Tulum (Le mura), Yucatan, Messico: lemuri, iguane, pellicani e quant’altro – My roundtheworld n. 146 – 670

cominciamo col dire che oggi ha ceduto una delle due cinghie della sacca a mano che contiene i 13 chili aggiuntivi (tecnologia varia e regali, oltre alle ultime guide, quelle che servono ancora, diciamo qulla del Messico, che sono 8 etti buoni).

e che anche il mio piede destro da` segni di cominciare a solidarizzare col nemico, visto che ha smesso di funzionare regolarmente e lancia segnali dolorifici dal significato oscuro (ma sembra una protesta contro le camminate, piu` che altro, anche se oggi se l’e` cavata con 7 – 8 km, non di piu`).

per cui oramai mi sento in una lotta contro il tempo, chiedendomi se riusciro` a riportarmi a casa (e taccio, incrociando le dita per un accenno di disturbi intestinali: non puo` essere che la debolezza di una sorsata d’acqua notturna dal rubinetto, in una citta` come Cancun, abbia di questi effetti…).

* * *

aggiungiamo che la sistemazione nella cabanas di Tulun, a 130 km a sud di Cancun, dove mi sono trasferito in mattinata dopo un acquazzone violento e improvviso che mi ha completamente inzuppato, si e` rivelata tanto attraente in superficie, quanto una ciofeca nei fatti.

la mia capanna, romanticamente attestata in cima ad una roccia, offre due letti matrimoniali con zanzariera, ma praticamente nient’altro, e anche i servizi sono in comune, le cabanas ammucchiate, la mia sta in fondo e non ha vista mare, ma in compenso confina con la strada e per la prima volta in 130 giorni di viaggio mi godo il rumore del traffico.

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sarebbe bellissimmo stare in questo lettone in due, vero? pero` non e` il mio caso…

aggiungete che la connessione internet in camera non arriva e che il costo di questa meraviglia e` il doppio esatto di quel che pagavo a Cancun, per una sistemazione poco romantica ma efficiente il doppio.

ho appena protestato alla reception, ma tanto domattina me ne vado.

inoltre sono molto irritato con me stesso perche` mi sono appena accorto che la sistemazione che avevo chiesto e` 20 metri piu` avanti e il tassista, che mi ha anche raddoppiato la tariffa perche` le prime cabanas chieste, a meno di un km, erano tutte occupate, mi ha portato dove voleva lui, senza che io me ne accorgessi.

* * *

detto tutto questo, rimane il fatto che questo posto e` una meraviglia, costosa secondo i parametri del Messico, ma oramai sono alla fine del viaggio e le sforature del budget mi lasciano abbastanza indifferente.

e quando dico meraviglia, parlo di una bellezza che si fa fatica anche a immaginare.

Tulum-Mexico

adesso aggiungete che Tulum (che vuol dire mura nella lingua maya) e` il primo esempio che vedo di citta` pre-colombiana il cui nucleo era fortificato, e si capisce, visto che Chichen-Itza era crollata due o tre secoli prima, forse per un’invasione.

questo era un porto e rimase come ultimo centro della civilta` maya dello Yucatan, fino a che arrivarono gli spagnoli: poi si trovo` ad essere uno dei centri della guerra delle caste, che si svolse qui nella seconda meta` dell’Ottocento, per la rivolta degli indios originari, che per alcuni decenni ebbero un loro stato, di fatto indipendente e con una regina e una loro capitale qui vicina.

Tulum e` certamente meno imponente e non e` neppure stata classificata come patrimonio dell’umanita`; ma io l’ho trovata forse perfino piu` affascinante di Chichen-Itza per la collocazione ambientale.

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e non parlo soltanto della sua collocazione dietro un piccolo rilievo in riva al mare, ma anche del suo essere al centro di un Parco nazionale.

per cui capita che nell’arrivare alle rovine lungo la spiaggia si vedano volare a fior d’acqua i pellicani, che tra le rovine nei tratti piu` assolati si incontrino delle pacifiche iguane di mezzo metro, che nel ritorno una piccola colonia di lemuri attraversi la strada a 10 metri di distanza, controllandoci tutti con gli occhi curiosi.

* * *

lo Yucatan, dove tutto e` cominciato, a pensarci bene, perche` qui siamo gia` dentro l’enorme cratere invisibile formato 70 milioni di anni fa  dalla caduta di quell’asteroide che spazzo` via i dinosauri e apri` la strada ai mammiferi e in ultima analisi anche agli esseri umani.

tanto che chi cerca il famoso pianeta gemello dove possa essersi sviluppata una qualche forma di vita simile a quella umana deve ritrovare non soltanto un pianeta con le stesse caratteristiche, con un satellite anomalo come la luna, ma anche con un asteroide che abbia colpito al momento giusto, deviando l’evoluzione dalla strada sino allora seguita.

e pensare che questa penisola non esisteva ancora 70 milioni di anni fa, era solo un fondale marino che e` emerso soltanto 2 milioni di anni fa, assieme alle prime forme umanoidi, e questo deve anche avere relativamente attutito l’impatto di quella massa di roccia di diverse centinaia di metri di grandezza. 

* * *

ma lasciamo perdere: ho cominciato a scrivere dondolando su un’amaca, e ora sto al ristorante sotto la tettoia ad ascoltare la risacca.

gia`, che cosa dice la risacca?

5 risposte a “Tulum (Le mura), Yucatan, Messico: lemuri, iguane, pellicani e quant’altro – My roundtheworld n. 146 – 670

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