reddito di cittadinanza: 5Stelle, le balle di Squassina e le palle di Letta – 563.

mentre Repubblica si comporta da quotidiano ufficiale di un regime non dichiarato, riuscendo a non dire una parola sulla proposta di legge dei 5 Stelle sul reddito di cittadinanza, almeno il Corriere ne parla e così l’Huffington Post, in pagine rigorosamente interne.

giusto per rimediare, ecco qualche notizia in più.

i 5 Stelle propongono “un reddito di cittadinanza di 600 euro al mese per tutti coloro che siano disponibili a lavorare e un’integrazione al reddito fino a 600 euro per le pensioni e le indennità di importo inferiore”.

non è per principio una cosa fuori del mondo: esiste già da tempo in Germania e in altri paesi europei.

ma prima di tutti del reddito di cittadinanza parla – per provare a stroncarlo sul nascere – Fassina, per l’occasione diventato “viceministro dell’economia”, carica che neppure esiste, e non per dire “interessante, discutiamone nei dettagli, vediamo come fare quello che il resto dell’Europa civile sta già facendo”, ma:

“Beppe Grillo in quanto a balle supera tutti”

non è vero, come vedremo: Fassina è più bravo si lui.

ma fermiamoci prima sul linguaggio, che è quello squallido della politica italiana recente e anche di Beppe Grillo, a cui dovremmo oramai esserci tutti abituati.

in qualunque altro paese civile un “vice-ministro” che si esprime così parlando di un avversario politico sarebbe per ciò stesso invitato a dimettersi dal suo capo del governo, questo caso Letta “palle d’acciaio”, anzi no: ma vi rendete conto a che livello siamo arrivati!

* * *

un tempismo questo Fassina! in un istante ha analizzato la legge per bene e ha fatto tutti i calcoli: gli altri ci hanno messo dei mesi per prepararli, ma lui è in grado di smontarli in pochi secondi, bravo! un esempio di competenza ammirabile.

“Il costo complessivo supera, secondo le valutazioni più prudenti, i 30 miliardi di euro all’anno”.

vediamo meglio se è vero.

il numero dei pensionati che piglia meno di 500 euro al mese è circa di 2,5 milioni.

in una valutazione prudente si tratterebbe di assicurare altri 1.500 euro l’anno a un tale numero di persone: questo farebbe un po’ meno di 4 miliardi in un anno.

si tratta poi di assicurare 600 euro al mese, cioè circa 7.000 euro all’anno ai disoccupati che si dimostrino disponibili a lavorare.

il numero dei senza lavoro in Italia è di circa 2,5 milioni di persone, lo stesso dei pensionati al minimo.

il che porta immediatamente ad individuare un numero di 5 milioni di italiani in condizioni di assoluta povertà.

ammettendo che tutti i senza lavoro accettino le condizioni per l’erogazione del contributo arriviamo ad un costo del reddito di cittadinanza per loro pari a 21 miliardi l’anno.

mi sembra di essere stato abbastanza “prudente” nelle valutazioni e il costo al quale sono arrivato è di 25 miliardi, arrotondando in eccesso.

che non è esattamente un numero che supera i 30 miliardi all’anno, anche se è di un ordine di grandezza simile.

resta semmai da chiarire come mai il progetto di legge 5 Stelle prevede un onere massimo di 19 miliardi di euro l’anno (art. 20), cifra comunque invalicabile, e chi dunque sarebbe semmai escluso e in base a quali criteri.

* * *

il reddito di cittadinanza non è una cosa fuori dal mondo, anche se Fassina prova a farcelo credere.

la proposta dei 5 Stelle mi pare molto vicina al modello tedesco Hartz IV, che assicura un reddito simile per due anni e lo sospende alla fine del periodo se l’interessato non dimostra di avere lavorato, anche parzialmente, intanto.

è grazie a questa forma di assistenza sociale che in Germania finora qualcuno ha trovato anche gente disponibile a svolgere i famosi mini-jobs fino ad 1 euro l’ora – anche se questo è stato un tema concreto delle elezioni e nelle trattative in corso per il governo di grande coalizione CDU-SPD uno dei punti di accordo già raggiunto fissa il salario minino attorno agli 8 euro l’ora.

