come si calcola la mini-IMU – oppure no? – 26.

nel caos oramai universale delle tasse sulla casa (di cui bisogna ringraziare Berlusconi che ci ha fatto la campagna elettorale 2013 e gli imbecilli che lo hanno votato, più il governo Letta che gli è andato dietro, costretto oppure no) neppure i giornali capiscono più niente.

a questo punto pubblico le mie considerazioni (sono stralci di mail), tanto non potranno fare più danno del dovuto.

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ciao a tutti.
nel caos della mini-IMU leggo che si deve pagare entro il 24 gennaio, ma – pare – su bollettini pre-compilati che dovranno essere inviati dai Comuni!!!
ci sarà da ridere su questa tedeschizzazione delle tasse della casa.
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attenzione, dunque: primo dato, non stressatevi troppo: tocca ai Comuni dirvi quanto dovete pagare.
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voi aspettate che lo facciano.
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ma allora come mai molti comuni o siti sindacali pubblicano improbabili file per il calcolo?
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non lo so: ad esempio la UIL su questo sito conferma che “molti comuni mandano a casa la comunicazione” (che cavolo vuol dire?), ma che è meglio rivolgersi ad un centro di assistenza fiscale, i loro…
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io consiglio di aspettare; e che diamine: ci dicano almeno chiaramente come bisogna pagare, mancano due settimane e ancora non si sa!
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in sostanza, il governo ha obbedito al diktat di Berlusconi e dei suoi elettori e – come se la prima casa valesse o costasse ai comuni meno delle altre –  ha eliminato l’IMU sulla prima casa per l’aliquota dello 0,4%, ma non ha tenuto conto del fatto che molti comuni avevano aumentato l’aliquota.
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così la copertura per risparmare ai proprietari questo ulteriore pagamento ad oggi non si è trovata, e dunque si deve pagare il 40% che andava ai comuni della differenza tra l’aliquota standard del 4 per mille e quella comunale.
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chi abita in comuni che non hanno modificato l’aliquota non deve pagare niente; per gli altri si deve fare un calcolo.
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il calcolo dovrebbe essere impostato come segue (ricopio quel che ho trovato, ma la spiegazione è demenziale e sulle detrazioni non si capisce nulla):
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attenzione! il giornalista è un imbecille e non sa la matematica: ritiene che moltiplicare un numero per 1,05 e poi per 160 sia come moltiplicarlo per 165: ma non è vero, le due operazioni vanno fatte separatamente, oppure lo si deve moltiplicare per 168.
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siccome si deve pagare il 40% della differenza, sembra dunque che si debba calcolare prima l’IMU virtuale al 4 per mille che non si paga più, poi la differenza rispetto all’aliquota comunale e infine il 40% di questa differenza, che è quel che va effettivamente pagato.
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siccome ci sono delle detrazioni: 200 euro per tutti e 50 euro per figlio convivente, queste – a parer mio – vanno applicate al calcolo base, PRIMA di calcolare la differenza, e la differenza va pure calcolata rispetto a questo calcolo base.
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chiaro? no, vero? lo sospettavo…
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vi presento comunque un caso concreto:
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appartamento (piuttosto grande) con autorimessa, in zona semi-periferica: RC (Rendita Catastale)  721,75 + 59,65, totale 781,40
la rendita va incrementata del 5%, piccola perversione tutta italiana, perché basterebbe incrementare del valore corrispondente le percentuali successive, ma volete mettere la soddisfazione di costringere tutti ad un passaggio in più? quindi la rendita diventa 820,47 – chissà se potete arrotondare adesso o al prossimo passaggio.
questo numero va moltiplicato per 160 e fa 131.275, 2; se invece avete arrotondato prima fa 131.200: state all’arrotondamento più favorevole allo stato per non sbagliare, e dunque arrotondate solo alla fine.
adesso calcolate quanto fa il 4 per mille di IMU teorica abbuonata su questa cifra:  si arriva ad un valore di 525 arrotondato, da cui vanno tolti i 200 euro di detrazioni uguali per tutti, e i 50 euro per figlio: se non avete figli, vi restano 325 euro da pagare in linea teorica.
ma attenti! l’IMU è stata abrogata, quindi questo non è quello che dovete pagare, è quello che virtualmente avete già pagato.
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adesso facciamo l’ipotesi che il vostro comune abbia fissato l’aliquota al 6 per mille.
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dovete rifare il calcolo con questa percentuale: vi uscirà una somma teorica di 787,65 euro, arrotondati a 788, da cui togliere di nuovo i 200 euro di detrazione, e fanno 588: ma 325 li avete già pagati virtualmente: vi restano 263 euro.
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da pagare, direte voi…
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ma no! dovete pagare soltanto il 40% di questa cifra, cioè della differenza.
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quindi 263*0,4, cioè 105 euro.
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e adesso ho inserito i dati nel calcolatore di Repubblica, http://www.repubblica.it/economia/2014/01/10/news/mini-imu_ecco_il_calcolatore_di_repubblica_it-75556945/?ref=HRER2-1: e, incredibile!, i conti tornano…
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io non so chi abbia inventato questo percorso demenziale frutto di una serie insensata di aggiustamenti; sappiate però che, a seconda del momento in cui svolgete le diverse operazioni, ad esempio togliete le detrazioni, il risultato cambia completamente, come è ovvio, ma che tuttora quest’ordine delle operazioni non è chiaro…
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ora che ho provato a fare due conti, in ogni caso si tratta di cifre molto modeste; mi pare che lo stress venga tutto dal caos dell’informazione..
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e penso allo spreco immane di risorse umane che consiste nel costringere milioni di piccoli proprietari a fare questi conteggi demenziali, col rischio di beccarsi una multa.
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una tassa annua di 8 euro al mese su una casa importante è naturalmente una inezia per chi può permettersi quella casa, ma qualche giornata persa per cercare di capirci, no; tuttavia da un anno la vita politica italiana e del governo ruota attorno a queste miserie.
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valeva la pena? non era meglio pagare qualche euro di più e avere tutto chiaro da subito?
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ritratto di uan borghesia gretta e attaccatta nevroticamente al soldo, anche quando il soldo, per un propritario di casa, è davero formato da spiccioli.
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in compenso il meccanismo escogitato, sappiatelo, è tale che chi ha le case più modeste, in proporzione, paga di più.
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in ogni caso stiamo a vedere che cosa succederà.
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io per ora non pago: aspetto il bollettino del Comune, non vorrei sbagliare… 😦

