via via che si avvicina la data della partenza per il mio giro del mondo, l’ansia cresce e la testa si va gradatamente spostando in quella direzione, anche se – sinceramente, se solo potessi scegliere oggi – rinvierei la partenza di qualche mese, dato che verrà ad interrompere alcune iniziative in corso di notevole spessore (parlo dell’acquisto di una nuova grande casa oramai in fase conclusiva e del mio trasferimento in un piccolissimo paesino di montagna della Valsabbia, che dovrebbe essere impostato proprio all’inizio di luglio: vado a fare la vita del contadino, pare, e sempre che ne sia capace).
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ho concluso intanto l’esame delle offerte per l’assicurazione, che farò per la prima volta nella mia vita imprevidente di globetrotter, a fronte di un viaggio di quasi 5 mesi, e sono particolarmente soddisfatto di essere riuscito a risparmiare 300 euro rispetto alla polizza offerta dall’agenzia di viaggi.
la nuova proposta, di un broker indipendente, resta impegnativa in quanto costa qualcosa più di 500 euro, ma insomma non fanno male quei 300 euro in più di un budget al momento ancora indeterminato, ma definito rigorosamente dalla decisione presa sopra e dall’atto notarile previsto a fine mese che prosciugherà il mio conto corrente, per cui dovrò fare conto di spendere mensilmente anche in viaggio, non più della pensione…
e, fino a che si parla di Asia, di Cina (che conosco nei suoi costi) o Vietnam, non ho problemi, ma che sarà di me a Hong Kong, in Giappone, in Nuova Zelanda, e soprattutto in California?
ma poi neppure Messico e Cuba sono troppo spartani turisticamente parlando…
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piuttosto ecco un piccolo gustoso problema, risolto da google: la polizza esclude come area assicurata le Isole Australi Francesi: e Papeete, che fa parte della Polinesia francese e si trova nella metà sud del mondo, è da intendersi compresa in questa definizione oppure no?
wikipedia dice di no e l’agente, dopo un paio di giorni conferma; si tratta di altre isole, a sud dell’Africa meridionale, che la Francia possiede ancora, altro relitto del suo passato coloniale – di cui apprendo l’esistenza solamente in questa occasione; dunque a Papeete potrò anche ammalarmi o morire tranquillamente, come un qualunque Gauguin in pensione: l’assicurazione coprirà il danno.
a chi interessasse saperlo: la mia vita viene valutata al momento 100mila euro; il che significa che la casa che sto per comperare vale di più di me… 🙂
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ma la vera serendipity – positiva, anche se assume la forma di un contrattempo – non è mica questa, ma riguarda Pechino.
dove al momento della progettazione del viaggio, alla fine dell’anno scorso, avevo deciso di fermarmi tre giorni all’inizio di settembre per vedere mia figlia, se fosse stata lì, o quanto meno il suo fidanzato peruviano.
invece mia figlia non ci sarà: sta cercando lavoro in Italia, al momento; e a Michael, il giornalista progressista peruviano che sta con lei, il governo cinese ha rifiutato il visto.
ecco che questo soggiorno pechinese è diventato più che altro un fastidio: mi faccio in aereo Ho Chi Min City – Shanghai – Pechino e poi Pechino – Osaka, a questo punto per non vedere nessuno e starò tre giorni a girovagare a vuoto in una metropoli sconfinata che conosco già?
ma un accidente benigno ha cancellato il volo Ho Chi Min City – Shanghai dell’1 settembre, ed eccoci alle prese, l’agenzia ed io, col contrattempo, che si ripercuote a catena sul successivo volo Shanghai – Pechino.
Francesca, l’impiegata dell’agenzia è preoccupata e perplessa: non ci sono più posti liberi in quella tratta; scorriamo sul computer le prenotazioni possibili e ci fermiamo al giorno 7, perché mi resterebbero soltanto 7 giorni per conoscere il Giappone.
che fare? cambiare classe nel volo sarebbe un aggravio di spesa non da poco, e qui è tutto il viaggio che rischia di saltare.
