Napolitano nove anni nei miei blog: 2008, le elezioni: la prima sconfitta di Napolitano – 21.

Inizio del 2008: lavorato sapientemente ai fianchi, oltre che da Berlusconi e dalla Chiesa di Ratzinger, dall’ala inciucista del Partito Democratico, oltre che dal suo nuovo segretario Veltroni, e travolto dagli errori evidenti compiuti nella formazione del suo governo (Mastella alla giustizia!) Prodi cade nel momento in cui gli si dissolve la maggioranza al Senato, proprio per la defezione di Mastella e Dini, le cui mogli vengono poste sotto inchiesta dai giudici. 

Il ruolo di Napolitano nella crisi e` quell, improvvisamente, di un re travicello, travolto dagli avvenimenti che lui stesso aveva contribuito a realizzare: fragile e tentennante nel decidere, ora che lo scenario politico sembra volgere a favore della sua ostinata volonta` di una grande coalizione, alla fine non e` capace di imporla con mosse spregiudicate. 

Incomprensibilmente ma anche inutilmente cerca di imporre a Prodi di non presentarsi al Parlamento, ma di dimettersi con una crisi extra-parlamentare che gli permetta di essere il leader di un nuovo governo di compromesso con Berlusconi.

Prodi limpidamente rifiuta e, sfumata questa cervellotica possibilita`, Napolitano subisce una pesante sconfitta politica anche da Berlusconi, che forse lo aveva illuso, ma ora rifiuta a sua volta ogni soluzione di compromesso che salvi la legislatura e cosi` riesce ad imporgli la cosa che Napolitano aborre di piu`: le elezioni, perdipiu` anticipate.

Ma non e` il caso di anticipare giudizi che risultano chiari dalla lettura degli stralci che seguono: e` qui che matura, pur nel massimo rispetto personale e per il ruolo, il mio giudizio negativo sulla sua gestione della presidenza della repubblica, e per i motivi che sono esposti chiaramente qui sotto, sette anni fa.

* * * 

77-23. le ipocrisie della sinistra italiana.

von Bortocal @ Mittwoch, 23. Jan, 2008 – 18:42:44

http://bertolauro.blogs.it/2008/01/23/77_23_le_ipocirisie_della_sinitra_italia~3621611/

il passo inziale di questo post, anche se non cita esplicitamente Napolitano, parla anche di lui.

c’è una larga larghissima fetta della sinistra italiana che purtroppo è abituata a pensare che il popolo è imbecille e che occorre decidere per lui.

fatemi venire in mente un nome simbolo di questo modo di pensare, che ha lunghe radici nella storia del glorioso Partito Comunista, e vi griderò: D’Alema.

secondo loro il popolo è così stupido, che ha bisogno di leader ultra-furbi che trasformino la sua stupidità in astuzia.

naturalmente per riuscire in questo, a volte questo povero popolo troppo stupido bisogna anche ingannarlo a fin di bene.

ma questo (il mentire a fin di bene) è una cosa che in Italia sanno fare tutti benissimo perché si insegna nelle parrocchie e negli oratori fin da piccoli.

* * *

volete un esempio attuale attualissimo?

bisogna fare un governo di unità nazionale perché non si può tornare a votare con questa legge elettorale, dicono.

esatto, questa legge è una schifezza.

mica è un caso: l’ha voluta Berlusconi, e l’ha fatta Calderoli, che cosa potevate aspettarvi?

aggiungete che gli italiani non sanno bene quello che vogliono, e sono metà di qui e metà di là.

ottimo motivo per cambiare la leggee elettorale prima di tornare a votare.

eppure, per votare con un’altra legge elettorale, non occorre affatto un nuovo governo.

basta semplicemente lasciare svolgere il referendum di primavera per cambiare la legge elettorale e far votare per il parlamento DOPO.

mi sembra ridicolo chiedere al Parlamento di cambiare la legge elettorale che lo ha eletto.

del resto non ci ha mai pensato in questi 20 mesi e neppure ci avrebbe pensato se non ci fosse il referendum alle porte.

facciamo il referendum e poi votiamo.

punto.

