il Ranu Pani, il laghetto “incantevole” secondo la Lonely Planet, raggiunto non proprio agilmente in moto lungo il percorso che porta alla base di partenza per le escursioni che salgono al vulcano Semeru, si rivela invece al mio sguardo forse ostile per la stanchezza della giornata, una poccia di acqua fangosa senza alcun fascino, se non vogliamo attribuire impropriamente questo nome all’abbozzo di un moderno villaggetto turistico che sorge in un suo angolo.
o forse è il cielo oramai nuvoloso del pomeriggio che toglie ogni smalto e riflesso all’acqua: e in effetti dove si riaffaccia qualche frammento di azzurro, questo basta a rendere i giochi dei colori quasi impressionisti.
però le rive sono piatte, e anche quel che di più pittoresco presentano i dintorni (qualche roccia scoscesa, i terrazzamenti di coltivazioni quasi sospese nel vuoto), non si rispecchiano nel lago, ma li si scopre soltanto girando un poco.
così infatti mi ritrovo costretto a fare, dato che il mio moto-driver mi ha detto “torno subito” e poi è scomparso per un bel pezzo, tanto da cominciare a farmi preoccupare.
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c’era un tratto, invece, decisamente interessante, in questo contesto, ma non l’ho colto allora: lo distinguo ora, montando il video e con il senno si poi; ed è il tempietto induista che sorge su un basso sperone roccioso sul lago (forse, per coglierne la bellezza, bisognava sospingersi sull’altro lato, facendone il periplo, ma non mi è venuto in mente).
il tempietto del resto, preceduto da strani addobbi con drappi di raso giallo, era chiuso, e gli ho dato soltanto un’occhiata distratta.
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ma il mio montaggio mi ha introdotto in un clima da Blow Up degno di Antonioni, facendo emergere mille dettagli che l’occhio al momento non aveva colto.
(insisto, che sto viaggiando quasi di più adesso, in Indonesia, montandone i video, che allora, percorrendola fisicamente.
meditate, gente: il virtuale ha uno spessore maggiore del reale, al contrario di quel che se ne pensa).
ad esempio la grande tigre di cartapesta colorata che sta nel cortile interno del tempio, chi l’aveva notata?
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e che questo tempio indù sia in uno stile molto simile a quelli di Bali che mi attendono da domani in poi, chi poteva saperlo?