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io colgo la palla al balzo, però: non è possibile a questo punto cancellare addirittura la sosta a Pechino e puntare su un volo diretto Shanghai – Osaka?
siccome siamo comunque in Italia la prima risposta comunque è no, anche dall’addetta cinese che sta a Milano della compagnia locale: non è possibile modificare adesso il percorso, si possono solo spostare le date.
bello, ma quando, che non c’è un posto libero?
però ci impuntiamo l’agenzia ed io e alla fine l’abbiamo vinta, grazie ad uno stratagemma: prima di tutto ci facciamo rimborsare i tre biglietti in questione, che fanno capo per fortuna tutti alla stessa compagnia, dato che la responsabilità è sua visto che l’annullamento del primo volo si trascina con sé anche i secondi.
e poi rifacciamo in data odierna, sempre con quella compagnia, due biglietti Ho Chi Min City Shanghai e Shanghai – Osaka, che – guarda caso – hanno lo stesso costo direi abbastanza stracciato: 240 euro: data, 4 settembre.
tanto ci voleva?
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ma la soddisfazione maggiore non sta tanto nell’avere spazzato via una resistenza ottusa e nell’avere risolto un problema veramente in itinere e non per modo di dire.
la cosa più interessante è che questo significa che il mio soggiorno in Vietnam di un mese (di più non è possibile…) si sposta in avanti, e il tempo per arrivarci dopo il 17 luglio cresce di 3 giorni.
e così entra nell’ambito delle cose possibili il passaggio in Laos che avevo escluso (nonostante l’acquisto della guida già fatto) per i tempi di accesso dalla Cina troppo lunghi.
in Laos, paese credo più fresco, posso fermarmi anche di più e passare in Vietnam verso il 10 agosto, riducendo i tempi di permanenza lì nel mese più caldo ed umido, oltre che più turistico.
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il fatto che il primo contrattempo si sia risolto in una botta di fortuna mi predispone bene verso il viaggio, anche se rimane una inquietudine più sottile: che cosa succederà se annullamenti simili dovessero ripetersi, magari quando sono già partito e avrò molte meno possibilità di correggere in itinere in modo creativo facendo di una piccola avversità una opportunità positiva?
be’, si vedrà: viaggiare è un piccola sintesi pratica della filosofia della vita: si parte sempre senza garanzie si è sicuri di incontrare dei problemi e che si dovrà cercare di risolverli: l’importante è non farsi prendere dal panico…
vero?
ti consiglio di leggere una lettera a lucili o dell’immenso l.a.seneca.
ma dove credi di scappare se i problemi le angosce e le avversità ti accompagnano..?
sarebbe bello ma impossibile lasciare a casa il proprio cercavo e viaggiare liberi…..finalmente,
in ogni caso divertiti
conosco bene quella lettera e anche se non l’avessi conosciuta già prima me l’avresti fatta conoscere tu, edoardo, che me l’hai citata non una volta sola.
io non viaggio per sfuggire a me stesso, ma per conoscere un nuovo me stesso, che sono io messo alla prova del viaggio, che sono io, cambiato dal fatto di vivere in una realtà prima sconosciuta.
il modo stesso in cui Seneca affronta il problema del viaggio dimostra che è un filosofo stanziale e non un filosofo “di passo”.
ha la mente talmente fossilizzata sul qui ed ora che non riesce proprio a interpretare il viaggio in un modo diverso da quello che nasce dal suo rapporto col presente e col luogo presente.
direi che il senso del futuro come novità e la passione che questo può generare non arriva neppure a immaginarlo.
comunque, Seneca rimane uno scrittore straordinario, naturalmente…
Se vuoi un prestito… sempre che a me la banca rimborsi il mio entro 30 giorni, come mi ha promesso 🙂
eh, un contrattempo tira l’altro, vedo; e in effetti mi farebbero comodo 20.000 euro, ma entro l’1 luglio 🙂 così mi allargo ancora un po’ nei miei acquisti…
A me li hanno promessi entro il 23 Giugno. Vediamo se sono di parola!!!
bene allora avvio una trattativa condizionata…, e vediamo se saranno di parola loro: a settembre comunque potrò restituire! 🙂
Aargh, adesso sono nei guai di liquidità anch’io perché devo prendere un appartamento a Parigi… Vedremo!!!
