lì ci fossimo noi o uno dei nostri figli non è cosa difficile se si ha fede.
Gesù stesso ha predicato l’amore, non è nelle regole la risposta ha detto; in effetti si possono promulgare milioni di leggi ma senza la reale consapevolezza di chi è l’uomo, sono inutili e fini e se stesse.
Tu stesso stai cercando, ma non è nei templi orientali che troverai risposte 😉
con chi eri irritata allora? con edoardo, mi pare; però vedi che se ne è andato anche lui…
la tua obiezione non riesco a capirla molto: TU hai criticato l’illuminismo scrivendo “L’era dell’illuminismo sta cadendo sotto il suo peso” e poi hai ricollegato all’illuminismo “le teorie eugenetiche e darwiniane”: forse intendevi illuminismo in senso molto lato; in ogni caso non vedo bene il rapporto tra le teorie eugenetiche e l’illuminismo: al contrario il razzismo nazista (quello delle teorie eugenetiche) è stato irrazionalista e ferocemente anti-illuminista.
ho voluto ricordarti che i valori autentici dell’illuminismo sono gli stessi che ritroviamo nella rivoluzione francese: libertà, solidarietà, eguaglianza, e ti avevo chiesto che cosa vedi di negativo in questi valori dell’illuminismo.
tu mi rovesci addosso un’altra domanda chiedendomi “cosa mi fa credere che nella famiglia non ci sia libertà ,solidarietà ed eguaglianza?”
che c’entra?
in ogni caso credo sbagliato parlare della famiglia come se fosse una realtà unica; se vogliamo parlarne in astratto la famiglia nasce da un contratto giuridico, chiamato matrimonio, che in alcuni paesi è stipulato in condizioni di eguaglianza tra le parti, in altri no; quindi, almeno per una parte del mondo, non sempre nel matrimonio c’è uguaglianza, per non parlare poi del rapporto genitori figli.
in alcuni paesi dominano ancora i matrimoni combinati dai genitori, quindi non sempre nel matrimonio c’è libertà; per non dire che SEMPRE il matrimonio è un contratto dove le parti accettano dei limiti alla loro libertà.
una famiglia che funziona bene è invece certamente la più perfetta espressione del regno della solidarietà: ma quante sono le famiglie che funzionano bene?
sul resto non ho risposte, perché le tue sono solo apparentemente domande: in realtà sono già risposte.
quanto ai templi orientali per me sono stai un passaggio molto importanti nell’evoluzione delle mie idee religiose, ma ovviamente si tratta di esperienze personali, un poco esclusive… 🙂
Che tu mi chieda il nesso tra illuminismo e teorie eugenetiche e darwiniane mi sorprende.
L’illuminismo considera la fede una superstizione, sostiene che tutto si deve fondare sull’intelletto attraverso la critica e la scienza. La scienza quindi è la nuova religione che nega un essere superiore all’uomo e si afferma come nuovo credo. E’ l’uomo che governa se stesso e decide che tutto deve passare attraverso il vaglio della scienza. Siamo esseri di sola materia secondo questa filosofia esattamente come gli animali. Tutto ciò che non è provato e vagliato scientificamente non esiste.
L’ordine sociale viene mantenuto attraverso tre parole magiche libertà, solidarietà, eguaglianza. Libertà da cosa, solidarietà ed eguaglianza tra chi domando io.
E Darwin con la teoria evolutiva da il la alla tesi eugenetica, se la natura è frutto del caso e della selezione naturale l’uomo in quanto creatura superiore è autorizzato ad aiutarla con i mezzi che ritiene necessari e giusti.
L’esempio più eclatante è stata la seconda guerra mondiale. Ma in tutta Europa era già iniziata da tempo l’eliminazione, con il beneplacito della scienza medica, di coloro che venivano considerati difettosi a cominciare dai manicomi.
Citazione: **però su sapresti dimostrare che, eliminando dalla vita degli uomini la libertà, la solidarietà (traduco così “fraternité”) e l’eguaglianza le cose andrebbero meglio?**
Scusa ma non ho mai sostenuto che senza queste cose l’umanità andrebbe meglio, dico che senza l’amore rimangono fredde e vuote parole.
Cosa fa rimanere salda la solidarietà con un figlio quasi adulto anche se si comporta “male”? L’amore, perché se non ci fosse amore lo si butterebbe fuori di casa su due piedi.
La famiglia che piaccia o no è la base di Tutte le società, a partire da questa poi tutto si estende al resto della comunità.
E se le tre parole che tu hai citato davvero hanno un significato non possono prescindere dall’amore, infatti senza amore tutto perde di significato.
