dopo tanto parlare sugli aspetti italiani del voto per le elezioni europee, non sarebbe il caso di provare a guardarle per quello che sono, cioè nel loro aspetto europeo?
già sarebbe normale, se non fossimo appunto un paese provinciale.
e dunque, ecco, prima di tutto i risultati complessivi, confrontati con quelli delle elezioni precedenti del 2009.
(non sono in grado di fare riferimento alle percentuali reali rispetto agi aventi diritto al voto, perché mi manca il dato dell’affluenza europea alle urne del 2009, mentre nel 2014 è stato del 42,1%: cosa da far quasi inorgoglire per i 20 punti italiani di partecipazione in più).
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Parlamento europeo 2014 – 751 seggi – Parlamento europeo 2009 – 763 seggi
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GUE/NGL (Sinistra unitaria/Sinistra verde Nordica) 5,59% voti e 42 seggi – nel 2009 4,57% voti e 35 seggi: + 1,02% voti, + 7 seggi
S&D (Socialisti e Democratici) 25,30% voti e 190 seggi – nel 2009 25,59% dei voti e 196 seggi: – 0,29% voti, – 6 seggi
Verdi/ALE 7,06% voti e 53 seggi – nel 2009 7,44% dei voti e 57 seggi: – 0,38% voti e – 4 seggi
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PPE (Popolari) 28,36% voti e 213 seggi – nel 2009 35,77% dei voti e 274 seggi: – 7,41% voti, – 61 seggi
ALDE (Democratici e Liberali) 8,52% voti e 64 seggi – nel 2009 10,83% dei voti e 83 seggi: – 2,31% voti, – 19 seggi
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ECR (Conservatori e Riformisti) 7,44% dei voti e 57 seggi – nel 2009 …% voti e 54 seggi: + 3 seggi
sono euro-scettici e ci sta dentro il Partito Conservatore inglese
EFD (Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia) 5,06% voti e 38 seggi – nel 2009 4,05% dei voti e 31 seggi: + 1,01% voti, + 7 seggi
sono a loro volta euroscettici e ci sta dentro la Lega
Altri (neoeletti senza appartenenza a gruppi uscenti) 8,52% voti e 64 seggi
sono in prevalenza nuove forze politiche euroscettiche
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NI (Non iscritti) 5,46% voti e 41 seggi – nel 2009 4,31% dei voti e 33 seggi: + 1,15% voti, + 8 seggi
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analizzando i dati si vede che le forze euroscettiche hanno conseguito il 20,02% dei voti e hanno 159 seggi rispetto agli 85 seggi del 2009: hanno cioè all’incirca raddoppiato la loro consistenza.
questi voti sono stati complessivamente tolti all’area del centro-destra che ha conseguito il 35,83% dei voti e 274 seggi, rispetto ai 357 seggi e al 46,9% dei voti del 2009, ed è la vera sconfitta di queste elezioni: è, sostanzialmente, il partito della Merkel.
l’area di sinistra rimane sostanzialmente stabile: consegue il 37,95% dei voti e 285 seggi rispetto ai 288 seggi e a 37,6% dei voti del 2009: al suo interno si sposta leggermente a sinistra.
comunque una crescita consistente dei partiti anti-Europa, ma nessuna ondata stravolgente, salvo che in alcune situazioni locali: leggete Francia e Inghilterra, la Duplice Intesa anti-tedesca che riaffiora dai mari della storia.
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ed ecco le conseguenze politiche.
la maggioranza nel nuovo parlamento europeo è a 376 seggi: né il centro-destra da solo con 277 seggi, né il centro-sinistra con 287 (calcolandoci dentro anche la sinistra di Tsipras) si avvicinano a questa consistenza, e anche ulteriori avventurose alleanze non permetterebbero comunque, mi pare, di raggiungere la maggioranza.
l’unica maggioranza possibile è dunque in apparenza quella basata su una grande coalizione fra il Partito Popolare Europeo e i socialdemocratici: col colpo di scena che al suo interno oggi il gruppo più consistente è quello italiano di Renzi.
per quanto il Partito Popolare Europeo resti il gruppo più consistente all’interno del Parlamento Europeo con soli 23 seggi di vantaggio su quello socialdemocratico, la discussione su chi guiderà la Commissione mi pare aperta, e, se dovesse andare ad un Popolare, le concessioni sul programma sarebbero consistenti; ma Schulz cercherà di far pesare (credo con scarso successo) una prevalenza dell’area complessiva di sinistra su quella di centro-destra.
occorre infine aggiungere avviene al prezzo di una forte dis-omogeneità interna per la presenza di partiti come quello di Berlusconi oppure dell’ungherese Orbàn, entrambi nemici della Merkel.
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in ogni caso una svolta politica è inevitabile, e il fatto che tra un mese inizi la presidenza italiana, sotto la guida del gruppo socialdemocratico più numeroso, dovrebbe concretizzare anche visivamente questa svolta.
vedremo quanto Renzi sarà veramente capace di proporre novità europee: per ora la sua unica sembra si chiami Letta come candidato di mediazione…
Adesso lo scontro è il seguente: da una parte i gruppi parlamentari popolari eletti al parlamento europeo (tranne quelli francesi) che vorrebbero Juncker, dall’altra i capi di governo dei 28 paesi, più i parlamentari popolari francesi, telecomandati da Sarkozy, che vorrebbero Christine Lagarde. A questo punto i gruppi parlamentari eletti al parlamento europeo per i Liberali e per i Socialisti, devono cercare di evitare il peggiore dei due mali e quindi cercano di metter ben chiaro che loro sostengono Juncker e non provino i capi di governo a proporre chiunque altro, riservandosi pero’ di sabotare sia l’uno sia l’altro al momento decisivo per rilanciare di nuovo sé stessi almeno a uno dei 3 posti importanti da attribuire (presidente di consiglio, di commissione e (basso) rappresentante della politica estera).