ahhh hhahh, buona la scusa, eh? 🙂
– comunque avevo già contattato la banca… –
Forse hai una banca migliore della mia!!! Allora senti questa che è interessante non solo per me ma sul mondo in generale. Avrei i soldi per pagare 10 anni di affitto a Parigi, ma non contano. Nessuna banca francese fa più garanzie bancarie: hanno smesso. Il mio datore di lavoro è lussemburghese, quindi il fatto che garantisca non viene preso in considerazione. I miei genitori sono residenti in Italia, idem. Cosa devo fare per avere un contratto di affitto? Pagare in anticipo 12 MESI DI AFFITTO!!! Ma non li ho sul conto corrente… Ho fatto 3 bonifici oggi, da tre banche diverse, verso il conto corrente. Se anche uno solo dei 3 arrivasse entro Sabato prossimo, potrei farcela. Altrimenti devo stare in albergo a 300 euro a notte fino al Sabato dopo, oppure magari quello dopo ancora… eccetera.
se la mia banca è migliore della tua te lo dico domani pomeriggio dopo la relativa trattativa.
ma loro hanno un debole per me: come uno dei clienti più indebitato, li ho mantenuti per anni… 🙂
mi piace 😉 come stai rovesciando la frittata, però, sorry, in questo momento sto andando a cercarmi un creditore anch’io…
Ma io non sto cercando un creditore, io vorrei solo poter usare i soldi che ho, ma nemmeno questo mi permettono con le loro lungaggini!!!
eheh, ma questa è soltanto colpa tua! anche la mia banca ha cercato in tutti i modi di convincermi nei mesi passati a bloccare in qualche modo i miei depositi con la promessa di interessi (lievemente) più alti, ma io ho resistito alle lusinghe.
e ho fatto bene, perché oggi pagherei quel lieve vantaggio con un danno più alto in termini di interessi e penali per la restituzione anticipata del mio credito a lei.
cosa che, a quanto ho capito, non si può dir di te, che ora ti trovi ad essere contemporaneamente creditore rispetto alla banca e suo potenziale debitore… 😦 😦 😦
Cioè, mi avevano sempre detto che i depositi a termini si potevano chiudere quando si voleva incassando i soldi entro 24 ore. Invece della penale, avevano messo un interesse progressivo: 1 il primo anno, 2 il secondo, eccetera, fino al 7 per cento il terzo. Quindi niente penale, ma un guadagno medio del 2 per cento invece che del 4 se lo avessi lasciato correre per tutti i 7 anni. Peccato che l’anno scorso erano state davvero 24 ore, ma nel frattempo hanno cambiato le regole e adesso è 40 giorni. Se l’avessi saputo lo avrei fatto prima, ma non lo sapevo. Forse mi avranno avvisato con un foglio pieno di scritte piccole che non avro’ letto, o forse per questo non sono neanche obbligati a avvisare.
a me sembra incredibile e francamente illegale che condizioni simili, di una tale importanza, possano essere cambiate all’insaputa del cliente.
non è che la banca, invece, ha dei seri problemi di liquidità?
io, se fossi in te, batterei i pugni sul tavolo e mi farei mostrare la documentazione relativa a questo cambio di condizioni.
Cioè quello che dici è giusto tranne la parola “invece”. La banca ha cambiato le condizioni PERCHE’ ha dei problemi di liquidità, quello è chiaro. Almeno, rispetto a quello che mi accorgo adesso che si potrebbe pensare, ho visto un documento scritto che diceva 40 giorni: quindi almeno posso avere fiducia che 40 giorni saranno, e non un numero imprecisato di giorni magari ancora maggiore. Il punto è che questo foglio lo ho visto al momento in cui ho chiesto di chiudere il deposito a termine: non prima. Adesso se io lo chiedo magari mi fanno anche vedere un documento che mi avrebbero inviato sei mesi fa, ma non possono dimostrare che me l’hanno mandato, di certo non era per raccomandata, cosi’ come io non posso essere sicuro di non averlo buttato via senza leggerlo hehehehe
@ moselle – non capirò mai perché rifiuti il tuo nome, perché finisce in “a”, e poi ti sei dato un nick così femminile da sembrare quasi mademoiselle 🙂 🙂 🙂
– be’, il mio “invece” si riferiva al fatto che solo una situazione eccezionale come un imminente fallimento della banca potrebbe spiegare una violazione tanto clamorosa delle regole.
credo che in condizioni normali, se tu chiedessi i tuoi soldi subito, minacciando un’azione legale, ti verrebbero dati; se la banca se ne frega è perché forse conta sul fatto che fra 40 giorni non ci sarà più.
