il Pura Batu Bolong di Sengiggi – videoclip indonesiano n. 134 – 694.

secondo la guida della Lonely Planet il Pura Batu Bolong è il monumento più grazioso di Sengiggi: è il tempio (Pura) della roccia col buco (Batu Bolong) e sta disseminato tra una serie pittoresca di scogli su una punta rocciosa della costa a sud del centro abitato; l’arco naturale su cui sorge l’ultima piccola pagoda è ben visibile anche nella sequenza di foto di questo videoclip.

si può arrivare al Pura Batu Bolong direttamente dalla spiaggia, scavalcando una bassa recinzione per entrare subito nella parte del complesso, se non più sacra, certamente più amata: quella che si spinge appunto nel mare.

oppure scendervi dalla collina, in alto, dove passa la strada, ed attraversare i 14 diversi punti di preghiera.

io, forse è superfluo dirlo, naturalmente ho fatto tutti e due i percorsi…

* * *

lo stile di questo insieme di piccoli edifici ha qualcosa di originale, che lo distacca in parte da Bali, nonostante la fortissima ripetizione di molti elementi identici nelle statue, nel modo di addobbarle, con drappi giallo squillante o a grandi quadri bianchi e grigi, nell’iconografia dei mostri, nella ritualità dei canestrini di offerte coloratissime, depositati ovunque.

il tratto originale, in questo complesso sacro estremamente pittoresco e suggestivo, sta invece negli elementi cinesizzanti dell’architettura, come i tettucci delle piccole pagode che hanno ben poco di indiano e perfino di balinese e molto invece di cinese: per cui è davvero sconcertante questo assaggio di una specie di induismo cinesizzante…

* * *

le immagini del prossimo video evidenzieranno per qualche altro aspetto questa ultima novità di Lombok e dell’Indonesia, che non ha finito ancora di stupirmi ed è già quasi giunto il momento di lasciarla…

6 risposte a “il Pura Batu Bolong di Sengiggi – videoclip indonesiano n. 134 – 694.

      • Sì. E’ vero.
        Lo stupore può essere provato anche stando in casa però.
        E’ un qualcosa che appartiene ad alcuni, ad altri no.
        Che cosa ne pensi?
        Sorriso
        gb

        • nei secoli, dal Marino al Pascoli, la capacità di meravigliarsi è stata vista come la vera base della poesia, cioè come il fondamento stesso dello spirito artistico.

          credo che sia vero, e credo quindi che chi ha una predisposizione artistica sia particolarmente predisposto a meravigliarsi, mentre anime più concrete non si meravigliano più di tanto… e trovano che in fondo è normale anche lo straordinario…

          😉

          benvenuta quindi nel mondo degli artisti almeno potenziali, gelsobianco

  1. Pingback: secondo e ultimo tramonto a Sengiggi – videoclip indonesiano n. 135 – 698. | Cor-pus·

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