a me pare che un problema di fondo del gruppo popolare europeo è che è in maggioranza solamente con i seggi di Berlusconi (13) e dell’ungherese Orbán (12), che starebbero meglio, sia l’uno sia l’altro, nel gruppo degli euro-scettici e dovrebbero essere espulsi; senza questi 25 seggi i popolari scenderebbero a 288, 2 seggi meno dei socialdemocratici.
aggiungi che tra questi né italiani né, a quel che dici tu, neppure francesi, vorrebbero il lussemburghese Juncker; ma allora che maggioranza ha questo Juncker?
la Lagarde è tuttavia assolutamente impossibile: sarebbe come sancire ufficialmente il dominio delle banche sull’Europa.
io vedo che Schulz ha detto a Juncker che provi a trovarsi una maggioranza e che, se non ci riesce, poi tocca a lui provarci…
Si’ da parte di Schulz questa potrebbe essere una semplice correttezza istituzionale, mentre uno appena un po’ più agguerrito, come hano fatto per esempio il socialista lussemburghese e il liberale lussemburghese un anno fa quando hanno escluso lo stesso Juncker dal governo del Lussemburgo, pur essendo arrivati rispettivamente secondo e terzo potrebbero annunciare il giorno stesso delle elezioni di essersi messi d’accordo per fare una maggioranza loro due e byby Juncker. Ma non lo fanno, per ora, primo perché sanno che i popolari francesi e quasi tutti i capi di governo, compresa Merkel, vorrebbero approfittare del fatto che Juncker non ha la maggioranza da solo per estrarre un altro nome ufficialmente ”di mediazione fra i tre partiti”, ma di fatto per mettere un nome loro, personaggio più controllabile da parte loro, cosa che anche per liberali e socialisti sarebbe ancora peggio di Juncker. Secondo, perché brigano gli altri due posti e quindi potrebbe convenirgli lasciare il primo a Juncker per avere in cambio gli altri due. In alternativa, potrebbero dire Shulz di poter essere il prossimo a provare a ottenere una maggioranza in quanto secondo, e Verhofstadt di essere il meglio piazzato dei tre perché in mezzo e quindi più di mediazione fra gli altri due. Infatti se non sbaglio è stato proprio Verhofstadt a dire ieri quello che dici anche tu su Ungheria e Italia che non contano, non so se per convinzione oppure semplicemente perché i due personaggi in questione sono talmente screditati che sono molto semplicemente un bersaglio facile su cui sparare in questo momento.
Verhofstadt, il presidente dei Liberali europei (partito molto diverso da ricordo che si potrebbe avere dei liberali italiani) non mi sembra poi una cattiva soluzione.
non è popolare, non è socialdemocratico, non è tedesco; è fortemente favorevole all’integrazione europea.
quella di Schulz non è correttezza istituzionale, è perfidia alla tedesca: sa bene che Juncker non può avere una maggioranza perché basta che gliela neghi lui, e lo stesso vale per lui stesso; ma la Merkel potrebbe ricavare un danno politico se facesse fallire il tentativo di collocare comunque un tedesco al vertice dell’Europa; quello che Schuz non ha considerato è che gli altri socialdemocratici europei potrebbero avere delle difficoltà a votarlo…
No, Schulz i socialisti di tutti i paesi d’Europa lo voterebbero senza alcun problema perché è da anni che lo conoscono e non ha mai anteposto gli interessi della Germania anzi. Secondo me il problema fondamentale resta che se i capi di governo propongono qualcun altro ancora peggio, allora anche i socialisti devono fare causa comune con Juncker per fermare i capi di governo.
ti immagini Renzi che vota per un tedesco dopo una campagna elettorale come quella che abbiamo avuto?
oppure i conservatori greci che lo fanno?
non conta che Schulz sia corretto: la politica non si fa più con i dati di realtà, ma con le apparenze, le menzogne e gli istinti, come ho scritto nell’altro post.
Ma Renzi conta qualcosa? Ahi ahi ahi questa non ero preparato, dovevi dirmelo più lentamente hehehehe
sì, conterà: il suo è il gruppo nazionale più consistente nel gruppo socialdemocratico e, se hai visto bene, ha detto: prima discutiamo dei contenuti e poi decidiamo chi li porta avanti.
un modo per cominciare a stoppare elegantemente sia Juncker sia Schulz.
Siamo fritti!!!
tu tifi Juncker, perché sei mezzo lussemburghese, ma a me mica sta simpatico quello…
Hahaha! Mezzo lussemburghese io? Ma se non c’è alcun paese al mondo che io odio di più! Juncker poi mi sta talmente antipatico che quando dopo circa quarant’anni consecutivi lo defenestrarono infine da capo del governo lussemburghese, ritagliai il titolo del giornale e lo incollai sulla porta della mia camera finché non ho traslocato!!!!
@ dario (“Hahaha! Mezzo lussemburghese io? Ma se non c’è alcun paese al mondo che io odio di più! Juncker poi mi sta talmente antipatico che quando dopo circa quarant’anni consecutivi lo defenestrarono infine da capo del governo lussemburghese, ritagliai il titolo del giornale e lo incollai sulla porta della mia camera finché non ho traslocato!!!!”)
be’, che c’entra? sarai una mosca bianca, un lussemburghese critico…
No detesto SIA il Lussemburgo SIA Juncker, sia indipendentemente l’uno dall’altro, sia in combinazione!!!
perfetto! 🙂