piccoli spaccati dell’Italia malata…
750 tifosi laziali a Varsavia per la partita della loro squadra col Legia.
è la partita di ritorno dopo quella del 7 novembre a Roma, che ha portato alla chiusura della Curva Nord “per cori razzisti e per uno striscione ‘inappropriato’ contro la squadra polacca”; con seguito di italianissimi ricorsi legali e ammuìne varie.
a stare alla versione laziale, la mattina tifosi del Legia a Varsavia aggrediscono i tifosi laziali nel loro hotel; la polizia interviene e ispeziona i loro bagagli: trova un borsone con oggetti contundenti, ferma 17 tifosi italiani, che vengono processati per direttissima e obbligati a lasciare il paese con il divieto di assistere al match (tranne uno, che viene arrestato).
che invidia per l’efficienza della polizia polacca.
nel pomeriggio alcuni laziali si danno appuntamento in Ulica Marszalkowska, per dirigersi insieme alla Pepsi Arena, ma lì si scontrano con le forze dell’ordine prima a parole e poi con il lancio di alcune bottiglie e sassi; così la polizia ferma 150 persone per identificarle.
secondo un portavoce laziale, invece, una settantina di tifosi avevano chiesto di essere scortati dalla polizia da un caffè sino allo stadio e la polizia li ha fermati senza nessun motivo, per verificare i loro documenti.
non ci credo, non sarebbe da loro.
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a questo punto il caso diventa internazionale, e il Ministero degli Esteri e l’Ambasciata intervengono; e scatta il secondo sport nazionale dopo il calcio: il vittimismo.
naturalmente Ministero degli Esteri e Ambasciata fanno gli straordinari per proteggere gli ultras.
“Nel corso delle ultime 48 ore il nostro ambasciatore ha mantenuto un contatto pressoché continuo con la Questura centrale di Varsavia, ottenendo la celebrazione di tutti i procedimenti con rito abbreviato che si sono svolti in 8 tribunali nella giornata festiva di sabato.
L’Ambasciata è entrata in contatto con tutte le famiglie delle persone rinviate a giudizio sollecitandole a designare un avvocato difensore e fornendo indicazioni su come presentare ricorso e quali ulteriori iniziative giudiziali potrebbero essere poste in atto nei prossimi giorni.
Nel frattempo, si è già potuto ottenere il permesso per alcune visite in carcere da parte dei parenti di alcuni dei detenuti.
Voglio peraltro chiarire che più di un centinaio di fermati sono stati accompagnati in diversi commissariati di Varsavia ed è stato straordinario lo sforzo che la nostra Ambasciata ha fatto per giungere al più rapido rilascio dei connazionali”.
le autorità giudiziarie polacche infatti hanno trattenuto e rinviato a giudizio 22 persone.
questo, per quanto si faccia fatica a crederlo, non è una invenzione calunniosa di bortocal, ma un comunicato ufficiale del Ministro degli Esteri Bonino.
che sostanzialmente dice: scusate tanto se non riusciamo a proteggere i nostri delinquenti; e aggiunge:
Certamente vanno fatti gli opportuni approfondimenti sulle modalità che hanno portato al fermo dei tifosi della Lazio e alla decisione delle autorità giudiziarie polacche di trattenere e rinviare a giudizio 22 persone.
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non pensavo che un ministro come la Bonino potesse scendere così in basso.
questo è un caso peggio di quello della Cancellieri.
qui sono delinquenti che vengono difesi a prescindere, anche senza certificato medico e senza neppure bisogno di chiamare al telefono.
i tifosi laziali sono, giusto per rinfrescarsi le idee, quelli che oggi alla partita col Genoa in curva Nord hanno esposto uno striscione di solidarietà con Alba Dorata in Grecia.
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e lasciare invece che questa gente se la sbrighi a sue spese?
auspicare che i polacchi li sbattano dentro e buttino la chiave?
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vedo di non essere il solo a pensarla così.
commenti su Repubblica:
tulicek:
non preoccupatevi… e non si preoccupi la Bonino (avrebbe fatto meglio a preoccuparsi della signora kazaka, invece di fare le tre scimmiette in una.,. non vedo, non sento e non parlo)…
la Polonia non credo che intenda sobbarcarsi l’onere di mantenere 22 teppisti italioti.. .
ce li restituiranno presto, cosi’ la prossima domenica tutti allo stadio a pestare qualcuno…
badsalver:
ma che se li tengano , in cella e buttate la chiave…
brava polizia polacca….
fuori dai confine le protezioni non servono……
teneteli li!!
un tifoso:
200 persone sono state trattenute senza motivo e 22, scelte a caso fra i 200, sono state condannate senza avvocato, senza prove e senza che l’ambasciata ne fosse a conoscenza se non a processo già avvenuto, e tutto in lingua polacca.
pensa che strano, che in Polonia i processi si fanno in polacco!
ma dove vivono questi…; il resto sono frottole.
ULTIMISSIMA……!! sentivo stasera al radiogiornale rai1 un commento risentito sui metodi della polizia polacca che trattiene ancora in prigione 17 poveri ed innocenti tifosi laziali.
segue l’intervista ad un non meglio identificato funzionario italiano che deplorando i metodi della polizia polacca afferma che ci stiamo attivando attraverso tutti i canali..(peccato che il papa non è più polacco)…per liberare i nostri connazionali.
devo altresi aggiungere al tuo sacrosanto commento che qui da noi non e’ attuabile la stessa risoluta condotta.condotta che attuata da molti paesi ha ripulito gli stadi da questo violento fecciume,
perche’ scatterebbe subito il solito anatema….:METODI FASCISTI….e poi siamo franchi..:c’è l’affollamento delle carceri..!
mi astengo più che posso dai media per la protezione del mio fegato, ma non faccio fatica a crederti.
come nel caso dei marò, il vittimismo è lo sport nazionale più sviluppato…
eppure esiste una componente molto forte nella società civile che non ne può più della protezione ai delinquenti.
occorre dare voce alle tante persone di buon senso che ci sono.
a proposto: noti bene come su questi casi l’opportunista Grillo si guarda sempre bene dal prendere posizione?
quell’uomo è un politicante che fa schifo, e mi spiace per i tanti seguaci suoi perbene, che si sono buttati lì per disperazione…