come procede la guerra globale contro l’ISIS?
aggiorno le informazioni di questo bollettino periodico.
la stampa di regime annuncia trionfante la progressiva avanzata delle forze governative nel confronto contro le milizie dello Stato islamico e altrove, nei titoli, la riconquista della raffineria di Baiji, sotto il controllo del califfato islamico dallo scorso giugno.
tanto era allarmista questa stampa un paio di mesi fa quando si trattava di decidere di intervenire e come, tanto e` tranquillizzante oggi, tanto da far pensare che la guerra sia sul punto di essere vinta, grazie a quel tipo di intervento, criticato invece da piu` parti dagli addetti ai lavori per la sua inefficacia.
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in realta` basta leggere in uno di questi articoli per scoprire che non c’e` stata alcuna riconquista, ma questa e` un semplice auspicio:
La televisione di Stato riporta che le forze anti-terrorismo del Battaglione Mosul sono riuscite a entrare oggi per la prima volta nella più grande raffineria dell’Iraq, a Baiji, dopo mesi di combattimenti con i militanti di Stato Islamico, che l’avevano circondata.
La notizia è confermata da un colonnello della polizia, Saleh Jaber.
Se completata, la riconquista della raffineria sarebbe un risultato sintomatico della concretezza dello sforzo dell’esercito iracheno
La ripresa completa delle attività nell’impianto di Baiji potrebbe rappresentare una svolta per le forze governative.
Alla tv, il comandante delle operazioni di sicurezza nella provincia, Abdel Wahab al-Sàadi, ha spiegato: “Se Dio vuole, Baiji sarà la chiave per liberare ogni regione irachena”.
sarebbe, potrebbe, sara`: questa e` la vera dimensione della presunta riconquista in atto.
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Lo scorso giugno i jihadisti avevano imperversato nel nord del Paese praticamente senza trovare resistenza.
ecco alcune carte che attestano la diffusione delle forze del Califfato Islamico o IS, sigla dalla quale nel frattempo e` scomparsa, non casualmente, la parte finale IS che ne limitava la presenza a Iraq e Siria, viste le sue aspirazioni globali.
sono carte che si riferiscono alla situazione di giugno o sttembre, ma valgono anche oggi, perche` la situazione e` sostanzialmente immutata, al momento.
mappa dell’Economist
quadro impressionante? il territorio controllato dall’IS e` grande come il Texas e altrettanto ricco di petrolio.
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Da allora, l’azione dell’esercito iracheno è stata favorita dai raid aerei della coalizione guidata dagli Usa, che hanno impedito ai jihadisti di muovere verso nuove conquiste territoriali per estendere il loro auto-proclamato califfato.
La controffensiva dell’esercito iracheno, in questo caso appoggiata da volontari sciiti, punta a riconquistare due città nella provincia di Diyala, a nord-est di Bagdad, come ha annunciato il generale Jamil al Shammari, capo della polizia della provincia.
punta a, un altro obiettivo fatto passare per realizzato.
La prima città è Saadiya, 140 chilometri a nord-est della capitale.
Secondo Shammari, le truppe hanno assunto il controllo della strada che collega tra la stessa Saadiya e Weiss dopo aver ucciso tre miliziani dello Stato Islamico e distrutto i loro veicoli.
“Liberare Saadiya – ha spiegato l’ufficiale – sarà il primo passo per liberare altre città, tra cui Jalawla”.
Nei giorni scorsi, fonti militari hanno detto che è in preparazione un’offensiva per riprendere anche Tikrit, città natale di Saddam Hussein, alcune decine di chilometri a sud.
sarà il primo passo, è in preparazione: quasi soltanto annunci.
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Altri progressi nella guerra allo Stato Islamico sono segnalati sul fronte siriano.
L’Osservatorio dei Diritti Umani, con base in Gran Bretagna, sulla base delle informazioni fornite da fonti sul territorio, afferma che le milizie curde impegnate da oltre un mese nella difesa della città di Kobane, prossima alla frontiera con la Turchia, hanno conquistato sei edifici in cui i jihadisti avevano stoccato un imponente arsenale.
Tra le armi ritrovate, lanciagranate, fucili, mitragliatrici.
Secondo l’Osservatorio, nello scontro sono stati uccisi 13 jihadisti, di cui due di alto profilo.
altri progressi, sei edifici conquistati, 13 nemici caduti.
Un ufficiale curdo, Idris Nassan, contattato telefonicamente a Kobane, ha affermato che dopo “i progressi dei peshmerga a est e sudest, lo Stato Islamico adesso controlla meno del 20% di Kobane, quando il mese scorso era arrivato a controllarne il 40% e spingeva intensamente verso la conquista definitiva della città”.
