come mente Eusebio di Cesarea sulle Lettere di Paulus ed altro – CCMC 18 – 257.

nella mia sequenza di post Contributi ad una Critica della Mitologia Cristiana, dedicati alle Lettere di San Paolo e consultabili ordinatamente introducendo la sigla CCMC nel motore di ricerca del blog in alto a destra, inserisco una apparente divagazione, che tuttavia illumina meglio di ogni altro contributo il clima vero nel quale si è formato quel coacervo di leggende propagandistiche che chiamiamo cattolicesimo e che pretendono di avere validità storica.

si tratta di una discussione avuta col blogger autore di Moselleorthodoxe’s Blog in queste ore, direi: ci conosciamo oramai da anni, e ci siamo incontrati anche un paio di volte personalmente, quando eravamo due blogger emigrati io in quel di B-W (Baden-Württemberg) e lui nel Lussemburgo.

un comune interesse fra i tanti diversi di entrambi: le origini del cristianesimo, ma due modi diversissimi di svilupparli, che ci ha portato a scontrarci più volte.

ora lui sta pubblicando una serie di post molto interessanti, ma secondo me molto discutibili – senza riferimento alcuno all’omonimo blog – e col secondo, pubblicato qualche giorno fa, Giro del mondo dei Cristiani Giudaizzanti nel secondo settantennio dalla nascita del loro fondatore , ha suscitato una mia risposta polemica e ne è seguita una discussione ulteriore, che mi pare interessante.

* * *

in particolare mi sono trovato di fronte a questi passi su Paulus, che ci riportano appunto al tema di questi post:

Quando Paolo aveva iniziato a predicare a Efeso, già vi aveva trovato alcuni Ebrei Cristiani, che gli si erano opposti. Giovanni sembra aver permesso a questi di continuare con lui una loro linea evolutiva. Giovanni era fra quelli che volevano rinunciare al Giudaismo il meno possibile, come dimostra il fatto che nella Apocalisse Giovanni dice di non mangiare il cibo offerto agli dèi pagani, mentre Paolo aveva detto che si poteva. E’ l’Asia Minore che continuerà a festeggiare la Pasqua nello stesso giorno degli Ebrei. La caduta del Tempio viene vista come una punizione di Dio nei confronti dei Giudei erranti, ma ci si aspetta sempre da Gerusalemme la correzione di questo errore. Intanto, il Tempio diventa quello rappresentato dal corpo di Gesù. (…)

La Grecia era terra di Paolo. In Grecia sono stati scritti il Vangelo di Luca e gli Atti, in Grecia vive e scrive Quadrato di Atene, vicino alla filosofia del pagano Attico. Ma Corinto, come Roma (con cui intrattiene rapporti molto stretti) ricorda sia Pietro che Paolo come i due fondatori della sua Chiesa. Clemente a Roma è erede diretto sia di Pietro che di Paolo. 

insomma, siamo di fronte alla solita ri-proposizione delle leggende costituitesi attorno alla raccolta delle false Lettere di Paulus e agli Atti degli Apostoli, considerati come testi storici e non come invenzioni letterarie di un secolo dopo.

* * *

tutto molto interessante. ma come analisi interna della mitologia cristiana.

senza un esame preliminare filologico dei testi queste sono tutte parole in libertà, o meglio parole a-critiche su altre parole in libertà.

gli Atti degli Apostoli sono un falso del secondo secolo – scritto contro le Lettere di Paulus; e anche le Lettere di Paulus sono un falso, e sono state successivamente adattate agli Atti, che erano stati scritti proprio per smentirle; quindi, come le conosciamo noi, sono pure un falso del secondo secolo – ho provato a dimostrarlo nei post CCMC sulle Lettere di Paolo, che sto scrivendo in questi mesi.

che valore storico ha a questo punto la figura di Paolo? nessuno, o quasi.

la storia del cristianesimo del primo secolo è una invenzione dei cristiani del secondo, le sue basi storiche sono praticamente nulle, e rispecchia quindi le polemiche teologiche del secondo secolo, non del primo.

non si può parlare di cristianesimo giudaizzante nel primo secolo: il cristianesimo come religione distinta non esisteva ancora.

era un giudaismo cristianizzante, piuttosto, cioè legato molto al tema dell’avvento di un nuovo re degli ebrei.

