questo videoclip è certamente una provocazione.
mi sono ritrovato davanti del materiale video, ma dovrei dire piuttosto audio, che avevo scartato prima di montare il videoclip che era stato pubblicato col n. 66.
è per questo che rappresenta un piccolo passo indietro di qualche ora rispetto alla cronaca del viaggio.
impresentabile: il buio della stanza d’albergo a Trivandrum o Thiruvanandhapuram, in attesa del passaggio del mototaxi per l’aeroporto, e, semplicemente, la registrazione del canto notturno degli uccelli, senza nessuna immagine.
chi se lo guarderà, o meglio ascolterà?
nessuno, spero e credo.
eppure, per me stesso, questo è un modo molto intenso di concludere quel viaggio, e qualcosa che finisce per stamparsi nel ricordo.
ma…, non ci posso credere: mi stanno sostituendo il mio video con un altro degli Angry birds, forse?