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a sentirsi addosso la potenza distruttrice del presente difficilmente si immagina che esso sia soltanto come l’onda di uno tsunami.
la realtà è invero liquida come l’acqua in cui è dolce immergersi e che può anche sostenerci come una carezza.
ma, come l’acqua, ha la maledetta capacità di concentrarsi e di diventare più dura di una muraglia che tutto travolge crollandoci addosso.
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non è illusione, ma neppure piena realtà, questa incredibile consistenza del presente, che ben presto si dissolverà.
il presente è soltanto l’onda potente che avanza: sulla quale possiamo reggerci in equilibrio su una tavola che schizza veloce, o nella quale possiamo precipitare senza speranza di salvezza.
poi, quando potremo vederlo da lontano, ci apparirà per quel che è: liquido e trasparente.
Occorre ricordarselo ogni volta che prima o poi l’ tsunami torna mare.
Ma abbiamo memoria corta e poca fiducia in noi e nel presente, perché troppe sono le variabili intorno a noi che cambiano, sempre.
bella lettura, in positivo, delle mie riflessioni.
grazie.
Perché il presente ti appare come uno tsunami mentre lo vivi?
Vorrei comprendere di più.
Ciao, Bort!
🙂
gb
ciao gelso.
la mia e` una riflessione sul tempo, che ci fa pensare il presente come se fosse reale, e poi lo svuota di significato e di certezze quando invece e` lontano.
quello stesso tempo che nel presente viviamo in tutta la sua apparente potenza (comunque reale rispetto alla nostra fragilita`), poi appare un dissipatore di ogni concretezza…
ma temo di non riuscire a spiegarmi bene.