la Corte Costituzionale nell’ottobre 2009 smentisce Napolitano che aveva firmato la legge Schifani, dichiarandola incostituzionale.
io non me ne sono ancora accorto allora, ma e` come se questa sentenza avesse rappresentato un momento anche psicologico di svolta: da quel momento Napolitano ha cominciato ad appoggiarsi all’ala piu` moderata dei berlusconiani (Fini e Schifani), per una tremenda debolezza nella quale questa sentenza lo pone.
infatti e` consapevole di trovarsi in una tenaglia: da un lato, grazie zal controllo del Parlamento, Berlusconi potrebbe metterlo in stato d’accusa per attentato alla Costituzione, ma dall’altro lato la Corte Costituzionale che dovrebbe decidere, potrebbe proprio confermare l’accusa, per i troppi favori fatti a Berlusconi stesso.
Napolitano se la cava con astuzia, di questo bisogna dargliene atto, e comincia ad appoggiarsi appunto sulla componente meno estremistica del berlusconismo, rovesciando la sua debolezza in forza e ponendo le premesse per la crisi del berlusconismo stesso, dato che finisce con spaccarlo.
eterogenesi dei fini, cioe` conseguenza non voluta e non richiesta, che viene a coincidere con gli effetti devastanti della crisi economica mondiale che esordisce a fine 2008, proprio in coincidenza con questa fase.
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in un caso nel 2009 Napolitano tocca il fondo che sembrava irragiungi bile, diventando un mestatore delle leggi al diretto servizio del Popolo della Liberta`, quando firma iun incredibile decreto legge d’urgenza per consentire di partecipare al voto nelle elezioni regionali del Lazio al partito di Berlusconi che aveva presentato le liste fuori termine.
eppure, rileggendo questi post, mi accorgo che la consapevolezza attuale era ben lontana ancora dal farsi strada, e del resto il giudizio pubblico era in quel momento vicino al plebiscito per Napolitano, la cui popolarita` superava l’80% dei consensi.
la cosa veniva ben evidenziata dalla stampa servizievole e dai media: ma no, nessun dubbio era possibile: Napolitano era l’Italia solida, Napolitano era il punto di riferimento morale, Napolitano ci salvava da una dittatura aperta (che in realta` non voleva nessuno, perche` la migliore dittatura e` quella strisciante ed invisibile di cui pochissimi si rendono conto.
del resto che cosa mostrano i miei stessi post di allora? perche` spesso assumono la forma inconsapevolmente umoristica del Napolitano, non firmare!
segno che nonostante tutti i suoi errori fino a quel momento Napolitano godeva di una fiducia ampia, e anche in chi lo criticava.
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Puttanopoli: pornografia al governo (e anche all’opposizione).
15 febbraio 2010
(…) a Bertolaso Scalfari ha fatto 10 domande domenica su Repubblica, un paio sono sembrate un poco fuori di testa anche a me: come si fa a chiedere a Bertolaso se non si è accorto che le modifiche alla legge sulla Protezione Civile e le successive ordinanze sono anticostituzionali, quando Napolitano, che è lì per bloccare le leggi anticostituzionali, non ha fiatato? (…)
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decreto con REGOLARE gusto del proibito.
https://bortocal.wordpress.com/2010/03/06/63-decreto-con-regolare-errore-di-stampa/
secondo le anticipazioni dei giornali, dice il governo con un decreto legge e dice il Presidente della Repubblica che lo firma:
vi è «la straordinaria necessità e urgenza di consentire il regolare svolgimento delle consultazioni elettorali per il rinnovo degli organi delle regioni a statuto ordinario fissate per il 28 e 29 marzo 2010».
vi è di certo un errore di stampa: volevano dire “irregolare”.
come potrebbe esservi la straordinaria urgenza di fare in Italia qualcosa di regolare?
la straordinaria urgenza è quella di rendere irregolari anche le elezioni regionali.
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dopo le elezioni politiche, che si svolgono con una legge elettorale criticata dalla Corte Costituzionale, ora anche le elezioni regionali si svolgono al di fuori delle regole democratiche: non è democrazia cambiare le regole a partita iniziata per favorire qualcuno.
Berlusconi è sceso in campo nel 1994 solo per truccare la partita, e ci è riuscito.
ha intimidito l’arbitro in maniera tale che adesso fischia i falli solo per gli avversari.