E’ l’ultimo degli incoraggianti risultati ottenuti dai curdi negli ultimi giorni di combattimenti.
Strategicamente molto importante, il blocco realizzato dai peshmerga la scorsa settimana lungo una strada usata dallo Stato Islamico per rifornire le sue forze.
Anche in questo caso, l’azione delle forze di terra curde sta raccogliendo i frutti dello sforzo profuso dall’aviazione occidentale.
Il comando americano ha dichiarato che dallo scorso weekend sono stati portate a compimento nove missioni aeree nei pressi di Kobane, con la distruzione di sette postazioni dell’Is, quattro accampamenti e un’unità collegata al gruppo islamico.
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Lo Stato Islamico nega di essere in difficoltà.
non dico che qualche difficolta` in piu` gli islamisti non la stiano trovando, rispetto alla via libera totale di cui hanno potuto usufruire nei mesi scorsi in questo campo di battaglia, ma darli in ritirata e` avventato e solamente propagandistico.
insomma la ri-conquista per ora e` piu` sognata che realizzata e vengono presentati come grandi successi delle semplici punture di spillo.
silenzio perfetto viene intanto mantenuto sul fatto che l’IS controlla appunto giacimenti petroliferi e raffinerie e si finanzia vendendo il petrolio, che qualcuno compera, e ci piacerebbe sapere chi.
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intanto vengono diffuse le prime statistiche sui costi per i civili di questa guerra, classificata come terrorismo secondo il Global Terrorism Index 2014, pubblicato dall’Institute for Economics and Peace.
nel 2013, anno tristemente record, vi sono stati nel mondo 10mila attentati, con 18mila vittime e un incremento del 61% rispetto al 2012.
15mila vittime sono concentrate in Iraq, Siria, Afghanistan, Pakistan e Nigeria.
cioe` nel teatro della guerra globale degli integralisti islamici nelle loro diverse fazioni: Is, Al Qaeda, Boko Haram e talebani.
questa carta disegna il quadro delle loro aspirazioni di conquista e il loro progetto di ri-organizzazione del mondo.
e, come ben si vede, lo scontro e` globale.
La cartina mi sembra una vera e propria presa in giro: chi la ha fatta? Tra l’altro, non mi sembra che i veri jihadisti si limitino cosi’ tanto. Non penso che intendano lasciarci, per esempio, Parigi, dove mi hanno dato qualche bella botta e mi rimarranno le cicatrici a vita (e il fatto che io a loro ne abbia date di più non è una scusante!). Se scontro ci fosse, oggi, vinceremmo ancora noi, probabilmente, dove con noi intendo tutti tranne i jihadisti. Ma ci sconfiggeranno con la tecnica della rana: se la metti nell’acqua calda, salta, se la metti nell’acqua tiepida e la riscaldi poco alla volta, prima si addormenta e poi muore nel sonno. Faccio mea culpa per non averlo capito prima. Ormai hanno occupato i nostri Paesi a milioni, corrotto i nostri politici e tutti i livelli della nostra polizia, i pochi che non sono corrotti se la fanno sotto dalla paura, compresi i cosiddetti estremisti di destra. Solo un miracolo ci puo’ salvare, ma i miracoli, intesi come beffe del destino, che piovono completamente a caso, succedono spesso, quindi incrociamo le dita!
ah ah, beccato: questa volta sono io che non so dirti la fonte…
credo che la cartina valga come indicatore molto approssimativo di certe ambizioni, ma l’appetito vien mangiando e se gli integralisti riuscissero davvero ad arrivare ad un assetto simile, no n si fermerebbero certamente a questo – sono d’accordo con te.
personalmente credo che l’esito della battaglia con loro dipenda tutto dalla posizione che l’insieme del mondo islamico prendera` nei loro riguardi, e che i protagonisti di muna lotta contro l’integralismo siano da cercare soprattutto li` dentro: ho letto con molto interesse un intervento recentissimo della regina di Giordanmia, che e` di origine palestinese, che dice con grande lucidita` proprio queste cose.
per questo i razzisti sono i migliori alleati degli inslamisti e del resto fra razzisti ci si intende anche quando ci si combatte.
personalmente sono molto piu` fiducioso di te, che forse poi essere ancora traumatizzato dalla esperienza personale che racocnti; io di simili non ne ho mai fatte.
