non lo so perchè mi piacciono tanto i falchi, non lo so perché mi piace tanto guardare i pescatori.
e quando falchi e pescatori si mescolano insieme, a me pare che volino tutti assieme, anche quando gli uomini devono stare attaccati alla terra e al mare e spostare barche pesanti.
forse i falchi sono i pensieri dei pescatori, niente di più e niente di meno: ai quali piacerebbe navigare piuttosto in cielo, appoggiandosi alle ali, e non alle vele e ai remi, tra le onde a volte tempestose.
in fondo ci sono luoghi fortunati dove il cielo e il mare sono dello stesso azzurro, cambia solo l’intensità.
e dove i falchi volano alti, come danzando al ritmo un poco solenne delle onde.
mentre le menti dei pescatori e del viaggiatore sono come la sabbia, su cui si rovesciano onde sempre uguali e sempre diverse, e niente attorno ha un significato diverso dal lasciarsi guardare.