Grillo sceglie Farage e non i Verdi europei; le 5 Stelle non si sa – 385.

terzo post politico della giornata – voglio perderli proprio tutti i miei lettori!

sotto il peso di una normale sconfitta, il carisma del vincitore inarrestabile che circondava Grillo vacilla e lui si smentisce platealmente, dimostrando una incoerenza assoluta, ma soprattutto si fa trovare con le mani nella marmellata.

l’autore dello scoop è Salvini che va a trovare la Le Pen a Bruxelles e si trova sullo stesso aereo con Grillo che ha la stessa meta per andare a trovare… Farage!

ma chi è?

* * *

Farage è meno noto in Italia della Le Pen e, pur essendo un politico di destra, ha un passato politico meno torbido, in quanto proviene dal Partito Conservatore inglese.

ne è uscito nel 1992 dopo il voto favorevole alla ratifica del Trattato di Maastricht e ha fondato, assieme ad altri, l’UKIP, il Partito Indipendentista del Regno Unito, del quale divenne leader nel 2006: già nel 2009 questo partito si piazzò in Inghilterra al secondo posto nelle elezioni europee, e quest’anno ha superato anche i conservatori conquistando ben 24 seggi (i 5 Stelle 21, per fare un paragone).

tuttavia sono vittorie relative, che poi non si traducono in seggi alle elezioni politiche; e sono condizionate dal fatto che l’astensionismo inglese a queste elezioni europee è altissimo (gli inglesi non si sporcano le mani volentieri con il Continente): ha votato solamente il 36% e una maggioranza relativa conseguita in un voto molto militante e schierato ha poi un peso politico relativo alle elezioni successive.

quindi questo Farage ha comunque una storia alle spalle molto chiara, nella quale spiccano le sue posizioni anti-immigrazione.

* * *

questo è destinato a ri-produrre forte fibrillazioni dentro il Movimento 5 Stelle.

il capogruppo alla Camera, Giuseppe Brescia, sottolinea che su alcuni punti non può esserci una convergenza, come ad esempio sull’immigrazione:

«Quello è un partito xenofobo, il nostro no. Ricordo che è grazie a noi che è stato abolito il reato di immigrazione clandestina.

Noi dobbiamo andare a confrontarci sui temi, ovviamente non su idee diverse dalle nostre. Noi non siamo xenofobi.

Proporremo alla Rete di pronunciarsi sulla formazione di un gruppo per essere incisivi in Europa”. 

Farage invece vuole regolamentare l’immigrazione selvaggia, anche quella da paesi interni all’Unione Europea: cosa impossibile senza uscirne.

non basta ancora: Farage è un nuclearista.

ne volete ancora? contrarissimo agli eurobond, cioè alla condivisione europea del debito dei paesi membri.

* * *

qualcuno dovrebbe spiegare perché il Movimento di Grillo non aderisce invece al gruppo europei dei Verdi: però oggi Repubblica fa sapere che i Verdi non vedono Grillo di buon occhio: 

“Le differenze sono troppo grandi, con loro non ci alleiamo”.

però Grillo neppure gliel’ha chiesto, a nome del “suo” movimento.

ma qualcuno ha interpellato il Movimento su tema delle alleanze?

tra queste due opzioni: Verdi e partito tedesco dei Pirati da un lato, oppure partiti populisti di destra, anche se senza passato fascista, potrebbe consumarsi una lacerazione delle 5 Stelle?

dove uno vale uno, ma nessuno sapeva della missione di Grillo.

* * *

un momento! occorre una integrazione.

i militanti obbedienti del partito del padrone hanno saputo.

la cosa è da non credersi neppure: sul blog di Grillo ci sta infatti un comunicato dell’Ufficio Stampa di Nigel Farage.

sì, vengono informati dagli inglesi!

che smentiscono Grillo, che faceva il pesce in barile!

lui aveva appena finito di dichiarare:

Stiamo solo sondando.

ma si vede che il blog gli è sfuggito di mano…

questa è una delle più belle barzellette di Grillo:

“Beppe Grillo e Nigel Farage si sono incontrati oggi a Bruxelles per condividere un pasto e discutere di un futuro rapporto che potrebbe portare alla formazione di un nuovo gruppo al Parlamento europeo.

Grillo e Farage hanno concordato di incontrarsi di nuovo nelle prossime settimane dopo un incontro animato e molto amichevole.

