che paese strano: amiamo guardare l’albero e non la foresta.
il governo cerca di introdurre una norma che legalizza (pardon: depenalizza, ma in pratica e` la stessa cosa) l’evasione fiscale non in cifra fissa, ma nella misura del 3%, cioe` quanto piu` sei ricco quanto piu` puoi evadere, e tutti si concentrano a guardare Berlusconi…
e` il principio stesso che e` enorme.
stamattina in un momento incontrollato di verita` a Renzi scappa detto:
“Solo una norma giusta per garantire meno processi e più sanzioni, senza penalizzare i grandi gruppi industriali”.
e qui Berlusconi fa la foglia di fico per la stampa e serve benissimo a distrarre dal sistema.
come se fosse lui il solo italiano ad evadere.
dice uno dei suoi, certo Ignazio Abriganini:
“Incomprensibile come una norma concepita con l’intento di venire incontro a problematiche di cittadini onesti venga congelata perché potrebbe essere utile a Berlusconi”.
nel mondo capovolto di Forza Italia e anche di Renzi, infatti, gli onesti sono coloro che evadono le tasse al 3%.
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Renzi, scoperto con le mani nel sacco, si assume la responsabilita` del fattaccio (che, ripeto perche` entri bene in testa, non sta nel regalo fatto a Berlusconi, ma a tutti i berluschini d’Italia autorizzati adesso ad evadere il 3% ).
non puo` fare diversamente, del resto, visto che nessun altro si fa avanti al suo posto a prendersi la responsabilita` che e` sua.
facendolo, ammette davanti al paese di essere un dilettante che non capisce le leggi che fa approvare (a chi vuole crederci).
ma l’alternativa e` quella di farsi scoprire come l’imbroglione che e`, e dunque preferisce la parte dell’imbecille (che gli viene bene, del resto).
sputtana anche gli scribacchini lecchini di Repubblica che avevano appena finito di digitare che qualcuno aveva scritto la norma a sua insaputa (come crede perfino Grillo) e avevano lanciato la caccia al tesoro (o a Padoan, ministro del Tesoro) su chi potesse essere stato.
non puo` fare diversamente: chi ha manomesso quel tanto di testo portato al consiglio dei ministri dove il 3% non c’era?
Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia, del resto dice che ammettere l’errore, una volta che ti hanno scoperto con le mani nel sacco, e` una prova autentica di serietà e di leadership, ma anche la prova provata che il decreto è stato fatto per combattere l’evasione e non per fare favori a qualcuno.
per il Partito Democratico si combatte l’evasione depenalizzandola.
e non e` a Berlusconi che Renzi voleva fare un favore, ma agli industriali italiani tutti.
chissa` se anche questo ce lo chiede l’Europa.
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ma Renzi dice, agli italiani anti-berlusconiani che restano, di stare sereni, promettendo di rimediare.
ma interessante e` leggere come:
Se qualcuno immagina che in questo provvedimento ci sia non si sa quale scambio, non c’è problema: ci fermiamo, questa norma la rimanderemo in Parlamento solo dopo l’elezione del Quirinale, dopo che Berlusconi avrà completato il suo periodo a Cesano Boscone e dimostreremo che non c’è nessun inciucio strano.
e` un delirio della logica.
aspettiamo due mesi a fare approvare la norma che rende ricandidabile Berlusconi, cosi` nessuno potra` pensare che ci siamo messi d’accordo con lui per togliergli l’interdizione politica per sei anni.
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essere un mentitore professionale non garantisce di non essere nello stesso tempo un mentitore maldestro.
ma poi tutti si meravigliano come mai un condannato per danno erariale porta la famiglia in vacanza col volo di stato.
e poi provano a raccontarci che e` obbligato per motivi di sicurezza, quando Letta e Napolitano, per non dire la Merkel, quando sono in vacanza usano i mezzi pubblici, che NON sono vietati alle scorte.
comunque, tutti tranquilli: gli italiani renzini che lo votano, non smetteranno per questo: votavano Berlusconi e ben di peggio fino a ieri; loro VOGLIONO ESSERE GOVERNATI COSI`, cioe` da gente simile a loro.
persone solo vagamente serie nell’aspetto come Monti o Letta, al confronto, gli mettono l’ansia.
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la norma oggettivamente salva-Berlusconi era all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri, che l’ha approvata, per mandarla al previsto PARERE delle Camere (che non la votano, perche` si tratta di legge delega, cioe` l’hanno gia` votata a scatola chiusa delegando il governo).
ma in realta` no, neppure il governo l’ha votata.
perche` al consiglio dei ministri si discute di testi provvisori, senza serieta` alcuna: si parla e si vota per sentito dire.
e quindi l’articolo salva Berlusconi e` stato aggiunto dopo.