l’equivoco di chi legge le fonti storiche antiche sui “cristiani” del primo secolo è che non capisce che la parola cristiani allora significava altro, ed era quasi sinonimo di zeloti.

abbiamo già discusso varie volte di questo; ovviamente ognuno è libero di seguire i propri piaceri.

però io sono libero di dire che stai facendo, secondo me, una pesante opera di dis-informazione storica e si sostegno ai falsi della tradizione cristiana.

ciao! 🙂

Ciao ciao,

tutto questo viene dal libro di Jean Daniélou che sto leggendo. Ho scelto questo libro avendo come unico criterio la volontà di leggere un libro di livello universitario sulla storia dei primi Cristiani. (…) Onestamente non so se anche sulla storia dei primi Cristiani, come avvenuto per l’Hinduismo, la lettura di un primo libro universitario mi farà scattare la voglia di ordinarne altri 10. Mentre infatti sull’Hinduismo avevo la straordinaria sensazione di trovare qualcosa di nuovo e di inaspettato a ogni pagina, sulla storia dei primi Cristiani mi sembra di avere già sentito tutto, anche se naturalmente questo non vuol dire che io poi sappia interpretare correttamente tutto quanto ho sentito.

Di questo Daniélou ho scoperto, appena mi è arrivato a casa, che è un Gesuita, cosa che non avevo previsto.

Ma anche, iniziando a leggerlo, già a pagina 3, dà prove del fatto che il racconto della Pentecoste potrebbe essere copiato da un libro che parla di Mosè sul Monte Sinai, cosa che detta da un non credente mi è sembrata un segno di una certa apertura mentale.

Continuando la lettura, mi sono velocemente reso conto che la sua tesi fondamentale, almeno per tutti i primi 3 capitoli, è che sia Gesù che quasi tutti i suoi discepoli almeno fino al 140, tranne i più vicini al Paolo del Nuovo Testamento (secondo lui pochi), sarebbero stati piuttosto degli Ebrei osservanti, nonché degli Gnostici strettamente legati all’Essenismo.

Nel primo capitolo, da cui è tratto il post da me pubblicato la settimana scorsa, parla di Ebrei Cristiani, mentre nel secondo capitolo, che si riferisce a un periodo storico leggermente successivo, parla di Cristiani Giudaizzanti: pur continuando in questo secondo capitolo, da cui è tratto il mio presente post, a citare nomi di Apostoli, si riferisce soprattutto alla prima metà del secondo secolo. E anche quando cita, per esempio, degli Apocrifi che parlano di Pietro, ammette che questi siano stati scritti diversi anni dopo la morte di Pietro, ma ipotizza che siano stati scritti da persone che risentivano dell’influenza che Pietro quando era in vita poteva avere esercitato su alcune comunità di quelle regioni anni prima.

La sua tesi è precisamente quella di dire che si dovrebbe dare meno importanza del solito al Paolo del Nuovo Testamento e molta di più a tutte le altre fonti, cioè agli Apocrifi, e al mondo dei Cristiani che ancora nella prima metà del secondo secolo erano secondo lui quasi tutti degli Ebrei osservanti e degli Gnostici legati all’Essenismo.

Cita Paolo quasi solo per dire che perfino a Corinto, o a Roma, o a Efeso, se anche ci furono delle comunità più vicine a quello che i Cristiani di oggi hanno in mente, pure perfino in quelle città gli Ebrei osservanti Gnostici Essenisti erano presenti in modo consistente. E fa degli accostamenti tra determinate aree geografiche, determinati testi apocrifi, determinate idee o concetti o personaggi, che secondo lui sono collegati fra loro all’insegna di questa identità.

Abbinamenti che forse saranno in alcuni casi un po’ ingenui o tirati per i capelli, ma che io non ho almeno per il momento il livello per potere confermare o confutare uno a uno, e che forse solo la lettura degli Apocrifi citati potrebbe permettermi: alcuni li ho letti, altri so che cosa sono. Ma se li leggessi da solo, senza le piste di possibili abbinamenti fatte qui, probabilmente da solo non ci arriverei. E per i pochi che ho letto posso dire che mi sembrano anche abbastanza convincenti.

