se parliamo di quell’altro, se ne discute da 2.000 anni senza frutto.
se parliamo del Patto del Nazareno non so che cosa possa interessarci di meno…
non sapevamo che cosa conteneva quando era vivo.
non sappiamo che cosa contiene ora che ci dicono che e` morto.
* * *
o forse no, non e` morto.
forse e` risorto.
e ancora nessuno
se ne e` accorto!
* * *
uomini d’Italia, se ci sono ancora uomini, e donne, perche` quelle esistono davvvero: ma ci rendiamo conto a quale punto siamo arrivati?
* * *
quanto ai motivi di questa incertissima dipartita del Patto segreto che da due anni governa l’Italia, e` Franco Bechis a illustrarne i retroscena.
una prima e` cosa e` certa: che il patto prevedeva un presidente della repubblica condiviso; ci sono a dimostrarlo svariate dichiarazioni nelle ultime settimane della Serracchiani, portavoce semi-ufficiale del Partito Demokrat sulla questione, non bastasse la logica a dirlo.
dato che non si fanno modifiche alla costituzione senza poi condividere un presidente che faccia da garante di questo processo.
e tutto portava ad Amato: non sarebbe stato uno scandalo, e certamente sarebbe stato un presidente piu` autorevole, anche se piu` contestato, di Mattarella.
ma allora che cosa e` andato storto?
* * *
ora e` Franco Bechis a svelare i retroscena incredibilmente puerili che hanno portato alla caduta della candidatura Amato.
Berlusconi invita a cena, qualche sera prima dell’elezione, Nunzia De Girolamo (deputata del Nuovo Centro Destra di Alfano) e il marito Francesco Boccia, deputato Demokrat.
Berlusconi gli spiega di essere gia` a buon punto con questa candidatura di Amato nelle trattative con Renzi; teme solo i franchi tiratori della sinistra Demokrat; a questo punto Boccia gli chiama D’Alema al telefono e D’Alema, che solo due anni fa ha affossato Prodi assieme a Renzi, gli dice di essere d’accordo su Amato, il candidato ideale, aggiunge, senza grande sforzo di fantasia (dato che entrambi gli interlocutori vedono come il fumo negli occhi l’ipotesi Prodi).
ma la cosa si viene a risapere, erano presenti anche altri, ma io dico che il primo a dirla in giro dev’essere stato D’Alema; a questo punto Renzi nel suo primo incontro successivo con Berlusconi sbotta:
“E’ stato un gesto scorretto. La minoranza del mio partito è un problema mio, non tuo. Bene, adesso Amato via dal tavolo, non esiste più”.
e gli propone un nome secco: Mattarella, prendere o lasciare.
e` un problema di prestigio, di potere, di puntigli; mica si e` mai pensato per un momento solo alle qualita` del presidente.
oppure Renzi aspettava comunque un casus belli, perche` non poteva permettersi un’altra guerra con la sua sinistra interna?
quella che non e` piu` rappresentata da D’Alema, intendo,
* * *
con Mattarella credo che Renzi abbia fatto un grosso errore: l’uomo e` un integralista cattolico, di una tipica moralita` apparente, altrimenti detta moralismo: spero di sbagliare, ma o Mattarella violentera` se stesso o capiremo presto se e` adeguato a quel ruolo oppure no.
d’altra parte, se e` sempre stato una figura politica minore e precocemente giubilata, un motivo dovra` pure esserci stato.
* * *
ma, tornando al tema centrale, l’Amato Nazareno e` scomparso di scena cosi`.
e adesso tutti a chiedersi se e` morto davvero, se e` soltanto latitante, oppure se dobbiamo aspettarlo risorto sulla via di Emmaus.