crack, LSD, TV – 228.

* * *

diro` il peccato e non il peccatore.

tanto le note con la bibliografia al tempo di google sono diventate inutili: basta inserire uno spezzone da una frase citata per ritrovare l’originale.

qui vi do il titolo di un post tanto interessante, quanto incoerente:

La finta realtà televisiva costruisce vere opinioni negli spettatori

che cosa ne dite se, dopo questo titolo, l’autore dice: 

Mi faccio vanto di non guardare mai certe reti televisive e in particolare certi programmi.

il neretto e` mio, ma e` come dire che decidi di farti manipolare da qualcuno piuttosto che da qualcun altro.

(non e` mia scelta, invece, la gigantografia dei caratteri che affligge questa parte del post, ma non riesco a eliminarla… 😦 )

(e invece alla fine ce l’ho fatta, usando la modalita` di correzione testo e modificando i comandi in linguaggio HTLM)

couch-potato-watching-TV-565x372

ma c’e` di peggio, se pensate che subito dopo, a proposito della sua semplice decisione di non guardare alcune televisioni (quelle berlusconiane), continua dando voce a un vero e proprio semi-delirio da senso di colpa:

Lo so, è un atteggiamento snob indegno di un sociologo, commentatore e blogger, ma la mia ostilità è troppo forte.

resto basito.

* * *

in anni passati avevo provato a lanciare l’idea di qualche giornata di sciopero contro le televisioni di Berlusconi, sostenendo che, grazie al conflitto di interessi, sarebbe stata un metodo di lotta straordinariamente efficace oltre che per niente cruento.

sarebbe bastato far calare gli ascolti di qualche centinaia di migliaia di persone in un giorno determinato, per provocare una riduzione sensibile delle entrate pubblicitarie di quelle reti e colpire al cuore l’intreccio fra condizionamento politico e commerciale che era il cuore del progetto politico berlusconiano.

rimasi sorpreso dalla totale indifferenza raccolta anche in cerchie ristrette di blogger che si dichiaravano anti-berlusconiani (vedendo come molti di loro siano diventati rapidamente renziani oggi mi meraviglierei molto di meno).

ma mi accorsi che proporre a qualcuno abituato a riempire con la televisione le sue sere di astenersene anche una sera soltanto e` come proporre all’eroinomane lo sciopero del buco.

* * *

qui il nostro sociologo blogger che crede di doversi guardare Striscia la notizia per poter tenere un blog, continua con considerazioni molto belle e molto chiare, anche se il primo a non tenerne conto e` proprio lui, a dimostrazione di quanto poco conti in realta` la chiarezza delle ideee.

in particolare vengono riportati gli esiti di studi psicologici che mettono a confronto la risposta sociale dei grandi consumatori di TV, quelli che ci stanno davanti 4 o 5 ore al giorno, con quella dei consumatori considerati moderati.

sarebbe come confronhtare le reazioni di chi si beve 5 litri di birra al giorno con chi ne beve solo uno tutti i giorni.

ai sociologi non e` neppure venuto in mente di provare a confrontare le reazioni di chi si beve un’ora di televisione al giorno con chi non se ne beve proprio.

l’astemio rigoroso in queste ricerche non e` neppure contemplato.

del resto viviamo in un sistema di alcoolismo televisivo di massa.

* * *

comunque, ecco che cosa succede all’alcoolista televisivo cronico secondo il sociologo Gerbner

– sovrastima della quantità di violenza attuata nella società;

– maggiore senso di insicurezza;

– minore autostima;

– maggiore propensione al razzismo;

– maggiore propensione a  percepire gli anziani e i deboli come marginali;

– ansia più elevata;

– maggiore propensione alla introiezione di ruoli sessuali più stereotipati;

– maggiore insoddisfazione circa il proprio stile di vita.

naturalmente non e` difficile, concettualmente, provare anche a rovesciare l’ipotesi, e cioe` pensare che queste caratteristiche siano la causa e non l’effetto dell’esposizione alla televisione.

cioe`, prendete una persona insoddisfatta della sua vita, con debole autostima, paurosa della vita sociale, tendenzialmente razzista e sessista, e vedrete che tendera` piu` di altri a chiudersi in casa davanti alla televisione, magari con una bottiglia in mano.

a proposito, a quando gli studi sul tasso di passaggio dalla teledipendenza all’alcoolismo?

ci hanno riempito di analisi per dimostrarsi che farsi uno spinello predispone alle droghe pesanti e nessuno ha ancora pensato di verificare quel che ad occhio mi sento di sottoscrivere, e cioe` che un alto consumo di televisione predispone anche agli eccessi alcoolici?