Per esempio nel capitolo 3, sulla storia dei primi Gnostici, di cui scrivero’ forse la settimana prossima, cita un eretico gnostico e poi dice che assomiglia al Pastore d’Erma perché entrambi presentano la Chiesa (Cristiana) come una entità esistente addirittura prima della creazione dei cieli e della terra. Ora questa mi sembra una idea talmente originale che mi sembra che ci possa stare di dire che se tutti e due dicono questa cosa, sembra probabile che i due venissero da un ambiente simile piuttosto di dire che ci siano arrivati a inventarla ognuno indipendentemente dall’altro. E avendo letto il Pastore d’Erma anni fa, almeno questo abbinamento mi sento di dire che mi convince.

E comunque molto mi convince la tesi globale, che è appunto quella di una necessità di ridimensionamento della versione ellenista, di Paolo, del Nuovo Testamento ufficiale, a favore di un riconoscimento di una molto maggiore importanza, almeno fino al 140, degli Ebrei osservanti Gnostici Essenisti (per esempio nel caso detto sopra, il Pastore d’Erma sarebbe stato scritto a Roma e proverebbe quindi che perfino a Roma, e perfino verso la fine della prima metà del secondo secolo, le influenze gnostiche erano ancora importanti, magari di più di quelle paoline o pseudo-tali).

Forse l’unico modo per confutare o confermare tutti gli altri abbinamenti proposti, il modo migliore sarà quello di leggere gli apocrifi citati uno per uno e poi di giudicare con un minimo di distacco se gli abbinamenti continuino davvero a sembrare tutti convincenti oppure magari alcuni no. Sia su quello di oggi sia su quello della settimana scorsa sia su quello della prossima settimana sulla storia dei primi gnostici, saro’ quindi ovviamente entusiasta di sentire critiche da parte tua anche su tutti questi possibili abbinamenti, e prometto di essere anche disponibilissimo a cambiare idea.

Sull’importanza da attribuire a Paolo, agli Atti e alle Lettere, invece, siamo già d’accordissimo: molta di meno di quella che gli attribuiscono le Chiese di oggi! Ancora una volta chiedo scusa per la risposta eccessivamente prolissima!!!

Ciao ciao.

bortocal mars 31, 2014 à 3:56  

be’, ora tutto è più chiaro: sia il carattere vetusto e datato di questi studi, del tutto superati dalla ricerca più recente, sia il loro carattere sostanzialmente agiografico.

però potevi dirlo, no? di che cosa si trattava? chi legge è naturalmente portato a pensare che sia farina del tuo sacco.

una curiosità: nel post precedente hai scritto “Inizia la guerra [ebraica], e i Cristiani di Gerusalemme, guidati da Simeone, cugino di Gesù, che era succeduto a Giacomo, si ritirano a Pella”.

lasciando perdere l’incredibile storia di un cugino di Gesù che sarebbe stato martirizzato nel 105-17 dopo Cristo!!!, mi sapresti dire che fonti cita Danielou per la notizia?

questa domanda è molto importante per me, perché, se quella notizia fosse vera, capovolgerebbe tutte le mie ricostruzioni sulle origini del cristianesimo…

tutto questo tipo di letteratura la trovo inficiata da un difetto radicale, e dunque da un enorme spreco di intelligenza: se non distingui, in partenza, che cosa è storico e che cosa leggendario e propagandistico, la certezza è quella di battere l’acqua nel mortaio.

questo Danielou è poi un cardinale molto colto, diventato celebre più per la sua morte che per la sua enorme produzione intellettuale e la sua autorevolezza: fu colpito infatti da infarto in casa di una prostituta, trovata in possesso di una grossa somma di denaro che, a suo dire, lui le stava regalando senza secondi fini, al semplice scopo di distoglierla dalla sua vita.

moselleorthodoxe avril 2, 2014 à 6:13  

Ciao ciao,

sono un po’ deluso perché ti assicuro che si trova nel programma di esame delle università francesi attuale!!!

Comunque il fatto che sia morto Martire dovrebbe aumentare il nostro rispetto verso di lui dopotutto è morto nel tentativo di salvare un’anima!

Quanto a Pella prima e a Gerusalemme poi, la fonte è sempre Eusebio di Cesarea. Il quale del resto non dice che fossero ritornati da Pella a Gerusalemme, ma siccome prima dice che andarono a Pella, e dopo a Gerusalemme ci sono di nuovo, il Daniélou deve aver fatto 2 + 2!