Napolitano Hindenburg.
non ci resta che aspettare come nel 1933 che Napolitano esca di scena perché Berlusconi si faccia eleggere anche Presidente della Republica; dopotutto la Costituzione mica vieta che il capo del governo sia anche presidente!
siamo in una dittatura, prendiamone atto.
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sotto le dittature solo i complici vanno a votare ad elezioni truccate.
se le cantino e se le suonino da soli le elezioni, visto che le regole valgono solo per i fessi.
mi auguro che l’opposizione sappia almeno ritirare tutte le sue liste da queste elezioni farsa.
sono quasi sicuro che almeno Emma Bonino si ritirerà.
e qualcuno intanto, per favore, faccia ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto perché lo annulli e si rifacciano le elezioni rispettando le regole appena possibile.
fino a che ne abbiamo una, di Corte Costituzionale, e prima che Berlusconi si faccia nominare anche Corte Costituzionale.
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Legge n. 400 del 23 agosto 1988 articolo 15 secondo comma:
“La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale”.
in poche parole: in materia elettorale è vietato fare decreti legge.
appunto.
per questo Berlusconi li fa.
e Napolitano li controfirma, mi son dimenticato di aggiungere.
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Costituzione, art. 117. Decreto incostituzionale, non solo illegale.
il decreto “interpretativo” sulle elezioni regionali firmato ieri dal Presidente della Repubblica è soltanto illegale, perché viola la Legge del 1988 che vieta di fare decreti legge in materia elettorale, oppure è anche contrario alla Costituzione?
la domenica mi ha dato il tempo di una breve ricerca di una documentazione obiettiva.
devo correggere quanto scritto da me ieri e l’altroieri per la fretta: il decreto è incostituzionale.
questo significa semplicemente che il Presidente della Repubblica, che non può non saperlo, NON doveva firmarlo e, se lo ha fatto, ha ceduto ad un ricatto: ed è grave che ora difenda la sua scelta.
mi spiace molto dirlo, ma Napolitano non si è rivelato quel garante della Costituzione che è tenuto ad essere.
la richiesta di impeachement, che suscitava e suscita tuttora in me una antipatia spontanea, è tuttavia giusta.
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Art. 117 della Costituzione Italiana:
- La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.
- Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: (…)
- p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane (…)
manca ogni riferimento alle leggi elettorali regionali
- Sono materie di legislazione concorrente (… manca di nuovo ogni riferimento alle leggi elettorali regionali)
Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.
- Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato.
in poche pochissime parole il punto centrale sta nel c. 4: sulle modalità di svolgimento delle elezioni regionali possono legiferare soltanto le Regioni; lo stato non ha nessuna voce in capitolo.
sì, ma l’interpretazione autentica?
niente paura: la Costituzione dà una risposta chiara anche a questo:
- La potestà regolamentare spetta allo Stato nelle materie di legislazione esclusiva, salva delega alle Regioni. La potestà regolamentare spetta alle Regioni in ogni altra materia.
chiarissimo, no?
per aggiunta e conferma ultima che sulle elezioni regionali l’unico organo che può prendere un adecisione sono le regioni stesse:
8. Le leggi regionali (…) promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive.
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ahimè, il Presidente della Repubblica ha commesso un errore tecnico gravissimo.
qui sono troppo buono e non capisco ancora che non si tratta di un errore, ma di una strategia: l’uscita progressiva di Napolitano dal suo ruolo costituzionale, gia` avviata nel 2007, quando lavora per la caduta di Prodi, qui ha fatto un salto di qualita`.
e a questo punto il groviglio diventa inestricabile e il caos vero comincia adesso.
le elezioni regionali che si svolgeranno sulla base di decisioni prese dai TAR condizionate dal Decreto Legge in questione non saranno valide, perché il decreto viola la costituzione.
il problema sembra che riguarderà soltanto le elezioni del Lazio, sempre che la sentenza nel merito del TAR della Lombardia possa confermare la sospensiva per ora concessa, dato che questa è stata presa sulla base della legislazione regionale stessa e senza tenere conto del Decreto incostituzionale del governo.
ma se le sentenze di merito dei TAR della Lombardia e del Lazio verranno prese con riferimento al decreto stesso, le elezioni si svolgeranno secondo modalità decise da un oragano, il governo, che non aveva la facoltà di prendere questa decisione.