* * *

però Fassina, che mi pare abbia gonfiato i costi come un venditore disonesto, si sbilancia anche sul versante della copertura:

“La cosiddetta ‘copertura’ arriverebbe dal taglio delle pensioni d’oro, dall’Imu sui beni della Chiesa e dal taglio delle spese militari”.

non è vero: la copertura arriva anche da altre voci, a leggere il progetto di legge, il cui testo è consultabile qui.

l’art. 20 sulle coperture è scritto come pare inevitabile anche per i 5 Stelle in burocratese, però sciogliere cert formule criptiche attraverso i rimandi non è impossibile:

– si alza l’imposta sulle rendite finanziare dal 20 al 22%,

– si destina alla copertura del reddito di cittadinananza una quota di 2,7 miliardi della tassazione dei giochi pubblici;

– si riducono le spese militari di 2,5 miliardi l’anno;

– si aumenta l’imposta di bollo per alcuni casi;

– si introduce un contributo di solidarietà crescente in base all’importo delle pensioni;

– si abroga completamente il finanziamento pubblico ai partiti;

– si porta al 43% la tassazione dei redditi oltre i 75.000 euro annui e al  45% quella dei redditi oltre i 100.000 euro l’anno (si potrebbero, a parere personale, alzare le aliquote ancora di più per redditi ulteriormente più alti);

– si introduce una patrimoniale progressiva sui grandi patrimoni superiori a 1,5 mila euro, che arriva al 3% per i patromini superiori a 1 milioni di euro;

– si destinano al fondo per il reddito di cittadinanza  tutte le risorse stanziate per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga.

insomma, non voglio improvvisarmi economista, più di quanto abbia già fatto, ma mi sembra una raccolta di buone idee, e la mia proposta sarebbe: mettiamoci attorno a un tavolo e parliamone.

la copertura non è completa? vediamo: si può abbassare qualcosa su un versante e alzare qualcos’altro sull’altro, fino a raggiungerla.

non è così che si fa tra persone interessate a raggiungere un obiettivo comune?

ma a questo punto la domanda diventa: ma il Partito Democratico è interessato a introdurre un reddito di cittadinanza anche in Italia oppure vuole solo opporsi dichiarando a priori che è irrealistico ed impossibile?

ma a questo punto dovrei occuparmi delle proposte del Partito di Fassina sul tema: sarà per una prossima volta: non ho tempo da perdere con le proposte farlocche scritte solo per illudere i gonzi che lo votano.

* * *

anche sulle coperture Fassina ha iniziato invece subito il fuoco di sbarramento, che è una mitragliata a ventaglio per abbattere tutto, senza distinguere tra amici e nemici:

“La prima voce, anche nell’ipotesi di considerare ‘d’oro’ le pensioni superiori a 3500 euro netti mensili, implica risparmi di alcune centinaia di milioni di euro all’anno.

L’eventuale Imu sui beni della Chiesa utilizzati per attività miste porterebbe un gettito aggiuntivo di alcune decine di milioni di euro all’anno.

Infine, l’azzeramento delle spese militari, non soltanto gli F-35, ma tutto proprio tutto, a parte il ‘dettaglio’ dell’impossibilità di utilizzare risorse in conto capitale per finanziare spesa corrente, libererebbe circa 3,5 miliardi all’anno”.

ahimé, questa semplice ultima osservazione dimostra che Fassina non si è dato neppure pena di leggere e studiarsi neppure a grandi linee il progetto di legge prima di parlare.

o irresponsabile e bugiardo! il progetto prevede tagli alla difesa di 2,7 miliardi e neppure di 3,5 come dici tu!

“In tutto, in una generosissima valutazione, intorno a 4 miliardi disponibili soltanto per alcuni anni. Un decimo di una prudente previsione di spesa”.

apprendiamo che per Fassina 4 è un decimo di 30: ottimo per un “vice-ministro” dell’economia!

* * *

Fassina conclude la sua cieca e interessata stroncatura a priori con poche incisive parole:

“Le balle di Grillo sono sempre più grosse. Il nuovo che avanza”.

alle quali io accosto le mie:

“Le balle di Fassina sono più grosse ancora di quelle di Grillo. Il vecchio che ci avanza”.

11 risposte a “reddito di cittadinanza: 5Stelle, le balle di Squassina e le palle di Letta – 563.