E, dopo varie considerazioni che rileggo volentieri, ma devo tralasciare perche` non sono pertinent, ecco un passo dedicato piu` direttamente a Napolitano:

del resto, che cosa propone il Presidente della Repubblica a Prodi?

di restare a capo del governo per fare lui la riforma elettorale.

insomma: il nucleo di questa crisi è che si vuole impedire a Prodi di fare quella redistribuzione del reddito ricavato dalla lotta alla evasione fiscale per favorire le fasce povere della popolazione che ha annunciato per i prossimi mesi.

invece di occuparsi della popolazione povera, si occupi dei deputati, per favore!

che il Presidente poi chieda a un capo del governo di non presentarsi al Parlamento per avere la fiducia, ma di dimettersi prima, mi sembra ben grave! (se le parole di Napolitano sono state interpretate bene).

il Presidente dovrebbe anzi per definzione respingere qualunque tipo di dimissioni che non passino da un voto del Parlamento.

e se a un presidente del Consiglio eletto col voto diretto dei cittadini dovesse venire questa tentazione, dovrebbe anzi impedirglielo, e dirgli: eh! mio caro: hai voluto la bicicletta? pedala!

corri subito in Parlamento! gli unici che possono mandarti via sono loro!

* * *

ultima osservazione personale, bizzarra forse come al solito, ma che ci volete fare?

e perchè mai Prodi dovrebbe chiedere il voto di fiducia del Senato?

ha già quello della Camera.

si accontenti e vada avanti.

lui lo hanno eletto i cittadini, mica Mastella!

solo per togliere da guai il Presidente che non sa cosa fare, se una Camera vota la fiducia e l’altra no?

eppure è chiaro:

in un caso del genere il Presidente deve sciogliere la Camera ingovernabile, non quella che funziona!

quindi, ecco la mia proposta per la crisi:

Prodi ha la fiducia della Camera, vada avanti.

non chieda nessun voto di fiducia al Senato: non è obbligato.

si lasci fare il referendum e si cambi la legge elettorale.

A QUESTO PUNTO Prodi chieda la fiducia al Senato.

e, se il Senato non gliela dà, il Presidente sciolga il senato e lo faccia rieleggere con la legge nuova!

Costituzione art. 88: Il Presidente della Repubblica può, sentiti i Presidenti, sciogliere le Camere, o anche una sola di esse.

esce un senato a sinistra? nessun problema.

esce un senato a destra? a questo punto il governo istituzionale è obbligato.

non riescono a farlo?

si torni a votare.

* * *

83-25. che sollievo.

von Bortocal @ Donnerstag, 24. Jan, 2008 – 21:21:56

http://bertolauro.blogs.it/2008/01/24/83_25_che_sollievo~3627827/

(…) è stata persa una battaglia, forse è stata anche persa una guerra.

andiamo tutti in vacanza e lasciamo l’Italia agli italiani.

c’è oramai poco da distruggere, ma distruggeranno anche questo.

Napolitano non fare scherzi.

in queste ore sei apparso il maestro di tutti loro: una caricatura della dirittura morale di Ciampi, una imitazione mal riuscita di una imparzialità che non viene dal cuore.

ho detto ieri che cosa ti impone di fare la Costituzione di fronte ad un governo che ha la fiducia in un ramo del parlamento e non nell’altro.

dovresti sciogliere il ramo del parlamento incapace di esprimere una maggioranza.

questo non sarai capace di farlo; ma per il resto, senza trucco e senza inganno, chiama gli italiani a votare.

lascia che si guardino in faccia.

possibilmente dopo avergli lasciato fare il referendum.

falla fare a loro la riforma elettorale!

viva la libertà…

(un anno esatto ancora, prima di potere prendere la cittadinanza tedesca).

* * *

86-26. “l’agonia della cultura politica dell’Italia” (Die Welt)

verosimilmente il Presidente della Repubblica Napolitano incaricherà il primo ministro Romano Prodi di restare in carica per gli affari correnti fino alle nuove elezioni, ora divenute necessarie.

il nuovo Partito Democratico di Walter Veltroni appoggia assieme all’Unione Democratico Cristiana (UDC) di Casini la proposta di un governo di transizione che dovrebbe realizzare ancora alcune riforme e una nuova legge elettorale prima che vengano indette le nuove elezioni.

buona parte dell’opposizione al contrario insiste per nuove elezioni “subito” ancora in questo inizio d’anno.

* * *

113-36. fuori dallo stivale!

von Bortocal @ Mittwoch, 30. Jan, 2008 – 19:21:36

http://bertolauro.blogs.it/2008/01/30/113_36_fuori_dallo_stivale~3655822/

ehi, ragazzi, questa è la volta che mi monto la testa (va be’, qualcuno dice che me la sono già montata da un pezzo, e non ha neppure tutti i torti).

non solo perché oggi nel mio ufficio è tornato il solito giornalista di una radio tedesca a chiedermi di nuovo il mio parere (sempre in tedesco!) sulla crisi italiana.

pare che le mie due battute di qualche giorno fa siano finite addirittura su una rete radiofonica nazionale tedesca.