in sostanza si rischia che le elezioni del Lazio (quasi certamente) e quelle della Lombardia (auspicabilmente no) siano radicalmente nulle per applicazione dovuta da parte dei tribunali di una decisione incostituzionale del governo e del Presidente delal Repubblica.
sempre che non siano i Tribunali stessi a sollevare la questione di incostituzionalità, elezioni regionali che si svolgeranno sulla base del decreto del governo sono radicalmente nulle, e dovranno comunque essere annullate dalla Corte Costituzionale per manifesta violazione da parte del governo dell’art. 117 della Costituzione. (…)
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… lui un po’ meno.
“Tutti gli italiani si riconoscono e credono nei valori della Costituzione”.
Giorgio Napolitano.
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art. 117.
il governo nazionale non può fare leggi sulle elezioni regionali.
né tantomeno decreti, vietati anche da una legge del 1988.
se lo sa la Giunta Regionale del Lazio che ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto del governo, poteva, anzi doveva, saperlo anche lui.
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17. la Costituzione, questo oggetto misterioso.
von Bortocal @ Montag, 08. Mär, 2010 – 17:40:31
http://bertolauro.blogs.it/2010/03/08/17-la-costituzione-questo-oggetto-misterioso-8139548/
(…) un blogger (parliamo di un blogger, non di una persone qualunque: uno che sa scrivere, e legge, e ritiene di avere qualcosa da dire, e ce l’ha, oltretutto) scrive nel suo blog:
http://noang.wordpress.com/2010/03/08/il-pasticciaccio-del-decreto-legge-sulle-elezioni/
“comunque devo pienamente dissentire dalla posizione dell’Onorevole Antonio Di Pietro dell’Italia dei Valori, che continua a chiamare in causa il nostro Presidente Napolitano, chiedendogli e avendo preteso da lui comportamenti che non hanno nulla a che fare con i compiti istituzionali che sono descritti nella nostra costituzione”.
sono incoraggiato dal fatto di leggere sul blog:
Potete commentare liberamente (nei limiti del decoro) i miei post.
Le critiche sono ben accette.
e mando il mio commento
Commento di bortocal | 8 marzo 2010
anche io credevo come te in un primo momento che il decreto fosse costituzionale, però guarda che cosa ho scoperto, e ti garantisco che non è stato difficile, è bastato avere un quarto d’ora di tempo per fare la ricerca con google:
ed è proprio perché il decreto è incostituzionale che la regione Lazio ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale e certamente lo vincerà, non vi sono dubbi possibili al riguardo.
generando una confusione indescrivibile e l’annullamento delle elezioni, che purtroppo dovremo imputare all’errore del Presidente della repubblica che ha formato un decreto che, come garante della Costituzione, non doveva affatto firmare.
ciao.
firmato, non “formato”, ovviamente.
Commento di caietanus | 8 marzo 2010
Non sono un giudice costituzionale, ma a differenza dell’esecutivo ho piena fiducia nel giudizio della nostra Corte Costituzionale, ma non credo che il Presidente abbia firmato il decreto senza prima farlo esaminare attentamente dagli esperti del Quirinale, quindi ho molti dubbi sulla sua incostituzionalità, ma se così non fosse, tanto meglio un altro esempio del dilettantismo di cui ho scritto sopra.
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questo scambio di commenti mi induce a qualche riflessione su alcune caratteristiche della cultura italiana, che agli italiani sembrano del tutto ovvie, ma che ovviamente non lo sono affatto: anzi, sono gli italiani che nel mondo sono considerati un popolo molto strano! (…)
mando il mio commento per ricevere la risposta che avete letto.
cioè, in pratica, metto la Costituzione sotto il naso di questo amico, per sentirmi dire: non so leggere.
mica vero che gli italiani non sanno leggere, ovviamente.
è che non vogliono: leggere la Costituzione, poi è pericolosissimo.
metti mai che la capisci?
le argomentazioni politiche che girano in Italia sono ridicole; milioni di persone non si occupano di politica; centinaia di migliaia di persone che se ne occupano non ne capiscono assolutamente nulla e la scambiano per una forma di tifo politico; la dimensione tecnica delle scelte sfugge praticamente a chiunque e tutto viene interpretato esclusivamente in termini di rapporti di forza e di prestigio.
insomma, siamo in un paese che è attento solo agli sgarbi (con la minuscola o senza), agli scontri, alle dinamiche di gruppo, e che vive come se il paese fosse un immenso campo di calcio.
che cosa dire ad un paese così?