Eusebio comunque mi sembra una fonte affidabile, perché cita a sua volta tutte le sue fonti.

E anche Paul N. Tobin di rejectionofpascalwager su internet.

Ciao ciao

quel docente universitario che lo fa studiare come valido ai suoi allievi sarà qualche suo vecchio allievo che non si aggiorna.

del resto la chiesa cattolica sta facendo le barricate per arginare tutti i nuovi recenti studi sulle origini del cristianesimo che, a mio parere, hanno fatto piazza pulita di queste vecchie interpretazioni, interessanti oramai dal punto di vista della storia della cultura e per apporti particolari.

comunque ammetto che la battaglia sarà ancora lunga e controversa.

Eusebio di Cesarea è la fonte, e siamo all’inizio del terzo secolo, quando con Costantino il cristianesimo è legalizzato.

siamo a duecento anni dai fatti e in un periodo di lotte interne furiose fra le diverse correnti cristiane.

Eusebio è lo storico ufficiale del cristianesimo alla corte di Costantino.

pensare che possa essere storicamente obiettivo è una ingenuità molto grave o interessata: te lo dimostrerò sulla scorta della voce a lui dedicata su wikipedia, per andare per le spicce.

del resto pensa lui stesso a toglierci il dubbio: “nella sua Praeparatio evangelica (xii, 31), Eusebio tratta in una sezione dell’uso delle menzogne (pseudos) come una “medicina” che sarebbe stato “legale ed appropriato” da utilizzare”.

denigrava Papia, il primo storico del cristianesimo, dai cui scarsi frammenti sopravvissuti alla distruzione si ricavano notizie fondamentali e assolutamente incompatibili con tutta la pseudo-storia del cristianesimo fondata proprio da Eusebio.

si fonda invece su Egesippo; di lui cita tra l’altro una versione in lingua latina del Bellum Iudaicum (in realtà l’opera è attribuibile ad un certo Ambrogio milanese) dove la figura di Gesù ha una rilevanza molto maggiore di quella della versione originale: non si sa se l’interpolazione è stata aggiunta da Eusebio stesso, oppure sia stata da lui trovata e accolta acriticamente.

le opere di Egesippo sopravvivono principalmente sotto forma di citazioni scelte da Eusebio stesso, che può benissimo avere selezionato le parti adatte per supportare le sue tesi.

sempre che non abbia inventato di brutto.

Per molti i suoi testi sono basati su tradizioni provenienti da cronache tardive di Egesippo in libri che sono stati perduti, e la sua storia ecclesiastica non è attendibile:

“Nelle narrazioni di Egesippo si notano frequenti incongruenze: è un racconto leggendario con qualche nucleo di verità storica” (Storia ecclesiastica e i martiri della Palestina, Eusebio di Cesarea; testo greco con trad. e note di Giuseppe Del Ton – Roma etc. : Desclee & C.i, 1964. con imprimatur cattolico – XXXVIII, pagina 135).

Pensiamo al fatto che secondo Egesippo citato da Eusebio in Hist. Heccl 2,23,6 a Giacomo fratello di Gesù era permesso entrare nel santuario del tempio in cui secondo la legge di Mosè poteva entrare solo il sommo sacerdote una volta l’anno. Questo è storicamente impossibile.

Questi e altri aspetti hanno suscitato controversie. Per esempio, Jacob Burckhardt ha liquidato Eusebio come “il primo storico interamente disonesto dell’antichità”.

Gli studiosi dell’età costantiniana di volta in volta lo hanno caratterizzato come un propagandista politico, un fido uomo di corte, il furbo e preparato consigliere dell’imperatore Costantino I, il grande pubblicista del primo imperatore cristiano, il primo di una lunga serie di politici ecclesiastici, l’araldo del bizantinismo, un teologo politico, un metafisico politico e un cesaropapista. Gran parte degli studiosi tradizionali ha considerato Eusebio una persona che metteva a rischio la sua ortodossia e forse anche la sua persona per lo zelo nei confronti dell’ambiente costantiniano.