Qualsiasi lavoro svolto senza amore, svago svolto senza amore, viaggio compiuto senza amore ( e chi più ne ha …) rimane cosa vana e vuota.
E’ l’amore che tiene unita una coppia, all’inizio tutto è perfetto poi pian piano emergono i difetti.
Amare i difetti dell’altro molto più dei pregi e saperci anche ridere su è il solo modo di far durare un matrimonio.
Non ho mai conosciuto nessuno esente da difetti a partire da me stessa , iniziare ad amare amare quelli di altri consente di vivere tra le persone.. A meno di non voler vivere in una landa deserta.
veramente il collegamento che stabilisci tu fra darwinismo e teorie eugenetiche (termine col quale intendi qualcosa di diverso da ciò che avevo capito io) non riguarda l’illuminismo, ma genericamente il razionalismo.
nel caso di Darwin è abbastanza evidente, ad esempio, che la teoria della selezione naturale si fonda sull’idea di competizione, che è IL CONTRARIO di quella illuminista (o se preferisci della rivoluzione francese post-illuminista) di fraternità.
quindi, se vuoi fare, come stai facendo, una polemica contro il razionalismo, che è ANCHE illuminista, prego, accomodati: preferirei però un uso un poco più rigoroso dei termini.
però in questo caso devi risalire anche a Cartesio, a Galileo e temo perfino a san Tommaso.
e perfino alle radici stesse del cristianesimo che divinizza il Logos, parola greca che significa “la parola”, ma anche “la ragione!
non si può cancellare il razionalismo dalla cultura occidentale senza negare quella cultura stessa nel suo insieme.
per questo le basi per il superamento del razionalismo occidentale non si trovano in occidente, ma nelle culture orientali.
che poi l’amore possa o addirittura forse debba aggiungersi a libertà, solidarietà ed eguaglianza, chi vuole negarlo?
che poi l’amore debba estendersi fino all’amore per i difetti dell’altro non lo condivido: peso che l’amore debba essere vissuto invece come un modo per migliorarsi e migliorare…
Le parole le usiamo molto bene spaccando il capello in 4 se ci serve.
Il punto è che in occidente abbiamo ucciso Dio insieme a Gesù Cristo , così facendo abbiamo sepolto la nostra anima sotto montagne di belle parole, libertè egalitè fraternitè, che oggi si dimostrano false; doveva essere il migliore dei mondi possibili invece sembra di vivere in un supermarket.
La nostra anima oggi si fa sentire forte e viva e urla da sotto il cumulo di macerie occidentali sotto cui l’abbiamo seppellita e la andiamo cercando come mendicanti in oriente nei templi “abitati” dai loro dei ancora non distrutti “dall’occidentalismo” consumista, portando inconsapevolmente con noi la stessa malattia che li ucciderà.
In un suo libro Tiziano Terzani descrive molto bene il cambiamento dell’India e in modo molto esteriore (come da noi molto in voga),infatti aveva deciso di vivere e vestirsi all’orientale qui perché ciò che cerchiamo è in noi e non fuori da noi.
Le ragazze in India smettendo il sari e indossando jeans non lo sanno ancora ma uccidono loro stesse e tutta la loro millenaria cultura. L’occidente e il turismo portano soldi e benessere e uccidono i popoli più delle guerre.
Si comincia così, da piccole insignificanti cose, perché appaiono non pericolose e si finisce per accettare l’uccisione dell’anima in cambio di un supermarket. Che tristezza….!
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se leggo che in Occidente abbiamo ucciso Dio (ma non era eterno?) oltre che Gesù Cristo, mi irrito un poco: hai voglia di dire che stai usando il linguaggio in modo rigoroso, e anche come metafore le trovo troppo forti.
se ci sono credenti che si ritengono omicidi di Cristo, direi che sono problemi loro e francamente non me ne sento toccato.
non sopporto Terzani che ha molto successo perché è vissuto in Oriente mantenendo bene intatto tutti i suoi pregiudizi da occidentale.
il resto del discorso mi potrebbe trovare d’accordo, ma è introdotto così male…
non mi sento affatto toccato dalle critiche ai turisti occidentali in Oriente, perché io non visito quei paesi come turista, ma come viaggiatore.
perfettamente legato in modo laico e mentalmente libero, oltretutto, al messaggio di quel palestinese, dato che uno dei suoi detti, spariti dai vangeli ufficiali, che ritroviamo nel testo scritto dal fratello gemello Giuda è: Siate viandanti!
che è come dire: Siate viaggiatori.
Certo che è eterno.
E non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire
Il senso era : lo abbiamo ucciso in noi.