In una mossa che dovrebbe incutere timore ai burocrati di Bruxelles, entrambi i leader hanno convenuto di iniziare immediatamente le discussioni al fine di formare un nuovo gruppo ed entrambi sono convinti dell’importanza della democrazia diretta in Europa per raggiungere il cambiamento.

Hanno sottolineato che tutti i partiti politici dell’eventuale nuovo gruppo devono poter fare campagna elettorale in autonomia e votare come vogliono in un quadro di accordi di base.

Farage ha detto:

Se funziona, sarebbe magnifico vedere ingrossare le file dei cittadini al nostro fianco.

Se riusciamo a trovare un accordo, potremmo divertirci a causare un sacco di guai a Bruxelles“.

Beppe Grillo ha detto:

Siamo Ribelli con una causa e combatteremo con il sorriso“.

I leader hanno negli ultimi mesi ha espresso pubblicamente fascino e ammirazione reciproca per il lavoro e lo stile delle campagne elettorali.” 

Ufficio Stampa di Nigel Farage

e da quando in qua Grillo si è mai autodefinito “il leader”? non era un semplice portavoce?

* * *

ma qui siamo probabilmente a punto cruciale in cui potrebbe esplodere finalmente la natura padronale del Movimento di Grillo.

(ma questa è una delle mie solite previsioni ottimistiche, ispirate ad una visione irrealistica della politica: il lupo bortocal perde il pelo, ma non il vizio!)

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15 risposte a “Grillo sceglie Farage e non i Verdi europei; le 5 Stelle non si sa – 385.

        • sto cominciando a pensare che non si tratta di incapacità, ma di scelta.

          se tu fossi una persona poco intelligente, vorresti essere guidato da qualcuno che è diverso da te?

          certamente no: ed è uno dei motivi per cui i politici, quando non sono autenticamente stupidi (e avviene molto più spesso di quel che si creda), fingono almeno di esserlo.

          • una spiegazione interessante. Ma tendo comunque a credere che non siano moltissimi gli attori da oscar in politica. Speriamo sia come dici tu e che in fondo siamo in buone mani 🙂

            • (ho dovuto aggiornare un poco il post, perché i verdi hanno fatto sapere – sembra – che Grillo neppure lo vogliono).

              non sono così ottimista come hai percepito tu, e se in questo momento dovessi citare un politico che credo sia davvero intelligente, umanamente parlando, mi viene in mente solo Obama – che per altro è risultato un totale disastro, forse per problemi caratteriali.

              i politici intelligenti che fingono di non esserlo sono rarissimi (quasi come i pianeti abitabili… ;.) )

  1. forse non esistono. Il mondo è pieno di idioti e che sono molto ben rappresentati. Obama mi sembra uguale agli altri. Forse leggermente più commerciale. Per il resto le persone che veramente potrebbero migliorare questo mondo vengono regolarmente messe da parte, qualunque sia il sistema politico o la forma di società in cui vivono.

    • ho letto l’autobiografia di Obama: scritta indubbiamente da una persona intelligente (sempre che l’abbia scritta lui e non un qualunque scribacchino assoldato…).

      ma quanto all’aspetto generale del problema, forse questa difficoltà di ascolto delle persone che realmente vorrebbero migliorare il mondo potrebbe corrispondere ad una specie di regola voluta dalla selezione naturale: creiamo molti ostacoli, così solo i veramente capaci saranno capaci di farsi strada.

      solo che la selezione da qualche tempo pare inceppata o troppo drastica, e non sappiamo perché.

      • può darsi che la selezione stia funzionando bene. Insomma secondo quali criteri possiamo stabilire chi sono quelli capaci? Forse il mondo funziona già al meglio delle sue possibilità.

        • questa obiezione mi annichilisce, è troppo potente!

          cerco di cavarmela dicendo che ciò che ci conferma che abbiamo leader incapaci, ameno in Occidente, sono i risultati del loro agire.

          se guardiamo al’Italia e alla sua catastrofe degli ultimi 10 anni non facciamo fatica a pensare che abbi avuto dei leader incapaci.

          poi, per non cadere in semplificazioni troppo facili, ci sono anche i leader che apparentemente hanno successo, ma poi asciano eredità insostenibili a chi viene dopo di loro.

          insomma, con un criterio empirico, non pare che noi siamo guidati da leader capaci, e questo conferma alcune impressioni di pelle che alcuni di noi hanno, dire…

          se il mondo umano poi funziona già al meglio delle sue possibilità, perché inevitabilmente destinato ad auto-distruggersi, allora l’incapacità dei leader potrebbe essere un aspetto ineliminabile, e forse una con-causa, del suo destino.

          😦

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