* * *

però questo ci dà soltanto lo sfondo e non ci dice nulla della notizia specifica.

approfondiamo questo punto:

Simeone, dalla tradizione cristiana, è considerato il secondo capo della primitiva comunità cristiana di Gerusalemme. Il secondo vescovo, come lo chiama nella sua Storia ecclesiastica Eusebio di Cesarea. Il primo è stato l’apostolo Giacomo di Alfeo, detto il Minore, ucciso nell’anno 63. Tuttavia non sembra che Simeone sia stato chiamato subito a succedergli. L’epoca, infatti, è quella del travaglio all’interno del mondo ebraico, che precede la rivolta armata contro il dominio romano. Segue poi la spietata repressione militare, sotto il comando del futuro imperatore Tito, con la devastazione della Città Santa, e col Tempio saccheggiato e distrutto.

L’elezione di Simeone è stata riferita da Egesippo, uno dei primissimi scrittori cristiani, forse palestinese, giunto a Roma verso la metà del II secolo. E sulle sue informazioni lo storico Eusebio scrive:

«Dopo il martirio di Giacomo e la caduta di Gerusalemme che subito seguì, narra la tradizione che gli apostoli e i discepoli del Signore che erano ancora in vita […] si unirono ai parenti del Signore (la maggior parte dei quali era ancora in vita a quel tempo) e tennero consiglio tutti insieme per decidere chi giudicare degno di succedere a Giacomo. All’unanimità tutti designarono vescovo Simeone, figlio di Cleofa che è menzionato nel Vangelo» (Storia ecclesiastica, III,11).

Simeone è dunque figlio di Cleofa; è uno dei due discepoli che sulla strada di Emmaus incontrarono il Risorto, senza dapprima riconoscerlo, come scrive san Luca. È ritenuto parente di Gesù attraverso la moglie, forse cugina di Maria di Nazareth.

Simeone è dunque chiamato a guidare l’unica comunità cristiana formata interamente da ebrei, e costretta alla migrazione dopo la distruzione di Gerusalemme. La sua terra di rifugio è Petra di Perea, oltre il Giordano, dove una parte dei profughi fisserà la sua dimora. Lunghissima è la vita di Simeone (si parla di 120 anni), ma della sua opera sappiamo poco. Al tempo di Vespasiano e Domiziano (padre e fratello di Tito), Roma ordina ricerche sui parenti di Gesù: ma solo perché, insieme ad altri, sono discendenti dalla stirpe di Davide, e per ciò stesso sospetti a chi ora ne occupa il regno. Ci sono denunce e arresti, ma nulla si dice di Simeone.

hai capito? qui stiamo parlando di storici veri…

Per lui il tempo della prova arriva con uno degli imperatori più illuminati, lo spagnolo UlpioTraiano, che regna dal 98 al 116. Come i predecessori, considera i cristiani un pericolo per lo Stato, ma vieta le persecuzioni generali: dovranno essere colpiti solo su regolare denuncia.

E per Simeone la denuncia arriva, forse per opera di eretici, dice Eusebio di Cesarea: «Accusarono Simeone, figlio di Cleofa, di essere discendente di Davide e cristiano: egli subì così il martirio, all’età di 120 anni, sotto Traiano Cesare e il console Attico»: quest’ultimo governava la Giudea e seguì di persona il giudizio e l’esecuzione, meravigliandosi per il coraggio di Simeone nei “molti giorni” delle torture, alle quali seguì la crocifissione.

martirizzato e crocifisso all’età di 120 anni, senza che nessuno storico laico si sia accorto di lui e quando perfino Eusebio non si fida di dire altro che “narra la tradizione”.

suvvia, Dario, come si possono prendere sul serio delle bufale simili?

moselleorthodoxe avril 3, 2014 à 7:28  

Ammazza!!!

Una sola domanda: ma una volta all’anno nel tempio non doveva essere un Levita (e Giacomo fratello di Gesu’ sicuramente non lo è)?

Eppure almeno una cosa è vera, questo Daniélou ha comunque una posizione molto diversa da quella della Chiesa ufficiale: dà importanza agli Esseni di cui la Chiesa ufficiale non ha mai parlato! E’ comunque un passo avanti rispetto alla Chiesa ufficiale!

Poi mi resta sempre il Paul N. Tobin di Rejecton of Pascal’s wager su Google. Lui è uno studioso serio, che cita tutte le piu’ recenti pubblicazioni, soprattutto tedesche.