Ma, sai, per me il vero fatto traumatico è quando penso alla storia delle civiltà precedenti all’arrivo dei Musulmani e alla fine che hanno fatto, in Egitto, Turchia, Siria, Irak, Iran, Pakistan, Kosovo… non vedo perché la nostra dovrebbe sopravvivere meglio di quelle citate sopra, anzi mi sembra proprio che la civiltà parigina stia soccombendo esattamente come sono morte la civiltà di Alessandria, quella di Costantinopoli, quella di Timbuctù, quella di Samarcanda, … sostituite da quella attuale che a me pare proprio, più che altro, una assenza di civiltà. Per questo, poi, fra Russia o Ucraina, Cina o India, Brasile o Venezuela, ci potranno essere delle divergenze, ma alla fine sono sempre delle divergenze fra organizzazioni che non mirano a distruggere TUTTO sul loro passaggio, questa invece si’. Ho grande rispetto, curiosità e apertura verso tutte le civiltà diverse dalla mia, ma solo questa, invece, non mi sembra proprio più appartenere alla nozione di ciivltà. Per ora il velo sottilissimo che ancora mi protegge dall’essere razzista, è che riconosco l’esistenza di Musulmani che (per fortuna secondo me) seguono poco la loro religione e che quindi possono essere delle bravissime persone nonostante la loro appartenenza religiosa. Ma il mio giudizio sulla religione in questione, se applicata in modo coerente con i testi e con lo spirito del fondatore, mi pare proprio ormai quello, da parte mia, di una chiusura totale a qualsiasi forma di dialogo, cosa che spiega, probabilmente, perché faccio a botte cosi’ spesso con questi ragazzi ogni volta che la loro determinazione a applicare realmente la loro religione mi appare manifesta.
dovrei darti una risposta molto articolata, ma cerchero` di non sbrodolare troppo.
1. condivido il giudizio tecnico sulla religione islamica, in se stessa considerata: e parlo dei testi e della loro impostazione: e` una delle poche religioni che non cerca di migliorare l’essere umano, ma si accontenta di imporgli dei precetti formali.
1 bis. il giudizio va, se possibile, ancora peggiorato per quanto riguarda il nuovo islam diffuso e finanziato dalle monarchie della penisola arabica in questi anni, che e` un penoso impoverimento culturale dell’islam stesso, ridotto a superstizione.
2. la civilta` islamica non coincide del tutto con la sua religione: dunque il giudizio tecnico sulla religione islamica non puo` essere trasferito pari pari sulla cultura islamcia, che per fortuna e` molto piu` ricca ed articolata ed ha in se sstessa anche degli anticorpi.
3. eviterei di fare a botte con chi si chiude al dialogo: sono abbastanza presuntuoso da dire soltanto: peggio per te.
4. vigilerei a fondo, invece, sul rispetto dovuto ai nostri valori da parte di chi vive fra noi.
5. qui sta una contraddizione non risolta fra l’islam e l’occidente, perche` non possiamo essere tolleranti con chi e` intollerante, salvo il rischio di essere autolesionisti.
6. quindi occorre legare la permanenza degli islamici fra noi al fatto che diano una interpretazione tollerante della loro religione e la vedano come una fra le altre.
forse in questo sta una contraddizione in termini, ma non dovremmo essere noi a dirlo.
quanto alle civilta` che citi, non perderei di vista che, prima che arrivasse l’islam, erano gia` state devastate e distrutte dal fanatismo cristiano (escluso il Pakistan, naturalmente).
Ottimo ti ringrazio per le risposte precisissime e che mi sembrano estremamente valide, naturalmente anche il fanatismo cristiano ebbe tanti difetti ma almeno, appunto come dicevo, non è che si proponesse di distruggere TUTTO quello che non fosse Cristiano, intendeva comunque recuperare e mantenere alcune cose precedenti qualora non fossero incompatibili.
secondo me i fanatismi sono tutti i uguali e il fanatismo integralista ebraico, che produsse la figura di Jeshu e quello cristiano che prese il posto del primo, dopo che questo fu cancellato dalla faccia della terra dai romani, non furono certo da meno dei talebani di oggi: vedi, per esempio, https://bortocal.wordpress.com/2010/04/29/159-gli-occhi-strappati-di-ipazia/
il paganesimo fu violentemente perseguitato dai cristiani, una volta che presero il potere.
poi, certo, quando si affermarono definitivamente poterono anche diventare relativamente tolleranti, ma ricordo che fino alla rivoluzione francese gli eretici venivano bruciati in piazza, non dico decapitati davanti alle telecamere.
simbolicamente, i cristiani distrussero in genere quasi sempre i templi antichi, i musulamani li trasformarono in moschee, prevalentemente.
del resto l’autentico islam tollera le religioni del libro, come le chiama, semplicemente sottoponendole ad una tassa: in poche parole l’islam era una religione per conquistatori e sfruttatori, non per massacratori – e da questo punto di vista perfino piu` indulgente, in linea di principio, del cristianesimo, che dove si trovo` davanti religioni diverse (vedi America) procedette col genocidio sistematico, sconosciuto all’islam.
il cristianesimo che conosciamo oggi e` quello che ha dovuto mediare con la rivoluzione francese e l’illuminismo, non e` il cristianesimo autentico, puro e duro, della storia precedente.