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bene: in un paese dove succedono queste cose, ma perfino con la legge di stabilita` e` andata cosi`, perfino il Parlamento vota sul sentito dire e non si sa che cosa, tutta la stampa prova a concentrare l’attenzione sulla fatidica domanda: chi e` stato materialmente a scrivere l’articolo infilato nel testo a Consiglio dei Ministri finito?
ci frega assai chi e` stato questa volta: il leccapiedi di turno che fa i giochi di prestigio con i testi di legge si trova sempre.
ma il pesce puzza dalla testa, ed e` questo metodo che e` marcio.
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che la testa del pesce, ossia del paese, sia marcia non si puo` dubitare.
il paese e` guidato da un patto segreto, il cosiddetto patto del Nazareno.
come indica il nome, e` una bestemmia vivente.
nessuno, neppure i rispettivi partiti conoscono i contenuti di questo accordo mafioso.
un paese governato da un patto segreto peggio che massone e` un paese democratico?
chiaramente no.
e` un paese guidato da un patto segreto fra due mascalzoni, quello grandioso e storico, mister B., e il suo clone di provincia, un leader da oratorio, mister R.
e dunque e` un paese di mascalzoni, perche` ognuno ha i governanti che si merita e vuole.
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un paese mafioso ha, logicamente, un parlamento eletto in modo incostituzionale, guidato da un presidente della repubblica che non si e` sentito obbligato a scioglierlo per questo trascurabile particolare (anche perche` avrebbe dovuto dimettersi per questo subito dopo, essendo lui stesso il frutto avvelenato di un ri-elezione farlocca).
l’ex presidente della Corte Costituzionale Zagrebelsky ha scritto un saggio, ovviamente ignorato dalla grande stampa, dove incidentalmente ricorda che ci troviamo e ci troveremo nella condizione – che la Corte non considera affatto contraddittoria – di dover considerare validi o “validati” atti di organi i cui titolari occupano i loro posti illegalmente.
che cosa significa questo se non sancire la piena legittimita` dell’illegalita` al governo?
e perdonate il paradosso o, tra chi vuole tirarsela di piu`, l’ossimoro.
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le Camere al lavoro da quasi due anni non hanno ancora compiuto il passaggio finale della procedura elettorale, cioe` la convalida degli eletti: sono stati proclamati i risultati, gli eletti hanno cominciato a riunirsi e a legiferare; pero` la Camera non ha ancora votato sulla VALIDITA` della elezione di ciascun deputato o senatore.
e come potrebbe farlo, oggi, se quella legge che li ha portati in Parlamento e` stata dichiarata incostituzionale e dunque cancellata?
e queste stesse Camere, frutto di una legge elettorale contraria alla Costituzione, modificheranno questa legge, votandone un’altra, altrettanto incostituzionale, per continuare a governare illegalmente.
eleggeranno anche un Presidente della Republica che sia il garante di questa turlupinatura di un popolo ottuso e rassegnato, come lo e` stato Napolitano in questo suo innominabile secondo mandato.
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nel frattempo la Corte ha definito un sistema elettorale provvisorio di risulta, sulla base della legislazione precedente, pienamente costituzionale.
si chiede, logicamente, Zagrebelsky:
La convalida deve avvenire alla stregua della legge (dichiarata) incostituzionale o alla luce della legge mondata dai vizi d’incostituzionalità?
Nel caso in cui occorra poi rimpiazzare per surrogazione i deputati e senatori che hanno lasciato libero il loro posto in Parlamento (per entrare a far parte del Parlamento europeo, ad esempio), gli eletti subentranti saranno ancora quelli individuati alla stregua della legge incostituzionale?
Dire: alla stregua della legge dichiarata incostituzionale, equivale a sospendere, per un tempo indefinito, gli effetti invalidanti della sentenza d’incostituzionalità.
ma come non accorgersi che e` proprio quello che sta avvenendo?
in sostanza la famosa sentenza della Corte Costituzionale ha solamente sancito definitivamente e contro-firmato che viviamo sotto un governo illegittimo che trae la sua unica giustificazione dalla forza, come avviene in ogni non-democrazia.
ma per il resto il sistema si auto-mantiene rendendo definitiva la sua incostituzionalita, cioe` la sua estraneita` alla democrazia.
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appartengo ad una generazione a cui veniva ancora richiesto, all’atto dell’ingresso nel Pubblico Impiego, il giuramento di fedelta` alla Costituzione, ultimo passaggio prima dell’assunzione in ruolo.
oggi coerentemente eliminato, visto il contesto.
a quel giuramento, che fa ogni presidente, ogni ministro e che dovrebbe guidare l’azione di ogni deputato, io mi sento ancora legato.
credo di essere fra gli ultimi.
ma questo significa che un parlamento, un governo, un presidente, che nascono al di fuori della Costituzione, anche se ne scimmiottano le procedure e ne hanno occupato i luoghi, non sono i miei.
obbedisco loro per mera costrizione, come se fossero un qualunque Luigi XVI, ma non ho piu` nessun vincolo al rispetto di leggi che non sono leggi della collettivita` democratica, ma soprusi ed atti di forza.
e vivo masticando amaro, nella condizione perfetta di un democratico suddito del Terzo Impero (o Terzo Reich, per dirla in tedesco).
