il piano “#casadiRenzi” – 199.

tranquilli, non è un refuso: il titolo è giusto: qui non parliamo di Renzi e del suo piano casa, ma proprio della casa di Renzi, un argomento rigorosamente tabù e censurato sulla grande stampa, tutta (compreso, fino a questo momento almeno e se non mi è sfuggito qualcosa, Il Fatto quotidiano).

la notizia la trovo in qualche blog, come la fucina, che intitola 

L’uomo che pagava l’affitto a Renzi E che ha ottenuto i massimi incarichi possibili nel Comune di Firenze. Coincidenza?

un post che è stato letto da più di 22.000 persone e condiviso sui social media 648 volte, adesso 649 perché lo potrete trovare anche sulla mia pagina Twitter, che è un po’ il mio blog allargato…

la notizia è stata poi ripresa da Libero, ma io non ho paura di rovistare tra i rifiuti per cercare quello che mi interessa.

* * *

punto di partenza di tutto è un esposto alla Procura di Alessandro Maiorano:

“Sono appena uscito dalla procura e ho depositato un integrazione al mio esposto denuncia presentato il 27 Gennaio 2014 su questa vicenda.

Ho chiesto alla procura di fare luce su altri sei punti fondamentali.

Ho chiesto di andare a fondo anche sulla figura di Marco Carrai che a questo punto non può più rimanere nell’ombra”.

* * *

ma dai, nulla di penalmente rilevante, sinora: figuriamoci.

Scaiola è stato appena assolto dalla casa sul Colosseo, perché il Tribunale di Roma ha stabilito che effettivamente i due terzi del valore erano stati pagati in nero da un imprenditore a sua insaputa, e che cosa volete che sia se invece l’affitto a Renzi glielo pagava un altro imprenditore amico suo, e neppure a sua insaputa…

l’amico di Renzi è Marco Carrai:

«Quanto all’affitto di via Alfani, a me intestato e regolarmente registrato, l’ospitalità che ho dato a Matteo Renzi, amico da anni, gli ha consentito di mantenere appoggio e residenza a Firenze durante la sua funzione di Sindaco». 

infatti Renzi abitava addirittura a 19 km da Firenze, a Pontassieve; o meglio, lì ci ha lasciato la moglie con i due figli…

Matteo Renzi, divenuto sindaco, l’1 ottobre 2009 trasloca, al prezzo di mille euro al mese, in una mansarda a 400 metri dal suo ufficio, presto si lamenterà di non riuscire a starci dentro visti i mutui da pagare con uno stipendio di circa 4.900 euro netti al mese – più lo stipendio della moglie, più l’aspettativa pagata per essersi fatto assumere dall’azienda di famiglia come dirigente un giorno prima di assumere l’incarico: niente male, direi, anche se capisco che una famiglia che ha un buon tenore di vita non ha di che scialare.

Renzi allora decide di trasferirsi a un chilometro da piazza della Signoria in un attico di cinque vani in via degli Alfani 8 e ci resta per circa 3 anni, dal 14 marzo 2011 al 22 gennaio 2014.

* * *

non capisco che cosa ci sia di male: tutti abbiamo degli amici che sono anche coetanei e nel caso del bisogno ci prestano gratis una casa, no?

ah no? anche io, quando ne avevo, al massimo facevo un affitto un poco fuori mercato, cioè ribassato?

ma io mica sono un impreditore…

Carrai, viene da una delle più note famiglie imprenditoriali del Chianti (costruzioni, immobiliare e dintorni) è anche socio e consigliere di una delle aziende di famiglia, la Carrai Paolo e figli.

il blog La Fucina indica in modo dettagliato tutte le altre partecipazioni di Carrai.

* * *

i problemi veri, comunque non sono a monte, sono a valle.

Marco Carrai è direttore generale della Fondazione Big Bang di Renzi e, in quanto tale, gestisce i finanziamenti alle campagne elettorali (i primi pagamenti con Paypal andavano proprio a Carrai, tanto che l’utente riceveva il messaggio «hai inviato un pagamento di x euro a Marco Carrai») ed è presidente del Comitato per la candidatura di Matteo Renzi.

e di nuovo questo avvalora l’idea di un favore molto consistente, ma disinteressato.

però le ombre vere cominciano adesso:

A livello comunale, il sindaco gli ha conferito i massimi incarichi possibili: è stato nominato presidente dell’Aeroporto di Firenze, consigliere delegato della municipalizzata Firenze Parcheggi, consigliere della Fondazione Carifirenze (azionista di Intesa San Paolo al 3,2%).

