la notizia viene lanciata (come i razzi di Hamas) in prima pagina da Repubblica:
Razzi di Hamas sfiorano centrale nucleare a Dimona
uno legge e rimane sconvolto.
se Hamas attaccasse davvero una centrale nucleare a poche decine di km dalla striscia di Gaza e dal resto della Palestina meridionale, questo potrebbe avere conseguenze incalcolabili e suicide.
e sarebbe la prima volta nella storia, mi pare, in cui una centrale nucleare verrebbe attaccata militarmente.
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cercando di approfondire, si scopre che la fonte è il Jerusalem Post, che parla di tre razzi, uno intercettato e due caduti fuori bersaglio.
per Repubblica però i razzi diventano sette: sono più informati degli stessi israeliani.
anche il Corriere dà i numeri alla stessa maniera:
Hamas ha lanciato anche da Gaza sette razzi verso Dimona (Neghev), in prossimità di una centrale atomica.
Tre sono stati intercettati in volo, gli altri quattro sono caduti in zone desertiche.
La centrale non è stata colpita.
Lo riferisce la Tv Canale 10.
il più antico quotidiano italiano che si informa dalle tv!
secondo l’ADN Kronos i razzi sono tornati tre, ma c’è qualcosa di più lo stesso: Hamas ha rivendicato l’attacco, affermando che l’obiettivo è il reattore nucleare della città.
la notizia proviene sempre dal Jerusalem Post, che la dà in modo piuttosto generico e non documentato:
Hamas claimed responsibility for the rockets, stating that it had been attempting to hit the nuclear reactor.
del resto a Dimona non esiste nessuna città.
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bene, possibile che la stampa tedesca sia meno informata della nostra e non riporti nulla del genere? si parla solo di missili su Tel Aviv ed Haifa.
e si sottolinea la violenza dell’attacco israeliano.
c’è solo da augurarsi che i nostri media per amore di sensazionalismo e per odio degli arabi palestinesi stiano riportando senza verifica notizie della propaganda oltranzista ebraica.
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interessantissimo il tuo contributo: la notizia di un attacco virtuale al sito twitter dell’IDF, Israel Defense Forces, cioè dell’esercito israeliano.
l’attacco, partito da un gruppo chiamato Syrian Electronic Army, è consistito nel postare un paio di tweet che dicevano:
“ATTENZIONE:. Possibile fuga nucleare nella regione dopo che 2 razzi hanno colpito l’impianto nucleare di Dimona” “Viva la Palestina”.
questo conferma che sulla faccenda è in atto anche una guerra classica di informazioni, cioè di propaganda.
C’entra qualcosa questo?
http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/1.603040
ciao ciaolord, benritrovato.
interessantissimo il tuo contributo: la notizia di un attacco virtuale al sito twitter del’IDF, Israel Defense Forces cioè dell’esercito israeliano.
l’attacco, partito da un gruppo chiamato Syrian Electronic Arm, è consistito nel postare un paio di tweet che dicevano: “ATTENZIONE:. Possibile fuga nucleare nella regione dopo che 2 razzi hanno colpito l’impianto nucleare di Dimona” “Viva la Palestina”.
questo conferma che sulla faccenda è in atto anche una guerra classica di informazioni, cioè di propaganda.
grazie mille!
(inserisco anche nell’articolo).
ti segnalo queste due cose molto interessanti, per me,che ho trovato e ho messo nel blog (per non perderle o dimenticarle, so già che, se già non le conosci, ti interesseranno (il cinismo e la strategia assassina di quel governo assassino) e ti piaceranno (il pezzo di Sam Bahour è eccezionale, un vero esempio di umorismo ebraico, che gli israeliani hanno spesso dimenticati e i palestinesi spesso hanno, bel paradosso)
e poi ricordo un pezzo di un pericoloso antisemita
http://stanlec.blogspot.it/2014/07/israele-la-manipolazione-dellopinione.html
http://stanlec.blogspot.it/2014/07/i-palestinesi-devono-essere-fermati-sam.html
http://stanlec.blogspot.it/2014/07/dice-un-deputato-inglese-ebreo-gerald.html
caro franz/stanlec: ti ringrazio di questi contributi, anche se emotivamente mi fanno stare male, come ogni visione diretta di violenze e atrocità inaccettabili.
sono comunque tremendamente chiarificatori (purtroppo) e da sottoscrivere completamente.
non hai letto attentamente, questa volta, bortocal 🙂
se volevi dire il terzo link, quello di Kaufman, hai solo detto secondo anziché terzo link
se davvero volevi dire il secondo, è un palestinese che scrive, con un umorismo e satira estremi.
e buon blog, buon viaggio e buona Equitalia 🙂
hai perfettamente ragione, carissimo franz: effettivamente dovevo dire terzo e non secondo link, anche se probabilmente la mia mente ha poi fatto una specie di sintesi mentale dei due.