Boh? Onestamente, non trovo proprio nessun valore nell’Islam, anche a cercare bene. Pensa che perfino Sinbad il marinaio ho scoperto oggi che in realtà era forse greco, forse armeno, forse indano, ma comunque non musulmano nemmeno lui, l’originale. Pero’ altrettanto onestamente, se non uccidessero i celibi, avrei fatto ammodo di farmelo piacere lo stesso, mentre invece cosi’ mi è proprio fisicamente impossibile. Quindi i problemi sono proprio due: il primo, la mancanza di valore, il secondo, i celibi. Proprio a sforzarmi, posso dirti che dell’Islam mi piacciono tre cose: ibn Battuta, il fatto che dicono che non sanno chi andrà in Paradiso e chi no, e il fatto che il cane sia un animale immondo. Sono tre valori, purtroppo non ne trovo nessun altro. Non ci sono le immagini, non ci sono i santi, non c’è un clero, non c’è una narrazione tranne alcune pagine tratte dai patriarchi tipo mosè degli ebrei, il resto è tutto poesia: mancano i contenuti, non ci sono i contenuti, c’è solo il culto di un padre il cui unico attributo è la forza fisica. Che altro c’è? Qualche precetto senza senso e tanta violenza. E basta! Che altro c’è? Quando ero piccolo, fino al 2009, tutti i Musulmani che incontravo gli chiedevo che cosa c’era che gli piaceva tanto di più nella loro cultura di origine, e mi dicevano più o meno quasi tutti Il comunitarismo, a differenza dell’individualismo occidentale, il precetto di aiutare anche economicamente i poveri. Dal 2009 ho provato ad aggiungere la seconda domanda? E glie ne danno? La risposta di quasi tutti era: No, è l’unico precetto dell’Islam che non viene fatto applicare.
il fatto e` che, a mio modo di vedere, l’islam e` soltanto il cristianesimo riveduto e corretto e liberato dei suoi principali errori.
puo` darsi che a forza di levare errori sia rimasto un po’ poco, ma questo vorrebbe dire che il cristianesimo e` profondamente sbagliato.
faccio soltanto l’esempio che fai tu: l’amore per il prossimo (che, fra l’altro, almeno nel significato che ha assunto nel mondo greco-romano, ha poco a che fare con la predicazione originale di Jeshu) e` una esasperazione contraria alla natura umana e l’islam l’ha sostituito il dovere con l’elemosina, molto piu` realistico, ma anche molto piu` povero emotivamente.
nell’islam c’e` poverta` emotiva, questo si`, e dipende dal suo forte formalismo.
ma il cristianesimo, che si fonda sui buoni sentimenti, affonda nell’ipocrisia.
Paradossalmente, se tu riuscissi a convincermi che cose altrettanto gravi sono state fatte o teorizzate anche da altre religioni o ideologie, come ad esempio il Cristianesimo, sarebbe una bella notizia, perché mi permetterebbe di relativizzare, cioè di non pensare che ci troviamo di fronte al Bestione Massimo Unico Peggiore di Tutti gli Altri e per questo potenzialmente Invincibile e Insuperabile.
Cioè comunque la civiltà cristiana distruggeva le altre, ma aveva comunque delle idee proprie. L’Islam estremo oltre a distruggere tutto il resto, di suo che cos’ha? Supponiamo che per uno strano miracolo tutti gli esseri umani su Terra diventino immediatamente degli entusiasti aderenti dell’Islam estremo, in modo del tutto libero. Il giorno dopo, che cosa si fa? E’ la differenza fra una cultura, che purtroppo distrugge o cerca di distruggere tutte le altre (il Cristianesimo in un certo periodo storico), e un NULLA, fatto esclusivamente di voglia di distruggere tutto, e di null’altro che cio’! Spero adesso che mi dirai che mi sbaglio, a questo punto.
l’integralismo e` certamente un fenomeno trans-religioso, cioe` riguarda, piu` o meno, tutte le religioni, a seconda delle loro caratteristiche: peggio, riguarda anche le ideologie e non soltanto le religioni, basta pensare ai crimini dello stalinismo.