  1. forse non te ne sei accorto, ma Grillo e le sue pecorelle hanno perso qualsiasi credibilità da tempo, le sue sono soltanto sparate demagogiche per tentare di rimediare al vuoto totale di azione politica che lui ha imposto ai suoi boyscouts da strapazzo; gentucola raccattata alla bell’e meglio senza alcuna competenza, poi la definizione di “reddito di cittadinanza” è anche sbagliata, mentre quella di “reddito garantito” è più precisa e viene proposta anche da altri, come SEL; la proposta va articolata meglio in Parlamento ma non si può pensare di dialogare con pseudo-movimenti populisti e reazionari che insultano gli altri e poi fanno le vittime; basta, abbiamo già dato e mi dispiace che ci caschi pure tu

    • mi dispiace, non sono così dogmatico da rifiutare l’analisi attenta di un progetto di legge solo per un giudizio (che tra l’altro condivido) su alcune caratteristiche di Grillo.

      la logica del tifo sportivo in politica è la principale causa della rovina dell’Italia fin dai tempi dei Comuni.

      quindi, non apprezzo il tuo modo di impostare il problema.

      qui Grillo – deficiente e fascistoide fin che vuoi – ha il merito indiscutibile di porre un problema centrale (e, per quel che valgono i termini, anche di sinistra) mentre gli altri dormono.

      non smetterò di criticare le sue sparate in altri campi, ma trovo che si dovrebbe discutere di questo tema senza scomuniche, come ho cominciato a provare a fare io con questo post.

      il tema è assolutamente centrale e molto realistico e per niente campato in aria, dato che l’Italia è uno dei pochi paesi dell’Europa avanzata a non avere un reddito di cittadinanza e che questo si rivela fondamentale per il rilancio dell’economia, dato che è proprio sul reddito di cittadinanza che la Germania ha fondato il suo rilancio economico un decennio fa.

      quindi, bando al settarismo e ci si metta a parlarne, evitando se possibile la critica nomialistica, santo cielo!; non siamo ad un incontro di teologi: se di cittadinanza o garantito, non mi può importare di meno: avevo delle riserve anche io sulla definizione, temendo che potesse essere limitato agli italiani, ma per fortuna ho visto nella proposta che non è così.

      si facciano avanti gli altri con le loro proposte; ma se nessun altro lo farà, il merito resterà di Grillo.

      e se il reddito di cittadinanza non verrà realizzato da chi ha la forza per farlo – in forme e modi anche più precisi o diversamente impostati da quelli che propone lui -, questo confermerà il mio giudizio di sostanziale inutilità delle forze politiche attuali salvo che per beffare gli elettori e saccheggiare lo stato.

      grazie comunque del commento, eh? 🙂

        • da quando in qua ci diamo del Lei? stupefacente, mi pare.

          bene, ma un blog non serve anche a questo, a suscitare discussioni che chiariscono le idee?

          (qualche volta)

          ma, per restare alle sgradevoli premesse, presuntuosamente garantisco, ma mi pare a ragion veduta, che mi pare sia molto difficile riuscire ad imbeccarmi e che ho una notevole libertá di giudizio: ci sono migliaia di post a documentarlo.

          1. il primo post che mi hai citato, quello sulla differenza fra reddito di cittadinanza e reddito garantito è un esempio grottesco di scolasticismo di sinistra che fa strisciare le palle per terra a lungo e dolorosamente: Tito Boeri e Roberto Perotti danno la LORO definizione di reddito di cittadinanza (che non corrisponde alle proposte in circolazione), e si affannano a dimostrare una cosa neppure troppo difficile, e cioè che è impraticabile garantire a tutti gli abitanti della penisola un reddito aggiuntivo, anche ai ricchi! (a partire da quella definizione ci sarei riuscito anche io senza tanti studi; però mi domando se ci sono o se ci fanno, sinceramente); poi osservano che Grillo e i suoi intendono comunque un’altra cosa, e dunque grazie tante e amici come prima: una lettura fastidiosa e inutile.

          2. proposte di Partito Democratico e SEL sul “reddito minimo garantito” o “reddito di cittadinanza“ (non si capisce bene, del resto il nome è questione di lana caprina).

          esordio: “L’Europa lo chiede dal ’92 e i paesi che ne erano ancora sprovvisti si sono adeguati. Tutti tranne due: la Grecia e l’Italia”.

          perfetto, direi: dal 1992 ad oggi il Partito Democratico è stato al governo tre volte 1996-2001; 2006-08 e 2013: ne hai mai sentito parlare prima?

          “LA PROPOSTA DEL PD. E’ stata la prima ad arrivare alla Camera il 10 aprile, si intitola “Istituzione del reddito minimo di cittadinanza””.

          “di cittadinanza”; ops: ti disturba?

          “ma di reddito di cittadinanza non tratta. Il testo prevede, infatti, che ad usufruirne sarebbero “i disoccupati, inoccupati, lavoratori precariamente occupati, privi di lavoro” che dichiarino “la disponibilità al lavoro e alla frequenza di corsi di formazione o di riqualificazione””.

          va be’, va be’: qualcuno cerca di imporre le sue definizioni inutili, passiamo oltre.