E comunque anche Eusebio, se lo confrontiamo al Nuovo Testamento, è gia’ un passo avanti!

Mi son perso un attimo l’unica volta che hai citato Teodosio: intendevi Eusebio?

sì, scusa, maledette assonanze! : ho corretto il lapsus, ma vedo che avevi capito.

A parte queste mie (ormai debolissime) obiezioni, l’unica risposta seria sarebbe: mi consigli tu un libro universitario serio, aggiornato, eccetera? Non dico che smettero’ di leggere e di pubblicare dal Daniélou, questo lo ho cominciato e non me lo posso impedire, almeno finché mi piace, al limite mettero’ un disclaimer su ogni post che ne sarà tratto. Ma DOPO di questo, prometto di leggere anche quello consigliato da te, che sicuramente mi permetterà di fare ALTRI passi avanti oltre a quelli (pochi) fatti finora!!!

PS GRAZIE MILLE per avermi chiamato Dariooooo!!!!

Ciao ciao

è chiaro che da un mese a questa parte tu sei soltanto il tuo secondo nome e il primo è dimenticato.

studi complessivi universitari come quelli di Danielou non te li saprei indicare; ci sono studi particolari, e tu stesso, molto più esperto di me in questo campo me ne hai spesso indicati parecchi,

in particolare il Tobin che mi hai fatto conoscere è una fonte serissima e molto aggiornata; ma non mi pare che dica proprio le stesse cose di Danielou!

che poi non vorrei avere bistrattato troppo, perché ha avuto una funzione storica molto importante e innovativa ai suoi temi e DENTRO LA CHIESA CATTOLICA.

Danielou è un grande e ha decisamente precorso i tempi: oggi è Ratzinger che sostiene la tesi di un Gesù esseno, che tuttavia a mio parere è sbagliata ed è l’ultima trincea difensiva contro l’evidenza di un Gesù zelota (sia pure anomalo).

con qualche contatto sicuramente con gli esseni, ma non esseno.

quanto a Eusebio non ha senso distinguerlo dal Nuovo Testamento, perché fa parte dello stesso identico processo di manipolazione: semplicemente i testi dei vangeli e lui lavorano su due piani diversi: i vangeli scrivono i film di serie B per il popolino, mentre Eusebio cerca di farsi passare come regista di film di essai.

ma la loro campagna politica-religiosa-pubblicitaria è la stessa: per un cristianesimo che deve dimenticare di essere stato un movimento rivoluzionario di lotta contro l’impero romano, per diventarne il braccio ideologico armato.

non ho risposto alla tua prima domanda perché non lo so: l’esperto di queste cose sei tu. 🙂

* * *

perché vi ho dato la possibilità di leggere questo scambio di informazioni e di opinioni?

ma perché la Storia ecclesiastica di Eusebio di Cesarea è certamente la fonte principale della falsificazione storica operata sulle origini del cristianesimo dai cristiani stessi nel terzo e quarto secolo.

e la dimostrazione del carattere di falso delle Lettere di Paulus, condotta attraverso una analisi filologica interna è un passaggio fondamentale per la liberazione della mente e della cultura da queste mistificazioni che durano oramai quasi da 2.000 anni.

Una risposta a “come mente Eusebio di Cesarea sulle Lettere di Paulus ed altro – CCMC 18 – 257.

  1. Bla bla Bla…………
    Si si, tutto può essere, anche che gli elefanti anticamente volassero come Dumbo.
    Ma rimane il fatto che non ci sono prove di ciò che dici sulle lettere di paolo di Tarso. Come non ci sono prove tangibili di ciò in cui credo io solo se non le si vogliono prendere inconsiderazione.
    Anche se un vescovo o Cardinale dicesse che è possibile che le lettere siano false, rimane opinione sua personale.