E’ normale che Marco Carrai che ricopre ruoli pubblici paghi l’affitto di casa al sindaco della sua città?

no, non è normale.

* * *

e qui lascio la parola a Libero e al suo giornalista Giacomo Amadori.

La Corte dei conti in una sentenza del 2011 contesta i profili professionali di alcuni collaboratori di Renzi, ai tempi in cui era presidente della provincia. Tra i quali quello di Carrai, chiamato nel 2004 a coordinare lo staff di Matteo.

I giudici contabili mettono in evidenza che l’allora 29enne indica «la mera qualità di iscritto alla Facoltà di economia e commercio», mentre ai dirigenti è richiesta la laurea.

Da lì in poi il cursus honorum di Carrai decolla. Dal 2005 al 2010 è l’amministratore delegato di Florence multimedia, task force comunicativa della Provincia voluta da Renzi e oggi sotto indagine presso la Corte dei conti.

Dal 2009 all’8 ottobre 2013 è amministratore delegato di Firenze parcheggi, controllata al 49,47% dal Comune. Nell’aprile 2013 diventa presidente dell’Aeroporto di Firenze, una nomina decisa, per un accordo tra soci, dal municipio.

Carrai siede anche nel cda della fondazione dell’Ente cassa di risparmio che nel 2012, tra le polemiche, ha investito 10 milioni di euro nei fondi di Algebris, finanziaria gestita da Davide Serra, uno dei maggiori sponsor di Renzi.

Carrai fa anche parte del consiglio direttivo della renziana Fondazione Open e socio fondatore dell’associazione Noi link, che ha gestito la raccolta fondi delle campagne elettorali del premier prima della nascita di Open.

Dal 2010 è anche presidente della D&C, di cui detiene il 50% delle quote. Nel dicembre 2011 il Comune di Firenze decide di realizzare un servizio «audio-video-guida multimediale su tablet» per il Museo di Palazzo Vecchio. I funzionari del Comune individuano due possibili strade per gestire la gara, la prima attraverso i propri uffici e la seconda, «che appare di più facile e veloce attuazione», attraverso l’associazione Museo dei ragazzi, presieduta dall’ex dipendente della Florence Multimedia Matteo Spanò.

L’Associazione invece di indire una gara con bando, chiede un preventivo a cinque società, possibilità prevista dalla legge. A inizio 2012 vince la C&T Crossmedia controllata al 51 per cento dalla D&C di Marco Carrai e Federico Dalgas.

Carrai, dal 2013 presidente anche di C&T Crossmedia, sostiene che l’affidamento fu perfettamente regolare. È certamente vero. Va sottolineato, però, che recentemente il ministero dei Beni e delle attività culturali ha deciso di indicare come prassi per la concessione di servizi museali la gara con bando a discapito della procedura con richiesta di preventivi, considerandola poco rispettosa della concorrenza.

A maggior ragione se a vincere è la società controllata dall’«amico da anni» e affittacamere del committente.

* * *

normale sarebbe, se fossimo in un paese normale come la Germania, che Renzi si dimettesse per questo…

normale sarebbe anzi che un paese che vuole farsi passare per democratico ed evoluto, e non per una repubblica delle banane, non accettasse mai e poi mai di farsi guidare da un condannato in primo grado dalla Corte dei Conti proprio per comportamenti come questi: per avere dilapidato fondi pubblici elargendo incarichi agli amici senza procedure di trasparenza nella loro attribuzione.

il penultimo presidente della repubblica tedesca è stato costretto a dimettersi per avere accettato di fare qualche settimana di ferie alle Baleari ospite di un amico imprenditore.

ma sono cose perfino in-comprensibili in Italia, dove domina il mito fascistoide dell’uomo della provvidenza.

ridicola persuasione che presenta Renzi come la nostra ultima possibilità.

chissà di che possibilità si parla…

8 risposte a “il piano “#casadiRenzi” – 199.

    • io confesso la mia colpa, di avere ri-votato Bersani all’estero (dato che là esiste la proporzionale),

      ho preso una tale fregatura che il Partito Democratico non lo voterò mai più – anche se poi non so affatto se voterò ancora, a meno che non si vada a votare con la legge definita dalla sentenza della Corte Costituzionale…

      • Io al mio voto non ci rinuncio…
        E secondo te chi ho votato alle ultime elezioni?
        PS Ammetto di essere stata fortemente di destra in passato, fino a quando mi son resa conto che parlavo di ideali che non ci sono più!
        Destra… Sinistra… Oggi non esistono più (Vedi Renzi… Che a casa mia si dice: non è né carne e né pesce!).

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