con questo cerco di distruggere le tue residue fiducie e di instillarti un clima di allarme.
se vuoi continuare a preoccuparti, puoi anche leggere questo articolo di oggi, che riguarda l’Austria ma potrebbe andar bene anche per te:
http://phastidio.net/2014/06/13/banche-quando-la-garanzia-vola-via/?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+phastidio%2Flhrg+%28Phastidio.net%29
Aspetta, aspetta! Un problema di liquidità si manifesta inizialmente con dilazioni di pagamento di alcuni giorni, poi di molti giorni, poi di moltissimi giorni, solo per ultimo viene il fallimento. Non ci siamo ancora!
non ci siamo ancora SE fra 40 giorni ti restituiscono i tuoi soldi… 😦
Siccome!
se…
Ammetterai che comunque Moselle suona più chic di Mosella o Mosa. Interessante anche il dubbio se i fiumi siano maschi o femmine, anche alla luce dei miei studi sull’Hinduismo. L’Oder, per esempio, credo che sia maschile in Germania ma che diventi Odra in Polonia come un qualsiasi travestito che cambia sesso in base alla maggiore o minore tolleranza del paese in cui va HAHAHA
PS Se la banca in questione fra 40 giorni non ci sarà più, allora non è che non mi preoccupo, ma mi preoccupo anche per ben altro: vorrebbe dire che non ci sarebbe più neanche la polizia, o quasi, e forse sarebbe necessario avere un’arma da fuoco in camera!!!
oh, non c’è dubbio che i nomi francesizzati suona più schick; mi viene in mente un esempio che non farò…
sul sesso dei fiumi mi pare che in tedesco sia maschile, come in italiano.
tu sei sicuro che Odra sia femminile in polacco?
quanto ad una tolleranza maggiore per i travestiti in Polonia che in Germania, ho i miei dubbi.
anche perché il fiume nasce in per un soffio in Slovacchia e poi passa per la Polonia PRIMA di andare in Germania: sarebbe dunque un travestito femmina che si finge maschio in Germania… 🙂 🙂 🙂 – sempre che Odra sia femminile in polacco.
sul futuro delle banche non mi esprimo; sono pessimista per loro, però ritengo anche possibile che la civiltà sopravviva al loro crollo, soprattutto se saprà distinguere per tempo se stessa da loro…
cosa di cui si colgono finalmente i primi possibili sintomi, come scrivevo qui sopra…
Mah, sapendo la situazione che c’è in Francia in questo momento, se fallissero le 4 principali banche del Paese (perché se fallisce una, vuol dire che falliscono tutte e 4), succederebbe una roba che il 1789 in compenso sembrerà una festa di paese. Non si tratta di un popolo mansueto come altri in Europa!
forse è per questo che stanno già arrotando i denti con la Le Pen?
In effetti mi sembra significativo che il voto di estrema destra francese superi quello greco, quando ancora i Francesi non hanno dovuto sopportare nessun piano di austerità… figuriamoci dopo!
Incredibile ma vero, der Oder das: anche in Tedesco l’Oder è femminile, die Oder, è femminile in tutte le lingue!
hai ragione cribbio! avrei detto der Oder per analogia con gli altri grandi fiumi tedeschi tutti maschili; però, ora che mi ci fai pensare, anche la vicina Elbe è femminile.
in Germania sembra che i fiumi siano maschili al sud e femminili al nord.
Anche io avrei detto der Oder perché sapevo der Oder das hehehe
@ mose
ahh ahha, hai dovuto farmi il gioco di parole due volte, prima che io arrivassi a coglierlo 😦
Oder, cioè Oppure. 🙂 🙂 🙂
il fiume Oppure…
– quanto ai voti per l’estrema destra in Francia e in Grecia, credo però che il Fronte Nazionale, che ne ha presi di più, sia una cosa alquanto diversa da Alba Dorata: se non altro, un po’ meno balcanica…
Questo sicuramente è vero, ciononostante la rabbia e la voglia di ribellione sono veramente forti.
vedremo, ma forse gli europei lentamente si abitueranno a ri-diventare una parte secondaria del mondo, come erano stati per mille anni.
chi mi pare faccia fatica a rientrare nei ranghi sono gli USA.
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