sul traghetto da Padangbai, Bali, a Lembak e poi a Senggigi, Lombok – videoclip indonesiano n. 128 – 678.

in fondo c’è poco da commentare su questo video, che descrive abbastanza scolasticamente la partenza da Padangbai verso le nove di mattina sul traghetto per l’isola di Lombok, e si accontenta di qualche modesta fotografia nelle sei ore di viaggio per mare, e nelle successive…

quel che meritano di essere raccontate, invece, sono alcune peripezie, al limite del grottesco, verificatesi attorno a questo ultimo trasbordo indonesiano prima del rientro, la mattina del 10 maggio alla partenza, e poi il pomeriggio, all’arrivo.

* * *

occorre sapere, in premessa, che nell’arrivare alla suggestiva pensioncina dove ho passato la notte a Padangbai, ho notato all’inizio del vicolo una Laundry, una lavanderia, e ho pensato di portarci praticamente l’80% del mio modesto guardaroba da viaggio, visto l’esaurimento oramai prossimo del mio abbigliamento pulito in qualche precedente lavaggio a pagamento; mi sono dunque fatto un cospicuo pacco di biancheria e ho cominciato a discendere il vicolo verso la lavanderia: a metà del vicolo ho incontrato una donna che mi ha chiesto se era roba da lavare e fatto cenno che dessi a lei: per l’indomani mattina sarebbe stata pronta.

quando mi sono svegliato, l’indomani, appunto, per andare a godermi l’alba sul promontorio e a fare le ultime fotografie di Padangbai, ovviamente la lavanderia, dalla quale avevo pensato che la donna venisse, era chiusa; e lo stesso al ritorno; però adesso, guardando bene, mi rendo conto che la lavanderia non è semplicemente chiusa, ma in disuso, e mostra i segni di un lungo abbandono.

da quale altra lavanderia veniva dunque la donna che si è fatta consegnare la mia biancheria?

mi guardo attorno, e scopro che negli stretti vicoli di Padangbai le tintorie sono numerose quasi come i templi indù: ma per quanto io mi affacci e chieda, passando per un vecchio rimbambito, non solo nessun viso mi ricorda quella donna (che del resto forse non saprei neppure riconoscere, adesso), ma nessuno si ricorda di me; non basta: con raccapriccio, mi rendo conto da questi dialoghi sempre più affannosi, che, non bastassero le lavanderie, molte donne arrotondano lì attorno, lavando la biancheria ai turisti quando possono.

* * *

ma oramai il tempo della partenza si avvicina: alle sette sono stato contattato da un venditore di biglietti del traghetto per Lombok, che mi ha portato alla sua agenzia e per l’equivalente di 8 euro mi ha lasciato un biglietto per il traghetto che parte alle 9, per le sei ore di navigazione, e accennato confusamente a un taxi che sarebbe venuto a prendermi.

guardando più tardi sulla guida mi pare di avere preso una mezza fregatura, dato che i biglietti del ferry, senza taxi, costano decisamente di meno, ma non pare il caso di farsi dei problemi per una spesa simile, adesso.

il vero problema è se riuscirò a partire recuperando la mia biancheria oppure se la lascerò in queste astute mani balinesi che l’hanno estorta allo svampito per non più ridargliela…

* * *

insomma, oramai ho setacciato il centro di Padangbai avanti e indietro tre volte e non posso più aspettare, chiudo sconsolato il mio trolley, oramai praticamente vuoto e quasi solo esornativo, e scendo nel cortiletto; sto per uscire, quando dalla casa di fianco esce sorridente la famosa signora col pacco del mio abbigliamento: ma come, sorride il doppio, e la biancheria la lascia qui?

ma no, che non mi sono dimenticato, pantaloni, camicie e quant’altro: dammi qui; pago e arraffo tutto; butto tutto nella valigia e corro, oramai corro davvero, verso il traghetto che sta già fischiando…; uff, finalmente a bordo – anche se poi il traghetto parte con mezzora buona di ritardo.

* * *

ed ora si scorre ancora una volta lungo la baia raccolta, si scivola al largo del promontorio; le alture di Bali e la solita affascinante alternanza di terra ed acqua già vista dal traghetto tra Giava e Sumatra, lasciano rapidamente il passo al monotono mare aperto…

una manciata di arachidi lesse costituisce il mio pranzo, al momento, poi non resta che farsi abbrustolire dal sole, sperando che serva a ridurre al silenzio la tosse da aria condizionata che oramai si è impadronita fino in fondo dei miei bronchi.

* * *

qualche ora più tardi Lombok compare e non resta che studiare sulla mappa della guida turistica il punto esatto di Senggigi dove approderà il traghetto, e nello stesso tempo constatare la desolata solitudine che caratterizza perlopiù le coste di quest’isola così poco abitata, che sembra quasi l’antagonista di Bali.

peccato che il profilo della costa, l’ampia baia nella quale stiamo entrando, e tutto il contesto, non corrispondano per nulla a quel che risulta sulla cartina geografica di Senggigi; non mi resta che arrendermi via via alla disperante evidenza che non stiamo approdando lì, bensì a Lembak, molto a sud della medesima, che è in tutto il secondo approdo della parte occidentale di Lombok.

oh mio dio, e adesso che farò? non solo Lembak è località che la guida quasi neppure nomina e anche alla vista appare come un terminal nel vuoto di attrezzature turistiche, ma qui sono a sud di qualche decina di km della capitale di Lombok, Mataran, rispetto alla quale Senggigi si trova qualche decina di km a nord.

e l’idea di dover compiere questo percorso è semplicemente da paura, e rischia di farmi saltare in questa penosa incombenza non solo tutto il resto della giornata, ma anche parte della successiva, e insomma tutti i miei progetti di viaggio delle ultime 36 ore in Indonesia.