          “Il contributo è di 500 euro mensili ed “è incrementato di 1/3 per ogni componente del nucleo familiare a carico del beneficiario”. Il candidato dovrà avere più di 18 anni, un Isee non superiore ai 6.880 euro annui e possedere soltanto la prima casa. Ne avranno diritto anche gli stranieri “regolarmente soggiornanti in Italia da almeno 3 anni”.
          L’erogazione del reddito, che ha durata di un anno rinnovabile per un ulteriore anno, verrà sospesa “nel caso in cui il beneficiario venga assunto con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato” o anche “determinato”. “E dal 2° anno – spiega Danilo Leva, primo firmatario – il contributo può essere trasformato in dote salariale per l’azienda che assume””.

          perfetto: posso commentare senza passare per un idiota della politica che le differenze che separano questa proposta da quella 5 Stelle sono secondarie?

          mi piacerebbe solo leggere la parte della proposta che riguarda la copertura…

          “LA PROPOSTA DI SEL. 600 euro al mese per chi ha un reddito annuale sotto gli 8.000 euro, risiede da almeno ventiquattro mesi in Italia ed è iscritto ad un centro per l’impiego. La proposta di legge presentata il 15 aprile alla Camera dal partito guidato da Nichi Vendola, con l’appoggio di alcuni colleghi di Pd e M5S, grazie alla campagna Reddito Minimo Garantito.

          questa è ancora più vicina a quella 5 Stelle, se non altro per l’importo, ma quella 5 Stelle è molto più seria: qui si propone addirittura di dare 600 euro al mese a tutti coloro che ne guadagnano meno di 700: 1.500 euro al mese garantiti!

          strano che Fassina qui non si sia indignato per la non fattibilità e non abbia detto nulla…

          3. terza stabiliante notizia:

          “Il Pd presenterà con un emendamento al ddl stabilità in commissione Bilancio al Senato lo strumento del reddito minimo garantito. Lo ha riferito il relatore, Giorgio Santini (Pd), in un incontro con la stampa a Palazzo Madama. “Pensiamo di introdurre un fondo contro la povertà che si possa rafforzare nel triennio per i soggetti che non hanno reddito”. L’obiettivo, ha spiegato Santini, è quello di 200 milioni anche se si tratta di una cifra “ambiziosa””.

          ma chi credono di prendere per il culo, scusa con uno stanziamento “ambizioso” di 200 milioni per una misura che ne costa almeno 20 miliardi?

          3bis. “”Il tema sarà affrontato in Parlamento ma il Governo deve essere parte attiva e non semplice spettatore””.

          no comment: non sono uso al turpiloquio.

          4. proposta di SEL

          ho vinto lo schifo che mi fa ascoltare Vendola da quando ho conosciuto le intercettazioni sull’ILVA di Taranto e continuando a chiedermi con quale faccia SEL si faccia rappresentare da un ipocrita farabutto simile. e leggo:

          “I miliardi di euro necessari (sette, otto quelli previsti) si possono trovare, come si sono trovati per soddisfare le richieste di Berlusconi o sono rastrellati per l’acquisto degli F-35. Questa misura – continua – è necessaria, è una questione di civiltà”.

          siamo al di sotto della decenza, evidentemente, vista la genericità irresponsabile nella indicazione delel coperture; ma visto il personaggio, mi pare perfettamente coerente.

          quanto al succo di questa discussione, mi pare evidente che la novitá della proposta 5 Stelle sia quella di muoversi in una prospettiva economica realistica ed effettivamenter adeguata alla dimensione del problema e di sforzarsi di indicare delle forme di finanziamento.

          purtroppo per gli altri e, piaccia anche a me oppure no, questa proposta, se vogliamo guardare alle cose spassionatamente, fa carta straccia delle precedenti del PD e di SEL, che semplicemente non sanno fare il loro mestiere – come si sapeva ampiamente già.