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il parlamento, dunque, sta per eleggere un nuovo presidente la cui elezione e` viziata da questo stesso peccato d’origine.
e` un paese dove il potere arrogante dei partiti politici mafiosi e` sostenuto da una classe imprenditoriale (aggettivo derivato dal verbo prendere) altrettanto corrotta ed incapace.
e i leader messi al potere grazie al controllo dei media sono il suo ritratto.
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bibliografia:
1. sul pasticcio delle legge pro evasori voluta personalmente da Renzi, il blogger di destra Seminerio, una delle poche persone serie che si ha il bene di leggere in questo paese:
Mario Seminerio, I frodatori della pubblica credulità
2. sul parlamento illegittimo, Gustavo Zagrebelsky, ex presidente della Corte Costituzionale:
Porcellum, Zagrebelsky: “Buon compleanno, Parlamento abusivo”
Premetto che la norma non mi piace.
Tuttavia, mi è stato detto da chi si occupa professionalmente di fiscalità che la soglia in percentuale per l’evasione fiscale già esiste. Mi sfugge dunque dove sia il problema…. Però sarà ignoranza mia.
Aggiungo un’altro elemento, piuttosto provocatorio: in questi vent’anni, un enorme problema della sinistra è stato il fatto di essere succube di Berlusconi, ovvero il fatto di farsi dettare da lui tempi, modi ed oggetto di eventuali discussioni… se per una volta Renzi ribalta il tavolo, imponendo lui a B. di votare chi dice (incrociamo le dita!!!) al Quirinale…
naturalmente, essendo noi in Italia, ogni questione giuridica e` un garbuglio quasi insolubile e io non sono del mestiere per poterlo risolvere facilmente.
tuttavia a me risulta che le soglie dell’evasione fiscale sono (oppure erano?) fissate in valore assoluto e non in percentuale: vedi ad esempio sentenza della Corte Costituzionale n. 80 del 2014 che fa riferimento alla normativa esistente fino al 17 settembre 2011.
ignoro e non sono in grado di stabilire con una ricerca rapida se dopo tale data, e quindi – suppongo – dal governo Berlusconi, le soglie fissate in valore assoluto siano state invece portate a percentuali, comunque molto piu` basse di quelle decise da Renzi.
il quale pensa che la lotta all’evasione fiscale si fa rendendo non punibile penalmente evasioni di milioni di euro: ma fatemi il piacere!
e bella risposta all’Europa!
in ogni caso, anche se cosi` fosse, se cioe` Renzi si fosse limitato, per dire, a portare dall’1% al 3% la soglia di punibilita` e l’avesse estesa perfino della frode fiscale, prima in nessun caso esentata, come sembra, si tratterebbe di una bella porcata, da correggere urgentemente, e non di un provvedimento di Berlusconi da peggiorare ulteriormente alzando le soglie e per fare un piacere non tanto a lui, quanto a un sistema generale di grandi corrotti ed evasori.
la tua frasetta “non vedo dove sta il problema” e` quindi davvero sorprendente e – mordendomi la lingua – mi pare particolarmente insipiente, ad essere molto buoni… 🙂
dove sta il problema lo vede chiunque; ma siccome mi documento, prima di scrivere i post, ti rimando alle ricche argomentazioni di Seminerio, nel post citato lassu` in fondo:
Renzi legalizza la “modica quantità” nella frode fiscale e più in generale la formazione di “nero” entro il 3% dell’utile aziendale. Capita che quel nero a volte serva a pagare tangenti ma che ci frega.
del resto basta osservare che l’evasione milionaria di Berlusconi in base a questa nuova norma sarebbe diventata irrilevante penalmente per capire che il principio dell’evasione proporzionmale al reddito avvantaggia chi e` particolarmente ricco e rende irrilevante la grande evasione dei grandi patrimoni.
sulla seconda parte, provoatoria… dici, non ti seguo.
veramente la mossa di Renzi serve appunto a far scegliere il presidente della repubblica a Berlusconi, cosi` come e` con lui che ha concordato legge elettorale nuovamente incostituzionale e riforma della Costituzione.