* * *

mi sto appunto disperando in questo modo, preparandomi a scendere dal traghetto che nel frattempo ha attraccato, quando un uomo vestito di bianco mi raggiunge: è Lei che ha il biglietto per Senggigi? – sì – sono il suo tassista.

ci potete credere? negli 8 euro del biglietto ci stava non soltanto la traversata di sei ore del largo braccio di mare tra Bali e Lombok, ma le successive tre ore di taxi, con lungo attraversamento della capitale, Mataran, fino al lungomare di Senggigi!

* * *

non meravigliatevi, allora, che le foto che vi presento siano quasi tutte svogliate e quasi di ordinanza; ero veramente esausto dai contrattempi e dallo stress.

e neanche ho avuto tempo di osservare molto di questa provincialissima Lombok, tutta risaie e moschee, una specie di ritorno ad una Giava solo più abbandonata e impoverita…

* * *

aggiungete che si sta profilando un problema: per quanto quasi sterminata sia la potenza di archiviazione delle mie card, essa appare prossima all’esaurimento (una card vuota giace ancora nascosta in una camicia ritornata dalla lavanderia, ma la scoprirò solo a casa): questo comporta la quasi completa sparizione oggi e domani dei voluminosi filmati e il diversivo durante le ore inutili del traghetto di far passare tutte le foto fatte fino a quel momento, cancellando tutte quelle riuscite male – il che spiega come mai nei miei montaggi non ne abbia dovuta sacrificare praticamente nessuna, dato che anche quelle sfuocate o mosserimaste si sono salvate solo perché potevano avere qualche residuo motivo di interesse.

* * *

è con questo stato d’animo sollevato, comunque, che, quando finalmente arriviamo, mi vedo passare davanti il poco attraente paesaggio urbano di Senggigi, una località tipicamente e sfacciatamente turistica, molto occidentalizzata, nel suo nucleo centrale, che è semplicemente disteso lungo una strada tra la montagna e il mare: ma è da qui che si parte per le isole Gili, una delle meraviglie turistiche dell’Indonesia, che l’indomani tuttavia deciderò di lascia perdere, per non aggiungere traghetto di domani a quello di oggi.

* * *

e poi, per un vicoletto, fortunatamente molto simile a quelli di Padangbai, solo più rustico e quasi campestre, accedo ad cortiletto sotto un freschissimo pergolato assediato dal canto delle cicale: è la Sonya Homestay, l’ultima scelta fortunata di questo viaggio.

e la fortuna comincia con uno splendido piatto di pesce col quale recupero nel tardo pomeriggio il pranzo sinora non fatto.

5 risposte a “sul traghetto da Padangbai, Bali, a Lembak e poi a Senggigi, Lombok – videoclip indonesiano n. 128 – 678.

  1. commento via mail, al video, più che altro:

    Questa colonna sonora l’hai conservata per i finali, dici la verità.
    Carino quel villaggio 0:28
    Sembrerebbe il ponte di comando 0:52
    Di che cosa si tratta 1:55
    Originali 3:10, decorazioni o spaventapasseri?
    Anche questo bello, e panorami diversi dai soliti.

    • il villaggio 0:28 è Padangbai, ovviamente, da cui si sta partendo…

      0:52, anche a me ora sembra una postazione di comando della nave, ma come mai non è sulla prua, ma su una fiancata? forse ha a che fare con le manovre di accesso ai pontili all’attracco?

      1:55, è spiegato nel post: sono arachidi lesse comperato da un venditore ambulante, che mi fanno compagnia nel viaggio come pranzo provvisorio…

      3:10: credo che siano più che altro spaventapasseri, però sono immagini davvero curiose…

      da ultimo la musica: straordinariamente azzeccata, e travata l’altroieri, cercandola, in un primo momento, per il video 127, ma poi non mi è apparsa adatta.

      le musiche vengono cercate al momento, se ne accumulano a volte due o tre, ma quasi sempre la ricerca riesce al primo colpo (e i miei figli direbbero che si vede…): non faccio molta fatica a trovarla; credo che il segreto stia tutto nella scelta delle parole chiave che forse si sta inconsciamente perfezionando, così che permette di arrivare subito a quel che si cerca.

      devo rifare il video 125! una ripresa inserita lì dentro del tramonto, è di Sengiggi e non di Padangbai; e inoltre sono uscite fuori un’altra decina di foto di Padangbai, che erano state archiviate per errore fra quelle di Sengiggi.

  2. Pingback: Lombok: un terremoto oggi, e due giorni della mia vita nel 2013 – 263 – cor-pus 15·

non accontentarti di leggere e scuotere la testa, lascia un commento, se ti va :-)

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...