io mi aspettavo che mi censurassero perché nella seconda avevo indicato le responsabilità della Chiesa nella caduta di Prodi, e mi aspettavo di essere anzi censurato.

ma evidentemente ragiono ancora come un piccolo italiano spaventato dalla mancanza di democrazia del suo paese: i tedeschi hanno apprezzato invece questo sguardo originale sulle cose, e pare si siano divertiti a sentire un cattolico italiano (come tale mi credono) che parla male del loro papa che amano cosí poco.

ma quando il giornalista ha voluto sapere che cosa penso dell’incarico dato da Napolitano a Marini, ho avuto modo di comunicare molto ringalluzzito le mie due idee chiave da 10 giorni a questa parte: referendum subito e, solo dopo, elezioni; ed elezioni per il solo Senato.

eh sì, ha confermato lui pensoso, a proposito della seconda idea: ho sentito un paio di costituzionalisti che la pensano come te.

questo giornalista ha dei contatti a Roma e adesso spero che qualcuno faccia il tam-tam e che l’idea arrivi fino a D’Alema.

(…) non occorre affatto sciogliere entrambe le camere per avere un nuovo governo.

la Camera dei Deputati ha votato la fiducia al governo Prodi, sarebbe un abuso scioglierla.

va sciolto il solo Senato, possibilità prevista esplicitamente dalla Costituzione, dato che è incapace di esprimere oggi alcuna maggioranza.

basterebbe che Napolitano mettesse sul tavolo dei partiti questo suo dovere costituzionale, per garantire la democrazia nei prossimi tre anni e quel solido governo di unità nazionale che tutti dicono di volere in futuro. (…)

* * *

117-37. viva D’Alema! o viva Bortocal?

von Bortocal @ Donnerstag, 31. Jan, 2008 – 20:55:44

http://bertolauro.blogs.it/2008/01/31/117_37_viva_d_alema_o_viva_bortocal~3661424/

ehi, ragazzi, questa è la volta che mi monto la testa (va be’, qualcuno dice che me la sono già montata da un pezzo, e non ha neppure tutti i torti).

non solo perché oggi nel mio ufficio è tornato il solito giornalista di una radio tedesca a chiedermi di nuovo il mio parere (sempre in tedesco!) sulla crisi italiana.

pare che le mie due battute di qualche giorno fa siano finite addirittura su una rete radiofonica nazionale tedesca.

io mi aspettavo che mi censurassero perché nella seconda avevo indicato le responsabilità della Chiesa nella caduta di Prodi, e mi aspettavo di essere anzi censurato-

ma evidentemente ragiono ancora come un piccolo italiano spaventato dalla mancanza di democrazia del suo paese: i tedeschi hanno parrezzato invece questo sguardo originale sulle cose, e pare si siano divertiti a sentire un cattolico italiano (come tale mi credono) che parla male del loro papa che amano cosí poco.

ma quando il giornalista ha voluto sapere che cosa penso dell’incarico dato da Napolitano a Marini, ho avuto modo di comunicare molto ringalluzzito le mie due idee chiave da 10 giorni a questa parte: referendum subito e, solo dopo, elezioni; ed elezioni per il solo Senato.

eh sì, ha confermato lui pensoso, a proposito della seconda idea: ho sentito un paio di costituzionalisti che la pensano come te.

questo giornalista ha dei contatti a Roma e adesso spero che qualcuno faccia il tam-tam e che l’idea arrivi fino a D’Alema.

(…) ora, aspetto in grazia che qualcuno faccia arrivare fino a D’Alema e a Napolitano anche il mio secondo modestissimo suggerimento di prima che mi montassi la testa, sostenuto anche dai costituzionalisti tedeschi.

che va sciolto il solo Senato, incapace di dare la fiducia (un governo di centro-sinistra con le palle, avrebbe fatto subito una riforma costituzionale per attribuire la fiducia alla sola Camera dei Deputati e risolvere il problema del traballante e pleonastico Senato d’un botto solo).

* * *

la giornata di ieri ha portato, dal mio punto di vista, un elemento assolutamente importante e decisivo a questa ipotesi.