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69. il decreto più inutile del mondo.
il TAR del Lazio ha fatto lo stesso ragionamento che ho fatto io, e non credo che se ne possano fare altri.
la Costituzione all’art. 117 dice che le leggi elettorali regionali sono di competenza delle Regioni, non del governo e neppure del Parlamento.
il Parlamento surroga soltanto con una propria legge generale le regioni che non si sono date una propria legge elettorale.
ma il Lazio ce l’aveva, e il governo non può cambiarla e neppure il Parlamento (ripeto).
quindi, il decreto Berlusconi è assolutamente inapplicabile al Lazio.
lo vede anche un bambino; e l’ha visto perfino il TAR.
e anche un bambino vede che la Lega, dopo tanto parlare di federalismo, sta dalla parte del governo e contro le autonomie regionali.
lo vede anche un bambino che ieri qualcuno deve avere spiegato a Maroni come stanno le cose dal punto di vista giuridico e Maroni nel pomeriggio aveva perfino suggerito al TAR del Lazio di bocciare la lista PdL, per evitare guai peggiori.
non credo però che qualcuno però riuscirà a convincere quel vecchio fissato che è Berlusconi e mi aspetto di tutto.
di tutto, solo per qualche sporco voto in più.
perchè quelli poi che non potranno votare PdL nel Lazio, ma comunque pur sempre la Polverini e qualche lista collegata, sono solo gli elettori della provincia di Roma: sai che dramma!
siamo nelle mani di una banda di incompetenti tali che non solo non sono capaci di presentare una lista nei termini, ma neppure di fare il decreto giusto per poterla ripresentare fuori legge.
hanno fatto un decreto idiota perfino inapplicabile, e dove hanno vinto al TAR (vedi Lombardia), neppure lì il decreto poteva essere applicato e la sentenza è stata fatta sulla base della vwecchia normativa.
il decreto che terrà in fibrillazione l’Italia per mesi, fra giusti ricorsi alla Corte Costituzionale delle regioni e minacce di golpe, è il decreto più inutile del mondo!
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ah ah, mi viene perfino il dubbio che Napolitano lo abbia firmato perché tanto i suoi esperti gli avevano già detto che valeva dappertutto, salvo che in Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana, ecc, ecc.
solo che non lo può dire.
in questo caso lo perdoniamo, vero? 😦
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a proposito del metodo “me ne frego!” e di Marchionne.
25 agosto 2010
https://bortocal.wordpress.com/2010/08/25/298-a-proposito-del-metodo-me-ne-frego-e-di-marchionne/
(…) perfino quando Berlusconi o Marchionne saranno stati dimenticati, resterà in Italia il metodo Marchionne, che il genio delinquente che ci governò prima dell’attuale aveva sintetizzato nella frase lapidaria “Me ne frego!” (…)
comunque sono contento che Napolitano sia intervenuto come Presidente di tutti.
tanto una rondine mica fa primavera…
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art. 92.
https://bortocal.wordpress.com/2010/10/05/330-art-92/
art. 92.
(…) 2. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.
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ma perché tante vibranti proteste contro Berlusconi per avere nominato Ministro delle attività produttive Romani, l’inventore di Telelombardia e lo scopritore delle risorse del trans Roberta Paradiso che ne fu la vivace animatrice notturna assieme a Smaila, ma un pochino più sinceramente vicina ai confini del porno.
nessuno ha letto la Costituzione?
invece di fare lo scontroso e di negare a Romani il caffè, il nostro Presidente avrebbe fatto meglio a negargli la firma.
perché ha atteso sei mesi per dargliela vinta al Berluscone?
che cosa aspetta ad applicare la Costituzione e a fare davvero il Presidente, oltretutto con la popolarità all’80% che si ritrova?
non bastava il precedente della nomina di Brancher e della figuraccia fatta anche da lui con una nomina che serviva soltanto a sfuggire al processo?
quindi per favore, nessuno protesti contro Berlusconi per la nomina di Romani.
se Bersani deve protestare contro qualcuno sul serio, per favore protesti contro Napolitano!