4 risposte a “come si calcola la mini-IMU – oppure no? – 26.

  1. Mal comune mezzo gaudio. Francia. Individuo solo, disoccupato, privo di sussidi, privo di qualsiasi forma di reddito, non proprietario di niente (neppure di una macchina) e che sta in affitto in una camera di 9 metri quadrati. 614 euro all’anno (non sono io, eh). Io cio’ ancora anche lo stipendio, per ora.

    • Essendo talmente incredibile da dover essere proprio confermato, perché rileggendolo io stesso facevo fatica a credere alle mie stesse informazioni: 614 euro all’anno di tasse da pagare da parte dell’inquilino.

      • non dire che non mi fido di te…., ma puoi spiegare da dove ti arriva questa informazione?

        mi lascia incredulo soprattutto che possa esistere qualcosa che viene giudicato “abitazione” di 9 mq.

    • se è così, veramente la Francia è messa molto peggio della Germania, e perfino dell’Italia, si direbbe.

      pensionato benestante, appartamento di 30 mq, 76 euro di tassa l’anno.

      poi però la raccolta rifiuti è a parte (si paga al condominio, a partire da una base di 50 euro l’anno che consente di scaricare 50 volte 10 litri di rifiuti.

      però il disoccupato gode di assistenza sociale e lo stato gli paga l’affitto per i primi due anni.

non accontentarti di leggere e scuotere la testa, lascia un commento, se ti va :-)

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