ammetto di non essere moto concentrato in questi ultimi giorni; forse è meglio che sospenda gli argomenti seri.
spero non sia l’età, ma soltanto il sovrapporsi di tanti, troppi, stimoli diversi. 🙂
grazie degli auguri, naturalmente. 🙂
secondo la tua ottica i nostri media odierebbero gli arabi palestinesi????
pazzesco tu vedi solo dove vuoi vedere,come tutta la sinistra,ovviamente.
hai forse dimenticato le scuse che a suo tempo la RAI fece ai palestinesi per aver mandato in onda il linciaggio,dico il linciaggio di due soldati israeliani ???
anche adesso tg quotidiani ecc. sono pieni di resoconti sul ragazzo palestinese ucciso per vendetta mentre i 3 ragazzi israeliani sgozzati sono quasi ignorati.
Israele,unica democrazia,circondata da dittature,regni e califfati ha ai suoi confini da decenni campi di profughi che invece di essere integrati vengono cinicamente usati dagli islamisti come perenne focolaio di odio verso israele.
e’ come se noi avessimo allestito campi profughi al confine della jugoslavia piena di profughi giuliano-dalmati e li avessimo perennemente educati all’odio verso quel paese,causa dei loro disagi.
israele ha il diritto di tutelare la propria sopravvivenza e chi se l’e’ andata a cercare paghi duramente..!!!
quanto poi ai politici intellettuali e liberal italiani che dissertano su quel conflitto fra un abbacchio ed una matriciana,e solo fecciume.
siccome conosci qualche lingua straniera ti prego di confrontare il modo di dare le notizie sul conflitto arabo-israeliano tra il paese che sceglierai e l’Italia, poi ne riparliamo, d’accordo:
ne riparliamo con un minimo di cognizione di causa e di informazione verificabile sul tema, che è l’unico modo serio di parlarne.
per il resto i tuoi paragoni avventati dimenticano un fatto essenziale: che l’Italia fu un paese aggressore, punito per l’aggressione alla fine della guerra, mentre i palestinesi furono un popolo aggredito dagli israeliani che erano degli immigrati in quel paese senza nessun titolo per occuparlo.
(ti consiglio di leggere attentamente il contenuto del secondo link del commento di franz: molto istruttivo, anche perché è un ebreo che parla.)
immigrati, già, quelli che tu odii tanto a meno che non occupino paesi arabi.
ma per favore, un poco di serietà!
Israele doveva cercare di farsi accettare in quel contesto a lei estraneo e sostenere i profughi da lei creati in modo che nella nuova realtà non si votassero alla vendetta e al ritorno; siccome non ci è riuscita, o meglio non ha neppure tentato di farlo, è destinata a sparire dalla carta geografica ancora una volta (l’ultima fu quando i romani ne fecero tabula rasa).
ci piaccia o perfino non ci piaccia, questa è l’unica previsione realistica sulla questione.
Comunque sembrerebbe proprio che Dimona sia anche una città, di oltre 30.000 abitanti, una cittadina diciamo: http://it.wikipedia.org/wiki/Dimona
Comunque sembrerebbe proprio che Dimona sia anche una città, o meglio una cittadina, con oltre 30.000 abitanti: http://it.wikipedia.org/wiki/Dimona
in questo caso hai ragione tu: sei stato più bravo di me ad arrivare alla fonte che io ho cercato invano; questo fatto, assieme alle foto di google maps che mostravano poche case sparse mi ha indotto nell’errore di pensare che l’agglomerato fosse davvero piccolo.
grazie della precisazione.
per Israele inglobare palestinesi (gli arabi sono esasperatamente prolifici) equivarrebbe ad un vero e proprio suicidio.
suicidio che stiamo incoscentemente commettendo in italia operando un trapianto di camiti sul territorio nazionale.
trapianto foriero di grossi guai che regaliamo alle generazioni future.
ma scusami il mio e’ un discorso pragmatico che non puo’ essere accettato dagli intellettuali di sinistra perche’ questi,prima ancora di diventare di sinistra sono stati educati da santa romana chiesa all’ipocrisia
io temo che dopo tanti decenni persi nell’odio reciproco la possibilità stessa di uno stato muti-etnico in Palestina, che veniva proposta negli anni Sessanta, sia diventata assolutamente irrealistica.
gli ebrei, condizionati dalla loro folle religione etnocentrica, l’hanno fatta fallire per primi.
ci poteva essere almeno una convivenza mal controllata tra due popoli ostili nello stesso territorio, ma gli ebrei di Israele hanno fatto di tutto per far fallire anche questa e a me pare che ci siano riusciti.
io non credo che Israele potrà sopravvivere nei prossimi decenni: e sarà bello (si fa per dire) pensare a che cosa succederà in Europa quando dovremo riprenderci 6 milioni di ebrei.
che catastrofe storica.
e a me questo discorso sembra molto più pragmatico del tuo.