le religioni monoteiste, per questa loro stessa caratteristica, sono piu` inclini a sviluppare l’integralismo, ma neppure il buddismo, che sembrerebbe vaccinato da ogni rischio ne va esente: per la cronaca nel mitissimo Myanmar i buddisti periodicamente assaltano e massacrano la minoranza islamica, e ne ho parlato anche nel blog tempo fa.
quindi non bisogna mitizzare la religione islamica da questo punto di vista, anche perche` quella ebraica, con la sua teoria del popolo eletto, e` di gran lunga la religione piu` fanatica apparsa sulla faccia della terra: non ha fatto grandi guasti recenti solo perche` molto debole, ma quello che sta combinando dove ha preso il potere parla per lei e quello che hanno combinato gli ebrei sotto l’impero romano, quando erano un decimo della popolazione, ha poco da invidiare a talebani et similia..
comunque la tua descrizione dell’islam come forma di nichilismo o peggio come religione senza nessun tipo di valori mi pare profondamente ingiusta: un conto e` criticare alcuni aspetti di questa religione, un conto negarne assolutamente ogni valore.
su questo, a mio parere, hai torto marcio.
aggiungi che l’islam fu creato sei secoli dopo il cristianesimo, avendone visto i guasti e gli errori, e ha cercato di evitarli.
Sapevo di aver torto mentre lo scrivevo, ma ancora non so come uscire da questo torto. Bisognerà, probabilmente, affrontare alcuni aspetti più specifici uno alla volta, perché cosi’, globalmente, è forse troppo difficile trovare la quadra.
Te ne propongo appunto uno, che rimane coerente con il tuo ultimo commento. Che il conflitto tra Israele e Palestinesi sia asimmetrico, nel senso che per ogni botta che prende Israele ne restituisce venti, lo sapevo anche qualche anno fa quando ero filo-palestinese. Ma, adesso, faccio piuttosto il seguente ragionamento. Possiamo vedere quello che Israele decide di fare, visto che puo’. Ma i Palestinesi, se potessero, che cosa farebbero? Se i Palestinesi avessero i mezzi tecnici di Israele e viceversa, che cosa succederebbe?
forse non ti rispondo o forse si`.
non si puo` non essere filo-palestinesi, perche` i diritti umani non sono un premio per chi si comporta bene, ma un diritto inaleniabile che spetta a chiunque, qualunque sia la sua condotta.
e per questo stesso motivo un processo alle intenzioni non ha alcun senso in questa discussione.
Israele si e volutamente proclamato stato nel 1948 24 ore prima della data fissata dall’ONU perche` fosse chiaro che la fondazione di questo sytato dipendeva dal diritto divino della Bibbia e non dalle decisioni umane dell’ONU.
non vedo differenza rispetto all’ISI, e questo gesto rimane assolutamente inaccettabile nel diritto internazionale.
vi e` un dato di fatto in Palestina simile a quello creatosi in Sued Tirol dopo la prima guerra mondiale, con la conquista di un territorio da parte di una potenza straniera: israele non riesce a farsi accettare, anzi non fa niente per riuscirci, si muove in una pura logica di potenza militare.
questo a mio parere la condanna e taglia le gambe al suo futuro.
se i palestinesi oggi avessero il potere di farlo, caccerebbero gli ebrei dalla terra che era loro.
ma cinquant’anni fa, i palestinesi piu` estremisti chiedevano che Israele diventasse uno stato non confessionale patria di due diversi popoli.
nessun dubbio storico su chi ha fatto falllire queste prospettive, e forse Israele dovrebbe studiarsi se no n il Sued Tirol la Nuova Zelanda, per imloarare come far convivere nello stesso stato due popoli diversi.
ma proprio oggi Netanyhau ha dichiarato la sua intenziuone di fare esattamente il contrario.
Ognuno vede il cielo dalla propria finestra! Io, per esempio: se domani la Lorena proclamasse uno stato indipendente al di fuori delle regole Onu, posso benissimo fare atto di obbedienza alle nuove autorità della Lorena. Se invece un potere, riconosciuto o non riconosciuto dall’Onu che sia, uccide i celibi, io faccio tutto quello che posso per aiutare tutte le persone del mondo che sono contrarie a questo principio qua. Cioè alla fine il problema mio con l’Islam è questo. Se l’Islam ammettesse il celibato, non avrei nessun vero problema con l’Islam.
e solo per questo motivo tu neghi in assoluto all’islam ogni valore?
anche io sono disposto a combattere contro chi voglia rendere illecito il mio modo di vita con chiunque sia disposto a farlo assieme a me.
pero` cerco di non farmi accecare dall’ira o dalla paura e di mantenere un giudizio equilibrato sui pericoli che mi minacciano.