colpo di stato anti-costituzionale – qualunque sia la costituzione o il governo – è il successo di chi consideriamo nemico.
rivoluzione è la stessa identica cosa, se pensiamo che possa portarci dei vantaggi.
colpo di stato anti-costituzionale – qualunque sia la costituzione o il governo – è il successo di chi consideriamo nemico.
rivoluzione è la stessa identica cosa, se pensiamo che possa portarci dei vantaggi.
THOUGHTS FOR THE POST-2008 WORLD
perché vivere la vita se basta sognarla? - QUESTO BLOG PUO` NUOCERE GRAVEMENTE ALLA SALUTE DEI FANATICI DI QUALUNQUE TIPO. SE RITIENI DI POTER ESSERE OFFESO DALLA CRITICA APERTA AD OGNI TIPO DI POTERE, DI RELIGIONE O DI IDEOLOGIA DOGMATICA ASTIENITI DAL LEGGERLO, ma rispetta la liberta` di chi invece non ne ha paura, lasciando che se lo legga in pace, e se hai un Dio, vai sereno con lui, fratello.
Non ricordo più dove ho letto una riflessione sul termine “rivoluzione”. Spiegava una cosa ovvia (e conoscendo la tua preparazione saprai meglio di me), ma che personalmente non avevo mai focalizzato, ovvero la contraddizione tra il significato originale della parola rispetto a come la usiamo. Solitamente si fa riferimento ad un drastico cambiamento di regole e di strutturazione di un ordine costituito. Eppure il significato originale è quello di ritorno. Come il moto di rivoluzione terrestre in cui si ritorna all’esatto punto di partenza.
Tutto sommato nell’usare una parola in maniera poco corretta non si è andati poi troppo lontani da quello che spesso accade realmente… In un film (che adoro ma piuttosto lontano dall’essere un capolavoro) si diceva “più le cose cambiano e più rimangono le stesse”…
veramente sono dovuto ricorrere a google per orientarmi e ho trovato una formulazione molto vicina alla tua qui (ma dubito possa essere il tuo punto di riferimento):
È proprio di questo che abbiamo bisogno: tornare da dove siamo partiti! Questo è rivoluzione: andare, andare e girare in tondo, tornando da dove si è partiti! Ogni rivoluzione, come un pentimento, è un ritorno. (Gilbert Keith Chesterton)
dal punto di vista della storia della parola, re-volutio in latino ha soltanto il significato, astronomico, di orbita che ritorna al punto di partenza: da re-volvere, rotolare da capo.
la rivoluzione in senso politico si dice “res novae”: le cose nuove, il rinnovamento delle cose.
leggo che prima dell’età moderna si parlava di re-volutio proprio col significato di restaurare un ordine più giusto antico e dunque di ritorno al passato.
mentre nell’età moderna la rivoluzione ha ripreso il suo significato latino originario di instaurazione di un nuovo ordine delle cose: Marx, 1844: I filosofi hanno soltanto interpretato il mondo, finora; si tratta, invece, di cambiarlo”.
volendo c’è anche un’altra citazione, ed è dal film di Sergio Leone, Giù la testa:
Rivoluzione? Rivoluzione? Per favore, non parlarmi tu di rivoluzione. Io so benissimo cosa sono e come cominciano: […] Io so quello che dico, ci son cresciuto in mezzo, alle rivoluzioni. Quelli che leggono i libri vanno da quelli che non leggono i libri, i poveracci, e gli dicono: “Qui ci vuole un cambiamento!” e la povera gente fa il cambiamento. E poi i più furbi di quelli che leggono i libri si siedono intorno a un tavolo, e parlano, parlano, e mangiano. Parlano e mangiano! E intanto che fine ha fatto la povera gente? Tutti morti! Ecco la tua rivoluzione! Per favore, non parlarmi più di rivoluzione… E porca troia, lo sai che succede dopo? Niente… tutto torna come prima!
google è straordinaria: la tua citazione è dal film Fuga da Los Angeles.
ma ricorda anche Il Gattopardo: Occorre che tutto cambi, perché tutto possa restare uguale…
ops, faccio un break, che dici? 🙂
Il mio riferimento credo fosse un piccolo libretto (di quelli di Repubblica) sulla scienza moderna (Newton forse..) in cui si parlava anche del moto di rivoluzione terrestre o su Marx, ma dovrei andare a controllare.. 🙂
Ricordo solo che l’autore diceva che per essere più vicini al significato che intendiamo di “rivoluzione” sarebbe meglio il termine “riforma” (dare nuova forma, se non sbaglio) ma che, al contrario, riporta alla mente invece qualcosa di molto meno drastico..
Le tue citazioni sono decisamente migliori, in particolare quella di “Giù la testa” che, porca miseria, devo ancora vedere (recupererò!).. avrei potuto trovare di meglio ma quella era la più facile e accessibile in memoria! E poi mi è sempre piaciuto quel film.. 😉
La parola ispira cambiamento e grandi speranze ma alla fine si rimane aderenti al significato originale e non cambia nulla.
ahahah.. 🙂 Non ti limitare che è sempre tutto molto interessante..
P.s. le foto non mi sono dimenticato, forse te ne mando una a breve..
ah ah, vedo che Repubblica ha sempre avuto il vizio di cercare di portare il lettore al suo mulino… 🙂
questa idea che la rivoluzione è conservazione e che la vera rivoluzione si chiama riforma è davvero spassosa.
ma tanto è tutta pre-istoria, perché noi in Italia non abbiamo né vere rivoluzioni né vere riforme… e agli italiani non interessano molto né le une né le altre…
– e certo che aspetto le foto! questa sì che sarebbe riforma/rivoluzione, anche se soltanto nel mio blog… 😉
🙂 In realtà l’avevo interpretata molto più banalmente come una riflessione su quanto i significati attuali delle parole si discostino da quelli di partenza..
Per il resto non posso che darti ragione.
😀 Una dovrebbe arrivare a breve.. tra le vecchie ne ho di più belle ma volevo prendere questa occasione come un pretesto per riprendere a fotografare.. 😉
la seconda che hai detto! se ti spingerò a ri-prendere a fotografare ne sarò più che contento.
io al momento sto vivendo su quel blog di rendita di vecchie foto e di collaborazioni occasionali…