A CHI DI INTERESSE,
Mi è stato richiesto di scrivervi in relazione alla vostra indagine sulla sorveglianza di massa.
Sono Edward Joseph Snowden, già impiegato attraverso contratti o assunzione diretta come esperto tecnico dalla National Security Agency degli Stati Uniti, della Cia e della Defense Intelligence Agency.
Durante il mio servizio in queste organizzazioni, penso di essere stato testimone di violazioni sistematiche della legge da parte del mio governo che hanno creato un dovere morale ad agire. Come risultato dell’aver dato notizia di queste preoccupazioni, ho dovuto affrontare una campagna persecutoria che mi hanno costretto ad allontanarmi dalla mia casa e dalla mia famiglia. Sto vivendo come esiliato grazie a un asilo temporaneo nella Federazione Russa, come previsto dalle leggi internazionali.
Sono incoraggiato dalla risposta del mio atto di espressione politica, sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo. Cittadini in tutto il mondo come anche alti esponenti politici, anche negli Stati Uniti, hanno considerato un servizio pubblico il disvelamento di un sistema così diffuso di sorveglianza che non risponde ad alcuna responsabilità politica. Queste rivelazioni hanno dato vita alla proposta di molte nuove leggi e politiche per rispondere a questi abusi della fiducia pubblica. I benefici per la società di questa crescente conoscenza sono sempre più chiari e allo stesso tempo i rischi pare siano stati mitigati.
Considerato che il risultato dei miei sforzi è stato chiaramente positivo, il mio governo continua a trattare il dissenso come diserzione, e cerca di criminalizzare i miei discorsi politici con accuse di reati per i quali non esiste il diritto alla difesa. In ogni caso, dire la verità non è un crimine. Sono fiducioso che con il sostegno della comunità internazionale, il governo degli Stati Uniti abbandonerà questo comportamento dannoso. Spero che quando le difficoltà di questa situazione umanitaria saranno risolti sarò in grado di cooperare nella ricerca responsabile di fatti riportati dai media, particolarmente sull’autenticità e la veridicità dei documenti, nel rispetto delle leggi.
Non vedo l’ora di parlare con voi nel vostro paese quando questa situazione finirà, e grazie per i vostri sforzi nel difendere le leggi internazionali che ci proteggono tutti.
I miei migliori saluti,
Edward Snowden
31 ottobre 2013
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Il 14 giugno 2013 i procuratori federali degli Stati Uniti hanno presentato a Snowden una denuncia, resa pubblica il 21 giugno, con accuse di furto di proprietà del governo, comunicazione non autorizzata di informazioni della difesa nazionale e comunicazione volontaria di informazioni segrete con una persona non autorizzata.
Le ultime due accuse sono sottoposte alla legislazione sullo spionaggio.
detto nel modo più populista possibile, Snowden è stato incriminato negli USA con accuse da pena capitale per avere commesso a danno del governo degli Stati Uniti gli stessi reati che il governo degli Stati Uniti compiva contro i propri cittadini e i cittadini e i governi del resto del mondo.
e il suo comportamento è stato qualificato come tradimento perché volto a rivelare ai sudditi quel che i sudditi non devono sapere.
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ogni governo è prima di tutto il diritto all’esercizio esclusivo del crimine?
la risposta all’ultima domanda è si (almeno dal loro punto di vista).
ed è inutile che i governi europei fingano di avercela con gli USA quando la maggioranza aveva dato l’ordine di bloccare l’aereo su cui si pensava ci fosse Snowden.
si va facendo sempre più chiaro l’equilibrio nuovo di un mondo dove la parola democrazia non ha più senso…
probabilmente si punta all’idea di società orwelliana.
già, è stato un buon profeta, lui.
sta però tranquillo che prima o poi, qualunque sistema nascerà, cadrà a pezzi 🙂
bella forza! questa è soltanto la versione “legge di Murphy” del secondo principio della termodinamica!!! 🙂
è una legge di natura. Ci dev’essere sempre qualcosa che contrasti un certo fenomeno altrimenti non ci sarebbe evoluzione nell’universo 😉
stasera hai deciso di vedere il bicchiere mezzo pieno, e fai bene!
ci sono due principi che regolano ad ogni livello la vita dell’universo: casualità e selezione fondata sul merito… (:)).
i due principi sono strettamente legati fra loro, tanto da sostenersi a vicenda….
non sono principi fondati sul merito ma sulle necessità della natura. Non c’è quindi casualità nei principi che regolano l’universo. La natura procede per tentativi ma alla fine mantiene solo gli elementi necessari e non per sempre.
quella sul merito era una battuta e una piccola provocazione, naturalmente: invece che di merito dovremmo parlare di adattabilità.
per il resto non ho capito bene, ma credo che nella sostanza siamo d’accordo: la natura procede senza un piano: non può neppure averlo; sono gli organismi viventi semmai che hanno dei piani di sopravvivenza.
la natura trasforma le condizioni ambientali (anche quando è l’uomo a trasformarle, è pur sempre natura che agisce), seguendo leggi proprie, ma non secondo le necessità degli esseri viventi.
dal punto di vista degli esseri viventi queste trasformazioni prive di un finalismo commisurato su di loro appare casuale, senza che lo sia.
sono loro che sono casuali, ma non lo sanno o non lo vogliono sapere.
ci siamo? 🙂
casuale non è niente perché anche i tentativi errati hanno un valore nell’evoluzione 🙂
@ afo
ecco, su questo concordiamo.