    *****Non si può prendere solo ciò che ci fa comodo delle dichiarazioni che altri uomini fanno, compresi coloro che si dicono discepoli di Gesù, perché pure Pietro ha negato di conoscerlo nel momento cruciale.
    Quel che mi interessa davvero sapere è, negli anni successivi la crocefissione dell’uomo chiamato Gesù, qualche storico ha contestato la Sua vita, i miracoli, il suo vangelo insegnato dai discepoli, negando il suo essere figlio di Dio?****

    Perché il potere si è preso la briga di uccidere i cristiani se erano dei semplici pazzi?
    Lo vuoi sapere il perché? Perché chi si riconosce in Cristo è libero.
    Non è legato a conformismi, cerca la verità, vede la verità perchè la verità fa talmente tanta paura ai più, da non volerla nemmeno vedere.
    Purtroppo troppi cattolici hanno una fifa nera oppure fingono di credere in Dio ma credono solo in sé stessi.
    Ti ricordo che in Italia fino a pochi decenni fa chi parlava di mafia era tacciato di pazzia.
    Chi parla di moneta creata dal nulla lo è allo stesso modo oggi, l’unica frase che viene usata per rispondere: è normale sia così ci siamo modernizzati, io dico che siamo scemi non moderni.
    Sganciare la moneta dal bene prodotto, serve solo a chi detiene il diritto di stampare (non a chi produce beni reali), e non sono più gli stati a farlo ma le banche e che appartengono TUTTE a privati.
    Certo, certo, DEREGULATION il mercato di autoregola! Una menzogna colossale, talmente grande che pochi hanno il coraggio di dirlo. Viviamo in una società che a parole difende i diritti di tutti ma nei fatti lascia crepare i deboli, anzi sta iniziando a dire che chi è malato è meglio che si tolga dai piedi, sbandierando il “diritto” di morire serenamente. In Belgio promuovono persino il diritto di morire dei bimbi malati.
    Torniamo come ai tempi più selvaggi in cui si facevano sacrifici umani per placare gli dei,(perché siamo troppi, secondo alcuni) ma nessuno se ne accorge!
    L’Europa vuole insegnare a tutti i bambini in età scolare che non si nasce maschi o femmine, si può essere indifferentemente l’uno o l’altra, a seconda dello stato d’animo del momento.
    Davvero bella società! Sarò antiquata ma a me non piace per nulla.
    Tutto è indifferente, vedrai che non passerà molto che daranno via libera anche alla pedofilia, pure gli antichi e illuminati greci lo erano no? Non so tu ma i miei nipoti non li vorrei preda di tali alti valori.
    Anzi se qualcuno si sveglierà una mattina dicendo che si sente un cavallo, grideranno felici, e lotteranno tutti perché abbia il diritto di esserlo, sposandosi o accoppiandosi con una cavalla.

    Tu che studi tanto, vai a vedere i meccanismi di creazione della moneta, e della ragnatela che lega le banche tra loro, vedi se riesci a scoprire a chi appartengono. Possibilmente senza preconcetti
    Non mi venire a dire che non devo mischiare Gesù Cristo con ciò che succede agli uomini, le due cose che tu lo voglia o no sono intimamente legate. Ha detto, io sono Via , Verità e Vita e di non aver paura a contestare
    il potere precostituito ,denunciandolo, perché Lui stesso lo ha fatto.
    Se ti scoccia, e non sopporti, che continui a commentare dicendo ciò che penso mi spiace per te.
    Abbi almeno la decenza di non parlare di chi non conosci, non ti prendere il disturbo di contestare qualcuno che per te non esiste.
    Parla piuttosto degli dei che vai a visitare nei templi in Asia e insegna a tutti i tuoi lettori ad amarli, ma fallo apertamente, non vergognarti dietro a ragionamenti strani e complicati.
    Sono stufa marcia che si continui a scassare gli zebedei a chi crede in Gesù Cristo. Lavorate colpendo ai fianchi, ma c’è chi non si stanca di rispondere.
    Continuate pure così, fantastica società state costruendo, complimenti. L’eternità esiste e tutti lo vedremo , perché non moriamo né moriremo mai.
    Se la ritieni degna di risposta mi interessa che tu la dia solo alla domanda che ho messo tra le stelline.
    Poi cancellami pure, chissenefrega.

    E vediamo se qualcuno ha il coraggio su questo blog di dire che gli piace che i loro figli o nipoti saranno iniziati al gaysmo attraverso l’insegnamento a scuola, e che saranno felici di attuare l’eutanasia sui loro figli o nipoti nel malaugurato caso di malattia “inguaribile”.

non accontentarti di leggere e scuotere la testa, lascia un commento, se ti va :-)

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