no, il sottoscritto oggi non si e` rotto affatto.
ha fatto il turista, ha prenotato un’escursione ed e` andato a Valladolid Messico, poi allo straordinario sito archeologico di Chichen-Itza (che significa alla bocca del pozzo degli Itza, cioe` dei maghi dell’acqua) e ad un senote nelle vicinanze (un senote e` un grande bacino d’acqua che sprofonda nel terreno sotto formadi enorme pozzo; ma e` inutile insistere nella descrizione perche` lo vedrete in fotografia qui sotto).
giornata stupenda, anche grazie ad una guida laureata in archeologia, che ha dato spiegazioni mai noiose e a volte anche curiose.
* * *
ad esempio, lo sapete perche` lo Yucatan si chiama cosi`?
perche` quando il primo conquistatore spagnolo ci arrivo` chiese al primo capo tribu` che incontro`: come si chiama questo posto?
e quello gli rispose nella lingua maya: non ti capisco: che suona appunto pressapoco Yucatan.
e il conquistatore se ne ando` sicuro che quello fosse lo Yucatan.
meraviglioso aneddoto sulla comunicazione, che sembra un borforisma, e invece e` storia.
e potrebbe ricordare il dialogo fra Polifemo e Odisseo (come ti chiami? nessuno), se l’equivoco fosse stato astuto e intenzionale, e Cortez avesse in seguito proclamato: e adesso dobbiamo andare a conquistare il Non-Lo-So; dove si trova esattamente e come e` fatto?
e invece questo non salvo` i Maya dalla conquista e dallo sterminio.
* * *
ma il fatto saliente della giornata e` un altro.
e consiste nel fatto che, dopo una serie di foto insulse del passaggio per la Cancun turistica fra mare e laguna, proprio mentre arrivavamo a Valladolid e mi preparo a foto piu` serie, la quinta macchina fotografica del mio viaggio si e` rotta sotto i miei occhi e senza nessun motivo apparente, se non che un paio d’ore prima era caduta a non troppa distanza da terra, ma continuando a funzionare regolarmente fino al momento saliente in cui doveva essere puntualmente sul pezzo.
e mica si e` rotta a caso, ma nello stesso identico modo nel quale si sono rotte la prima e la terza: blocco meccanico dell’obiettivo.
tanto che a questo punto non posso continuare a pensare che si tratti di semplice sfiga; evidentemente io le videocamere le maltratto troppo e si rompono per disperazione (come le donne della mia vita), in tempi piu` o meno lunghi a seconda della loro solidita` intrinseca: la prima, intesa come videocamera del viaggio, e` durata una settimana (appena uscita da 40 giorni di revisione in garanzia) e dopo la riparazione cinese per altre due settimane: la terza costava pochino ed e` durata tre giorni: questa e` durata un mese esatto.
inutile ogni tentativo di riattivarla mio e di due ragazzi venezuelani seduti sull’autobus vicino a me.
* * *
Franklin, 26 anni, il piu` socievole dei due (l’altro era con la morosa e sembravano in luna di miele) mi ha consigliato di comprarne un’altra, ma a questo punto non esiste proprio: peggio per lo Yucatan, che restera` privo delle testimonianze del mio passaggio 🙂 .
come vedete, questa volta l’ho presa con piu` filosofia delle altre, non si viaggia fra tanti casini mica per niente…
Franklin comunque alla fine si e` impietosito del mio evidente disappunto e ha fatto un sacco di foto per me.
e poi me le ha anche mandate via mail.
* * *
ed ecco il paradosso: proprio il giorno che ho smesso di fotografare da qui alla fine del viaggio abbondo particolarmente di foto e faccio un post praticamente fotografico, grazie a lui.
adesso lo aspetto in Italia, al suo prossimo viaggio: promesso.
le foto sono di un tipo completamente diverso da quelle che faccio io, in altre parole in mezzo a questi posti stupendi ci sto sempre io.
meglio, cosi` tutti potranno vedere che sono in ottima forma e che il viaggio non mi ha fatto male per niente, tutt’altro.
Valladolid, il convento fortezza di San Bernardino da Siena, dei Francescani
artigianato maya
la piramide-calendario di Chichen-Itza
il senote
Franklin ed io nel senote, fotografati dal suo amico
gli amici venezuelani e alcuni guerrieri maya redivivi, fotografati da me.
commento, acido, ricevuto via mail:
E bravo… visita alla piramide e bagno nel cenote.
Constatato che assomigli a Brad Pitt mi sembra giusto farti ammirare in splendida forma.
Una foto in primo piano indicativa; è così che ti senti rispetto agli altri che consideri piccini piccini proprio come quelli.
dietro e in basso.
ah ah, che autentica sciocchezza!
quella foto mica l’ho fatta io, non e` un selfie.
quindi, semmai, questo e` un modo con cui mi vedono alcuni.
(magari anche a cominciare da te 😦 )
spero soltanto che avessi voglia di scherzare…
risposta via mail:
Speri bene, mi piace scherzare.
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