è stato l’intervento della Corte Costituzionale, che ha dichiarato discutibile questo sistema elettorale voluto da Berlusconi (a proposito mi permetto di autocitrarmi, tanto lo faccio continuamente: .

bene, da questo momento in poi il Presidente della Repubblica ha l’assoluto dovere COSTITUZIONALE di non consentire che si vada a votare con questa legge.

che l’organo che vigila sulla Costituzione faccia uan dichiarazione così grave lega le mani al Presidente della Repubblica (che magari è anche contentissimo di farsele legare). (…)

* * *

Le illusioni di un pensatore molto ingenuo! Napolitano, per l’evidente carenza di spirito democratico della sua formazione comunista, non ha fatto caso a quel parere decisivo, in quel momento!, ne` lo ha utilizzato in alcun modo per mettere alle corde Berlusconi.

dal mio punto di vista e` stato un pavido, ma da un punto di vista piu` generale e storico, Napolitano e` stato un presidente che, a volte consapevole, a volte no, ha la lavorato costantemente per Berlusconi. come del resto buona parte del Partito Democratico.

dai commenti:

ilpensierodioggi http://www.miknet.it Donnerstag, 31. Jan, 2008 @ 21:57:37

Che ne dici se la scriviamo noi la legge elettorale?

… pensa che soddisfazione, votare col BORTOCALLUM… :>>

Bortocal Donnerstag, 31. Jan, 2008 @ 22:18:17

mamma mia, mi hai fatto venire in mente la premiata…

  • callifugo

* * *

129-39. tutti a casa.

von Bortocal @ Samstag, 02. Feb, 2008 – 14:19:09

http://bertolauro.blogs.it/2008/02/02/129_39_tutti_a_casa~3668863/

avevo detto che, se Berlusconi fosse riuscito a trascinare l’Italia alle elezioni (o meglio fosse riuscito a sostituire le elezionir referendum per lui al referendum costituzionale sulla legge elettorale), calpestando un referendum già riconosciuto legittimo e un parere della Corte Costituzionale che sottolinea l’inadeguatezza della legge elettorale attuale, questo avrebbe semplicemente voluto dire che la dittatura in Italia era già cominciata.

per evitare questo approdo occorrerebbe un ultimo scatto di dignità costituzionale da un Presidente apparso piuttosto incerto in alcuni passaggi fondamentali della crisi.

un presidente, che forse non dovrebbe essere un Napolitano, che sciolga la sola Camera che non ha dato la fiducia, il Senato, e garantisca quindi quel governo di unità nazionale equilibrato e non squilibrato dopo le elezioni, che tutti dicono di volere.

non succederà. (…)

* * *

230-62. il berlusconismo di sinistra e il governo del 4%.

von Bortocal @ Mittwoch, 05. Mär, 2008 – 06:17:38

http://bertolauro.blogs.it/2008/03/05/230-62-il-berlusconismo-di-sinistra-e-il-3818564/

ho dunque due motivi di fondo per non avallare col mio voto questa farsa elettorale.

il primo è già noto a chi mi legge da un po’: lo scioglimento della Camera dei Deputati da parte di un Presidente dela Repubblica intimidito dalla destra è incostituzionale, dato che la Camera la maggioranza l’aveva e la Costituzione prevede chiaramente anche lo scioglimento di una Camera sola.

Napolitano aveva quindi l’obbligo costituzionale di sciogliere il solo Senato; il di più è stato un consapevole regalo a Berlusconi e un suicidio politico della sinistra.

il secondo è che a queste elezioni non sono neppure rispettate le garanzie fondamentali della Coastituzione sui diritti politici dei cittadini.

e aggiungeteci che con l’eliminazione delle preferenze perfino il diritto di scegliere quale deputato mandare al Parlamento se lo sono riservate le segreterie dei partiti.

per tutti questi motivi rientrerò per votare ad aprile, ma alla Camera nella cabina elettorale italiana scriverò:

BASTA CON LA CASTA, RIFIUTO QUESTE ELEZIONI INCOSTITUZIONALI

 * * *

279-77. elezioni: i risultati.

von Bortocal @ Samstag, 12. Apr, 2008 – 14:42:18

http://bertolauro.blogs.it/2008/04/12/279-77-elezioni-i-risultati-4033958/

il post precede e preannuncia, azzeccandoci (ma non era difficile!) i risultati delle elezioni politiche.

(…) quanto a Napolitano, lasciamo perdere: è il nostro Presidente e gli vogliamo bene; ci penserà la storia a rendere pubblici i giudizi sul suo operato, quando non sarà più presidente.

in ogni caso a me Napolitano ricorda strettamente Hindenburg.

* * *

Ed eccoci qua, quel momento e` giunto; ed e` in base al giudizio sul ruolo di Napolitano in questo suo quasi decennio che poniamo le basi della nostra azione per il futuro.

Se il giudizio e` critico e negativo, possiamo provare a porre le basi di un’Italia migliore.

Se il giudizio e` positivo continuera`, come tutto fa pensare, questa Italia mediocre, che e` stata rappresentata benissimo da Napolitano, il pauroso di ogni confronto aperto e il debole che ha sempre cercato confusi compromessi.

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