          * * *

          vorrei chiudere con una nota che definisco sarcasticamente distensiva.

          sono di formazione culturale parzialmente tedesca e il recente soggiorno di sette anni in Germania mi induce a guardare alla politica italiana con un certo distacco antropologico.

          la cosa più evidente a chi guarda all’Italia da fuori è l’assoluto individualismo del paese e dei suoi politici e perfino dei suoi blogger.

          delle forme doverose dell’assistenza statale ai cittadini in difficoltà in realtá a tutte queste varianti di italiani non interessa nulla; altrimenti in 21 anni avrebbero fatto qualcosa sul tema.

          il tema gli serve soltanto come pretesto per sbecchettarsi fra loro su chi è più bravo, che è lo sport politico nazionale preferito, ma da questo diffuso battibecco non uscirà niente di buono, cioè di realmente costruttivo.

          se vuoi averne un esempio, vai pure sul blog ilsimplicissimus, dove troverai un ricchissimo catalogo di interventi dissennati, compresi gli ultrasinistri di rito che vedo nel sussidio alla fascia di popolazione più povera una congiura del capitale per tenerla meglio sotto controllo e impedirle di ribellarsi sotto la loro guida.

          purtroppo questo tuo intervento e l’atteggiamento che esprime è un manuale da scuola dei vizi della sinistra italiana e delle cause della sua inutilità pratica operativa.

          insisto che persone serie, invece di fare come Fassina e come te, avrebbero incassato il colpo e si sarebbero messi a discutere serenamente della proposta più seria che c’é sul tavolo in questo momento, sul tema – che, a me duole dirlo, ma siccome sono una mente libera lo dico lo stesso per amore della verità, è quella di Grillo, perchè le altre, tecnicamente parlando, sono delle barzellette, o peggio, degli specchietti per le allodole (non che io voglia dire che questa volta l’alölodola sei tu… ;).

          non lo fanno? nessuna meraviglia: lo sapevo già che non gli interessa niente di arrivare davvero a quel reddito come diavolo vogliamo chamarlo di cittadinanza o minimo garantito….

    • vedo che hai dovuto ripetere il tuo commento, perchè la piattaforma maliziosa ha cercato di farci litigare buttando il precedente come questo nellos pam, dal quale è stato ripescato grazie ad una segnalazione…

      fatica sprecata, se voleva farci litigare, perchè credo, sulla base della mia risposta al commento precedente, che ci riusciremo benissimo lo stesso… 🙂

      se non altro perchè mi accusi di farmi imbeccare, figurati…

  2. Bortocal, vieni criticato proprio per un aspetto che invece dovrebbe essere lodato ( ce ne fossero!)e cioè l’ apertura mentale di prendere in considerazione anche proposte che vengono da personaggi che in generale non ammiri ( Grillo). Questa è una una virtù purtroppo rara: la volontà di cercare di risolvere almeno un problema, superando anche i propri individualismi in nome del bene comune. Talmente rara che non solo non viene riconosciuta ma anzi viene criticata come un difetto. Mi cadono le braccia, davvero
    È il dominio della stupidità.

    • cara doriana,

      il tuo appoggio, ribadito anche a voce, mi conforta.

      in Italia la colpa peggiore è quella di non intordursi in qualche cricca per sostenerla acriticamente anche contro l’evidenza (non so se sia un effetto culturale del cattolicesimo, che funyiona esattamente allo stesso modo).

      solo a pochissimi è consentito di far parte per se stessi, ma in questo modo finiscono con lo svolgere il ruolo di testimonial inconsapevoli che questa è soltanto un’eccezione.

      nella fattispecie ritengo che se alle due parti interessasse davvero l’argomento e non lo agitassero soltanto per motivi propagandistici, si metterebbero attorno a un tavolo a cercare una soluzione.

      non lo fanno, e questo fa dubitare della buona fede di entrambi.

      domattina tutta via tornerò sull’argomento con un nuovo post…

      ciao, un caro saluto e grazie.

  3. il sazio non crede al digiuno ed e quello che fa fassina uomo di sinistra ex partito degli operai.poi i soldi della gescal che erano accantonati che fine hanno fatto? penso la solita nelle tasche dei politici,se ci fossero potrebbero essere usati per famiglie in crisi.

    • definire di sinitra il Partito Democratico mi pare una forma di inerzia mentale.

      siamo aldilà di destra e sinistra e aldilà del bene e del male, con questo partito assolutamente inutile che ha cento linee politiche e allo stesso tempo il contrario di ciascuna.

      quanto a Fassina, è un esempio deplorevole di ricerca di popolarità a destra ripetendo a pappagallo i temi della propaganda berlusconiana.

      tra un berlusconiano sincero e un berlusconiano ipocrita non è forse meglio il primo, a questo punto?

      abbiamo la borghesia più avida, incompetente e strapagata d’Europa: non credere a chi dice che la colpa è soltanto dei politici: anche avvocati, notai, medici, imprenditori e dirigenti si fanno strapagare tutti e tutti assieme tengono chi lavora in condizioni di miseria reale.

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