sui risultati di queste porcherie ci sono poche illusioni da farsi, salvo che penso che i due verranno fermati, perche` Berlusconi, fortunatamente, e` oramai il passato anche per la destra e Renzi ha sbagliato interlocutore, ripetendo – in situazione molto piu` chiara – lo stesso errore che fece Veltroni a suo tempo quando scelse di dialogare su queste stesse cose con Berlusconi e non con Fini (Dio acceca chi vuole perdere).
insomma, Renzi e` solo il vecchio che avanza nelle vesti di un Fonzie molto datato.
ma, caro red, in fondo di tutto questo mi importa un baffo: come scrivevo nel post, qui oramai siamo fuori dalla costituzione e dalla democrazia.
eleggano chi vogliono, dato che non sono legittimati a farlo: in nessun caso sara` il mio presidente ne` potro` mai considerarlo un presidente legittimo, come non sono legittimi ne` questo governo ne` questo parlamento.
io sono soltanto un suddito oramai, che se ne frega, subisce, ma medita vendetta considerandosi autorizzato a tutto.
Ho scritto “non vedo dove sia il problema” partendo dal presupposto che la soglia fosse già fissata in percentuale. Cambiare una soglia diventa allora una scelta politica, magari errata, ma una scelta.
ok, red, allora forse siamo d’accordo su questi due punti:
1. fissare le soglie in precentuale e` sbagliato, anche tu hai scritto che questa legge non ti piace.
2. le soglie sono state, se non introdotte, almeno alzate significativamente – forse triplicate – da Renzi, fino a ricomprendervi l’enorme evasione fiscale di Berlusconi, da considerarsi secondo lui bagatellare perche` non superiore al 3% del suo reddito, perfino quando l’evasione si realizza mediante comportamenti fraudolenti.
la legge Renzi consiste proprio in questo, altrimenti se quella soglia fosse gia` esistita, Berlusconi non sarebbe neppure stato condannto, evidentemente.
(non ho ancora trovato su altre fonti se la soglia era gia` in percentuale, ma mi fido della notizia che mi hai dato, venendo da esperti del campo).
3. forse allora siamo anche d’accordo sul fatto che le soglie vanno riportate in cifra fissa uguale per tutti, se proprio ci devono essere?
(in Germania, ad esempio, non ci sono e scatta il penale anche per un solo euro di evasione, ma quello e` un popolo con un’etica diversa).
4. siamo anche d’accordo, allora, che una scelta politica puo` essere analizzata e criticata dai cittadini?
oppure il principio degli arcana imperii e` gia` progredito fino al punto di inibirci di valutare le scelte dei governi?
Siamo abbastanza d’accordo su tutto. Soprattutto sull’ultimo punto.
Quello che mi lascia perplesso è che si sollevi un dibattito tanto acceso (un polverone, potremmo dire – non tu, ma in generale in questi giorni), su cose così confuse e poco chiare: se sapessimo esattamente di cosa si tratta, potremmo permetterci giudizi più precisi.
Sulla natura delle soglie, credo tendenzialmente che una soglia fissa sia meglio di una in percentuale. Ma non sono competente sulla materia e preferisco esser cauto con i giudizi.
Ma più di tutto, soprattutto in materia fiscale, credo che la cosa migliore sia avere chiarezza delle norme.
Anche su questo, mi pare, concordiamo.
E, alla luce di questo presupposto, credo che a volte la chiarezza possa anche andare a discapito dell’optimum (ovviamente è un’idea mia e puoi dissentire).
la stampa italiana e` abituata a non informare sui problemi, parte perche` e` la funzione per cui e` pagata dai suoi editori, parte perche`, anche se volesse, non sarebbe in generale capace di farlo.
i giornalisti che si documentano e che conoscono bene i problemi di cui parlano sono mosche bianche.
in questo caso i riflettori su Berlusconi e sulla disinvolta manovra renziana servono a distrarre dalla sostanza – ma non sto a ripetermi, ho gia` scritto sopra.
in campo fiscale e` poi molto piu` chiara una norma che depenalizza, per dire, l’evasione sotto i 5.000 euro, che una che la depenalizza dotto il 5% del reddito; anche questo e` evidente, perche` nel secondo caso bisogna calcolare il reddito, con possibile contenzioso.
quindi non c’e` nessuna ragione logica per favorire la scelta proporzionale, salvo quel che dice Seminerio: che l’impunita` del 3% garantisce la possibilita` delle grandi imprese di formare fondi neri per finanziare i partiti.
in sostanza, se e` cosi`, la legge fissa la percentuale massima delle mazzette ai politici…
aggiungo che in campo fiscale non esiste chiaramente una giustizia assoluta, ma le leggi devono tenere conto della mentalita` e dei costumi del luogo.
e tuttavia l’Italia e` anche in Europa e il peso delle nostre scelte fiscali lo facciamo pagtare anche agli altri membri dell’Unione.
un favoritismo cosi smaccato per l’evasione dei grani non mi pare coerente con lo spirito europeo.