Non credo si potesse fraintendere la frase *abbiamo sepolto la nostra anima sotto montagne di belle parole*.
Siamo sempre più pieni di belle parole, ci piacciono da impazzire ma rimangono belle parole, è difficile per tutti invece guardare ciò che siamo, persone vuote che cercano di rimpinzare sè stessi con una religione su misura.
E’ buono solo quello che ci fa comodo, ciò che è scomodo lo rimuoviamo.
Non sopportiamo metafore troppo forti.
Essere coerenti tra dire e fare è difficile senza fortissime motivazioni che ci muovano dentro.
Noi “adulti” non abbiamo nemmeno il coraggio di guardare in faccia le nuove generazioni e ammettere gli errori che si scaricano su di loro.
In questi giorni ho visitato ragazzi all’interno di una comunità, che portano con sè bagagli pesantissimi di sofferenze che cercano di rimettere insieme i pezzi della loro vita con fatica immane.
Critichiamo questa generazione allo sbando e senza valori ma questo modo di vedere la vita l’abbiamo insegnata noi, li rimpinziamo di cose, di oggetti, il consumo è il nostro credo e ci guardiamo bene dal contestarlo.
La sofferenza dei ragazzi è enorme e si rifugiano nell’acool e nelle nuove droghe, li guardiamo e non sappiamo dirgli nulla. La sofferenza non la sappiamo più gestire, è fastidiosa.
Gli insegniamo a scappare come facciamo noi per primi, andate via da questa Italia brutta e spendacciona che vi abbiamo dato, cercate lavoro altrove.
Facciamola affondare, diamola in mano ad altri, vendiamola; non sia mai che ci mettiamo di impegno per tentare di rimetterla in sesto….dando speranza e aiuto qui.
Scappare verso altri lidi è più facile che tornare ad analizzare davvero gli errori commessi.
Personalmente ho sbagliato molto ma so di aver fatto anche qualcosa di buono, ho avuto la grazia di rendermene conto nel mezzo del cammino della mia vita.
Partire dall’ammettere gli errori mi pare un buon inizio di cammino per me stessa verso chi mi sta intorno.
Sono dispiaciuta per la distanza che ci separa , in effetti il nostro cammino è profondamente lontano, spero si riempia d’acqua per poterci avvicinare almeno a nuoto.
“in occidente abbiamo ucciso Dio insieme a Gesù Cristo” l’hai scritto tu, non io.
adesso arriva l’interpretazione autentica che cambia il significato della frase.
meglio che niente, ok, ma non era meglio dire che si era sbagliato?
l’abuso delle belle parole e delle frasi ridonandanti purtroppo lo trovo in quello che scrivi tu, e meno altrove.
il resto del predicozzo sul “non abbiamo il coraggio di guardare in faccia ai ragazzi” a uno che per 45 anni non ha fatto altro di professione, decisamente fuori bersaglio.
potresti andare a vedere la lettera di addio dei genitori della mia ultima scuola, che credo sia pubblicata sul suo sito, poi ne riparliamo.
con un pochino più di umiltà e senso della misura, d’accordo?
interessante la tabella sulle tasse, anche per la concezione sociale che riflette.
molto interessante anche la riflessione cause/conseguenze sulla crisi in Germania.
Steinbrueck “vicino alla STASI” è un titolone mica da poco per la Germania….
ma quello che mi preoccupa davvero sarà vedere quanti voti prenderanno gli euroscettici di “Alternative fuer Deutschland”
non avevo messo il nome del nuovo movimento politico di euroscettici, ma ora ho rimediato: quel che dicevo di loro genericamente va riferito a questa lista: attorno al 3% secondo i sondaggi ufficiali; oltre la soglia fatidica del 5% secondo voci che girano.
la Sinistra in calo, i Verdi in espansione, i Socialdemocratici non so, ma comunque deboli, la vera partita si gioca attorno a Liberali e ad Alternative: se i primi restano fuori (è possibile) e i secondi entrano, rimane possibile soltanto una grosse Koalition, sempre attorno alla Merkel, ma forse con i Verdi al posto dei Socialdemocratici, o forse con entrambi.
o forse con AfD….
mai dire mai
questa volta lo dico proprio: no, Alternative è tale di nome e di fatto: sarebbe una completa rivoluzione non solo politica, ma della società tedesca.
non dico che non ci sia chi la vuole, come il famoso Sarrazin, ma sarebbe più probabile una alleanza tra Di Linke e Alternative…
le analogie con l’Italia sono forti: è vero che tu vedi Grillo e Berlusconi possibili alleati anche qui… 😦