* * *

sorprendentemente il blogger che non sa rinunciare alla TV parla della generale manipolazione cui siamo soggetti, fornendo anche un indirizzo molto utile:

Antifuffa83, un blog che denuncia le bufale televisive.

I falsi televisivi, le bufale, le finzioni spacciate per cronaca sono esistite da quando questa televisione si è affermata: i quiz pilotati, i falsi scoop, i finti processi e i finti clamorosi incontri e le finte sorprese recitate da attori, i finti pianti in diretta, i finti reality dove l’imprevisto è attentamente programmato, tutto questo va assieme alle notizie dei telegiornali date a metà, date prima o dopo altre per connotarle emotivamente, accompagnate o no da filmati, da “schede” o da commenti a studio, e ancora tutto questo va assieme alla clamorosa finta narrazione dei talk show, autentica truffa informativa.

semplicemente perfetto, no?

con una postilla altrettanto utile sulla disinformazione via Internet (molto più veloce e penetrante per ragioni diverse) che rinvia ad alcuni vecchi post, sempre attuali:

* * *

ma non possiamo difenderci da questi effetti negativi conoscendoli meglio?

certamente la loro conoscenza e` utile, ma pensare che sia sufficiente ad evitarli e` come pensare che l’alcool non mi rendera` meno lucido, visto che so che produce questo effetto.

La decodifica dei messaggi televisivi (e – da un paio di decenni – di Internet) è assai meno semplice e scontata di quanto creda la persona mediamente colta e intelligente.

e quindi c’e` un modo solo per non farsi ubriacare dalla televisione, ed e` spegnerla, o berne proprio un bicchierino ogni tanto, ad esempio certamente non tutti i giorni.

lo so che e` difficile, ma qualcuno dovrebbe pur provare a vivere una giornata intera senza televisione: il salto di qualita` della propria vita personale e` garantito.

e non dovrebbe neppure essere cosi` difficile: pensate che tutti ci riuscivano benissimo fino a sessant’anni fa, prima che venissero inventati il crack e l’LSD, pardon, la TV.

* * *

e tuttavia il fatto che, per mantenere il consenso, la civilta` post-moderna debba praticamente non solo abituare a un consumismo autodistruttivo, ma anche drogare permanentemente una parte importante della popolazione e` indice di una parabola veramente preoccupante verso la catastrofe.

9 risposte a “crack, LSD, TV – 228.

  1. bene, avrai tutti i diritti d’autore mentali! 🙂

    anche perche` gli altri non so dove sono…

    a proposito, lo sai che ho monetizzato alcuni video sul mio canale You Tube e che ogni tanto mi arriva la comunicazione che nella settimana ho guadagnato da 1 a 5 cent?

    solo che neppure questi so dove finiscono! 🙂 🙂 🙂

      • allora aspetta, ti racconto qualcosa di piu`, a proposito di soddisfazioni 😉

        uno dei video monetizzati, e il piu` visto fra questi, mostra per ben 7 minuti dei guardiani di elefanti che li lavano – era un viaggio in Sri Lanka di 10 anni fa, il mio primo nell’Asia vera e propria.

        naturalmente l’ho intitolato mister Anaconda, non sto a spiegare il motivo a una signora come te, e mi diverto a contare, oltre ai cent che arrivano, anche il numero di quelli che si incazzano e cliccano NON MI PIACE! 😀 😀 😀

          • be’, You Tube consente non solo gli I like, ma anche i Dislike, e non lo trovo sbagliato.

            anzi, sarebbe bello se ci fosse questa possibilita` anche nei post di un blog, non credi?

            normalmente i Like prevalgono, per fortuna, e io non so se chi clicca Dislike si incavola proprio: me lo immagina nel caso di un titolo volutamente fuorviante messo per aumentare gli ascolti e beffare i babbei.

            certo, quel Dislike ti sta dicendo: mi hai fatto perdere tempo; e salvo un caso come quello raccontato, dove la cosa e` un poco programmata, a me sembra un feedback utile.

            salvo qualche Dislike che rimane proprio del tutto misterioso nelle sue possibili origini…

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Yanis Varoufakis

THOUGHTS FOR THE POST-2008 WORLD

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