ancora sullo schiaffo di Bergoglio e sulla mula musulmana di Sant’Ignazio di Loyola – 23.

la battutaccia di papa Bergoglio sul pugno meritato da chi prende in giro la mamma, cioe` la religione, dunque non era un incidente casuale…

* * *

lo si ricava da una intervista di Andrea Morigi a Massimo Introvigne, direttore del Centro Studi sulle Nuove Religioni, gia` rappresentante dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione:

Il cardinale Bergoglio a Buenos Aires fece causa all’artista Léon Ferrari che rappresentò Benedetto XVI in pose che il futuro Papa giudicò insulti e messe in ridicolo delle persone che credono in Gesù.

Quello è l’esempio che ha dato. (…)

La diplomazia della Santa Sede si è sempre opposta ai tentativi di condannare la “diffamazione delle religioni” con una risoluzione Onu. E in quel senso, cambierà qualcosa?

Rimane fra l’incudine e il martello. Si rischia da una parte di mandare in prigione Oriana Fallaci e dall’altra di dare ragione agli autori delle vignette porno sulla Trinità e la Madonna. Ero tra i relatori alla conferenza di Vienna sull’islamofobia dell’Osce nel 2011, da cui non si riusci a far uscire un documento rilevante perché i musulmani pretendevano formulazioni così ampie da imbavagliare chiunque, mentre i Paesi occidentali chiedevano di non modificare nulla. (…)

Sant’Ignazio di Loyola lasciò decidere alla sua mula se rincorrere un musulmano che aveva bestemmiato la Madonna per ucciderlo. Pensa che sulle dichiarazioni di ieri abbia influito il retroterra gesuita del Papa? 

Penso che avesse di mira più i laicisti che i musulmani. Vedo più il gesuitismo nel riferimento alla lezione di Ratisbona di Benedetto XVI, che il Papa attuale ripropone ai difensori della satira spiegando che era rivolta all’Occidente più che all’islam. 

* * *

e` proprio vero che non si finisce mai di imparare…

io mica lo sapevo che la mula di Sant’Ignazio di Loyola fosse musulmana, visto che risparmio` al santo il fastidio di uccidere l’islamico che aveva bestemmiato la Madonna.

la vedo poi dura nelle valli del bresciano, se dobbiamo ammazzare tutti quelli che bestemmiano.

* * *

e adesso venite a dirmi che questo stesso post offende la religione cattolica perche` critica il papa e ridicolizza sant’Ignazio, che e` il fondatore dell’ordine dei gesuiti a cui Bergoglio appartiene.

e ditelo che mi devo auto-censurare anche io cosi` che chi si sente offeso non debba neppure fare la fatica di farlo al mio posto!

* * *

quanto alla denuncia per blasfemia presentata dal cardinale Bergoglio contro l’artista Léon Ferrari nel 2004 se ne puo` leggere una cronaca (in spagnolo) qui.

l’immagine che Bergoglio giudicava blasfema e` questa, forse (la ricerca in internet ha dato esiti incerti), penso soprattutto per il titolo, Otras bestias:

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ma e` difficile stabilire che cosa avesse irritato in particolare Bergoglio, perche` la mostra che fece chiudere, e poi venne riaperta per le proteste, era una retrospettiva generale dell’artista oramai anziano, morto a 92 anni nel 2013.

poteva essere anche questa, celebre:

download

non so se vi rendete conto…

se qualcuno pensa che questa immagine sia blasfema, si dovrebbe pensare ad una sorprendente mancanza di intelligenza nel senso letterale del termine, cioe`di mancanza di capacita` di capire.

ma c’e` anche un’altra spiegazione piu` profonda: se un artista oggi dice che Jeshu e` nuovamente crocifisso dai massacri degli americani, immediatamente desta l’allarme di tutti coloro che lo stanno di nuovo mettendo in croce strumentalizzando a fini di odio il messaggio che gli viene attribuito.

* * *

morale della favola: fra talebani di diverse religioni ci si intende benissimo. e credo che il Francesco vero si rivolti nella tomba, nella basilica di Assisi.

e per chi desidera approfondire, ecco l’episodio della mula, raccontato da Ignazio di Loyola stesso nella sua Autobiografia (le parti in corsivo sono citazioni dirette del testo, l’Autobiografia e` in terza persona):

Ignazio al bivio

Un episodio decisivo gli accadde nel 1522, mentre era diretto come pellegrino in Catalogna, al santuario di Montserrat.

Lungo la strada si incontrò con un moro (un musulmano) e con lui conversò di cose religiose.

«Il moro non poteva credere che la Madonna avesse partorito restando vergine, adducendo le ragioni naturali che gli si presentavano alla mente.»

Dopo che i due viaggiatori si furono separati, Ignazio «rimase pensoso per ciò che era successo col moro, sembrandogli di essersi comportato male permettendo che un moro dicesse cose simili di Nostra Signora. Si sentiva obbligato a difenderne l’onore. E perciò gli veniva voglia di andare in cerca del moro e prenderlo a pugnalate per quello che aveva detto».

Si realizzava la situazione che Ignazio aveva letto mille volte nei suoi libri di un tempo: un fellone, e per di più infedele, osava mettere in dubbio la virtù di una dama.

Stanco di rimuginare su ciò che sarebbe stato bene fare, non trovando una soluzione cui attenersi, decise di lasciare che la mula avanzasse a briglia sciolta fino al bivio: se la mula avesse preso per la strada del villaggio, egli avrebbe cercato il moro e gli avrebbe dato le pugnalate; se invece di andare verso il villaggio avesse preso per la strada maestra, lo avrebbe lasciato stare.

Il cammino scelto dalla mula evitò a Ignazio di compiere un delitto, ma gli imperativi morali del futuro santo – onore, fedeltà, servizio – si erano chiaramente rivelati e non sarebbero mutati.

 * * *

capisco ora meglio perche` nel Settecento i gesuiti vennero messi fuori legge e l’ordine sciolto dalle monarchie illuminate.

16 risposte a “ancora sullo schiaffo di Bergoglio e sulla mula musulmana di Sant’Ignazio di Loyola – 23.

    • Grazie! Dai un’occhiata, allora, anche al post 2013/131, inserito automaticamente da wordpress qui sotto, dove faccio il profeta sul nuovo papa, azzeccandoci in pieno! 🙂

  1. @ Spock_ST

    La mula del papa mi pareva di averla gia` sentita come espressione; sono andato su google (che per me resta un miracolo, come gli aerei per mia nonna) ed ecco che ho trovato un famoso racconto di Daudet, che si intitola cosi`.
    https://it.scribd.com/doc/249406860/8/LA-MULA-DEL-PAPA

    a giudicare dall’esordio potrebbe essere spettacolarmente in tema!

    LA MULA DEL PAPA

    Tra tutti i gustosi detti, proverbi, adagi coi quali i nostri contadini di Provenza fioriscono i loro discorsi, non ne ho mai sentito uno più suggestivo e curioso di questo.
    Per quindici leghe intorno al mio mulino, quando si parla d’una persona astiosa e vendicativa, si dice:
    «Quel tale? stiamo in guardia… È come la mula del papa che, per sette anni, tiene in caldo un calcio».
    Ho cercato a lungo l’origine di questa espressione, che diavolo fossero la mula papale e la pedata tenuta in caldo per sette anni.
    Nessuno del luogo ha saputo ragguagliarmi in proposito, neppure Francet Mamaï, il suonatore di piffero, che conosce sulla punta delle dita vita morte e miracoli della Provenza.
    Io e Francet siamo convinti che essa è legata a qualche fatto antico avvenuto nella zona d’Avignone, ma non sappiamo nulla di più di questo detto.
    «Troverà certamente qualcosa nella biblioteca delle Cicale», m’ha detto, ridendo, il vecchio pifferaio.
    Buon’idea, e poiché la biblioteca delle Cicale è appena qui fuori, mi ci sono rinchiuso per una settimana.
    Stupenda, fornitissima biblioteca, aperta ai poeti giorno e notte, tenuta da piccoli bibliotecari che provvedono a tutti i bisogni e coi cembali fanno musica senza un attimo di sosta.
    Vi ho trascorso alcuni giorni deliziosi e, dopo una settimana di ricerche – a pancia all’aria -, ho scoperto quel che cercavo, la storia insomma della mula e del famoso calcio tenuto in caldo per sette anni.
    Il racconto, anche se ingenuo, è simpatico e proverò a narrarlo così come l’ho letto ieri mattina in un manoscritto color tempo che aveva nelle pagine un buon profumo di lavanda secca e dei lunghi fili della Vergine – e delle ragnatele – per segnalibro.

    … il resto la lascio in sospeso per il seguito del dialogo… 🙂

  2. Per carità chi ti vieta nulla?
    Ma se non erro tu che inneggi alla libertà di opinioni ad ogni costo, ti sei molto indispettito riguardo al linguaggio di Bagnai.
    Lo accusi di disonestà intellettuale come se nulla fosse
    Do you remeber?

    https://bortocal.wordpress.com/2012/08/23/416-la-povera-italia-e-il-guru-delirante-bagnai/

    Quella di Bagnai non è libertà di pensiero e di parola? Quella che tu pretendi per te stesso?
    Oppure per te è imprescindibile la libertà ma agli altri non è concessa?

  3. Pingback: il decennale di papa Bergoglio – 100 – comma22corpus·

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